Spesso, dei film più noti e visti da tutti almeno una volta nella vita, ci rendiamo conto di ricordare soprattutto il finale. É l’epilogo della storia a rimanere stampato nella nostra memoria e che, a distanza di mesi e anni, siamo ancora in grado di raccontare. Tuttavia, non tutti i finali che abbiamo visto sono quelli inizialmente pensati dai creatori delle nostre amate pellicole cinematografiche. Bisogna riconoscere che pensare ad un degno finale, dopo un racconto travolgente, non è affatto facile, anzi, è un enorme responsabilità. Di fatti, potrebbe indurre lo spettatore a rivalutare la sua considerazione dell’intero film. Creare una degna conclusione, capace di soddisfare almeno la maggior parte degli spettatori, non è un obiettivo che tutti sono riusciti a portare a termine. In certe occasioni, il timore di andare incontro ad un fallimento plateale ha spinto alcuni registi a ipotizzare un finale differente e addirittura a metterlo in scena. Di alcuni finali alternativi film si conosce l’esistenza, di altri, invece, è difficile reperire informazioni e dettagli. Per dipanare l’alone di mistero intorno all’argomento, abbiamo pensato di raccogliere per voi i 30 finali alternativi film popolarissimi che vi stupiranno e che, magari, preferirete addirittura agli originali.
Ecco i 30 finali alternativi film dagli originali di 30 celeberrimi film:
1) A Star Is Born
A Star is born, film del 2018 diretto e interpretato da Bradley Cooper, narra gli inizi di una inaspettata e intensa storia d’amore tra Jackson Maine, una star della musica rock, e Ally (Lady Gaga), una talentuosa ragazza che lavora in un locale esibendosi con performance canore mozzafiato. I due, sin da subito, dimostrano di essere in sintonia e di qui, ne nasce un sentimento travolgente. Come tutte le storie più belle, però, arrivano anche i momenti bui e le difficoltà. Il difficile passato di Jackson gli impedisce di rinunciare ai suoi vizi e Ally, nonostante la sua brillante carriera stia spiccando il volo, decide di stargli accanto e prendersi cura di lui. Mentre Ally è via per un concerto, al quale avrebbe dovuto partecipare anche Jack, l’uomo, ormai consapevole di essere una rovina per la vita della sua amata, decide di farla finita, impiccandosi nel garage di casa. Ally si congeda da noi con una canzone struggente, affranta per la sua perdita, conservando nel suo cuore il ricordo di quella sensazione storia d’amore.
Parlando di finali alternativi film, sappiamo che Toby Emmerich, dirigente di Warner Bros, ha rivelato che Bradley Cooper aveva in mente alcuni finali diversi:
Nel primo finale che ho letto, Jackson Maine nuota nell’oceano e si lascia morire. Nella sceneggiatura che girava all’inizio delle riprese, invece, guidava la sua motocicletta. Un finale simile a quello del 1976 con Kris Kristofferson, ma con la Harley al posto della Ferrari. Bradley, però, ha cambiato idea e mi ha proposto quello che vedete nel film. Penso avesse ragione. Adesso non riesco a immaginare un finale diverso
2) The Butterfly Effect
The Butterfly Effect è un film di fantascienza del 2004 diretto da Eric Bress e J. Mackye Gruber. Il lungometraggio racconta di Evan (Ashton Kutcher) alle prese con un potere particolare: modificare eventi chiave accadutigli nel tempo, modificando quindi anche il suo presente. Il tema principale si riferisce direttamente al racconto fantascientifico A Sound of Thunder di Ray Bradbury. Il titolo del film fa invece riferimento al famoso effetto farfalla, che suggerisce come piccole variazioni nelle condizioni iniziali possano produrre enormi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Il protagonista finisce per vivere cinque diverse vite, con cinque trame differenti, che prendono le mosse da altrettante scelte. Evan tenta instancabilmente di mutare il passato ma nel finale del film, lo vediamo incontrare per strada nuovamente Kayleigh. I due, passando l’uno di fianco all’altra, hanno una strana sensazione: Evan la riconosce mentre lei invece rimane perplessa. I due però si voltano in momenti diversi, perciò non riescono a guardarsi e quindi a riconoscersi. Poi, ognuno, poi procede per la sua strada.
Esiste una versione ulteriore, però, che racconta un’epilogo differente. Nella versione director’s cut del film, tra i finali alternativi film, Evan cambia definitivamente il proprio destino, tornando nel passato fino al giorno della propria nascita e strangolandosi con il cordone ombelicale. Il “non di nuovo” della madre, riferito ai precedenti due figli nati morti, suggerisce che Evan abbia seguito la stessa loro strada e abbia deciso di porre fine alla propria esistenza, ancor prima di iniziare a vivere. Vi sveliamo, inoltre, che esistono altri due finali alternativi film forse meno noti, entrambi collegati col finale originale. Nel primo, quando la ragazza si volta e riprende a camminare, Evan la segue. Nel secondo, considerato come il lieto fine, entrambi si voltano nello stesso momento e così iniziano a chiacchierare.
3) Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Se mi lasci ti cancello)
Se mi lasci ti cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind) è un film del 2004, diretto da Michel Gondry con protagonisti Jim Carrey e Kate Winslet. I due interpretano una coppia con una relazione ormai giunta al capolinea, alle prese con la gestione del peso dei ricordi e della nostalgia. Una delle conseguenze più dolorose quando una relazione si conclude è dover farei conti con i ricordi, quelli del momenti belli che si fanno difficili da sopportare e quelli più sofferenti, che hanno innescato liti, dubbi e hanno determinato la fine della storia. Joel e Clementine decidono di sottoporsi ad un processo di rimozione dei ricordi, tramite un centro medico specializzato e privato chiamato Lacuna, Inc. Dopo diversi tentativi di riavvicinamento e momenti di intesa riflessione, i due decidono di darsi un’altra possibilità: non sappiamo se funzionerà e se la loro scelta dipenda dal permanere di un sentimento puro e intatto, o se, alla base ci sia l’incapacità di abbandonare una volta per sempre quella parte importante del loro passato. L’obiettivo della mente ripulita e pronta a ricominciare è stato raggiunto ma, riusciranno Joel e Clementine a rimanere insieme per sempre o ricadranno negli errori del passato? A questo non c’è risposta, se non quella di ciascuno di noi spettatori.
Tuttavia, abbiamo scoperto l’esistenza di un finale alternativo, in cui Joel e Clementine avrebbero continuato a cancellarsi e incontrarsi nuovamente in un ciclo di 50 anni. Un amore che non conosce ostacoli o arrendevolezze!
4) Ti odio, ti lascio, ti..
