8) La bella e la bestia: tra i migliori film d’animazione di sempre secondo i nostri utenti
Anticonformista come la sua protagonista Belle, La bella e la bestia ha mostrato al mondo che la bellezza si cela dietro l’apparenza, innovando il genere d’animazione innalzando a principe una temibile Bestia e rendendo infernale il bel Gastone. Arrivato nelle sale nel 1992, La bella e la bestia è stato il primo cartoon della storia a ottenere una nomination ai premi Oscar come Miglior Film. Ed è tuttora un intramontabile classico considerato dai membri della nostra Community tra i migliori film d’animazione della storia. La bella e la bestia ha sovvertito per primo i classici ruoli fiabeschi; il villain non corrisponde più al personaggio sgraziato poiché è la bellezza stessa a essere ingannevole.
Ma è soprattutto il personaggio di Belle a segnare la rivoluzione del genere, poiché considerata la prima vera eroina femminista disneyana.
Belle, infatti, riesce a trovare il suo principe azzurro anche sotto la superficie di una spaventosa Bestia, ignorando qualsiasi schema e principio predominante nella società dell’epoca. A discapito delle apparenze, inoltre, Belle è sola e incompresa in un mondo chiuso che non ammette diversità né creatività quasi quanto la sua Bestia. La protagonista femminile della vicenda lotta però contro qualsiasi pregiudizio e imposizione, a differenza della controparte maschile della vicenda che scappa e si nasconde da quella società in cui non è il benvenuto. La pellicola diretta da Gary Trousdale e Kirk Wise, attraverso la sua morale, ci ricorda anche l’importanza delle seconde possibilità. Non fermarsi all’apparenza implica infatti concedere un’altra chance a persone o occasioni che in un primo momento sono sembrate sbagliate, riservando loro la possibilità di sorprenderci.
Il valore della bellezza interiore, il potere salvifico dell’amore, la capacità di andare oltre la superficie delle cose sono le principali tematiche veicolate dal celeberrimo film d’animazione, la cui costante attualità ha contribuito a renderlo uno dei classici più amati di sempre. Non a caso, sono numerosissimi gli adattamenti e le trasposizioni succedutesi negli anni di questa fiaba immortale. Potete leggere qui la classifica dei migliori film animati di sempre, secondo IMDb.
7) La città incantata
L’inconfondibile firma di Hayao Miyazaki si palesa fin dai primi istanti di apertura del bellissimo film d’animazione La città incantata. Come nei suoi film più profondi e complessi, anche la storia della piccola Chihiro inizia con una drammatica rottura dello status quo, volta a creare un’intricata tela narrativa il cui obiettivo è quello di riequilibrare una situazione ormai perduta, permettendo così ai personaggi di evolvere e cambiare. La città incantata è un viaggio verso l’ignoto per ritrovare se stessi, è un inno alla crescita e al cambiamento, ed è semplicemente tra i migliori film d’animazione di sempre a detta dei nostri utenti. Acclamato all’unanimità dalla critica, La città incantata è considerato uno dei migliori film degli anni 2000, conquistando l’Oscar per il miglior film d’animazione nel 2003.
Liberamente ispirata al romanzo fantastico Il meraviglioso paese oltre la nebbia della scrittrice Sachiko Kashiwaba, la pellicola narra le avventure di Chihiro, una bambina di dieci anni che si introduce senza rendersene conto, insieme ai genitori, in una città incantata abitata da yōkai (spiriti). Qui i genitori della bambina vengono trasformati in maiali dalla potente maga Yubaba, e la piccola protagonista decide di rimanere nel regno fatato per tentare di liberarli. Rimasta sola senza l’aiuto dei suoi cari, ha inizio un’avventura travagliata che porterà Chihiro a compiere una totale metamorfosi. La bambina è costretta infatti a cercare la sua vera identità scontrandosi con i suoi difetti e le sue stranezze, per poi cambiare grazie ai traumi subiti, alle persone che incontra e ai legami che instaura in quel non-luogo incantato che diventa però più influente della realtà.
La città incantata rappresenta l’esatto momento del cambiamento a cui nessuno può sottrarsi, il coming of age della sua protagonista che dall’infanzia compie il passaggio verso l’età adulta.
Questo spettacolo visivo e narrativo del regista giapponese, oltre a mostrare come nessuno il naturale processo di crescita, rappresenta inoltre una tagliente critica alla società consumistica, e al lavoro come unico scopo di vita che porta gli adulti ad abbandonare il proprio bambino interiore. La città incantata è in grado però di avvicinarci di nuovo a quel bambino che risiede in ognuno di noi.
