Gli anni 80 sono un decennio memorabile per la settima arte, pieno di titoli e personaggi iconici che influenzano tutt’oggi il cinema mondiale. Infatti, molti dei remake/sequel recenti provengono proprio da qui; nascono e prosperano numerosissimi franchising, così come classici della fantascienza e del fantasy, dell’action e, soprattutto, dell’horror. Si afferma ogni tipo di commedia: da quella classica alla demenziale, passando per quella romantica o adolescenziale (che può sfociare nella dramedy). C’è Kubrick, Allen, Scorsese, la visionarietà di Lynch, Cronenberg e Carpenter, il sogno di Spielberg e Zemeckis, il mondo di Burton. E se non sono tutti da Oscar, a chi importa? Il modo con cui ci intrattengono li fa rientrare di diritto nei migliori film anni 80 di sempre.
Oggi l’impresa è titanica: abbiamo individuato i 100 migliori film anni 80.
Ve li andremo a raccontare, approfondendone da 2 a 4 per anno, e vogliamo scoprire quanti ne avete davvero visti. Altrimenti, vi diciamo dove guardarli. Pronti a immergervi in questa decade? Perché iniziamo subito dal 1980.
1980
Partiamo subito bene, con alcuni dei migliori film anni 80 nati proprio all’inizio del decennio.
Il primo è un capolavoro cinematografico inestimabile, perché c’è stato un prima e un dopo Shining, e King ci perdonerà se amiamo follemente l’opera di Kubrick. Attraverso una resa scenica impressionante, un Jack Nicholson leggendario e l’uso delle nostre paure più profonde, Shining è un viaggio disturbante nella psiche umana che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita (è a noleggio su Prime, Chili, Apple e Rakunte Tv).
Mentre Lynch ci regala una toccante storia vera in The Elephant Man, arriva il primo capitolo di Venerdì 13 e Scola dirige Tognazzi, Gassman e Mastroianni ne La terrazza, Scorsese mette in scena la storia di Jake LaMotta – interpretato da un sontuoso De Niro che si guadagna il suo primo Oscar da protagonista – in Toro Scatenato (su MGM, a noleggio su Prime e Apple). Con una regia maestosa, una fotografia ipnotizzante e una colonna sonora commovente, il film è il dipinto di un uomo violento che non impara mai dai suoi errori e della misoginia degli anni 50.
Il 1980 è l’anno in cui viene sdoganata l’idea che il sequel sia sempre peggiore dell’originale: L’impero colpisce ancora (su Disney +, a noleggio su Prime Video e Apple) lo dimostra attraverso l’azione, gli effetti speciali, la trama, lo sviluppo dei personaggi e una delle rivelazioni più scioccanti di sempre. Intanto, esce uno di quei film davvero di culto, disponibile su Netflix, Sky e Now: The Blues Brothers racchiude in sé l’atmosfera del periodo, battute entrate nella storia, interpretazioni clamorose come quella di John Belushi e Dan Akroyd, musica travolgente che ci fa ballare tutt’oggi. Così come la bellissima Reality ne Il tempo delle mele.
1981
Spielberg e Lucas volevano creare un personaggio che unisse James Bond agli avventurieri dei film degli anni 30 e 50; aiutati dal talento di Harrison Ford, ecco che nacque Indiana Jones. Il primo capitolo (su Paramount Plus, a noleggio su Apple e Prime Video) unisce azione, divertimento, ironia, scene indimenticabili, ritmo che toglie il fiato, uno dei protagonisti più popolari della storia e un pizzico di horror tipico di quegli anni per creare non solo un successo clamoroso, ma quello che viene considerato il miglior film d’avventura di sempre, capace di incantare tutte le generazioni.
Parlando personaggi iconici, impossibile non citare il secondo film di Interceptor con Mel Gibson, il più osannato dell’intera saga. Sul fronte horror, invece, Sam Raimi afferma il suo talento, arricchendo il genere con nuovi elementi ne La casa. Senza dimenticarci dell’orrore fantastico e comico di Un lupo mannaro americano a Londra di Landis o dell’esordio di Michael Mann con Strade violente.
