Avete presente quando infilano i personaggi in situazioni da cui sembra essere impossibile uscire vivi e invece sopravvivono nei modi più assurdi solo perché i film non possono fare a meno di loro? Ecco, questa roba è il plot armor. Esistono delle divinità, degli intoccabili, degli individui dalla resistenza soprannaturale in ogni storia. E no, qui non si parla necessariamente di supereroi o di Bear Grylls anche perché forse neanche loro avrebbero speranze contro uno di questi esseri. Qui ci si sta riferendo ad entità ancora più forti, la cui morte comporterebbe la fine di universi interi. Indiana Jones, Anna e Elsa in Frozen, i Guardiani della Galassia o James Bond sono solo alcuni nomi di questi eroi in grado di stringere i loro mondi in mano.
Sono quei soggetti che per quanto possano sembrarci in difficoltà nel corso delle loro avventure, non ci fanno stare troppo in apprensione. Ovviamente spesso questa “tranquillità” ci trae in inganno, e allora coloro che fino a poco prima ci apparivano come invincibili si rivelano poi come umani. Altre volte però accade che questi personaggi abbiano un’armatura così forte da essere inverosimile anche nel sistema di regole del loro universo. E in questi casi, in cui si parla di plot armor, la reazione non è più quella di sollievo. Piuttosto si scoppia a ridere di fronte a quello che da un eroe sembra diventato una sorta di imbroglione.
Ma quali sono i 10 plot armor più ridicoli dal mondo del cinema?
1) Harry Potter e i Doni della Morte – parte 2
Harry Potter, protagonista della saga di successo di J.K. Rowling, è un personaggio che incarna benissimo il concetto di plot armor . Non c’è anno scolastico, fin dal suo arrivo ad Hogwarts, in cui Harry non rischi la vita per salvare la pelle a tutti. E potrà anche essere il “prescelto” che fin dalla culla ha dato filo da torcere a Voldemort, ma come mago non ha mai raggiunto la bravura e la preparazione di Hermione. L’unica spiegazione per la sua sopravvivenza e vittoria, avventura dopo avventura, è una forte esigenza narrativa.
Il destino di Harry è così dirompente da annullare quello degli altri personaggi che, uno dopo l’altro, sacrificano le loro vite per la salvezza del primo. Il plot armor del mago, battaglia dopo battaglia, si inspessisce fino a risucchiare tutti nella sua difesa e nella sua missione.
Di tutti gli esempi della fortuna sfacciata di Harry Potter si è scelto qui di riportare il più eclatante, nonché quello coincidente con il duello finale dell’ultimo capitolo della saga. In Harry Potter e i Doni della Morte – parte 2, il protagonista si trova finalmente faccia a faccia con Voldemort in un epico scontro a due. Poiché parte dell’anima dell’antagonista si trova in lui sotto forma di Horcrux, per sconfiggere il suo nemico Harry dovrebbe morire. Eppure, guarda il caso, Voldemort colpisce solo la parte del mago contenente la sua anima. Harry dunque sopravvive e si ricongiunge con i suoi cari nel perfetto lieto fine.
Forse il Signore Oscuro dovrebbe migliorare la mira prima di mettersi contro un personaggio così potente.
2) Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar
Jack Sparrow è sicuramente il re delle fughe e dei colpi di scena. Nella saga dei Pirati dei Caraibi ha dimostrato un coraggio spropositato per le situazioni in cui si è trovato e forse questa sua apparente tranquillità dipende proprio dalla sua implicita consapevolezza di avere uno scudo del protagonista a proteggerlo. Nel corso dei film lo vediamo rendersi immortale , lanciarsi nelle fauci di un kraken o fuggire dallo scrigno di Davi Jones, dove si trovava in uno stato tra vita e morte.
La particolarità di Jack Sparrow è proprio quella di non avere paura di morire. Quando si trova alle strette è come se sapesse già che qualcuno verrà a salvarlo o che riuscirà a trovare uno stratagemma per scappare. Il suo atteggiamento è quasi un costante vantarsi della sua fortuna:
Questo è il giorno che voi tutti ricorderete come il giorno in cui avete quasi catturato Capitan Jack Sparrow!
Jack Sparrow- La maledizione della prima luna
Tra tutti gli esempi dell’eleganza con cui il pirata riesce a salvare la pelle nelle situazioni più estreme, il più clamoroso è sicuramente quello tratto dal film “La vendetta di Salazar“. Jack, condannato alla ghigliottina con l’accusa di pirateria, viene miracolosamente salvato da una palla di cannone che colpisce la piattaforma su cui dovrebbe avvenire l’esecuzione. La ghigliottina inizia così a ruotare su sé stessa e la lama sfiora più e più volte la nuca di Jack, senza mai però colpirlo. Una sequenza comica che porta il pirata a liberarsi, ancora una volta, appena in tempo.
