3) La danza sotto la neve di ghiaccio (Edward Mani di Forbice)
Porto questo film nel cuore esattamente come Mamma ho perso l’aereo, ma per ragioni diverse. Prima di tutto è un lavoro di Tim Burton, un autore e un regista che ha la straordinaria capacità di rendere magica ogni cosa che tocca. Secondo: la colonna sonora di Danny Elfman. Onirica, delicata, malinconica, romantica. Terzo: la trama e la morale della fiaba. La dialettica tra coloro che sono considerati normali e coloro che invece vengono giudicati come diversi. La messa in discussione di un modello di vita prestabilito e socialmente accettato, in favore di un personaggio umanamente emarginato ma profondissimo. Infine due giovanissimi Johnny Depp e Winona Ryder, protagonisti dell’iconica scena di cui tratteremo in questo punto.
Mentre Edward è impegnato a scolpire freneticamente una scultura di ghiaccio con le sue forbici, Kim si muove intorno a lui leggera e candida come la neve. Alza le braccia e sorride, raccogliendo sui palmi delle mani quei piccoli fiocchi nati dalla creatività di Edward. Può esserci per un bambino spiegazione più bella di questa sull’origine della neve? Nell’opera di Burton infatti è il protagonista a riportare questo elemento naturale nella cittadina in cui tutto è artificiale, anche la neve stessa. Amore, magia, accettazione del diverso. Sono questi i concetti che il regista ha voluto trasmettere al grande pubblico attraverso questa sequenza e questa favola senza tempo.
4) Il Passo di Caradhras (Il Signore degli Anelli)
Dall’infanzia si passa all’adolescenza dato che quando uscì La Compagnia dell’Anello al cinema ero una liceale. Ricordo che in classe e con gli amici non si parlava d’altro. Immaginavamo di essere il personaggio che più ci aveva colpiti, e l’attesa del secondo e del terzo film della trilogia fu qualcosa di emozionante e mai provato prima.
Questa pellicola, esattamente come quella di Mamma ho perso l’aereo, contiene diverse scene iconiche che sicuramente conoscete a memoria. Ma quella ambientata al Passo di Caradhras è l’unica sotto la neve. E in questo caso la parola “sotto” è più che mai azzeccata, dal momento che i nove compagni vengono fisicamente sotterrati da una valanga causata da Saruman. In questo caso la neve non è un elemento positivo e magico. Al contrario, è portatrice di pericolo e di morte, come per Revenant.
Anche se questa sequenza dura solo pochi minuti, rappresenta in realtà un passaggio chiave per gli avvenimenti futuri. Infatti, mentre Gandalf è impegnato a bloccare l’assalto dello stregone, Frodo prende la decisione di cambiare strada, indirizzandosi verso le Miniere di Moria. Quello che succederà nel sottosuolo è semplicemente storia del cinema. Inoltre, poco prima del Passo, avevamo assistito alla tentazione di Boromir di impossessarsi dell’Anello. Lo tiene in mano e lo osserva, circondato da quelle montagne di un bianco accecante. Abbagliante come la brama di potere che sta subdolamente avvolgendo questo personaggio.