Attenzione: evita la lettura se non vuoi imbatterti in spoiler di alcuni film in cui è presente Joaquin Phoenix come Joker, Her, Beau ha paura, Vizio di forma, Il Gladiatore, C’era una volta a New York, The Master, Joaquin Phoenix- Io sono qui!, Irrational Man, C’mon c’mon
Joaquin Rafael Bottom, classe 1974. Vi sembra di non conoscerlo ma in realtà è uno degli attori più famosi e più apprezzati del cinema contemporaneo. Lo conosciamo tutti come Joaquin Phoenix, nome d’arte che ha fatto sì che la sua carriera rimanesse nella storia del cinema. Joaquin Phoenix è un attore poliedrico, che sa interpretare ruoli anche molto diversi tra loro, trasformandosi con una facilità disarmante. In questo, ad Hollywood e sulla scena del cinema mondiale, è davvero unico e quasi irripetibile. Da Space Camp, film del 1985, a Beau ha paura, ultimissimo film uscito nel 2023, la carriera di Joaquin Phoenix vede film molto diversi tra loro che portano l’attore a mettersi in gioco in tanti modi. Joker, il film che gli è valso il suo primo Premio Oscar come miglior attore protagonista, è anche il film che ha fatto sì che il grande pubblico conoscesse questo meraviglioso attore. Dopo Joker, infatti, molti si sono accorti di chi fosse sul serio Joaquin Phoenix, che non era solo l’imperatore cattivo de Il Gladiatore, bensì un performer straordinario. Il suo è un tipo di recitazione molto immersivo, molto struggente e travolgente e proprio grazie al suo modo di interpretare i suoi personaggi, il pubblico empatizza facilmente con lui. Uomo controverso, dalla vena ribelle (Phoenix è infatti anche molto attivo nella difesa dell’ambiente e degli animali) ma dall’animo buono. Tutto questo si riversa nel suo lavoro e fa sì che noi possiamo vedere quelle fantastiche interpretazioni che lo hanno reso tale.
1. Joker
È in cima alla lista per un semplice motivo: è il film che ha finalmente proclamato al mondo chi è davvero Joaquin Phoenix e soprattutto chi è in grado di essere. Nella rilettura della famosa nemesi di Batman, Phoenix lascia la sua firma con un’interpretazione magistrale, che da sola regge l’intero film. Joker è un film del 2019, diretto da Todd Phillips, che ha visto in Joaquin Phoenix il suo protagonista perfetto. E mai intuizione fu più congeniale. Phoenix non solo interpreta il Joker come nessuno aveva mai fatto, ma lo rende suo in un modo del tutto estraniante che ci fa ripensare all’intera storia del personaggio. Complice la rilettura del regista, il Joker di Phoenix è un Joker clinicamente problematico, ha problemi di socialità, di schizofrenia e di dissociazione. Non è solo un criminale, come la narrazione eroica di Batman lo ha sempre voluto, è un uomo con un passato e una vita complessi. Joaquin Phoenix mette molto di se stesso nel suo Joker e si vede. Il Premio Oscar come miglior protagonista non solo è meritato, ma è anche una sorta di conferma, davanti agli occhi si tutto il mondo, della grandezza di Joaquin Phoenix che porta a casa un’interpretazione unica nel suo genere.
2. Her
Nel film Her, del 2013, Joaquin Phoenix è letteralmente solo, quasi sempre. L’unica altra presenza è la voce che lo accompagna (che è quella di Scarlett Johansson), protagonista del film insieme a lui. Ma la voce è, appunto, solo una presenza costante, non vedremo mai il suo corpo. Il senso del film è proprio questo: in un futuro distopico (che oggi non ci sembra poi tanto lontano) esistono delle intelligenze artificiali senzienti, in grado di comunicare con l’uomo e con il mondo che le circonda. In quest’ottica, il protagonista che Phoenix interpreta si innamora, in qualche modo, della sua “lei”. In un mood complesso e apparentemente strano ma che, a ben vedere, non è poi così lontano dal concetto più standard dell’amore. Joaquin Phoenix ci regala un’interpretazione a tratti teatrale, essendo per la maggior parte del tempo completamente solo. Un’interpretazione dolcissima di un uomo abbandonato a se stesso e abituato alla solitudine. L’amore lo farà rinascere e, anche se non è un amore canonico, la sua energia positiva lo aiuterà a ritrovarsi. Her è un piccolo gioiello di recitazione ma anche e soprattutto di dolcezza cinematografica. Joaquin Phoenix è bravissimo a reggere il film da solo, senza mai annoiare.