Questo è l’anno dei personaggi leggendari: diretto da Carpenter, Kurt Russell interpreta quel Jena Plissken protagonista di 1997: Fuga da New York. Disponibile su Infinity (a noleggio su Chili), è un western urbano che trasuda figaggine da ogni angolo, con Jena che ricorda molto i cowboy alla Clint Eastwood. In Italia, Verdone si afferma nel cinema nostrano raccontando i nostri vizi e le nostre virtù con i suoi personaggi e l’indimenticabile Sora Lella in Bianco, rosso e Verdone (su Netflix e Infinity).
1982
“Io ho visto cose che voi umani non potreste nemmeno immaginarvi…”: così finisce quel capolavoro chiamato Blade Runner. Disponibile su Prime, Sky e Now (a noleggio su Apple), il genio di Ridley Scott crea un’opera fantascientifica immortale innestandola di elementi provenienti dal noir, dal thriller, dalla distopia; misteriosa, indecifrabile e piena di interrogativi filosofici, propone dei temi e degli immaginari – soprattutto sull’uomo, i robot e l’identità – che sono tutt’oggi validi.
Dagli androidi agli alieni con uno dei migliori film anni 80, quello che racchiude al meglio la poetica di Spielberg.
ET (su Prime, a noleggio su Apple e Chili) ha incantato intere generazioni con quel tenero cucciolo alieno che desidera solo tornare a casa. Pieno di amore, amicizia, avventura ed emozioni, è una pellicola che comunica con il nostro bambino interiore con ilarità e dolcezza, commovendo chiunque senza ricercare la lacrima facile. Semplicemente una favola bellissima, di sentimento e accettazione. Proprio la paura del diverso e il terrore di avere un nemico vicino sono ciò che sfrutta Carpenter ne La cosa (a noleggio su Prime, Apple e Chili). Questo capolavoro dell’horror sci-fi è oscuro, inquietante e terrificante all’ennesima potenza, amplificando quegli elementi del body horror tanto cari a Cronenberg.
Ben Kingsley si rivela al mondo con la sua straordinaria e toccante prova in Gandhi; Meryl Streep vince il suo secondo Oscar con La scelta di Sophie; Stallone crea un altro dei suoi personaggi leggendari con Rambo; Lumet dirige Dustin Hoffman e Jessica Lange nella commedia sentimentale che critica il maschilismo anni 80 e la TV in generale, ovvero Tootsie; Bergman dà alla luce quell’opera che doveva essere l’ultima nella sua testa: Fanny e Alexander; infine, in Italia esce il divertente e ben costruito Borotalco.
1983
Quasi mai il remake è migliore dell’originale… e poi c’è Scarface (disponibile su Netflix e Prime, a noleggio su Apple e Chili), uno dei migliori film anni 80 di sempre.
Una pietra miliare del cinema, il suo successo si deve al genio di Brian De Palma, alla magnifica sceneggiatura di Oliver Stone e all’incredibile performance di Al Pacino nei panni di uno dei suoi personaggi iconici, Tony Montana. Aggiungiamoci una magnetica Michelle Pfeiffer e una storia tremendamente affascinante e il cocktail perfetto è pronto per essere gustato. Invece, l’amico-rivale di Al, ovvero De Niro, è protagonista di una delle pellicole più sottovalutate di Scorsese: Re per una notte. E se parliamo di attori iconici, abbiamo pure un Jack Nicholson che si guadagna l’Oscar per Voglia di Tenerezza.
E chi non ha mai cantato sulle note di What a feeling? Flashdance (su Infinity e Paramount, a noleggio su Prime, Apple e Chili) rappresenta una svolta importantissima nel modo di ritrarre la donna al cinema: Alex è emancipata, fa la saldatrice, si veste con abiti maschili e vuole un rapporto paritario con il fidanzato. Sulle stesse piattaforme è presente quella commedia natalizia che ogni anno viene riproposta in TV. Una poltrona per due possiede un’idea di fondo eccezionale, una coppia di attori dalla chimica esplosiva e una struttura comica semplicemente perfetta.
