IMDb è un po’ come quell’amico al quale potete chiedere consiglio certi che vi darà la risposta giusta. E anche in questo caso il nostro fidato database del cinema e della televisione è riuscito a fornirci una interessante classifica: quella dei migliori film crime di tutti i tempi.
Come sempre accade le classifiche di IMDb sono ricavate dal voto che gli utenti danno alle pellicole presenti nel sito per cui, in realtà, non c’è niente di assoluto, è tutto molto soggettivo. Certo è che vedendo i film presenti nei primi quindici posti ci possiamo davvero ritenere soddisfatti: per lo più si tratta di grandissimi film se non addirittura veri e propri capolavori. Forse mancano alcuni autori come Alfred Hitchcock o film ispirati a libri di Agatha Christie. Del resto il genere crime racchiude in sé talmente tanti sottogeneri che è quasi impossibile riuscire a rappresentarli tutti.
Tolta la sesta posizione di questa classifica dei quindici migliori film crime che ci ha indubbiamente sorpresi, noi di Hall of Series siamo praticamente tutti d’accordo sui film presenti nella lista. Forse avremmo effettuato qualche spostamento di posizione qua e là ma per una volta, quasi all’unanimità, possiamo felicemente asserire di esser soddisfatti della community di IMDb. E voi, cosa ne pensate? Scrivetecelo nei commenti!
15) American History X
Cominciamo subito con il botto la nostra classifica dei migliori film crime. American History X è un film del 1998 scritto dall’esordiente David McKenna (che proseguì il suo lavoro di sceneggiatore scrivendo, tra le altre cose, Blow e SWAT) e diretto dall’altrettanto esordiente Tony Kaye. McKenna scrisse la sceneggiatura basandosi sulle sue esperienze di vita a San Diego mentre Kaye, invece, ebbe notevoli problemi con la produzione in seguito a delle scelte artistiche ritenute non idonee dalla New Line Cinema.
Il film racconta la drammatica storia di Derek (Edward Norton) e Daniel (Edward Furlong), due fratelli di Los Angeles indottrinati dai movimenti neonazisti. Derek sconta tre anni di carcere per un brutale omicidio e dentro la prigione ha saputo riabilitarsi, seppure a fatica. Quando esce scopre che il fratello più piccolo ha imboccato la strada dell’odio e cerca di impedirgli di commettere i suoi stessi errori.
Il film, crudo e violento, racconta uno spaccato della società americana non indifferente con un grande realismo. La critica accolse la pellicola elogiando non soltanto l’indigesta narrazione razzista e neonazista ma anche la profondità con la quale viene trattata la riabilitazione e il grave indottrinamento al quale sono sottoposte le persone che credo in ideologie malsane.
Per la sua interpretazione Edward Norton vinse un Satellite Award e una nomination agli Oscar come miglior attore protagonista.
14) I soliti sospetti
Vincitore di due premi Oscar e di un BAFTA The Usual Suspects, titolo originale, è considerato come uno dei crime più iconici di sempre anche grazie al colpo di scena finale tra i più famosi mai realizzati nella storia del cinema.
Al di là plot twist leggendario I soliti sospetti ha davvero lasciato il segno. Scritto da Christopher McQuarrie (Edge of Tomorrow, tra le tante altre cose) e diretto da Bryan Singer (Bohemian Rhapsody) il film racconta, attraverso la voce di Roger Kint (Kevin Spacey) la storia di una improbabile banda di scalcagnati alle prese con un colpo di quelli che ti cambiano la vita. Il crimine, come spesso accade, non paga soprattutto quando c’è di mezzo Keyser Söze, divenuto sinonimo di persona temuta e sfuggente, che nessuno ha mai visto: una specie di Babau, insomma.
Il film, divenuto cult per la sua trama contorta e per le sue battute piene di spirito, è entrato in diverse classifiche di tutti i tempi: decimo nei migliori crime di sempre secondo l’American Film Institute (AFI), nono nei miglior film per rapine di sempre mentre la Writers Guild Of America ha classificato la sceneggiatura al 35° posto tra le 101 migliori mai scritte.
Keyser Söze, invece, è al 48° posto nella classifica dei Cento peggiori cattivi in cento anni di cinema secondo l’AFI.