3. Beau ha paura
Ultimissimo film uscito al cinema, proprio nell’aprile del 2023, ultima bellissima interpretazioni di Joaquin Phoenix. Beau è un uomo ossessionato dalle sue ansie e dalle sue paranoie che vive in un mondo che è quasi distopico e, per lui, troppo complicato. Fa fatica a sopravvivere e da fatica relazionarsi con gli altri. Joaquin Phoenix riesce, ancora una volta, a rendere una grande varietà di emozioni sempre con la stessa passione, senza tralasciare davvero nulla, nessun dettaglio. La bravura di Phoenix, soprattutto in questo film, sta proprio nelle molte sfaccettature che ci mostra e che ci rendono vulnerabili. Joaquin Phoenix stesso, nell’interpretare il suo protagonista, si mette in gioco a trecentosessanta gradi, senza remore e senza rete di sicurezza. E tutto questo, nel film, si nota da subito. Nel viaggio interiore di Beau, Joaquin Phoenix assiste in prima fila e ha un ruolo fondamentale: portarlo a termine. Phoenix riesce nell’impresa di caricarsi sulle spalle una personalità enormemente frastagliata e renderla comprensibile. Il personaggio di Beau si lascia trasportare dagli eventi e combatte ogni giorno con le sue paranoie ma, nonostante questo, ha uno scopo preciso e il compito di Phoenix è proprio quello di aiutarlo a compierlo. È un film da vedere, è un film che senza Joaquin Phoenix non sarebbe stato lo stesso.
4. Vizio di forma
Siamo negli anni Settanta e le trame del film, che sono più di una e si intrecciano l’una con l’altra, girano intorno alla cultura degli anni Settanta. Joaquin Phoenix interpreta un investigatore privato hippie, Larry “Doc” Sportello, che segue le vicende di una storia legata alla sua ex compagna. Un’interpretazione, a sentirla così, in cui faticheremmo a vedere Phoenix e infatti è abbastanza fuori dalla sua comfort zone. Ma come sappiamo Joaquin Phoenix è capace di tutto e infatti, anche questa volta, la performance gli riesce davvero bene e riesce ad essere molto convincente nei panni del suo personaggio. Vizio di forma è una sorta di detective story che si intreccia con passioni e cultura degli anni Settanta e che vuole, in qualche modo, essere un po’ nostalgico. Il viso di Joaquin Phoenix, in questo caso proprio le sue espressioni facciali rendono perfettamente l’dea del film e rispecchiano assolutamente il mood di base. Quel mood psichedelico e onirico che porta i protagonisti del film a varie storie di illusione e disillusione. Joaquin Phoenix entra nel personaggio e lo rende perfettamente imperfetto.
5. Il Gladiatore
Molti lo conoscevano solo per questo, prima del grande successo di Joker soprattutto. Il suo Commodo, imperatore severo e imperscrutabile, è riuscito a passare alla storia, pur essendo tecnicamente un personaggio secondario. Lo sguardo di Joaquin Phoenix è diventato quasi iconico, nel suo essere rude e cattivo ma allo stesso tempo deciso e implacabile. Forse, è stato proprio in Commodo che Phoenix ha trovato il suo primo cattivo, la sua vena di villain. Inutile descrivere un film come Il Gladiatore, che ha fatto la storia del cinema e che è entrato nell’immaginario collettivo mondiale fin da subito. La sua parte, Joaquin Phoenix, la fa eccome e non si lascia ridurre a personaggio secondario, né a semplice nemico dell’eroe. Commodo, l’imperatore che interpreta, è bello, è ridondante, è spietato e fragile allo stesso momento. Phoenix, come sempre, riesce a rendere il suo personaggio complesso e intrigante. Per lui, Commodo è un po’ una consacrazione del suo nome ad Hollywood, alla Hollywood che conta. Ma a Joaquin Phoenix importa ben poco, il suo scopo è regalare al pubblico un Commodo perfetto, che oggi non potrebbe mai avere un altro viso se non il suo.
6. C’era una volta a New York
Nel film di James Gray, Joaquin Phoenix interpreta Bruno Weiss, un ebreo nella New York degli anni Venti che decide di proteggere due donne polacche appena approdate a Ellis Island. La bravura di Phoenix, in questo film e in questo caso, sta proprio nella sua dimestichezza nel passare da un’interpretazione severa ad una dolce. Il suo personaggio, infatti, dimostra varie sfaccettature e risulta essere davvero molto complesso a livello soprattutto emozionale. Joaquin Phoenix, che non ha alcun problema a prendere su di sé un carico emozionale così grande, riesce a restituire tutto questo condendolo di una dolcezza che non ci aspettiamo ma che ci stupisce positivamente. È una dolcezza che ci aiuta soprattutto a comprendere Bruno e, da una parte, anche a comprendere chi lo interpreta. Phoenix, infatti, entra nel personaggio in punta di piedi, quasi senza disturbare e lo rende semplice e coerente senza grande sforzo. Sono interpretazioni come questa che delineano Joaquin Phoenix che, oltre a ruoli più in vista, riesce a ricoprire anche quelli più silenziosi ma sempre con una maestria fuori dal comune.