Ti odio, ti lascio, ti.. (The Break-Up) è un film del 2006 diretto da Peyton Reed, con protagonisti Jennifer Aniston e Vince Vaughn. A Chicago, Gary e Brooke sono una coppia convivente che condivide un appartamento. La loro storia subisce una scossa, apparentemente insignificante, nel momento in cui lui non si rifiuta di lavare i piatti dopo una cena di famiglia. L’incidente casalingo che ha offeso Brooke, divisa e in affanno tra casa e lavoro, nasconde una crisi più profonda destinata ad innescare un litigio ben più grave. Gli amici di sempre si schierano a malincuore da una parte e dall’altro, mentre la battaglia tra i due continua. Si svende l’amore e si vende la casa ma certi amori, come certe notti, non finiscono mai. Ogni rimedio o tattica per porre fine a quella convivenza forzata sembra non avere effetto e i due si ritrovano a dover condividere ancora lo stesso tetto. Tuttavia, tra un dispetto e un litigio, Brooke si rende conto che una speranza per la loro unione forse c’è ancora e la parola fine può ancora aspettare.
Il film si concluderebbe così con un velata speranza di riconciliazione, mentre i due tenteranno di riconquistare l’altro, nel nome del forte sentimento che ancora provano l’uno per l’altra. Tra i finali alternativi film, ne abbiamo uno anche per questo lungometraggio. Il finale originale prevedeva che i due protagonisti si lasciassero, ma il film uscì concomitanza con la rottura nella vita reale tra la Jennifer Aniston e Brad Pitt, sicché la produzione decise di cambiarlo e optare per un happy ending.
5) Titanic
Passiamo ad uno dei grandi classici di intramontabile bellezza, Titanic, scritto, diretto, co-prodotto e co-montato da James Cameron, uscito nelle sale nell’ormai lontano 1997. La pellicola è una storia d’amore di profonda intensità, con accenni storici alla vicenda realmente accaduta, interpretata da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet nei ruoli di Jack e Rose, due membri di differenti classi sociali che s’innamorano perdutamente durante il tragico viaggio inaugurale della durata di 4 giorni in mezzo all’oceano Atlantico del RMS Titanic. Dopo lo schianto contro l’iceberg nel freddo oceano, Jack e Rose riescono a trovare una parte di muro in legno galleggiante, che però non può sostenere il peso di entrambi: Jack fa salire soltanto Rose, permettendo alla ragazza di resistere al gelo e facendole promettere di sopravvivere e vivere una vita lunga e avventurosa. Poco dopo, Jack muore di ipotermia e la donna lo lascia affondare nelle gelide acque, tentando di sopravvivere con tutte le sue forze per onorare la promessa fatta qualche istante prima.
L’ultima scena, tra i finali alternativi film, mostra l’anziana Rose a letto, circondata dalle fotografie che testimoniano una vita ispirata a quella che avrebbe dovuto vivere con Jack, il cui ricordo l’ha accompagnata per tutta la vita. Rose, dopo il suo ultimo sospiro, può raggiungere il suo amato sulla Grande Scalinata della prima classe dove l’orologio segna ancora le 2:20, l’ora esatta in cui il Titanic affondò, e lo bacia, mentre le anime dei passeggeri periti nella catastrofe che applaudono e gioiscono con loro. Intanto il cercatore di tesori Lovett, rendendosi conto di non aver mai veramente compreso la tragedia del Titanic, visibilmente commosso decide di abbandonare la ricerca del diamante. Quella stessa notte Rose, che ha segretamente custodito il Cuore dell’Oceano sin dal giorno del naufragio, getta il suo prezioso gioiello fra le onde del mare.
Sappiamo però che esiste un finale alternativo disponibile in una versione DVD del 2005, in cui Rose, prima di gettare la collana nell’oceano, permette al cacciatore Brock Lovett di tenerla tra le mani, poco dopo l’uomo, colpito dallo sguardo pieno d’amore e nostalgia di Rose, decide di comune accordo con la donna, di restituire il gioiello al mare, lasciando che idealmente raggiunga il suo amato.
6) Seven
Seven è un film del 1995 di genere thriller, scritto dall’ex cassiere Andrew Kevin Walker e diretto da David Fincher, alla sua seconda prova registica. I protagonisti sono Brad Pitt e Morgan Freeman e si tratta di una detective story dai caratteri macabri, con un intreccio narrativo abbastanza ordinario ma dai risvolti estetici e riflessivi inaspettati e complessi. Il titolo, spesso reso graficamente anche come Se7en rimanda ai sette peccati capitali della religione cristiana, dietro cui si nascondono le motivazioni del serial killer di turno. Il detective William Somerset, saggio e anziano poliziotto vicino alla pensione, viene affiancato dal giovane impulsivo e istintivo David Mills, per facilitare la prossima sostituzione di servizio. Nel finale del film, scopriamo che il killer Il killer ha costruito anche l’epilogo del suo cammino disseminato da sangue e violenza, conosce i suoi avversari e sa anche che Mills non avrebbe mai potuto sopportare la notizia della morte di sua moglie Tracy. Il borioso agente lascia il posto ad un uomo innamorato, ad un marito distrutto dalla morte della sua amata e del figlio che portava in grembo. Il compagno più anziano lo richiama all’ordine e alla ragionevolezza comprendendo in un solo istante qual è il gioco del killer, il giovane però non riesce a ragionare e a non controllare le sue azioni. Egli cade nella rete di Doe (Kevin Spacey) che ha architettato ogni dettaglio e riesce, attraverso la sua morte per mano del giovane detective, a trasformare un uomo qualunque in carnefice tanto quanto lui.
Tuttavia, questo non è il solo epilogo pensato per il film. Negli storyboard presenti in alcuni dvd, scopriamo che David Fincher aveva pensato a un finale diverso. Prima che Mills possa sparare a John Doe, Somerset lo anticipa e fa fuoco per primo, sventando il diabolico piano del serial killer. Questo anche per impedire al giovane collega di uccidere il sospettato e macchiare così indelebilmente la sua coscienza e compromettere la sua carriera appena cominciata.
7) Pretty Woman
Pretty Woman è uno dei classici anni ’90, una di quelle commedie romantiche che non ci stanchiamo mai di guardare. La pellicola è stata diretta da Garry Marshall ed interpretata da Richard Gere e Julia Roberts.
Edward Lewis è un affarista miliardario che basa la propria fortuna sull’acquisto di grandi aziende sull’orlo del fallimento per poi rivenderle in maniera parcellizzata. Una sera, trovandosi a Hollywood per concludere un affare, chiede informazioni stradali per recarsi a Beverly Hills ad una giovane e affascinante donna, Vivian Ward, la quale si prostituisce per mantenersi. I due trascorrono insieme la notte e scoprono di potersi aiutare a vicenda: l’uomo decide di offrirle denaro in cambio di compagnia poiché troppo impegnato con il lavoro, solo, separato dalla moglie e da poco abbandonato dall’amante. Intanto, Vivian riceve del denaro per acquistare degli abiti adatti e, a poco a poco, apprende il comportamento da tenere nelle occasioni mondane. Il rapporto tra i due si consolida e diventa sempre più simile ad un sentimento amoroso travolgente, suggellato nell’epilogo da un passionale bacio che sancisce il loro intenso amore.
