Il suo stile distintivo e le sue opere straordinarie nel campo dell’animazione hanno reso Hayao Miyazaki un vero e proprio maestro del suo ambito. Un autore in grado di scaldare, con le sue storie e i suoi disegni, i cuori di grandi e piccini riuscendo a trasmettere messaggi di amicizia, coraggio, lealtà e onore con estrema semplicità. Le favole di Miyazaki nascondono sempre una morale sociale, facile da individuare e cogliere. Sono insegnamenti di vita che ci ispirano a fare meglio sia per il mondo in cui viviamo, sia per le persone che ci circondano. Sebbene le tecniche di animazione stiano evolvendo, Miyazaki ha mantenuto un impegno nei confronti dell’animazione tradizionale a disegni a mano, fedele alla sua formazione giovanile e agli artisti che lo hanno influenzato. Nell’articolo di oggi vogliamo esplorare, insieme a voi, le opere che hanno ispirato i lavori del maestro e che continuano, ancora oggi, a occupare un posto speciale nel suo cuore.
Ecco dunque 10 film che il maestro Hayao Miyazaki considera tra i suoi preferito di sempre. Prendete pure carta e penna!
1) Lo spirito dell’alveare (1973)
Ambientato nella Spagna rurale del 1940, subito dopo la fine della guerra civile spagnola, la trama del film ruota attorno alla storia di due sorelline, Isabel e Ana, e della loro famiglia. La madre è depressa, il padre è spesso assente e la sorella maggiore Isabel è ossessionata da “Frankenstein“ di James Whale. Dopo aver visto il film, la piccola Ana di otto anni si convince sempre di più che il mostro sia reale. Con il passare dei giorni la convinzione di Ana si trasforma in una vera e propria fissazione, convinta di vedere il mostro vicino casa sua. L’essere mostruoso e, soprattutto, l’aura di tensione che lo avvolge diventano metafora della brutalità del mondo reale. Considerato una pietra miliare del cinema spagnolo, il film si concentra molto più sull’atmosfera e sulla psicologia dei personaggi che sulla trama in sé. La finzione della storia di Frankenstein si intreccia, attraverso lo sguardo innocente di Ana, con gli orrori della realtà postbellica piazzando così la pellicola nel panorama della cinematografia simbolista.
2) Il sacerdote delle tenebre (1936)
Sadao Yamanaka è stato un regista giapponese noto per i suoi lavori a cavallo degli anni ’30. Purtroppo, la sua carriera è stata tragicamente interrotta da una morte prematura rimanendo negli annali di storia cinematografica come uno dei più importanti rappresentati del cinema giapponese. Noto per il suo approccio realistico alla regia, i suoi film spesso ritraevano la vita quotidiana del periodo Edo (1603-1868) in Giappone, soffermandosi sulle vite delle persone più disagiate e degli strati sociali più bassi. Come è il caso di Il sacerdote delle tenebre, la cui origine risiede nell’opera teatrale Kabuki dove i due protagonisti sono piccoli criminali del quartiere di Edo (oggi Tokyo). Le opere di Yamanaka riflettevano il profondo interesse del regista per gli aspetti più umani e sociali della storia. Molti dei suoi film sono caratterizzati, infatti, da una gamma di personaggi complessi, ciascuno con le proprie sfumature e storie. Altro elemento tipico del cinema di Yamanaka era l’inserimento di una componente umorista e di satira sociale.
Caratteristica che ha influenzato anche diverse opere del maestro Hayao Miyazaki
3) La regina delle nevi (1957)
Un cartone che arriva dritto dritto dalla nostra infanzia, per chi guardava la Melevisione e rimaneva affascinato dai cartoni animati che il programma proponeva ogni giorno. C’era questo momento dove venivano mandate in onda storie animate da tutto il mondo, tra le più varie e meno conosciute. Come è il caso di La regina delle nevi, cartone animato sovietico del 1957 basato sulla fiaba di Hans Christian Andersen. La storia segue le avventure di due amici, Gerda e Kai, che vivono in un piccolo villaggio. Quando Kai viene colpito da un frammento di uno specchio magico che trasforma il suo cuore in ghiaccio, facendolo diventare insensibile e indifferente agli affetti di Gerda, toccherà all’amica salvarlo dalle grinfie della malvagia Regina delle Nevi. Lungo la strada, affronta molte sfide e incontra personaggi magici e fantastici ma sono sempre il suo affetto sincero e la sua bontà d’animo a permetterle di superare ogni ostacolo e a salvare l’amico Kai. Il cartone è considerato uno degli adattamenti migliori per la storia di Andersen perché rimane fedele nello spirito e nella forma a quella storia di coraggio e amicizia. Il palazzo della Regina delle Nevi è freddo e glaciale proprio come il suo cuore, alimentando gli incubi dei bambini che siamo stati.
