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Un’analisi in 7 punti del successo fragoroso di Inside Out 2, il film del momento

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A qualche settimana dal suo approdo nelle sale, lo possiamo declamare a gran voce: Inside Out 2 è un vero e proprio successo. Un successo da più di 1 miliardo di dollari. Questa nuova pellicola animata, infatti, è riuscita a far parlare di sé come non capitava da tempo per un film della Disney-Pixar. Dopo una serie di film senz’altro ben fatti e piacevoli come Luca (qui la nostra recensione) e Red, ma relativamente poco acclamati e meno conosciuti, Inside Out 2 pare infatti poter ricreare un nuovo punto di partenza, qualcosa su cui poter costruire un raggiante futuro.

Un traguardo che ha entusiasmato non solo gli spettatori, ma anche i vertici dell’azienda, che hanno deciso di rilanciare, annunciando già una serie spin-off legata al mondo dell’onirico della nostra Riley che approderà in futuro su Disney+. Ma a cosa si deve, più nello specifico, tutto questo ottimo riscontro? Qual è la formula segreta che ha portato Inside Out 2 a diventare il successo che è? Vi lasciamo quelli che, secondo noi, sono i 7 principali motivi.

Attenzione: nella seguente analisi, potrebbero seguire degli spoiler di Inside Out 2. Siete avvisati!

1) Effetto Nostalgia

Inside Out 2
Rabbia, Disgusto, Gioio, Paura, Tristezza

La Nostalgia non è solo un’adorabile nonnina batuffolosa. La Nostalgia è quella sensazione di dolce malinconia per i bei tempi andati. È vero, non è passato nemmeno un decennio dalla prima volta che abbiamo imparato a conoscere Riley e le sue emozioni. Eppure, oggigiorno basta davvero poco tempo per trasformare un bel film in un vero e proprio cult. Questo è quello che è capitato con il primo film di Inside Out, una pellicola divenuta istantaneamente un fenomeno di costume apprezzato da praticamente chiunque. I fan del primo film, uscito nel 2015, ora cresciuti, non vedevano infatti l’ora di rivivere le emozioni provate durante la visione della prima pellicola. Perché, quindi, privarsi dell’opportunità ghiotta di creare un sequel che potesse esplorare la crescita della protagonista?

Dopotutto, a differenza di molti saghe portate avanti senza che vi fosse un effettivo presupposto a giustificarne la continuazione, seguire Riley nella suo percorso di maturazione pareva non solo accettabile, ma anche auspicabile. Così. quando la Pixar ha dato l’annuncio ufficiale della produzione di Inside Out 2, i più esperti in materia, ancor prima di sapere alcunché di trama e personaggi, hanno sentenziato in partenza il suo successo. Una previsione che si è rivelata oltremodo azzeccata. I risultati parlano chiaro: Inside Out 2 si colloca in una perfetta comfort zone.

2) Un’imponente campagna marketing

Inside Out 2

Se nel corso degli ultimi mesi non avete visto neppure un trailer, una pubblicità, un cartellone pubblicitario relativi ad Inside Out 2, allora probabilmente siete degli eremiti che vivono in un bunker sperduto. La campagna pubblicitaria del film, infatti, è stata a dir poco massiva, orchestrata con una precisione tale da sfruttare ogni mezzo di comunicazione disponibile per creare un grande senso di attesa in tutto il mondo. Inutile dire che, stavolta, il reparto di marketing ha fatto davvero un ottimo lavoro nel convincere gli spettatori a recarsi in sala.

Da questo punto di vista, le piattaforme digitali hanno giocato un ruolo chiave. I social media, in particolare, hanno permesso di raggiungere un vasto pubblico in modo diretto e immediato, creando interattività con i suoi utenti anche grazie a partnership con influencer. Ma non solo! Spot televisivi, cartelloni, poster… Per non parlare di alcune partnership con brand famosi e una serie di eventi speciali che hanno assicurato una visibilità capillare al film. Si voleva creare un grande senso di attesa, di un hype riservato ai grandi film-evento. Diciamo che la strategia ha funzionato alla grande.

3) Un film adatto a tutte le età

Arrivano le nuove Emozioni

Ne abbiamo parlato anche nella nostra recensione del film, se Inside Out 2 è piaciuto così tanto, buona parte del merito si deve al fatto che esso si rivolga a un pubblico quanto più variegato ed eterogeneo possibile. Il suo grande punto di forza sta infatti nella sua capacità di combinare elementi di intrattenimento per bambini con temi più profondi e riflessivi per gli adulti senza mai risultare né troppo infantile, né troppo complesso o pesante. Il film affronta questioni emotive e psicologiche che, su differenti livelli, possono essere compresi da tutti. Mentre i bambini sono attratti dai colori vivaci, dai personaggi simpatici e dalle avventure divertenti (anche se riescono a comprendere anche i dissidi interiori di Riley), gli adulti possono apprezzare i sottotesti e le riflessioni sulla crescita e sull’amicizia. Una stratificazione di significati che rende il film accessibile e coinvolgente per tutti i tipi di spettatori.

Anche la comicità del film risulta ben bilanciata: in sala ridono infatti grandi e piccini. Anzi, in alcune sequenze forse saranno gli adulti a divertirsi maggiormente grazie a citazioni e parodie difficilmente comprensibili da un bambino. I genitori sono così motivati a portare i figli al cinema, sapendo che troveranno anche loro stessi qualcosa di interessante e gratificante. Un approccio inclusivo che amplia il potenziale pubblico e assicura una distribuzione più capillare e duratura del film nelle sale.