Tuttavia, anche Pretty Woman rientra tra i finali alternativi film in quanto la conclusione presente nella prima stesura della sceneggiatura di questa commedia sentimentale era decisamente meno romantico e molto più crudo. In un’intervista, Julia Roberts ha rivelato che il suo personaggio veniva buttata fuori dall’auto dall’uomo abbandonato in un vicolo, insieme a tremila dollari. Non a caso, originariamente il film avrebbe dovuto intitolarsi 3.000. Riuscite ad immaginare un finale come questo per uno dei grandi classici che ci hanno fatto sognare una storia d’amore passionale e autentica?
8) Interstellar
Vincitore di un premio Oscar, Interstellar è un film del 2014 diretto dall’acclamato Christopher Nolan. Questa storia pone come premessa l’estinzione della specie umana e l’inabitabilità della Terra ma non si tratta di un comune film apocalittico, come i tanti che si sono succeduti dall’inizio del Millennio. Ambizioso, complesso e sentimentale, Interstellar è un grandioso Viaggio che trascende tempo e spazio aprendo il varco a sensazionali scoperte. Un ex pilota convertito all’agricoltura, Cooper, (Matthew McConaughey) viene scelto insieme alla scienziata Amelia(Anne Hathaway) e ad altri due esperti per intraprendere una missione spaziale dal quale potrebbe non fare più ritorno. La sua partenza sconvolge la vita dei suoi figli Murphy e Tom, costretti ad accettare il suo allontanamento. Nel finale del film, scopiamo che era lo stesso Cooper il “fantasma” che comunicava con Murph nella sua camera all’inizio della storia. L’uomo si risveglia poi in un letto d’ospedale di una stazione spaziale terrestre, costruita anni prima proprio grazie alla scoperta di Murph. Sono trascorsi 76 anni dalla sua partenza ma non dimostra segni di invecchiamento per via del tempo trascorso in prossimità del buco nero. A questo punto, l’uomo può finalmente rivedere Murph, ormai anziana, la quale gli rivela che Brand e CASE si trovano ancora sul pianeta di Edmunds, ora pronto a diventare la nuova casa dell’umanità.
Lo sceneggiatore del film, Jonathan Nolan ha rivelato che il finale originale sarebbe stato molto diverso da quello visto in sala. Il ponte di Einstein-Rosen Wormhol sarebbe dovuto collassare durante il disperato di Cooper di spedire e comunicare i dati. Così, con ogni probabilità, non avremmo mai visto l’incontro tra l’uomo e l’ormai anziana figlia Murph e neppure alla sua partenza verso Edmunds per tentare di salvare la collega Brand (Anne Hathaway).
9) Shining
Shining (The Shining) è un film del 1980 diretto da Stanley Kubrick, scritto con Diane Johnson. Tratto dal romanzo omonimo scritto da Stephen King nel 1977, il film narra il dramma di una famiglia che soggiorna in totale isolamento in un hotel in alta montagna, il quale diventa teatro di inquietanti e tragici eventi che conducono Jack (Jack Nicholson) a impazzire, manifestando istinti omicidi nei confronti della sua famiglia. Intanto suo figlio, il piccolo Danny, dimostra di possedere lo shining che lo portano ad avere visioni dell’oscuro passato del luogo e degli eventi futuri a cui andranno incontro. La memorabile scena finale vede Danny, inseguito dal padre armato. I due si insinuano nel labirinto di siepi, dove Danny però conosce già la via d’uscita. Riesce a coprire le sue tracce con neve, facendo in modo che suo padre si smarrisca nel dedalo. Il bambino raggiunge incolume la madre e i due scappano, lasciandosi alle spalle quel terribile accaduto. Il mattino seguente vediamo Jack morto assiderato. Il film si chiude mostrando una foto d’epoca scattata durante la festa di gala del 4 luglio 1921, la quale ritrae tra i partecipanti un smagliante Jack Torrance in abito da sera.
Sappiamo che Stanley Kubrick tagliò gli ultimi minuti, dopo l’uscita in sala, creando un epilogo meritevole di rientrare nella nostra classifica di finali alternativi film. Nella versione eliminata, Wendy è a letto in ospedale con Danny. A farle visita c’è Mr. Ullman che all’inizio di Shining aveva fatto il colloquio a Jack per l’incarico da custode. L’uomo comunica a Wendy che il corpo del marito non è stato ritrovato, alludendo forse che la donna possa essersi immaginata tutto. Ma una volta uscito dalla stanza, Ullman incontra il bambino e gli regala una palla gialla da tennis: la stessa che Danny aveva trovato davanti alla stanza 237.
10) Mr. & Mrs. Smith
Mr. & Mrs. Smith è un film del 2005 diretto da Doug Liman, con protagonisti Brad Pitt e Angelina Jolie. Si tratta di una storia romantica intrisa d’azione, nota per aver per aver fatto conoscere ed innamorare nella vita reale i due attori. La coppia ignora però un fatto importante: i due non sanno di essere entrambi assassini professionisti ingaggiati da due diverse associazioni criminali. Quando entrambi ricevono l’incarico di assassinare la medesima persona, la situazione diventa esplosiva. A quel punto i due entrano in contatto, si identificano a vicenda e vengono dunque incaricati dalle rispettive agenzie di uccidersi. I due iniziano una lotta all’ultimo sangue, determinati a ultimare le loro rispettive missioni ma comprendono di non potersi ammazzare, dopo un estenuante corpo a corpo nella loro casa. I due riescono ad evitare di uccidersi, uscendo incolumi da una lunga serie di colpi, al termine dei quali si ritrovano al punto di partenza. Dinnanzi al consulente matrimoniale i due decidono di continuare a vivere il loro matrimonio, decretando così il lieto fine della vicenda.
Esiste un finale alternativo in cui gli Smith decidono di scelto di trasferirsi a Roma e, nel frattempo, hanno un figlio che eredita le loro abilità di assassino. Il centro storico di Ravello fu trasformato in mercato rionale in cui i due protagonisti perdono di vista la loro bimba tra gli ambulanti ma la ritrovano poco dopo con in mano una pistola giocattolo e una mira già infallibile.
