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5 grandi differenze tra il film originale e il remake de La Bella e la Bestia

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La Bella e La Bestia targato Disney è un film del 1991 basato sull’omonima fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont e nel 2017 la Casa di Topolino ha prodotto un remake in live-action, diretto da Bill Condon e con Emma Watson (la nostra Hermione Granger di Harry Potter) nel ruolo di Belle e l’affascinante Dan Stevens nel ruolo del Principe/Bestia. Accanto a loro troviamo attori come Luke Evans (Lo Hobbit, Dracula Untold) nel ruolo di Gaston; Ewan McGregor (Doctor Sleep) nel ruolo di Lumièr; Stanley Tucci (Il Diavolo veste Prada, Hunger Games) nel ruolo di Maestro Cadenza.
L’impresa dei vari live-action è iniziata con Alice in Wonderland di Tim Burton, seguito poi da Maleficent e Cenerentola. Più che semplici riprese dell’originale, erano tentativi di modernizzare le storie o di trovare nuove complessità e nuovi spessori: Alice in Wonderland è la realizzazione degli eventi narrati nel romanzo di Lewis Carroll, mentre Maleficent riformulava la storia de La Bella Addormentata dalla prospettiva del cattivo, analizzando ogni sua sfaccettatura. Più degli altri live-action La Bella e La Bestia è il più vicino all’originale. Tuttavia, questo non vuol dire che non ci siano delle grandi differenze.

La Bella e La Bestia

Il regista Bill Condon ha apportato alcuni cambiamenti significativi alla storia che tutti noi conosciamo, in particolare per quanto riguarda le motivazioni di fondo che guidano i personaggi. Vediamo quali sono i cambiamenti che troviamo nel remake e che non troviamo nel film del 1991 de La Bella e la Bestia.

1) La Maledizione

Innanzitutto la premessa della maledizione che affligge la Bestia è la stessa nel remake come nell’originale: per rompere la maledizione inflitta, la Bestia deve trovare il vero amore prima che la rosa incantata appassisca. Però, nel film d’animazione del 1991 il principe ha tempo fino al suo 21° compleanno per trovare il vero amore. Il remake, invece, non prevede una linea decennale e il tempo rimanente dipende semplicemente dai petali della rosa. È lei che gioca il ruolo decisivo. Inoltre, il fiore ha un importante significato personale per Belle. Non solo rappresenta la cosa più cara a sua madre morta anni prima, ma il padre Maurice (Kevin Kline) è tenuto prigioniero perché è stato sorpreso a prendere una delle rose del castello.
Nel complesso, la maledizione ha una presenza più profonda nel remake: il castello decade a ogni petalo cadente della rosa e gli abitanti incantati diventano più simili ai loro oggetti domestici e si scopre che solo coloro che erano fedeli al principe al momento della sua trasformazione sono stati trasformati in oggetti. Gli effetti della maledizione si estendono anche al castello che è isolato e bloccato in un inverno perpetuo, che dura per anni e i ricordi degli abitanti del villaggio vengono cancellati.
Legato sempre al tema della maledizione, il più grande cambiamento tra il film d’animazione e il remake è il ruolo della maga Agata (Hattie Morahan). Nel remake lei viene mostrata in carne ed ossa ed è una presenza ricorrente, mentre nel film d’animazione la sua storia è raccontata nel prologo per mezzo di immagini delle finestre. 

2) Teletrasporto

Il remake de La Bella e La Bestia introduce il teletrasporto. La Bestia mostra a Belle un libro, che le permette di viaggiare in qualsiasi luogo desideri. Non c’è una spiegazione effettiva su come funzioni, ma si basa fondamentalmente sui sogni. Belle decide di raggiungere Parigi, la città dove morì la madre.
Naturalmente, il tutto vuole essere un’altra dimostrazione della punizione ironica dell’incantatrice, che permette alla Bestia di viaggiare ovunque voglia senza, però, poterlo effettivamente vivere a causa del suo aspetto orribile.