13) Léon
Il film, scritto e diretto da Luc Besson e uscito nel 1994, è uno di quelli che se non lo avete visto dovreste rimediare subito. E se invece lo avete visto, conviene rivederlo. Sia mai che Léon venga a bussarvi alla porta.
Il personaggio interpretato da Jean Reno è, infatti, un sicario a contratto della mafia italo-americana il quale si ritrova a dover badare alla figlia dodicenne dei suoi vicini di casa uccisi barbaramente da una squadra corrotta della DEA capitanata da quel gran figlio di… ahm, capitanata da Norman Stansfield, folle, impasticcato, amante di Beethoven, interpretato da Gary Oldman.
Il film ebbe un successo strepitoso ed è per questo che rientra a buon titolo nella classifica dei migliori film crime. La relazione tra Léon e Mathilda (interpretata dall’esordiente Natalie Portman, all’epoca appena tredicenne) è considerata tra le più insolite e non convenzionali del cinema. Il killer della mafia, infatti, viene convinto dalla ragazzina ad addestrarla e farne un sicario. Nella Director’s Cut vengono mostrate parecchie scene nelle quali Mathilda impara i trucchi del mestiere. Scene che nella versione corrente sono state tagliate poiché ritenute inutilmente pesanti dallo stesso Luc Besson
12) The Departed
L’avevamo detto che questa classifica dei migliori film crime era ricca di grandi opere, vero? Eccone un’ altra: The Departed, scritto da William Monahan, diretto da Martin Scorsese e interpretato, tra gli altri, da Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg e Martin Sheen.
Il film racconta la storia di due agenti della polizia di stato del Massachusetts interpretati rispettivamente da DiCaprio e Damon. Il primo viene infiltrato sotto copertura nella gang irlandese guidata da Jack Nicholson; il secondo, invece, è un membro di questa gang che viene infiltrato all’interno della polizia guidata da Martin Sheen. Tutto la storia si basa sul come faranno i due infiltrati a scoprirsi per eliminarsi a vicenda.
The Departed è stato un successo planetario: costato novanta milioni di dollari ne ha incassati quasi trecento. La critica lo ha accolto molto favorevolmente tanto che ha vinto numerosi premi: quattro Oscar, sei Golden Globe, altrettanti BAFTA, e due Screen Actors Guild Awards.
Il film, finora l’unico ad aver fruttato un Oscar a Martin Scorsese, è considerato tra i più interessanti crime mai girati proprio per come sia riuscito a ricostruire ed esternare la duplice meccanica della copertura sia nella mafia che nella polizia.
11) City of God
Cidade de Deus, il titolo in lingua originale derivato dall’omonimo quartiere alla periferia di Rio de Janeiro, è un film del 2002 scritto da Bráulio Mantovani (già autore di Tropa de Elite) e diretto dal tandem di registi composto da Fernando Meirelles e Kátia Lund. Candidato a quattro premi Oscar la pellicola racconta l’esponenziale sviluppo del crimine all’interno di questo quartiere tra il 1960 e il 1980, sviluppo derivato dal degrado sociale e dall’abbandono totale da parte della politica, sia cittadina che statale.
L’attuale presidente del Brasile, Lula, ha riconosciuto l’importanza che questo film, che racconta una situazione cruda e per nulla romanzata, ha avuto nella sua idea politica di rinnovamento del suo paese.
Il film, considerato uno tra i migliori mai realizzati in Brasile, nonostante il grande successo non è stato esente da critiche negative. Quelle più ricorrenti hanno voluto sottolineare lo sguardo cinematografico e non documentaristico della regia, considerato quasi morboso, sulle condizioni della povertà dei brasiliani nelle favelas. Uno sguardo che non è stato raccolto dalla politica, sempre secondo le critiche, e che ha ingrandito la pesante stigma già presente sulla popolazione del quartiere.
10) Il miglio verde
Uscito nel dicembre del 1999 Il miglio verde è stato probabilmente il modo migliore per chiudere il XX secolo. Scritto e diretto da Frank Darabont, basato su un racconto del grande Stephen King, The Green Mile racconta la storia di una guardia carceraria nel braccio della morte, interpretata da Tom Hanks, cui viene affidata la custodia di un detenuto dotato di particolari doni, interpretato da Michael Clarke Duncan.