10) Via col vento
Via col vento (Gone with the Wind) è un film del 1939 diretto da Victor Fleming e prodotto da David O. Selznick. Si tratta dell’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Margaret Mitchell del 1936. La storia è ambientata negli Stati Uniti, durante la guerra di secessione e la fase della ricostruzione. La protagonista è Rossella O’Hara, interpretata dalla splendida Vivien Leigh, volitiva figlia del proprietario di una piantagione della Georgia, ossessionata da Ashley Wilkes (Leslie Howard), sposato con sua cugina Melania, che non ricambia i suoi sentimenti. La storia di Via col vento riesce ad appassionare fin da subito, conquistando il lettore con i suoi toni storico-melodrammatici. La guerra piomba nella vita di questa donna che vive un trambusto sentimentale continuo, prendendo coscienza soltanto alla fine dei fatti, di amare realmente l’uomo che ha sposato, Rhett Butler. Tuttavia, lui stanco delle costanti mancanze della donna, decide di lasciarla e di andarsene. Rhett si prepara a lasciare Atlanta e Rossella lo supplica di restare, ma l’uomo la respinge e si allontana nella nebbia mattutina, lasciandola in lacrime sulle scale. Rossella decide di tornare certa di poter riconquistare il suo amato, in qualche modo. Questo è il finale che è riuscita a emozionare tutti e ha contribuito alla memorabilità di questa pellicola.
Esiste, tuttavia, anche questo film rientra nei nostri finali alternativi film. Nel 2014 è stata ritrovata una versione della sceneggiatura che non terminava con la celebra battuta pronunciata da Rossella O’Hara, “Domani è un altro giorno!“. In questa versione dello script, il film si chiudeva su un primo piano del personaggio interpretato da Vivien Leigh che pronunciava queste parole:
Rhett…Rhett… You’ll come back. You’ll come back… I know you will!
11) Hannibal
Hannibal rappresenta un altro degli intramontabili film che hanno fatto la storia del cinema, diretto da Ridley Scott, appartenente alla saga de Il silenzio degli innocenti, tratta dai romanzi di Thomas Harris.
Sono passati anni dopo dai fatti di Buffalo Bill e ritroviamo il Dottor Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), il pericoloso criminale cannibale che uccide e mangia le sue vittime, grazie al quale l’allora agente in erba Clarice Starling aveva catturato il serial killer che assassinava e scuoiava giovani donne dopo averle rapite. Lecter, intanto, si trova a Firenze sotto il falso nome di Dottor Fell e ha suscitato dei sospetti nell’ispettore Rinaldo Pazzi (Giancarlo Giannini) ma viene scoperto dal criminale che lo uccide e torna negli Stati Uniti. Lì riprende i contatti con Clarice che tenterà in tutti i modi di assicurarlo alla giustizia.
Tra i finali alternativi film, ne esiste uno in particolare in cui il bacio tra Lecter e Starling non sarebbe stato un pretesto per favorire la fuga del dottore, perché la liberazione sarebbe avvenuta per mano della stessa Clarice che si sarebbe sacrificata per salvare Hannibal.
12) Donnie Darko
Donnie Darko vede un giovanissimo e già talentuoso Jake Gyllenhaal interpretare un adolescente con una diagnosi di probabile schizofrenia. Infatti, è in terapia psichiatrica e sotto cura farmacologica. Sembra costantemente affetto da un apparente stato depressivo, che gli restituisce una visione del mondo estremamente cupa e pessimistica, scagliandosi contro chi vorrebbe imporgli una visione semplicistica e felice della vita. Alla sua psicanalista parla anche del suo nuovo amico immaginario, Frank, un coniglio gigante che lo ha salvato da una morte assurda, ma che in cambio gli chiede di fare cose riprovevoli e sempre più pericolose. Inoltre, preannuncia una fine del mondo imminente e disastrosa. Il regista Richard Kelly, in questa sua opera prima, sceglie di ambientare il suo film nel 1988 e attraverso una narrazione intensa e coinvolgente, esprime le sue stesse preoccupazioni giovanili, che vengono sublimate in messaggi cifrati e simboli. Nel finale, capiamo che un universo parallelo, un Universo Tangente a quello stabile e reale, un ramo alternativo dello spazio e del tempo ha permesso a Donnie di vivere per ventotto giorni, durante i quali riesce a riflettere su temi importanti dell’esistenza, tra cui solitudine, amore, predestinazione e dolore. Si tratta di un epilogo complesso, spesso incompreso, proprio per il grado di intricatezza della sua trama.
Tra i finali alternativi film, abbiamo anche quello di Donnie Darko in cui il destino del personaggio è sempre lo stesso. Dopo che il vortice preannunciato da Frank the Rabbit si è aperto sulla terra condannata, Donnie Darko si sveglia per scoprire che gli eventi precedenti degli ultimi 28 giorni sono stati riavvolti, quindi il motore di un jet catturato nel vortice cade su Donnie nel suo letto, uccidendolo. Il finale alternativo mostra per intero la macabra morte di Donnie ed è incluso nel disco bonus tagliato dal regista. Dato che si tratta di una sequenza particolarmente cruda, è stata tagliato per evitare che fosse censurato e ne venisse limitata la visione.
12) E.T. l’extra-terrestre
E.T. l’extra-terrestre (E.T. the Extra-Terrestrial) è un film di fantascienza del 1982 diretto da Steven Spielberg.
Durante un sopralluogo sulla Terra per raccogliere vegetali, un gruppo di alieni viene scoperto e uno di loro viene abbandonato erroneamente al suolo durante l’affrettato decollo. L’alieno, solo e smarrito, viene trovato ed ospitato da Elliott, un giovane adolescente, grazie alla complicità della sorellina Gertie e il fratello maggiore Michael. Tra i due nasce una profonda amicizia ma E.T. desidera ricongiungersi con il suo popolo costruisce un rudimentale dispositivo di comunicazione per chiedere aiuto. Gradualmente, la salute di ET peggiora, e la situazione è aggravata dal tentativo degli adulti di impossessarsi della creatura aliena. Una delle scene più iconiche è quella dell’abbraccio tra bambino e alieno, con le note di John Williams e le luci dell’astronave che lasciano una scia nel cielo. Ora E.T. è pronto a far ritorno a casa.
Secondo una recente testimonianza di Robert MacNaughton a Yahoo! Movies, la scena dell’addio poteva non essere quella conclusiva del film. Ecco cosa ha raccontato l’interprete del fratello maggiore di Elliot:
L’ultima scena del film non doveva essere quella con cui finisce la versione ufficiale del film. L’ultima scena doveva mostrarci tutti insieme che giocavamo a Dungeons and Draons, solo che questa volta Elliot era il dungeon master (all’inizio del film il protagonista scalpita per poter giocare con gli altri). Il fatto di aver trovato ET, lo ha reso parte del gruppo. E quella doveva essere la scena finale, era nella sceneggiatura, e poi i ragazzi salivano sul tetto e si poteva vedere il comunicatore che ancora funzionava, e quindi Elliot e ET erano ancora in contatto tra loro. Ma dopo aver registrato la colonna sonora, e aver visto la scena con la musica e con l’astronave che partiva, mi seguite? Credo sia stata una scelta saggia
Un epilogo, tra i nostri finali alternativi film, decisamente più memorabile e strappalacrime quello scelto da Steven Spielberg per la sua pellicola di fantascienza.