3) Frozen – Il regno di ghiaccio
La Disney sembra avere da sempre un talento particolare nel proteggere i suoi protagonisti in un plot armor. E in effetti, visto che si tratta di film d’animazione per grandi e piccoli, la cosa è anche giustificabile.
Eppure, se si cerca una razionalità in film come Frozen – Il regno di ghiaccio si rischia di non credere più al vissero felici e contenti. Insomma, come ha fatto Anna a sopravvivere al congelamento per due volte? La prima volta il ghiaccio della sorella la colpisce alla testa, lasciandola tramortita. La seconda volta la ragazza viene colpita al cuore, cosa che secondo il Gran Papà non è curabile. Anna si trasforma dunque in una statua di ghiaccio così spessa da fare da scudo ad Elsa durante l’attacco di Hans, il suo ex fidanzato. Il vero amore tra le due sorelle riesce poi a scongelare la protagonista che può finalmente vivere il finale della sua favola. Il plot armor è sicuramente dato dal tempismo perfetto di una magia che in alcuni momenti tramortisce immediatamente e drammaticamente, in altri invece si sviluppa con lentezza per poi rivelarsi solo nel momento più necessario.
4) Guardiani della Galassia
Lo spirito di unità che lega fortemente i Guardiani della Galassia a volte si condensa in coraggio e astuzia, altre invece sfocia in plot armor. Eppure lo accettiamo, perché il gruppo probabilmente soffrirebbe troppo della perdita di uno dei suoi membri. E poi, da un plot armor può nascere anche qualcosa di buono. Come Baby Groot.
Il caso di Groot è sicuramente un ottimo esempio di un personaggio la cui salvezza sarebbe stata impossibile se non grazie ad una necessità narrativa. L’eroe, un albero senziente, si sacrifica per salvare la vita dei suoi amici. Crea uno scudo di radici intorno a loro per salvarli dallo schianto di un’astronave e nel fare ciò finisce col disintegrarsi totalmente. Groot viene pianto dai suoi compagni e sembra ormai chiaro a tutti che è ormai finita per lui.
Eppure, dopo la fine del film, lo vediamo piantato in un vasetto in attesa di ricrescere. Da qui, nel secondo film, comparirà come Baby Groot, personaggio amatissimo dal pubblico per il suo essere adorabilmente coraggioso.
Un plot armor che dopotutto non ci è dispiaciuto.
5) For Your Eyes Only
James Bond non può non essere citato in questo elenco. Non dopo film come For Your Eyes Only, in cui lui e Melina Havelock si ribaltano ripetute volte con l’auto uscendo illesi. E no, questo non è ancora l’esempio di plot armor più eclatante del film. L’uomo infatti viene poi inseguito da un cecchino che per la prima volta, e senza un motivo razionale, manca il bersaglio.
Possiamo affermare dunque che James Bond, con il suo stile sempre impeccabile, non ha mai ragione di avere paura per la sua incolumità. E forse è proprio questo a renderlo un personaggio così affascinante in grado, anche oggi, di stupirci .
6) Hunger Games
Katniss Everdeen è sicuramente un’eroina forte e sicura di sé. Questo sicuramente è dovuto al modo in cui crescendo si è sempre presa cura della madre e della sorella in un contesto difficile come quello del Distretto 12. Ma questo basta per vincere gli Hunger Games? Nell’arena scendono in campo uomini e donne che hanno passato la vita ad allenarsi per i giochi, eppure sono Katniss e Peeta a sopravvivere e vincere.
E anche se la loro potrebbe essere stata una buonissima strategia, il finale si tradisce quando Capitol, di fronte al loro tentativo di suicidio, dichiara entrambi come vincitori. Anche qui un colpo di fortuna dato da un tempismo perfetto. Katniss in seguito diventerà simbolo della rivoluzione e il suo plot armor sarà inspessito, episodio dopo episodio, da questa sua nuova caratterizzazione.
7) World War Z
Brad Pitt, nei panni dell’investigatore Gerry Lane, in questo film dimostra esattamente il modo in cui essere il protagonista è la chiave per sopravvivere ad ogni cosa. Nel pieno di un’apocalisse zombie, Gerry è chiamato a dalle Nazioni Unite per cercare una possibile cura all’infezione. L’uomo ha sicuramente del sangue freddo e un’incredibile capacità di schivare le pallottole che volano durante tutto il film o di salvarsi ad atterraggi aerei d’emergenza.
La scena più eclatante avviene però quando l’investigatore giunge a Gerusalemme. Qui la città è stata trasformata in un’enorme fortezza in grado di proteggere gli abitanti dagli infetti e, per questo motivo, il popolo si sente così tranquillo da poter addirittura dare il via ad un concerto. Il canto però attira gli zombie, che riescono a scavalcare le mura e ad entrare. Nel giro di 12 secondi tutti coloro che sono stati morsi si trasformano a loro volta dando via all’ inseguimento di Gerry, ancora sano.