Il miglio verde non è forse un vero e proprio crime anche se la storia del condannato a morte John Coffey è frutto di un errore giudiziario piuttosto grossolano. È, piuttosto, una storia emozionante che racconta di un’amicizia particolare e di come i doni del condannato a morte siano in grado dare consapevolezza generando cambiamento tutto attorno a lui. Un film che mescola elementi fantastici con il dramma rendendolo, di fatto, uno dei più famosi film mai girati, candidato a quattro premi Oscar.
9) Il silenzio degli innocenti
The Silence of the Lambs è un film diretto da Jonathan Demme e scritto da Ted Tally che lo ha ricavato dall’omonimo libro di Thomas Harris. Il silenzio degli innocenti è, forse, uno di quei rari film la cui trasposizione cinematografica è decisamente migliore del libro.
La storia è nota: l’FBI sta cercando un serial killer e per riuscire a comprenderne il modus operandi e quindi catturarlo chiede aiuto al dottor Hannibal Lecter, brillante psichiatra e, a sua volta, terribile serial killer cannibale. Il dottor Lecter, interpretato da (Anthony Hopkins, il quale vinse il premio Oscar con soli 27 minuti di presenza in scena) instaura una relazione inusuale e peculiare con la recluta dell’FBI Clarice Starling, interpretata da Jodie Foster, la quale riesce a ottenere la fiducia del dottore attraverso un drammatico do ut des, e tutte le informazioni per catturare il serial killer.
Il film vinse i Big Five Academy Awards, ossia i cinque premi Oscar principali: miglior film, miglior regia, miglior attore, miglior attrice e miglior sceneggiatura non originale. Inoltre è diventato un cult alla stregua di Twin Peaks con la quale condivide una angosciante atmosfera naturalistica.
Il silenzio degli innocenti rientra nelle speciali classifiche stilate dall’American Film Institute ed è stato selezionato dalla Biblioteca del Congresso Americano perché “culturalmente, storicamente o esteticamente significativo” e inserito nel National Film Registry per la conservazione.
8) Seven
Talvolta reso graficamente come Se7en, Seven è un film scritto da Andrew Kevin Walker e diretto da David Fincher. La pellicola racconta la storia di due investigatori, il disincantato e ormai prossimo alla pensione William Somerset (Morgan Freeman) e l’idealista e arrogante David Mils (Brad Pitt) da poco trasferitosi in città insieme alla giovane moglie (Gwyneth Paltrow), i quali devono vedersela con un serial killer ossessionato dai sette vizi capitali.
Il film, uscito nel 1995, è considerato un capolavoro del genere. Le cupe e inquietanti scene dei delitti vennero criticate duramente perché considerate eccessive. La pellicola, però, non racconta semplicemente un crime bensì approfondisce tematiche molto interessanti come l’alienazione dell’essere umano all’interno delle grandi città sottolineando soprattutto il contrasto tra apatia e speranza. Nel mezzo, si muove la figura dell’assassino interpretato da uno spietato Kevin Spacey, che dispensa morte seguendo un folle piano a sfondo religioso.
7) Quei bravi ragazzi
Torna Martin Scorsese in questa classifica dei migliori film crime con un film che ha fatto la storia del genere e del cinema: Goodfellas. Questa volta il regista italo-americano dirige un cast composto da attori del calibro di Robert De Niro, Ray Liotta, Joe Pesci e Paul Sorvino in una pellicola che racconta l’ascesa e la caduta di Henry Hill (Ray Liotta), mafioso affiliato alla famiglia dei Lucchese, tra il 1955 e il 1980.
Presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia nel 1990 il film di Scorsese ottenne un successo strepitoso in tutto il mondo ricevendo elogi dalla critica e amore incondizionato dal pubblico. La pellicola è considerata come uno dei più grandi capolavori del genere crime, capace di influenzare le generazioni a venire sotto ogni punto di vista: recitazione, regia, fotografia e colonna sonora. Inoltre è, a detta di molti studiosi di cinema, probabilmente la miglior pellicola che Scorsese abbia mai girato nella sua carriera.