13) Blade Runner (1982)
Blade Runner è uno dei colossal di fantascienza del 1982, diretto da Ridley Scott, liberamente ispirato ad un romanzo del 1968, Il cacciatore di androidi, di Philips K. Dick. La storia é ambientata in una desolante Los Angeles del futuro, nel 2019, abitata da una società, la Tyrrel Corporation, la quale ha sviluppato un ardito programma: la creazione di androidi, esseri sintetici completamente simili agli umani, ma dotati di capacità intellettuali e fisiche nettamente superiori. Deckard è un cacciatore di questi esseri e vorrebbe ritirarsi dal suo lavoro ma gli affidano un ultimo compito: quattro modelli nexus-6 sono fuggiti dalle colonie spaziali e sono arrivati sulla Terra, con pochi giorni di vita rimasti prima della loro scadenza “naturale”. Uno dei momenti più alti del film è proprio il monologo finale, in cui l’androide Roy Batty si abbandona alla malinconia della vita vissuta che sta volgendo al termine:
Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia. È tempo di morire
Vediamo Roy “umanizzarsi” con le sue lacrime, sotto la pioggia, che accompagnano i suoi ricordi nell’oblio. In realtà, sappiamo che questo finale, tra tutti i finali alternativi film, è considerato uno dei più ambigui della storia del cinema. Di fatti, innescava il dubbio che anche Rick Deckard fosse un replicante, impiegato a sua insaputa per dare la caccia ai suoi simili, dopo aver trovato l’origami a forma di unicorno davanti a casa sua. Tra i finali alternativi film, nella versione differente, Rick riusciva a scappare con Rachel, e la sua voce narrante fuori campo accompagnava questo ambiguo lieto fine. Questo epilogo venne imposto dalla produzione nel 1982 per poi essere tagliato da Ridley Scott dieci anni dopo.
14) Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba
Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (Dr. Strangelove or: How I Learned to Stop Worrying and Love the Bomb), noto come Il dottor Stranamore, è un film del 1964 diretto da Stanley Kubrick. Rappresenta una delle pellicole più evocative intorno al tema della guerra e del potere. Il generale Ripper (Sterling Hayden) è al comando della base aerea americana di Burpelson, ossessionato dalla minaccia sovietica, ordina ai 34 bombardieri B-52 in volo di eseguire il piano “R”, un contro-attacco nucleare ai danni del Paese nemico. Il colonnello inglese Mandrake (Peter Sellers) scopre casualmente che non c’è stato nessun attacco da parte dei russi al quale rispondere ma Ripper rimane dell’idea di portare a termine il suo folle piano per sventare la minaccia comunista. Nel finale assistiamo una gigantesca esplosione, l’olocausto nucleare, il dottor Stranamore propone al presidente di mantenere in vita la nazione, approntando le miniere più profonde come luoghi di riproduzione, in attesa che l’effetto delle radiazioni cessi e permetta il ritorno in superficie. Intanto le esplosioni illuminano il cielo sulle note di We’ll Meet Again di Vera Lynn, una canzone della seconda guerra mondiale ottimistica e sentimentale, velata di tristezza e malinconia. La tragedia è ormai sotto gli occhi di tutti.
Kubrick con questa sua pellicola si colloca tra questi finali alternativi film. Dottor Stranamore, secondo le idee del regista, doveva concludersi con un’assurda battaglia di torta alla crema pasticcera tra i leader mondiali nella famigerata War Room. Tuttavia, dopo una proiezione di prova, Kubrick ha ritenuto il finale eccessivamente farsesco e potenzialmente offensivo a causa del recente assassinio del presidente John F. Kennedy.
15) 28 giorni dopo
28 giorni dopo (28 Days Later) è un film del 2002 diretto da Danny Boyle. Un gruppo di animalisti tenta di liberare degli scimpanzé infetti a Cambridge e questo diffonde un virus altamente contagioso, che provoca un’incontrollabile rabbia omicida. In poco tempo, si diffonde tra la popolazione del Regno Unito, provocando il collasso della società. 28 giorni dopo, Jim (Cillian Murphy) si risveglia in una Londra deserta e spettrale, dopo essere stato in coma. La città sembra inabitata e Jim vaga alla ricerca di esseri umani. È solo l’inizio della sua terrificante ricerca che si rivelerà più pericolosa del previsto. Nella vana ricerca di capire dove siano tutti e cosa sia successo, viene attaccato da un gruppo d’infetti, ma viene salvato dai sopravvissuti Selena (Naomie Harris) e Mark. Nella sequenza di epilogo, vediamo Jim, Selena e Hannah stanno componendo un gigantesco HELLO con tutta la stoffa che sono riusciti a procurarsi. Finalmente, viene catturata l’attenzione di un aereo da ricognizione della Royal Air Force che sta sorvolando la zona, che segnala la presenza del gruppo per un’operazione di salvataggio. Non sappiamo se troveranno realmente la salvezza o meno.
Il finale alternativo del film di Boyle prevede vede Selena non riuscire a rianimare Jim in ospedale, e, insieme ad Hannah, è costretta ad abbandonare il suo corpo. Un finale sicuramente senza quel barlume di speranza che, al contrario, quello originale riesce ad aprire, lasciandoci confidare in un salvataggio e, quindi, in una via di fuga dalla condizione infernale appena affrontata.
16) Gli uccelli
Gli uccelli (The Birds) è un film del 1963 diretto da Alfred Hitchcock e tratto dall’omonimo racconto di Daphne du Maurier pubblicato dieci anni prima. Melania Daniels (Tippi Hedren), ricca e giovane figlia di uno dei più importanti editori della città, incontra in un negozio di animali di San Francisco l’avvocato Mitch Brenner (Rod Taylor). Nonostante l’uomo l’abbia riconosciuta, finge di scambiarla per una commessa del negozio: sta infatti cercando una coppia di pappagallini. Intanto, fatti inquietanti si susseguono: gli uccelli si fanno sempre più aggressivi e minacciosi. Gli abitanti della cittadina, increduli, tendono a minimizzare gli eventi, fino al momento in cui si verifica un attacco di grandi proporzioni, non più ignorabile. In breve tempo l’intera zona è invasa da migliaia di uccelli che seminano il terrore. Intanto, i protagonisti si barricano in casa, assediati dai volatili, che feriscono gravemente Melania. Mitch decide di portarla all’ospedale e così all’alba i quattro partono con l’auto di Melania alla volta di San Francisco. Fuori dall’uscio di casa, appollaiati ovunque, migliaia di uccelli li scrutano, immobili e intimidatori.