3) I genitori di Belle e della Bestia

Nell’originale Disney del 1991 abbiamo appreso relativamente poche informazioni sul passato dei genitori dei due protagonisti. Il remake abbellisce questo sfondo. La Bestia, ad esempio, proviene da un’ambiente difficile. La madre morì quando lui era giovane ed è stato cresciuto dal padre crudele. Nonostante questo la Bestia è comunque gentile e intelligente, anche se mantiene le cattive maniere a tavola del film d’animazione. Mrs Bric, il cui figlio Chicco non è una tazzina scheggiata come nel 1991 ma un bimbo reale, dirà che lei e il resto della servitù sono rimasti al fianco del principe, quando lui è stato maledetto, perché vedono la sua innata bontà.
Parallelamente, nel remake Maurice, il padre di Belle, ha un ruolo molto più importante rispetto al film d’animazione Disney. Non è più solo un folle inventore, ma un artista sincero e ha una rotonda nostalgia della sua defunta moglie, di cui no vuole parlare. Maurice fu costretto a lasciare sola la moglie morente di peste per salvare la figlia. 

4) Gaston e il tradimento di LeTont

Nessun vero cambiamento è stato apportato alla figura di Gaston (Luke Evans). È il solito vanitoso ed egoista che è sempre stato, ma nel remake è descritto come un veterano di guerra e, come nell’originale, vuole prendere Belle come sua moglie. Questo desiderio si basa su un disprezzo condiviso per la vita di provincia. Il regista Bill Condon gli concede una nuova trama, in cui parte con Maurice alla ricerca di Belle, piuttosto che gettare il vecchio nella neve.
Poi c’è LeTont (Josh Gad) aiutante maldestro e tonto di Gaston. A parte le polemiche per la sua omosessualità, i cambiamenti apportati a questo personaggio sono più significativi sul lato della trama. Infatti, nell’atto finale, abbandona la sua sottomissione e combatte attivamente contro i sicari di Gaston.

La Bella e La Bestia

5) Nuove Canzoni

Tutte le canzoni del film d’animazione sono incluse anche nell’adattamento live-action: dalla canzone di Belle sulla sua città di provincia all’inno di lode a se stesso di Gaston fino al numero d’insieme “Be our Guest”.
Il compositore premio Oscar Alan Menken si è occupato dell’intera colonna sonora del film d’animazione del 1991 e, come disse lui al The Hollywood Reporter, per proteggere ciò che c’era nell’originale si era occupato anche della parte musicale del remake.
Così, sono state inseriti tre nuovi brani: “Days in the Sun”, cantata da Belle, la Bestia e gli abitanti del castello, che ricordano le loro vite precedenti e ciò che manca loro. ( Piccola curiosità: Tra i contenuti del Blu-Ray de La Bella e la Bestia, la Disney ha rilasciato una delle scene eliminate di questa canzone, che inizialmente doveva essere cantata dalla madre del principe, ma siccome l’attrice scelta assomigliava troppo alla maga Agata, è stato deciso di modificare la scena). “How Does a Moment Last Forever”, cantata prima dal padre di Belle mentre completa un carico e parla di come i momenti preziosi vivono nel cuore. Poi è cantata da Belle, quando il libro incantato della Bestia la porta al mulino a vento della sua famiglia a Parigi. Durante i titoli di coda gli spettatori possono ascoltare questa canzone eseguita dalla grandissima Céline Dion. Infine “Evermore” cantata da Dan Stevens ( la Bestia). Bill Condon l’ha descritta come il punto di cambio di trama, in quanto la Bestia si rende conto che Belle sente la mancanza di suo padre. Con l’aiuto del suo specchio magico, vede che viene portato al manicomio. Così la Bestia libera Belle, permettendole di andare ad aiutare il padre. Mentre la guarda allontanarsi dalla sua torre, si lamenta del suo passato e, suo malgrado, si aggrappa alla speranza che lei possa un giorno tornare. 

Queste sono le più grandi differenze tra il remake e il film d’animazione, ma rimane comunque uno dei più interessanti remake dei Classici Disney e poi, dopo averla vista nell’indimenticabile Harry Potter, la nostra Emma Watson merita anche nel ruolo di questa “storia vecchia come il mondo”.

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