Il film ottenne la candidatura a sei premi Oscar, tra le quali miglior film e miglior regista e Joe Pesci vinse quello come miglior attore non protagonista
6) Jai Bhim
Cosa? Sì, ammettiamo la nostra ignoranza. Prima di questa classifica dei migliori film crime non avevamo minimamente idea dell’esistenza di questo film indiano del 2021, attualmente reperibile su Prime Video.
Questa pellicola, basandosi su fatti reali, racconta la storia di una coppia il cui marito viene arrestato dalla polizia sparendo dalla stazione di polizia. La moglie, facendosi aiutare da un avvocato, cerca di scoprire che fine abbia fatto il compagno rischiando di ogni poiché appartenente a una tribù mal considerata in una società basata interamente sulle caste.
Essendo un film creato espressamente per uno specifico mercato è stato chiaramente recensito dalla critica indiana che l’ha accolto con abbondati elogi definendolo, per il tema degli emarginati, come uno dei film più importanti mai scritti e girati. Sempre per una questione di mercato e di suoi fruitori è facilmente comprensibile che la pellicola, considerata incredibilmente ben recitata, abbia ottenuto in poco tempo un voto pari a 8.8/10 decretato da oltre duecentomila votanti.
Al di là di tutto, dopo aver letto la pagina wiki del film, in particolare quella delle recensioni, abbiamo deciso di rimediare alla nostra ignoranza dando un’opportunità a una pellicola decisamente incisiva e intensa, nonostante la durata di quasi tre ore.
5) Pulp Fiction
Cannes, 1994. La platea del più famoso festival del cinema, intorno alla mezzanotte del 21 maggio, non era stata avvisata di cosa sarebbe stato proiettato sullo schermo. Pulp Fiction, di scritto e diretto da Quentin Tarantino, travolse ogni cosa e nulla fu più come prima. Tanto che la pellicola vinse la Palma d’Oro.
Il film uscì poi nelle sale l’autunno successivo ottenendo un successo di critica e di pubblico tanto da venir considerata come l’opera più importante del regista americano, capace di influenzare non soltanto il cinema moderno ma anche la televisione.
È difficile poter parlare di Pulp Fiction senza scadere nell’ovvietà. Ciò che colpì pubblico e critica, all’epoca, fu la spettacolarizzazione della violenza, apparentemente fine a se stessa, condita con un umorismo e una satira ciniche e prive di empatia. Naturalmente certa stampa fu pronta a puntare il dito contro quello che è considerato un capolavoro del cinema non comprendendo che alla fine si trattasse di un grande fumetto paradossale dentro il quale differenti storie si intrecciavano tra loro creando un’esplosione di colori e suoni.
In Pulp Fiction la maniacalità del regista è in grado di tenere tutto sotto controllo, nulla sfugge all’occhio attento di Tarantino. Proprio questa attenzione al dettaglio fa sì che attori e regista possano divertirsi nell’esagerazione stupendo lo spettatore.
4) 12 Angry Men
Finora nella classifica dei migliori film crime abbiamo parlato di grandissime opere ma La parola ai giurati (questo il titolo in italiano) è certamente un capolavoro tra i capolavori capace di ispirare addirittura uno dei giudici della Corte Suprema degli Stati Uniti.
La storia è ambientata in una stanza dove sono riuniti dodici giurati i quali devono giudicare un ragazzo accusato di aver ucciso il padre. Poiché si tratterebbe di una condanna capitale occorre che tutti e dodici i giurati siano d’accordo sul verdetto di colpevolezza. All’inizio la questione sembra piuttosto semplice: dei dodici undici votano a favore della sedia elettrica mentre uno afferma di esser dubbioso. Così, tutti e dodici riprendono in mano le carte del processo e cominciano ad analizzarle.
Il film (1957) è un adattamento cinematografico di una puntata di una serie televisiva, Westinghouse Studio One, la quale a sua volta è adattata da una pièce teatrale. Tutti gli adattamenti sono a cura dell’autore, Reginald Rose e la pellicola è diretta da Sidney Lumet.
L’incredibile bellezza di 12 Angry Men sta nella delineazione dei dodici giurati e nella scoperta, minuto dopo minuto, del loro carattere e del loro profilo psicologico. Il dubbio che attanaglia il primo giurato lentamente si insinua in mezzo a finte, quanto contraddittorie, corazze etiche e morali dietro alle quali gli altri undici si nascondono per differenti motivi.