Sappiamo che Hitchcock optò per un finale aperto a diverse interpretazioni e volle che dopo l’ultima inquadratura non comparisse nemmeno la scritta The End, che però venne poi inserita nella versione finale del film. Tuttavia, tra i finali alterativi film ce n’è uno molto più cupo, con il Golden Gate Bridge coperto di uccelli e la città in rovina con uccelli morti ovunque. La scelta ricadde sul silenzio irreale e gli sguardi dei volatili che, questa volta, si limitavano soltanto ad osservare gli umani.
17) L’alba dei morti viventi
L’alba dei morti viventi (Dawn of the Dead) è un film del 2004 diretto da Zack Snyder, remake del film Zombi di George Romero del 1978. Gli Stati Uniti sono in preda ad un’invasione di spietati zombie che si cibano di carne umana. Nessuno sa come sia accaduto ma la terra è assediata da un’orda di essere assetati di sangue che si aggirano per le città, tentando di avventarsi sui pochi sopravvissuti. Dopo essere miracolosamente sfuggita all’attacco di suo marito, Ana Clark (Sarah Polley) sale in macchina ma, durante il viaggio, finisce per schiantarsi contro un palo perdendo i sensi. Al suo risveglio, incontra un gruppo di sopravvissuti con cui affronterà circostanze al limite per poter scampare al pericolo e mettersi in salvo. Due del gruppo si sacrificano per permettere agli altri di proseguirei la loro traversata verso l’isola e scampare ad una morte certa. Il film si conclude con un feroce attacco da parte di spietati zombie. La videocamera che sta riprendendo l’accaduto cade ma ci mostra ormai i morti viventi assalire i sopravvissuti, segnando inevitabilmente il loro triste destino.
In realtà, tra i finali alternativi film, ne esiste uno ancora più straziante: coloro che tentano di fuggire in elicottero non riescono a ultimare la loro fuga poiché muoiono tutti proprio quando il motore esplode, lasciandoli precipitare.
18) Alien
Alien è un film del 1979 diretto da Ridley Scott. Si tratta della pellicola capostipite di una fortunata serie di film, oltre a libri, fumetti e videogiochi. È considerato uno dei capolavori del regista e uno dei migliori film di fantascienza che siano mai stati realizzati. Le vicende narrano di una specie aliena, chiamata xenomorfa, costituita da feroci predatori incapaci di provare emozioni ma dotati di grande intelligente, che si assidano nei corpi di altri esseri viventi provocandone la morte. L’equipaggio dell’astronave commerciale da traino Nostromo è sulla rotta di rientro per la Terra quando Mother, il computer di bordo, intercetta una misteriosa comunicazione trasmessa ad intervalli regolari, apparentemente di soccorso, che risveglia gli occupanti dall’ipersonno. Presto, il viaggio di ritorno si trasformerà in un’odissea infernale che metterà a repentaglio la vita dei viaggiatori nello spazio. l’alieno ha ancora la forza e l’agilità per risalire a bordo della capsula aggrappandosi al tubo di scarico dei propulsori. Uno di loro, nell’ultimo scontro, riesce ad incenerire l’alieno con cui si sta battendo e, dopo una registrazione in cui narra l’accaduto, si iberna con il gatto Jones e riprende il suo viaggio verso la Terra.
Ridley Scott ha rivelato a Entertainment Weekly un finale alternativo ben più cruento e inaspettato:
Pensavo che l’alieno dovesse entrare, Ripley lo arpiona ma non lo ferisce, quindi sbatte attraverso la sua maschera e la creatura le strappa la testa
19) Rambo
Rambo (First Blood) è un film del 1982 diretto da Ted Kotcheff, con protagonista Sylvester Stallone. Si tratta dell’adattamento cinematografico del romanzo del 1972 Primo sangue (First Blood) scritto da David Morrell.
veterano della guerra del Vietnam John Rambo è un veterano della guerra del Vietnam che, sette anni dopo il suo congedo, giunge in una piccola cittadina per visitare un vecchio commilitone. Scopre, però, che il suo amico è morto di cancro a causa dell’esposizione a un erbicida, durante la guerra. Intanto, l’arrogante sceriffo Will Teasle lo arresta per vagabondaggio e Rambo, assediato dai fantasmi del suo passato, si ribella alla brutalità dei poliziotti mettendoli combattendo senza remore. Appena prima che Rambo possa sferrare il colpo di grazia contro lo sceriffo, il suo ex comandante Trautman lo ferma. Disperato per la propria situazione, l’ex Berretto Verde, in preda alla furia e alle lacrime, si consegna e viene portato nella centrale di polizia. Un finale amaro e di enorme portata emotiva che permise al soldato di affascinare una grande fetta di spettatori.
Il finale alternativo, presente nel romanzo su cui si basa il film, vede il nemico uccidere Rambo, poco prima che lui si suicidi coinvolgendo anche gli altri in un’esplosione di dinamite. Sicuramente la scelta di non far morire Rambo è stata anche preferita per accontentare le case di distribuzione del film e soprattutto il pubblico. Inoltre, con la sua morte non avrebbero visto la luce delle sale i sequel Rambo 2, Rambo 3 e John Rambo!
20) Attrazione fatale
Attrazione fatale (Fatal Attraction) è un film del 1987 diretto da Adrian Lyne. Considerato un vero e proprio cult del cinema thriller degli anni ’80, il lungometraggio racconta la vicenda di Dan Gallagher (Michael Douglas), un avvocato che vive a Manhattan con sua moglie Beth (Anne Archer) e sua figlia di sei anni, Ellen (Ellen Hamilton Latzen). Un giorno, l’uomo incontra l’avvocatessa Alex Forrest (Glenn Close) con la quale si concede un weekend di passione per poi decidere di tornare alla sua routine come se nulla fosse accaduto. Ma la donna non si arrende, giungendo a sviluppare una malsana e pericolosa ossessione per l’uomo. L’epilogo della vicenda vede Beth porre fine ad una rissa tra suo marito e Alex, uccidendola con un secco colpo di pistola.
Questo è epilogo ben diverso dall’originale il quale prevedeva che Dan venisse incastrato per omicidio e preso in custodia, mentre la sua stalker lascia un messaggio a sua moglie per rivelare l’innocenza di Dan. È stato cambiato quando il pubblico in anteprima ha protestato ritenendo che fosse Alex a dover pagare per le sue malefatte. Il regista Adrian Lyne all’inizio non ha apprezzato la richiesta di cambiare il finale ma ha acconsentito dopo che la Paramount gli ha offerto 1,5 milioni di dollari in più per compiere tale scelta.