Mentre in Italia Sapore di mare sbanca il botteghino, Sordi dipinge un ritratto della sua città ne Il tassinaro e Terence Hill mette la tonaca prima di Don Matteo in Don Camillo; Cronenberg dà alla luce il suo film più significativo, ovvero Videodrome; i Greasers e i Socials si sfidano ne I ragazzi della 56esima strada e la trilogia originale di Star Wars si chiude con Il ritorno dello Jedi.
1984
Il 1984 strabocca dei migliori film anni 80. E il più grande è, senz’altro, C’era una volta in America.
Rigorosamente da vedere in versione estesa (disponibile su Prime, Sky, Now e Timvision), è un epico racconto gangster in quattro decadi sull’amicizia, la nostalgia, la vita che cambia nel tempo. Attraverso il ritmo, la narrazione, i salti temporali, la colonna sonora di Morricone e il mito di New York, Leone crea un’opera insuperabile, annoverata tra le più belle mai fatte nella storia del cinema. Pure quello che è considerato il miglior biopic musicale di sempre viene prodotto quest’anno: è Amadeus di Milos Forman.
Molte pellicole del 1984 sono state rifatte e/o citate da altri prodotti in tempi recentissimi: il mix di commedia, horror e azione con uno strabiliante Bill Murray, Ghostbusters, forse IL film degli anni 80 (su Sky, Now e Timvision); La storia infinita con la bellissima Neverending Story; il primo Karate Kid, che ha fatto le fortune di Ralph Maccio e ha introdotto l’indimenticabile maestro Miyagi; il Dune di David Lynch. E non dimentichiamoci di quelle dispettose creature dell’omonimo film di Columbus, ovvero Gremlins, del secondo capitolo della saga di Indiana Jones o del divertentissimo poliziesco con Eddie Murphy, Beverly Hills Cop – Un piedipiatti a Bevery Hills. Dal genio di Craven nasce il terrificante Freddy Kruger di Nightmare; da quello di Cameron un film originalissimo al tempo, che ha cambiato la storia fondendo action e fantascienza e che ha lanciato il mito di Arnold Schwarzenegger. Disponibile su Paramount, Timvision ed MGM (a noleggio su Prime, Apple e Chili), stiamo parlando ovviamente di Terminator.
Mentre Bud Spencer e Terrence Hill ci regalano Non c’è due senza quattro, un’altra coppia italiana iconica arriva sul grande schermo: Roberto Benigni e Massimo Troisi sono i protagonisti di uno dei film più famosi del Bel Paese, Non ci resta che piangere (su Netflix e Infinity).
1985
La consacrazione dei film adolescenziali avviene nel 1985 con il capolavoro di John Hughes. Breakfast Club (a noleggio su Prime, Chili e Apple) ha aperto la finestra sul mondo dei teenager americani, mai prima ad ora così reali, rappresentandoli con ironia, sincerità, profondità e captandone problemi, malesseri e difficoltà nel costruirsi un brillante futuro. Un’opera ancora estremamente attuale, che continua a influenzare le varie generazioni. Un po’ come fa quella pellicola con il quale molti sono cresciuti, desiderando di far parte di quel gruppo di quattro ragazzini che ricercano il tesoro di Willy l’Orbo: sono gli indimenticabili Goonies. E quanto abbiamo sognato, pianto e riso di fronte a quella storia impossibile in Ladyhawke? Forse più di quanto ammetteremmo mai.
Se con Scuola di Polizia 2 ridiamo a crepapelle, Police Story è la massima espressione dell’invulnerabilità del corpo di Jackie Chan. Harrison Ford ottiene la sua unica candidatura all’Oscar con Witness – Il testimone, Clint Eastwood ci regala il western con l’incasso più alto del decennio con Il cavaliere pallido, Roger Moore chiude la sua carriera da James Bond, il più longevo di sempre. Intanto, La mia Africa di Pollack batte Il colore viola di Spielberg agli Oscar.
Ma tra i migliori film anni 80 dell’anno, il più significativo è Ritorno al futuro.