6) Coco
Sospeso tra il mondo dei vivi e il mondo dei morti, Coco è tra i più toccanti, profondi e radicali film che la Pixar abbia mai prodotto. In un mondo sempre più ossessionato dalla giovinezza a tutti i costi, questo capolavoro d’animazione riporta l’attenzione sul più grande rimosso della società occidentale, ricordando a grandi e piccini la naturalezza della morte e, ancor di più, l’importanza della memoria. Nel variopinto aldilà mostrato dal lungometraggio, si assiste infatti alla sparizione definitiva e dolorosa di chi non è più ricordato da nessuno. L’importanza del ricordo e delle radici, della famiglia e dell’appartenenza a una comunità, è centrale in Coco quanto nella vita degli individui, poiché è grazie alla memoria che i defunti continuano a vivere per sempre nel mondo dei vivi.
La commovente e profonda vicenda è valsa a Coco il riconoscimento tra i migliori film d’animazione di sempre da parte della nostra Community (e non solo). La toccante pellicola ha infatti conquistato due premi Oscar nel 2018.
Il lungometraggio animato parte dallo spunto del Día de los Muertos per raccontare la storia del giovane Miguel, aspirante musicista in una famiglia in cui la musica è bandita poiché, diverse generazioni prima, la matriarca Imelda è stata abbandonata dal marito, determinato a inseguire il suo sogno e diventare un cantante di successo. Deciso a partecipare a una gara canora in occasione della festa, Miguel si trova costretto a rubare la chitarra del celebre cantante e attore messicano Ernesto de la Cruz direttamente dal suo mausoleo. Rubare ai morti è però peccato, ed è ancora più grave se commesso proprio in occasione del Día de los Muertos. Miguel si ritrova quindi catapultato nel Regno dei Morti, dove incontra i suoi familiari defunti e scopre i segreti e le tradizioni nascoste della sua famiglia.
Attraverso la celebrazione dei legami familiari e la loro inossidabilità oltre il tempo e la morte, Coco diventa una guida all’elaborazione del lutto, e un invito a onorare il ricordo di chi non c’è più invece di logorarsi per la perdita. Insegnamento che rende questo film d’animazione semplicemente fondamentale.
5) Shrek: uno dei migliori film d’animazione di sempre secondo gli utenti della Community di Hall of Series
Il film d’animazione incentrato sul celebre orco Shrek ha posto la sua irresistibile comicità al servizio di un insegnamento universale: l’apparenza inganna. Nonostante si presenti come un misantropo burbero e scorbutico, Shrek nasconde infatti un animo gentile e altruista, che emerge soprattutto con il suo fido Ciuchino e, successivamente, con la principessa Fiona. Secondo i membri del nostro gruppo Facebook, Shrek è però tra i migliori film d’animazione di sempre poiché ha totalmente innovato il suo stesso genere rovesciando i canoni tradizionali della fiaba e dei cartoni. L’eroe tradizionalmente rappresentato dal bellissimo principe azzurro, diventa un ripugnante orco che agisce esclusivamente per interesse personale nel capolavoro della DreamWorks. Shrek, infatti, accetta di salvare la principessa Fiona solo per riavere indietro la sua palude, non nutrendo alcun sentimento romantico nei confronti della giovane.
Caratteristica che nel 2002 è valsa a Shrek il premio Oscar come Miglior Film d’Animazione, categoria inaugurata quello stesso anno.
Al primo capitolo della saga animata sono poi seguiti altri 3 lungometraggi dedicati all’orco più famoso del cinema, ciascuno dei quali ha rafforzato sempre di più il successo del franchise. È recentemente stato annunciato un quinto film d’animazione dedicato a Shrek, che arriverà nelle sale di tutto il mondo nel 2026. Sebbene ci sia parecchio da attendere prima di poter ritrovare nuovamente tutti gli amati protagonisti della saga, è possibile ingannare l’attesa riguardando i precedenti film a loro dedicati.
Per il suo tagliente umorismo e per l’ironia che lo caratterizza, Shrek riesce a farsi apprezzare a qualsiasi età e, soprattutto, in qualsiasi tempo. La storia di un orco visto come creatura mostruosa dalla popolazione, che si rivela però più umano di coloro che gli danno la caccia, offre infatti in chiave leggera profondi spunti di riflessione su quanta importanza si dia all’apparenza, elemento sottolineato anche dal finale omaggiante la vicenda de La bella e la bestia. E profondamente attuale ancora oggi più di quanto lo sia stato al suo esordio.