21) Thelma e Louise
Thelma & Louise, diretto da Ridley Scott, è un grande classico anni ’90. Thelma Dickerson (Geena Davis) e Louise Sawyer (Susan Sarandon) sono due amiche che condividono l’insoddisfazione e l’insofferenza nei confronti delle loro deludenti vite. La prima, infatti, ha una relazione piuttosto deludente con Jimmy Lennox (Michael Madsen), mentre la seconda è costretta a sopportare il sessista marito Darryl (Cristopher McDonald). Decidono di fuggire lasciando la città, viaggiando a bordo della Ford Thunderbird di Louise, per un weekend in montagna che si rivelerà un vero inferno. Nel finale del film, le due donne, di fronte alla prospettiva di trascorrere lunghi anni in prigione optano per una soluzione estrema. Tenendosi per mano, con un sorriso sulle labbra si baiano e si lanciano con la macchina nel precipizio, ponendo una tragica fine alle loro vite.
Esiste una sequenza alternativa tra i finali alternativi film che mostra una ripresa più lunga dell’auto prima che cada, con il personaggio di Harvey Keitel che cammina sul bordo della scogliera e trova la foto della coppia scattata prima di iniziare il viaggio. Insomma, un epilogo a tratti poetico!
22) Joker
Joker è un film del 2019 diretto da Todd Phillips basato sull’omonimo personaggio dei fumetti DC Comics (anche se scollegata dal DC Extended Universe) che vede Joaquin Phoenix nei panni del protagonista, affiancato da Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy e Brett Cullen. La pellicola racconta la storia di Arthur Fleck, un uomo alla ricerca della propria strada in una società meschina e complicata come quella di Gotham. Lavora come pagliaccio per mantenersi e guadagnarsi da vivere ma scopre di essere deriso e bistrattato da tutti. La sua incapacità di integrarsi nella società e di essere accettato come un uomo “normale” lo rende un inetto, disprezzato e incompreso. Nella scena finale, vediamo Arthur uscire dalla stanza lasciando dietro di sé una scia di impronte di sangue, probabilmente della psichiatra stessa da lui appena uccisa, che viene rincorso dagli infermieri per i corridoi dell’istituto in cui è internato.
Anche Joker rientra in questa nostra lista di finali alternativi film. Di fatti, Kevin Smith, produttore del film ha dichiarato:
Inizialmente, il finale in ospedale era diverso. Joker ride, ride e dice: ‘Stavo solo pensando a qualcosa di divertente’. Quello che doveva succedere era che, a quel punto, con un flash si tornava alla morte di Thomas e Martha Wayne e si scopre che era stato lui ad ucciderli. E il ragazzino, Bruce, urlava e piangeva, e Joker fa per andarsene e poi invece spara al ragazzo e uccide pure lui. E poi arrivavano i titoli di coda. Sarebbe stato un mondo senza Batman
23) Scappa – Get out
Scappa – Get Out (Get Out) è un film di genere thriller con sfumature horror uscito nel 2017, scritto, diretto e co-prodotto da Jordan Peele, alla sua opera prima cinematografica. Andre Hayworth, un giovane afroamericano, cammina in un quartiere periferico a notte fonda. A un certo punto, un uomo mascherato scende da un’automobile e lo rapisce in maniera brusca. La vicenda principale è quella di Chris Washington (Daniel Kaluuya) che decide di trascorrere un weekend a casa dei genitori della sua fidanzata Rose Armitage (Allison Williams), per poterli conoscere. Per tutto il tempo si susseguono diversi episodi bizzarri e, al tempo stesso inquietanti che instillano il dubbio nel giovane. Man mano che le cose si mettono peggio, la verità verrà a gallo: esiste una compravendita di giovani ragazzi neri, acquistati da benestanti acquirenti che vogliono permettersi il privilegio di uno “schiavo” nero. Nel tragico finale, vediamo Chris salire così a bordo dell’auto del suo amico Rod che ironicamente gli rinfaccia di averlo messo in guarda sulla ragazza, rivelatasi intanto una complice spietata, e sulla famiglia. I due si allontanano lasciando che Rose muoia da sola.
Tra i contenuti speciali deI dvd del film troviamo un epilogo tra i finali alternativi film, ossia una versione in cui Chris viene arrestato dai poliziotti e portato in prigione. Successivamente Rod si reca dall’amico in carcere ed entrambi si rendono conto che Chris con ogni probabilità verrà condannato all’ergastolo o alla pena di morte.
24) Io sono leggenda
Io sono leggenda (I Am Legend) diretto da Francis Lawrence, è basato sull’omonimo romanzo di Richard Matheson. La storia è ambientata in una deserta e desolante New York del 2012 e ha per protagonista il brillante virologo militare Robert Neville (Will Smith), il quale sta cercando di creare un vaccino che possa combattere la spaventosa epidemia nata dalla diffusione di un virus geneticamente modificato, che ha trasformato tutti gli essere umani in mutanti simili a vampiri. Per permettere agli altri due superstiti, con cui ha fronteggiato numerose difficoltà, di fuggire attraverso un cunicolo sotterraneo, Robert si sacrifica facendosi esplodere insieme agli infetti. Anna raggiunge la colonia di sopravvissuti nel Vermont: la cura ha dunque salvato il mondo e ha consentito all’umanità di ricominciare a vivere. Il ricordo di Robert viene raccontata dalla donna e documentata sulle registrazioni video dei suoi esperimenti. Da qui, la sua leggendaria impresa.
Tra i finali alternativi film, vediamo che Neville non si fa esplodere con gli infetti ma si salva. L’uomo capisce che i contagiati sono in grado di provare dei sentimenti. Neville viene quindi risparmiato dagli infetti e nella scena successiva ambientata in pieno giorno, si allontana da New York con la ragazza e il bambino sul suo fuoristrada lasciando intendere che i tre hanno speranza di vivere un futuro migliore.
25) La piccola bottega degli orrori
La piccola bottega degli orrori (Little Shop of Horrors) è un film del 1986 di Frank Oz, ispirato all’omonimo musical di Alan Menken e Howard Ashman. Il protagonista della vicenda è Seymour Krelborn (Rick Moranis), un commesso del negozio di fiori del signor Mushnik (Vincent Gardenia) che si trova a New York. Seymour è segretamente innamorato della collega, Audrey (Ellen Greene), fidanzata con l’odioso dentista Tony Scrivello (Steve Martin). Dal momento che gli affari non girano particolarmente bene, Audrey suggerisce a Seymour di esporre al pubblico la bizzarra pianta carnivora che ha rinominato Audrey II, la quale riscuote un grande successo ma, presto, il suo possessore scopre che il vegetale ha bisogno di sangue umano per sopravvivere. Nel finale, la pianta cerca di uccidere Seymour ma l’uomo riesce a difendersi e uccide la pianta folgorandola e impedendole di riprodursi. Vediamo, infine, Seymour e Audrey che si sposano e vivono felice in una piccola casa fuori città. Intanto, un piccolo bocciolo di Audrey II sorride cupamente, lasciandoci con il dubbio che tutto potrà nuovamente ricominciare.