Adesso, qui nessuno vuole mettere in dubbio le capacità atletiche di Brad Pitt. Il problema è che gli infetti ci vengono presentati fin da inizio film come feroci, fortissimi e velocissimi. È dunque impossibile che lui riesca a correre più velocemente di un’orda di zombie per poi scalare un muro altissimo evitando di essere afferrato e morso. Il ridicolo viene fuori proprio in quest’ultima scena, quando gli zombie arrampicandosi l’uno sull’altro non dovrebbero avere problemi a raggiungere l’uomo.
8) Breaking Dawn – parte 1
Bella Swan è così sicura di sé da chiedere ripetute volte ad un vampiro di morderla. La ragazza, nonostante nel corso della saga sia stata nel mirino di numerosi antagonisti assetati di sangue, riesce a raggiungere sempre il suo felici e contenti con il suo amato Edward Cullen. E questo ci lascia speranzosi forse, ma spesso anche dubbiosi su come stiano davvero le cose.
La scena in cui Bella si rivela come davvero troppo forte è sicuramente quella della nascita di Renesmée in Breaking Dawn – parte 1 . La bimba infatti cresce troppo velocemente e ciò provoca un travaglio e poi un parto doloroso in cui il cuore di Bella, a causa dell’enorme quantità di sangue persa, sembra fermarsi. Edward prova per un bel po’ di minuti a rianimarla attraverso il massaggio cardiaco e cercando di tramutarla in vampira. Passa dunque un bel po’ di tempo prima che il ragazzo riesca effettivamente a dare il via alla trasformazione di Bella, così tanto tempo che se la protagonista non avesse avuto abbastanza plot armor sarebbe sicuramente finita per lei.
9) La vendetta dei Sith
La vendetta dei Sith è l’ultimo film della seconda trilogia di Star Wars, nonché quella che fa da prequel alle prime avventure di Luke Skywalker. In essa si racconta la storia di come Anakin diventa Darth Vader, lo storico antagonista della saga di Star Wars. Forse proprio a causa della necessità narrativa imposta dal prequel, Anakin acquisisce una straordinaria resistenza, quasi un’immortalità potremmo dire.
Nella scena finale, il Jedi combatte contro il suo maestro Obi Wan Kenobi. Quest’ultimo esce vincente dal duello mozzando le gambe e un braccio al suo avversario. Come se tutto ciò non fosse abbastanza per morire dissanguato, Anakin viene a contatto con della lava bollente che lo arde vivo. E signore e signori: riesce a sopravvivere.
Palpatine, aka Darth Sidious, ritrova il ragazzo morente e lo porta su Coruscant, dove lo fa medicare dotandolo di protesi. Da questo intervento nascerà Darth Vader, l’iconico personaggio dall’armatura nera, centrale per i film successivi.
10) Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo
Indiana Jones potrebbe facilmente restare l’ultimo uomo sulla faccia della Terra. È in grado di sopravvivere a qualsiasi cosa e in qualsiasi condizione. E nonostante ciò fugge, come se effettivamente ci fosse la necessità di farlo. Il suo nome, impresso nel titolo delle sue avventure, non potrà mai essere cancellato.
Di certo però questa sua invincibilità appare come estremamente ridicola in film come Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo. Mentre Indy si trova in un centro di test nucleari viene sganciata una bomba atomica. L’uomo ha pochi secondi prima di restare folgorato e fa giusto in tempo a nascondersi in un frigorifero rivestito di piombo. Durante l’esplosione assistiamo alle sue conseguenze su case, auto e persone. Il frigo viene scaraventato per aria a metri e metri dal suolo per poi atterrare e ribaltarsi più volte. Inutile dire che razionalmente sarebbe stato impossibile, per Indiana Jones, uscire vivo da una situazione del genere. Eppure Indiana Jones ce la fa, senza neanche subire i danni successivi dati dalle radiazioni.
L’episodio ha suscitato così tanto scalpore tra il pubblico da portare alla nascita di una nuova espressione inglese. Con “Nuke the fridge“, letteralmente “Bombardare il frigo”, si intende l’atto di stravolgere una storia attraverso l’aggiunta di un evento irrazionale. Insomma, Indiana Jones ha una corazza così forte da lasciare un segno indelebile nella memoria di tutti. Lo sa bene Harrison Ford, il suo interprete, che si è espresso con commozione riguardo l’uscita del suo quinto e ultimo film nelle vesti del coraggioso archeologo.
Possiamo dunque concludere ponendoci un quesito fondamentale: il plot armor è davvero una cosa negativa?
Spesso la necessità narrativa di un eroe vince sulla razionalità e forse questo non è sempre un male. Dopotutto il cinema è una macchina dei sogni che non sarebbero tali se cercassimo sempre un riferimento nel reale. I protagonisti, con la loro estrema fortuna, diventano in grado di restituirci quell’elemento che forse ognuno di noi tende a perdere nel corso della propria vita: la speranza.