Miglior commedia sci-fi di sempre (disponibile su Netflix e Prime), è la summa di tutto ciò che è il cinema del decennio, con una grande storia retta da una sceneggiatura perfetta, da scene che recitiamo a memoria e da interpretazioni semplicemente iconiche. E poi chi non ha mai sognato di sfrecciare su una DeLorean?
1986
Quest’anno abbiamo potuto vederne il meraviglioso, adrenalinico e divertente sequel, tanto che la critica lo ritiene superiore all’originale. Stiamo parlando di Top Gun (disponibile su Netflix, Prime, Paramount, Sky e Now), un classico estremamente rappresentativo dell’ideale americano, con una colonna sonora spaziale e che ha consacrato Tom Cruise come una delle stelle più splendenti di Hollywood. Lo stesso attore che si troverà a lavorare in futuro con Oliver Stone, autore nel 1986 di uno dei più drammatici racconti sulla guerra in Vietnam, con uno strabiliante Willem Dafoe in Platoon.
Il fantasy storico sforna l’immortale Highlander con i Queen com colonna sonora, l’erotico-sentimentale Nove settimane e mezzo, il film di formazione lo struggente Stand By Me con il compianto River Phoenix, la dramedy sentimentale Hannah e le sue sorelle di Allen. Se Carpenter dirige uno scatenato action avventuroso con Grosso guaio a Chinatown, Cronenberg dà vita a uno dei migliori horror sci-fi mai prodotti, con un Jeff Goldblum che definire memorabile è un eufemismo: La mosca. Senza contare che è l’anno del primo indimenticabile Critters.
E poi c’è James Cameron che prende uno dei cult più importanti e ne realizza un sequel tra i migliori film anni 80. Aliens – Scontro finale (su Disney Plus, a noleggio su Apple, Chili e Prime) abbandona i ritmi lenti e la tensione dell’originale e si butta a capofitto nella pura azione, rendendo gli Xenomorfi ancor più spaventosi e dando alla Ripley della Weaver una caratterizzazione ancor più profonda. Intanto, Lynch produce con Velluto Blu una delle sue opere più stranianti e visionarie.
1987
Nel 1987 Kubrick sforna uno dei migliori film anni 80, il suo penultimo in assoluto.
Il durissimo e crudo Full Metal Jacket (a noleggio su Prime, Apple e Chili) è una ferma condanna alla disumanizzazione della guerra, che inizia dall’addestramento militare si protrae fino al conflitto vero e proprio, perché gli uomini muoiono che chi sopravvive è svuotato di qualsiasi cosa, reso un guscio vuoto e spento. Fa riflettere, ma non strappa un sorriso come Good Morning Vietnam, un’opera che contiene una delle migliori interpretazioni di Robin Williams.
I divi dell’action sono decisamente attivi: Schwarzenegger, Mel Gibson e Peter Weller sono protagonisti rispettivamente di Predator, Arma letale e Robocop. E Stone fotografa lo spirito ruggente degli anni 80 in Wall Street, attraverso il Gordon Gekko di Michael Douglas. Quest’ultimo è protagonista di un altro iconico cult del periodo; quello in cui Lyne decostruisce il mito della famiglia americano dando forma alle paure tipiche di ogni uomo, ovvero che l’infedeltà possa essere il loro peggior incubo. Disponibile su Paramount e a noleggio su Prime e Apple, Attrazione fatale, poi, è supportato dell’efficacemente spaventosa performance di Glenn Close.
Mentre Raimi dà alla luce La casa 2 e Bertolucci il suo kolossal epico-biografico con L’ultimo imperatore, De Palma sforna uno dei gangster più riusciti, aiutato dalle memorabili interpretazioni di Kevin Costner, Andy Garcia, Sean Connery e Robert De Niro. È da Gli Intoccabili (su Prime e Chili, a noleggio su Apple) che nasce una delle espressioni più iconiche di sempre: “Tu sei solo chiacchiere e distintivo”. E parlando di frasi memorabili, ce n’è una nell’opera che narra la storia d’amore tra l’insegnante di danza che tutti vorremmo avere e la diciassettenne Baby: Dirty Dancing (su Netflix, Starz e Lionsgate, a noleggio su Prime, Apple e Chili) mixa perfettamente la trama semplice con interpreti azzeccati e musiche che ci fanno ancora oggi scatenare.