La capacità di piacere e unire diverse generazioni diviene infatti elemento fondamentale per il successo al botteghino. Il risultato è semplice: più famiglie in sala, più biglietti staccati. Un aspetto ovvio, certo, ma che, soprattutto dopo le chiusure dei cinema in pandemia, con tante famiglie che hanno perso l’abitudine di andare al cinema, non è da dare per scontato.

4) La formula Pixar

remake film horror

La Pixar sa quello che fa. Sono decenni che sta continuando ad applicare la strategia che l’ha portata a distinguersi da tutti gli altri, un vero e proprio marchio di fabbrica. Trattasi di un equilibrio magistrale tra sano intrattenimento e profondità emotiva. Inside Out 2 segue infatti fedelmente la tradizione del filone, offrendo una fantastica alternanza di momenti di puro divertimento e di spunti di riflessione che toccano il cuore degli spettatori. Si ride a crepapelle, si riflette, ci si commuove… Qualcuno addirittura piange. Come, d’altronde, non scoppiare in una fragorosa risata di fronte alle gag relative al caveaux dei segreti, alla comparsa del Sarcasmo o delle reazioni scomposte di Rabbia? E come, al contrario, non provare commozione davanti alla fragilità di Gioia e agli attacchi di panico di Riley e di Ansia?

Questa è la forza della Pixar: portare in scena un divertimento mai fine a se stesso. Ripercorrendo la consolidata struttura del viaggio dell’eroe, il film guida il pubblico attraverso un’avventura emozionante che lascia il segno. I personaggi affrontano sfide, crescono e si trasformano, coinvolgendo lo spettatore in una vera e propria catarsi che fa stare bene con se stessi.

5) Inside Out ripropone le meccaniche che meglio funzionano del primo film

inside out 2
L’arrivo di Ansia

Una delle principali critiche rivolte ad Inside Out 2 è stata la sua mancanza di coraggio nel discostarsi dalle dinamiche proprie del primo film. Nel sequel, infatti, il pubblico assiste alla riproposizione pari-pari di alcune meccaniche del primo. Le emozioni devono infatti compiere un viaggio on the road nell’Inconscio di Riley per recuperare un oggetto che possa salvare la situazione. Ripetere una formula consolidata non porta tuttavia necessariamente a una mancanza di originalità. Il detto dice: “Squadra che vince non si cambia“. Inside Out 2, infatti, basandosi sul successo del primo film, decide di mantenerne gli elementi che in passato avevano maggiormente funzionato, dai personaggi, alla struttura stessa degli atti, introducendo però allo stesso tempo delle novità per mantenere fresco l’interesse del pubblico ed espandere la mitologia della saga.

La ripetizione di temi e di strutture narrative familiari offre una sorta di continuità rassicurante. Gli spettatori sanno cosa aspettarsi in termini di qualità e stile, il che aumenta la loro fiducia nei confronti del prodotto. Allo stesso tempo, però, il sequel presenta nuovi personaggi, situazioni e sfide che arricchiscono l’universo narrativo e le regole del mondo interiore di Riley, in continua crescita in modo parallelo al suo sviluppo fisico e mentale. Un amalgama che funziona e che da un lato fa sentire lo spettatore a casa, dall’altro gli fa venire voglia di continuare a esplorare nuove vie e situazioni.

6) L’Ansia

inside out 2
Ansia

Inside Out 2 affronta temi di grande rilevanza psicologica, come l’ansia e la maturazione. Se il primo film ci aveva fatto capire l’importanza di accettare le delusioni, e di potersi concedere talvolta di essere tristi, il secondo capitolo ci racconta dell’approdo delle emozioni più complesse, tipiche dell’adolescenza. Se alcune di queste rivestono un ruolo più marginale, Ansia diviene a tutti gli effetti il “cattivo della storia”. Un cattivo interessante proprio perché non pensa di essere nel torto. In un’epoca in cui la salute mentale è diventata un argomento centrale di discussione, il film offre una rappresentazione perfetta della sua complessità e delle sfide emotive che ne conseguono.

L’Ansia è trattata con estremo realismo, cosa che ci mostra in maniera concreta come essa possa influenzare in peggio la nostra vita quotidiana e le nostre relazioni. Una parte di noi volta a proteggerci, ma che molto spesso ci porta a farci del male da soli, a sprecare occasioni, a mentire, a isolarci. Attraverso i vari personaggi, il film esplora le radici dell’ansia e propone strategie per affrontarla, offrendo così messaggi educativi e utili a spettatori di tutte le età, così da aiutarci a comprendere e a gestire meglio i nostri sentimenti. Un’esperienza che ha un che di terapeutico.

7) La fantastica resa estetica

Come raccontare le emozioni se non dando loro un volto e un’estetica ben precisa?

Belle le tematiche, ottima la sceneggiatura e l’approfondimento psicologico dei personaggi. Tuttavia, senza un grande lavoro di ricerca estetica nella costruzione dei protagonisti e del mondo interiore di Riley, Inside Out non avrebbe avuto una briciola del successo che oggi può contare. Il character design dei personaggi è fenomenale, non solo per quanto riguarda le emozioni di base, ma anche per i nuovi arrivati, fin da subito riconoscibili e iconici. Impossibile non affezionarsi!

La qualità visiva di Inside Out 2, inoltre, raggiunge nuovi livelli di eccellenza che superano il primo capitolo. La pellicola cura infatti alla perfezione ogni singolo frame, dai vivaci e luminosi colori alle realistiche texture di materiali, di personaggi e di ambienti. Luoghi fantastici che sono progettati per essere non solo belli da vedere, ma anche funzionali alla narrazione, cosa che contribuisce a creare un mondo coinvolgente e tutto da scoprire. Una vera Gioia per gli occhi che rende la visione della pellicola ancora più appagante.

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