7. The Master
Film di Paul Thomas Anderson del 2012, liberamente ispirato alla vita del fondatore di Scientology. Joaquin Phoenix ci dona un’interpretazione grandiosa del protagonista, che risulta disturbante e quasi empatica allo stesso tempo. Insomma, una vera e propria sfida cui solo Joaquin Phoenix poteva prendere parte (e vincere). È un ruolo che gli si addice molto, anche se non si direbbe, e si vede. Il fatto di poter liberamente giocare con le emozioni rende il protagonista un burattino perfetto nelle mani di Phoenix, che si diverte a sfogliare tutti i suoi difetti e tutte le sue qualità. La storia, controversa e non semplice, appare comunque molto lineare e la grandiosità di Phoenix, in questo caso, sta nella sua capacità di riuscire a rendere un personaggio a tratti davvero antipatico e ostile, mansueto e affabile al pubblico. Riesce a far sì che si empatizzi con lui, complice ovviamente anche la narrazione scelta da Paul Thomas Anderson, nonostante a primo impatto non sia così facile. Freddie, il personaggio di Phoenix, è perduto, è ossessionato ed è solo. Trova rifugio nelle mani di un millantatore che lo fa sentire speciale. Joaquin Phoenix, come fa il suo personaggio, si rifugia nell’amore e, in qualche modo, ne esce vincitore.
8. Joaquin Phoenix- Io sono qui!
Documentario indipendente, ma anche mokumentary, diretto da Casey Affleck che si propone di raccontare la carriera proprio di Phoenix, ma non quella cinematografica. Nel 2008, infatti, Joaquin Phoenix, ai microfoni di un noto show televisivo americano, annuncia il suo ritiro dal grande schermo e la sua nuova carriera nel mondo del rap. E chi, se non Casey Affleck, per raccontare tutto questo? Quello che rende unico e spettacolare questo documentario tra verità e finzione è proprio che Joaquin Phoenix interpreta se stesso ma come se stesse interpretando un personaggio, recitando le sue battute. Lo vediamo in varie situazioni: in sala prove, per strada ad importunare i passanti, alle feste, in vari momenti molto disillusi e pieni di dramma. Joaquin Phoenix interpreta, per la prima e ultima volta, se stesso ma questa volta lo fa davvero, senza mettere il filtro del copione. Il documentario è geniale sotto vari punti di vista e ci conferma quanto la figura di Joaquin Phoenix possa essere controversa ma anche interessante e spettacolare. Nonostante, alla fine di tutto, il prodotto in questione fosse una sorta di progetto portato avanti da Phoenix e Affleck (e di nuovo quindi, tra realtà e finzione), l’idea rimane originale e l’interpretazione di Phoenix perfetta nella sua stranezza.
9. Irrational Man
Tipico film alla Woody Allen in cui amore, passione e cinismo si incontrano perfettamente. Joaquin Phoenix è coinvolto in tutto questo, è un professore di filosofia e fatica a resistere ai suoi impulsi ma allo stesso tempo rimane molto severo con sé stesso. Joaquin Phoenix tiene perfettamente la recitazione di un film di Woody Allen, entrando benissimo nel mood che tutti conosciamo, tipico dei suoi film. In questo, in particolare, c’è anche il giallo, la tensione e il mistero. Abe, infatti, il personaggio di Phoenix, si fa giustizia privata, uccidendo un uomo presunto criminale. Ma ad ostruirgli la strada c’è la sua giovanissima amante che si proclama paladina di una vera giustizia e lo mette sul lastrico per farlo confessare. Joaquin Phoenix, in questo film, interpreta un personaggio che è un ibrido: da una parte indifeso e genuino, dall’altra severo e capace di gesti fuori dal comune. La complessità di quest’uomo, magistralmente scritto da Woody Allen, si rispecchia negli occhi di Phoenix che lo interpreta con severità e cinismo, senza lasciarsi prendere da inutili convenevoli. La sua freddezza fa quasi paura ma questa paura ci trasmette un senso di tensione che è perfetto per il personaggio di Abe. Joaquin Phoenix fa centro, ancora una volta.
9. C’mon c’mon
Il film, diretto da Mike Mills e uscito nel 2021, è una storia dolcissima di amicizia e pazienza. Joaquin Phoenix interpreta Johnny che è un giornalista radiofonico che si occupa di cultura giovanile e viene coinvolto, quasi contro la sua volontà, nell’educazione del nipotino di nove anni. Questo porterà i due ad intraprendere un viaggio insieme, fisico e spirituale. Ovviamente ci saranno litigi e incomprensioni ma anche e soprattutto la nascita di un vero e proprio legame emozionale. Joaquin Phoenix interpreta un uomo qualunque, con una vita come tante atre e con le difficoltà quotidiane che avrebbe chiunque. Eppure, riesce a rendere il protagonista eccezionale e straordinario. Con una dolcezza e una sensibilità fuori dal comune, Phoenix prende il suo personaggio e lo rapporta al bambino interiore in cui tutti possono rispecchiarsi. E, in questo caso, la metafora del bambino è più vivida che mai: esattamente come Johnny si deve confrontare col nipote di nove anni, anche Joaquin Phoenix è costretto a confrontarsi con un bambino non fisico che lo costringe a rendersi migliore. E, di conseguenza, a rendere migliore la sua interpretazione. Joaquin Phoenix è in grado di giocare con ogni parte di se stesso e di rendere ogni sua parte in maniera spettacolare e interessante.