4) Ceneri e diamanti (1958)
Il film è basato sul romanzo omonimo di Jerzy Andrzejewski ed è ambientato nel 1945, subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, in un piccolo paese polacco. Maciek Chelmicki, un giovane membro dell’Armia Krajowa, il movimento di resistenza polacco, riceve l’ordine di assassinare Szczuka, un comunista locale. Maciek, uomo sospeso tra passato e futuro, non esita di fronte al compito assegnatogli ed esegue il compito con successo. Eppure, la notte dell’omicidio e a seguito dell’incontro con la bella Kathrina, Maciek inizia a riflettere sulla natura della sua missione e sulla direzione che la Polonia sta prendendo dopo la guerra. Il protagonista rappresenta il dissidio interiore del momento storico che sta attraversando, scisso tra la cenere della guerra e di un passato ormai perduto e i diamanti che simboleggiano lo scintillio e la speranza per il futuro che deve arrivare.
C’è tanto di questo film sicuramente in un capolavoro di Hayao Miyazaki come Porco Rosso, dove il maiale protagonista simboleggia simboleggia proprio quel ponte tra ieri e domani.
5) Ballata di un soldato (1959)
Torniamo a parlare di un’opera sovietica, stavolta con il toccante Ballata di un soldato. Alyosha Skvortsov è un giovane soldato che si distingue per il suo coraggio sul campo di battaglia. Dopo aver distrutto due carri armati nemici, infatti, Alyosha viene ricompensato con una medaglia e il permesso di tornare a casa per visitare sua madre. Ma il tempo a diposizione è poco e il viaggio verso casa non sarà dei più semplici. Durante il tragitto attraverso la Russia devastata dalla guerra, Alyosha incontra una serie di personaggi che riflettono gli effetti del conflitto sulla società del tempo. Tra questi, c’è Shura, una giovane donna di cui Alyosha si innamora perdutamente. Un film di guerra incentrato più sull’eco del conflitto nel cuore di chi l’ha combattuta che sulla guerra stessa. Il viaggio per tornare dalla madre diventa allegoria della madre patria, lontana e apparentemente inaccessibile ma che Alyosha riesce infine a raggiungere grazie alla sua perseveranza che non lo abbandona neppure durante i momenti più difficili.
6) Le curiose avventure di Mr. Wonderbird (1952)
Le Curiose Avventure di Mr. Wonderbird (in francese “Le Roi et l’Oiseau”) è un film d’animazione francese del 1980 diretto da Paul Grimault, uno dei registi d’animazione più amato da Hayao Miyazaki e al quale si è ispirato per diverse suoi lungometraggi. Il film, che è l’ampliamento finale di un progetto precedente di Grimault, “La Bergère et le Ramoneur,” poi interrotto, è ambientato in un regno fantastico in cui l’arrogante sovrano Charles V + III = VIII + VIII = XVI (si è proprio così che si chiama) è ossessionato dall’idea di cacciare uccelli rari. Mr. Wonderbird non è altro che un uccellino animato, il cui compito è quello di aiutare una pastorella a sfuggire alle grinfie del re e del suo cacciatore, Ramon. La storia si trasforma ben presto in un’epica avventura tra le nuvole che unisce fantastico e sociale con un piccolo protagonista dal cuore tanto grande. Con il procedere della trama, Mr. Wonderbird e i suoi amici cercano infatti di rovesciare il regime del re e di portare così giustizia nel regno. Il re rappresenta dunque l’abusivo uso del potere e l’ingiustizia, mentre Mr. Wonderbird simboleggia la lotta per la libertà e la giustizia, seguendo una narrazione molto cara a Grimault. Anche la scelta di rendere protagonista un uccello antropomorfo non è un caso. Proprio per la sua natura ibrida, Mr. Wondebird rappresenta il punto di congiunzione tra animale e umano, tra favola e realtà.