1988
Se però c’è un cult che ha riscritto le regole dell’action, quello è Die Hard, in italia Trappola di cristallo (disponibile su Disney, a noleggio su Prime, Chili e Apple). Oltre ad aver lanciato Bruce Willis, è scritto benissimo, è ricco di citazioni memorabili, ci tiene incollati allo schermo e presenta due personaggi iconici contrapposti: John McClane e Hans Gruber, quest’ultimo interpretato da Alan Rickman.
Mentre esce una delle più brillanti commedie britanniche, Un pesce di nome Wanda, gli USA ci regalano classici di questo genere con Una pallottola spuntata e Il principe cerca moglie. Sempre del genere ma che vira sul fantastico e grottesco, c’è il nostalgico Beetlejuice, che porta l’inconfondibile stile di Tim Burton. Molto meno spiritoso, ma che ha creato un franchising decisamente vincente è il primo film su Chucky, La bambola assassina. E controverso è il famoso e mal interpretato film di Scorsese sulla vita di Gesù, L’ultima tentazione di Cristo.
Eccezionale è l’opera di Barry Levinson incentrata su due fratelli, uno arrogante e l’altro autistico, in cui spicca proprio l’interpretazione di Dustin Hoffman nei panni del secondo: è Rain Man. Al botteghino fu battuto solo dall’innovativa pellicola di Robert Zemeckis in cui cartoni e realtà si mescolano efficacemente riuscendo a creare un universo plausibile. Chi ha incastrato Roger Rabbit (su Disney, a noleggio su Prime, Apple, Infinity e Chili) è ironico, divertente, sostenuto da performance di rilevo e con un’indimenticabile Jessica Rabbit.
E il 1988 contiene uno dei migliori film anni 80 del Bel Paese, uno dei più amati e popolari a livello mondiale, quel capolavoro di Giuseppe Tornatore che rappresenta una lettera d’amore al cinema. Ma Nuovo cinema paradiso (su Raiplay) è anche un’ode alla sua infanzia e alla Terra che gli ha dato i natali, la Sicilia.
1989
“O capitano, mio capitano”: bastano queste poche parole per capire di che cult stiamo parlando. L’attimo fuggente (a noleggio su Prime, Apple, Chili) è un inno alla libertà, all’anticonformismo, a cogliere e vivere la vita come desideriamo. Di una forza emotiva unica e capace di tirare fuori il meglio da noi, è ricordato anche per la performance meravigliosa di Robin Williams. Semplicemente iconico, esattamente come quell’Harry, ti presento Sally (su Timvision e MGM, a noleggio su Prime, Apple e Chili) con protagonisti Billy Crystal e Meg Ryan: la sceneggiatura perfetta di Nora Ephron crea un’opera comica che emoziona, diverte e coinvolge perché ciò che racconta può capitare a tutti noi, ovvero l’amicizia tra uomo e donna che sfocia in qualcosa di più. E non è l’unica commedia iconica dell’anno: c’è anche Non per soldi ma per amore.
Mentre escono il terzo capitolo di Indiana Jones e il secondo di Ritorno al Futuro, Burton prende e rende suo uno dei supereroi più amati di sempre, rivoluzionandone il genere. Il suo Batman vanta interpreti stratosferici (soprattutto un Jack Nicholson nato per essere Joker), scene e musiche spettacolari, condita con la sua solita atmosfera dark. Così come diversamente oscura è la brusca presa di coscienza del protagonista (interpretato da un intensissimo Tom Cruise) di Nato il quattro luglio di Stone. Intanto, Spike Lee realizza il suo capolavoro nell’indagine sociologica di Fa la cosa giusta e Morgan Freeman è protagonista – assieme a Jessica Tandy – dell’acclamato A Spasso con Daisy.