Esistono 23 minuti del finale alternativo del film di Frank Oz che sono stati resi disponibili nella versione DVD Blu Ray del film. In questa versione Audrey II, la piantina, che è in realtà un mostro venuto dallo spazio, dopo aver inghiottito Seymour e Audrey, distrugge l’intera città di New York che viene invasa dai suoi boccioli.
26) Jurassic Park
Uno dei grandi classici anni ’90 è Jurassic Park, diretto da Steven Spielberg, basato sull’omonimo romanzo scritto da Michael Crichton. La vicenda vede il miliardario John Hammond (Richard Attenborough) invita il paleontologo Alan Grant (Sam Niel) e la paleobotanica Ellie Sattler (Laura Dern) su Isla Nubur. Qui i due scienziati sono sorpresi dalla scoperta di un parco divertimenti popolato da veri dinosauri. Grazie alla clonazione, infatti, Hammond ha sostenuto un progetto per riportare in vita queste smisurate creature ormai estinte, decidendo poi di rinchiuderle in un sistema di gabbie. Dopo varie e avvincenti peripezie, Alan e Ellie raggiungono i bambini, e dopo aver riattivato i rimanenti sistemi operativi del parco, vengono assaliti dai due velociraptor ancora in vita. Improvvisamente un T. Rex li attacca a sorpresa e uccide i due predatori, permettendo al gruppo di trovare salvezza. Chiamata la terraferma, Hammond, Malcolm, Ellie, Alan e i bambini vengono tratti in salvo in elicottero.
In uno storyboard disponibile in rete mostra un finale alternativo del film e immaginata dallo special effects supervisor, Phil Tippett, non sono presenti i velociraptor. Ad attaccare i protagonisti è, anzi, il T-Rex. Intrappolati da alcuni alberi caduti, i personaggi abbandonano la Jeep e proseguono a piedi, inseguiti dal predatore. Riescono a saltare sull’elicottero che decolla battendosi con il dinosauro che riesce ad azzannare uno dei due carrelli d’appoggio.
27) The Bourne Identity
The Bourne Identity è un film del 2002 diretto da Doug Liman. La storia inizia con il salvataggio in mare aperto, da parte dell’equipaggio di un peschereccio italiano, di un uomo, Jason Bourne (Matt Damon) che ha perso la memoria. Il moribondo ricorda le pallottole conficcate nella sua schiena e il numero di un conto in una banca svizzera stampato sulla coscia. Privo di un nome e di un passato, lo sconosciuto dimostra però di avere inusitate capacità di parlare lingue diverse, di combattere e difendersi. Nel finale, vediamo Jason che Conklin e Nicky e riesce a scamparla, eliminando i suoi inseguitori. Bourne, ormai libero, arriva in Grecia, dove Marie intanto si era nascosta, pronto per vivere una storia con lei e ricominciare la propria vita.
Riguardo i nostri finali alternativi film, possiamo confermarvi che il finale e le prime sequenze di questo film sono state rigirate per evitare potenziali giudizi da cui sarebbe scaturito una cattiva considerazione delle agenzie di intelligence degli Stati Uniti, specie in seguito agli attacchi terroristici dell’11 settembre.
28) Il ritorno dello Jedi
Il ritorno dello Jedi è il terzo e ultimo film della trilogia originale di Star Wars, mentre è il sesto capitolo rispetto agli eventi della trama in generale, regia di Richard Marquand. Nel tentativo di salvare Ian Solo (Harrison Ford) da Jabba the Hutt, D-3BO e C1-P8 vengono inviati da Luke Skywalker (Mark Hamill) al palazzo del criminale su Tatooine in dono e segno di buone intenzioni. Travestita da cacciatore di taglie, la Principessa Leila(Carrie Fisher) si intrufola nel palazzo con la scusa di raccogliere la taglia su Chewbacca e libera Ian ma, in questa rischiosa missione, viene catturata e ridotta in schiavitù. Nel finale, vediamo le truppe ribelli che festeggiano la loro definitiva vittoria sull’Impero a Endor. Luke brucia il corpo di Anakin, il quale si trasforma in un Fantasma di Forza e raggiunge gli spiriti di Obi-Wan Kenobi e di Yoda.
Tuttavia, il creatore George Lucas aveva in mente un finale molto più oscuro per la trilogia: uno in cui, dopo la morte di Darth Vader, Luke avrebbe preso l’elmo di Vader e lo avrebbe indossato su di se, proclamandosi il nuovo “super-cattivo“. Alla fine, Lucas ha cambiato idea, riconoscendo che questo avrebbe traumatizzato i bambini per cui comunque il film è pensato.
29) Il re leone
Il re leone (The Lion King) è un film d’animazione del 1994, diretto da Roger Allers e Rob Minkoff, prodotto dalla Walt Disney Feature Animation e distribuito dalla Walt Disney Pictures. Simba deve affrontare la dolorosa morte di suo padre e fronteggiare la minaccia di suo zio Scar, intenzionato a prendere il suo posto e a trasformare il loro mondo in un regno di terrore e violenza. Tuttavia, nel finale del film vediamo Simba trionfante e riconosciuto come legittimo sovrano dal resto degli animali, che comincia il suo governo alla Rupe e nelle Terre del Branco, le quali tornano ad essere floride. Qualche tempo dopo, Rafiki presenta agli animali il cucciolo di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa. Il Cerchio della Vita continuerà a fare il suo corso, non avendo mai fine.
Tra i finali alternativi film, ce n’è uno rivelato tramite storyboard, che era decisamente più terrificante e cupo. Scar vince la battaglia finale tra lui e Simba, spingendo Simba alla morte, ma viene rapidamente bruciato vivo dalle fiamme invadenti. È ovvio che l’approccio più adatto alle famiglie abbia avuto la meglio e il film d’animazione bbia optato per un lieto fine.
30) In the Mood for Love
In the Mood for Love è conosciuto anche con il titolo originale cantonese Faa yeung nin wa. Si tratta di un film del 2000 diretto da Wong Kar-wai e ispirato al romanzo breve Un incontro di Liu Yichang. Si narra di un uomo, Chow, che lavora come redattore per un giornale locale, mentre Su è una segretaria in un’azienda che si occupa di import ed export. I due vivono nello stesso edificio con i rispettivi partner e sono dirimpettai. È proprio così che si conoscono, incontrandosi saltuariamente in giro per il palazzo. L’impossibile relazione tra lo sfortunato Chow e Su termina con i due innamorati incapaci di darsi un vero addio. Per questo, lasciano il loro sentimento in sospeso mentre Chow decide di abbandonare il suo amore per Su.
In questo epilogo, tra i finali alternativi film, Chow e Su che si incontrano un’ultima volta nel luogo in cui Chow intende dire addio alla sua memoria, per sempre. Non si conosce il motivo per cui questo finale non sia stato tagliato, dal momento che renderebbe la conclusione di questa meravigliosa storia d’amore meno dolorosa e commuovente.