7) Schizzi di sangue a Takadanobaba (1928)
Daisuke Itō. è stato uno dei pionieri del cinema nipponico e ha spaziato tra numerose tipologie di generi: dal dramma sociale ai film d’azione e avventura. Considerato uno di padri del genere jidaigeki, il regista ha davvero rivoluzionato il cinema giapponese dei suoi tempi anche e soprattutto per una tecnica di ripresa più mobile e meno ancorata a una sola posizione. Una delle sue serie più famose è la “Master Swordsman Series” (Miyamoto Musashi) che ha iniziato nel 1940. Questi film sono basati sulla vita del famoso samurai Miyamoto Musashi e simboleggiano il punto di partenza per la futura evoluzione del samurai al cinema. Appassionatissimo del suo cinema, Hayao Miyazaki predilige in special modo il film Blood Schized at Takadanobaba. Questa pellicola, ispirata a fatti realmente accaduti, si concentra sul samurai senza padrone, Nakayama Yasubei, che per vendicare lo zio al quale è molto affezionato finisce in mezzo a uno scontro senza esclusione di colpi contro numerosi avversari.
8) Il re e il buio oltre la siepe – opera di Grimault che ha ispirato particolarmente Hayao Miyazaki (1980)
Il re e il buio oltre la siepe è una versione rivisitata e abbellita di quel Mr Wonderbird di cui parlavamo prima. È evidente, quindi, quanto le opere di Grimault siano stati importanti per il regista d’animazione contribuendo al perfezionamento della sua tecnica e del suo stile visivo. Come lo stesso Miyazaki ci ha tenuto a specificare infatti, Paul Grimault ha giocato un ruolo fondamentale nella sua formazione giovanile, continuando, anche nel presente, a rivestire un ruolo di primo piano e un’influenza decisiva all’interno delle sue storie.
“Siamo stati formati dai film e dai registi degli anni ’50. In quel periodo ho iniziato a guardare molti film. Un regista che mi ha davvero influenzato è stato l’animatore francese Paul Grimault. È stato guardando [Il re e il buio oltre la siepe] che ho capito quanto fosse necessario usare lo spazio in modo verticale”.
Hayao Miyazaki
9) Riccio nella nebbia (1975)
Un altro film d’animazione decisamene poco conosciuto è il Riccio nella nebbia (in russo “Ёжик в тумане”, Yozhik v tumane), diretto da Yuri Norstein. Estremamente dolce ed emozionante, la storia ruota attorno alle avventure di un piccolo riccio di nome Yozhik che dopo essere uscito di casa per cercare delle fragole per la sua amica malata gliene capitano di tutti i colori. Il piccolo riccio entra dapprima dentro una densa nebbia per poi inoltrarsi nel fitto del bosco. Lungo il suo viaggio farà amicizia con vari personaggi, tra cui una civetta, un ippopotamo e uno strano cavallo di legno che lo porta su una nave volante. Ma c’è anche chi vuol fare del male al piccolo riccio, come il grufo reale che gli dà la caccia. Il Riccio nella nebbia è un capolavoro del cinema d’animazione surreale, forte di una straordinaria estetica visiva. Anche se la trama può apparire molto semplice e lineare, in realtà nasconde una molteplicità di significati e sottotesti che permettono a ogni singolo spettatore di guardarlo sotto una luce unica e personale.
10) Racconto dei racconti (1979)
Questo cortometraggio del 1979 è una delle opere in assoluto preferite di Hayao Miyazaki.
La pellicola si caratterizza per un continuo susseguirsi di immagini liriche e oniriche, unite attraverso processi continui di analogie. Si tratta di varie vignette apparentemente sconnesse tra di loro e che si svolgono in maniera. Insomma una realizzazione visiva di quel famoso stream of consciousness tanto caro in letteratura. I diversi personaggi, un poeta, la bambina e il toro, e un lupo grigio, ricorrono nelle sequenze e sebbene possa non risultare molto chiara a una prima visione, Il racconto dei racconti non è altro che una metafora in chiave animata della Seconda Guerra Mondiale. L’opera è stata creata utilizzando una varietà di disegni e di découpage animato. Anche la colonna sonora gioca un ruolo predominante, con le musiche di Johann Sebastian Bach e Wolfgang Amadeus Mozart ad accompagnare ciò che sta avvenendo davanti ai nostri occhi.