Un film che vale davvero la pena vedere.
3) Il Padrino II
Si dice che i capitoli secondi, solitamente, siano molto al di sotto dei primi. Non è questo il caso: The Godfather II del 1974 è addirittura migliore del primo.
Sempre diretto da Francis Ford Coppola il secondo capitolo della trilogia dedicata alla famiglia di Corleone viaggia su due binari paralleli raccontando l’ascesa del figlio del celebre Don Vito, Michael, interpretato da Al Pacino e proprio la storia, ambientata in Sicilia, del Padrino, interpretato da Robert De Niro.
Il film, inizialmente, fu piuttosto criticato: troppo macchinoso, troppo lento, addirittura con lacune e distorsioni all’interno della storia. Ma i giudici negativi nel giro di poco tempo, e forse con una seconda visione, si ricredettero e oggi Il Padrino II è considerato uno dei capolavori della cinematografia mondiale, tra i migliori film mai girati. Addirittura superiore, come dicevamo all’inizio, al primo capitolo.
La pellicola vinse sei degli undici Oscar a cui era candidata e la mancata vittoria di Al Pacino, la cui interpretazione, oggi, è considerata tra le migliori di tutta la storia del cinema, fu considerato uno scandalo all’epoca. L’attore dovette accontentarsi di un doppio BAFTA: uno per il ruolo di Michael Corleone, appunto; e l’altro per il ruolo di Sonny Wortzik in Quel pomeriggio di un giorno da cani.
2) Il cavaliere oscuro
Altro secondo capitolo, altro grandissimo film, Il cavaliere oscuro è scritto dai fratelli Nolan e diretto dal maggiore, Christhoper. Nel cast oltre a Christian Bale nei panni di Batman troviamo Gary Oldman, Aaron Eckart e l’indimenticabile Heath Ledger nei panni di Joker, ruolo che gli valse l’Oscar postumo come miglior attore non protagonista.
Il cavaliere oscuro è uno di quei film che fanno parlare lungamente di sé. Nel bene e nel male, una pellicola capace di suscitare grandi reazioni. Innovativo sotto tanti punti di vista, compreso l’uso per la prima volta della tecnologia IMAX per alcune riprese, il film di Nolan è anche una di quelle pellicole che si possono guardare sotto diverse punti di vista senza annoiarsi mai.
Ma al di là della spettacolarità di certe scene, come l’esplosione dell’ospedale o la rapina in banca all’inizio, è chiaro che tutto il film è basato sul rapporto tra Batman e Joker. Del resto l’interrogatorio alla centrale di polizia è probabilmente una delle scene più belle mai viste al cinema.
Solo che l’eterna lotta tra il Bene e il Male non è una più una battaglia bensì una fantastica coreografia che porta i due estremi a mischiarsi e rispecchiarsi l’uno nell’altro.
Davvero un grandissimo film!
1) Il Padrino
Concludiamo la nostra classifica dei migliori film crime con il primo capitolo della trilogia dedicata alla famiglia Corleone. The Godfather (1972) è probabilmente il più famoso film sulla mafia italo-americana mai uscito nelle sale del cinema. Basato sul libro omonimo scritto da Mario Puzo che collaborò alla stesura della sceneggiatura, è diretto da Francis Ford Coppola e interpretato, tra gli altri, da Marlon Brando, Al Pacino, James Caan, Robert Duvall e Diane Keaton.
A New York, in occasione della proiezione del film si passò dalle consuete quattro proiezioni giornaliere a sette, tutte sold out nonostante il prezzo del biglietto anch’esso aumentato considerevolmente. Del resto Il Padrino è uno di quei film che ha segnato la storia del cinema. Nonostante ci fossero stati altri film sulla mafia e sul gangsterismo in questo primo capitolo Coppola ha saputo andare oltre quanto già visto fino a quel momento dando ai suoi personaggi una profondità e una complessità psicologica mai viste prima.
Ed è proprio grazie alla profondità di questi personaggi che in seguito abbiamo avuto film come Quei bravi ragazzi e serie televisive come I Soprano. Per non parlare, poi, di tutte le parodie, omaggi e citazioni presenti dal 1972 a oggi al cinema e in televisione.