Migliori film di sempre – Il Padrino (1972)
- Disponibile su Paramount+, Netflix e Now.
- Un film di Francis Ford Coppola.
“Uno dei più grandi successi di critica e commerciali di Hollywood, Il Padrino fa tutto nel modo giusto; non solo il film ha trasceso le aspettative, ma ha anche stabilito nuovi parametri di riferimento per il cinema americano”. Così si legge su Rotten Tomatoes, a proposito di uno dei migliori film di sempre. In questo caso, il giudizio unanime di critica e pubblico fu immediato fin dal primissimo momento: Il Padrino fu un uragano che cambiò la storia, dando l’idea da subito che fosse qualcosa di davvero speciale.
Francis Ford Coppola, autore del film, diede così vita a un film che riscrisse molti dei record al botteghino, ottenendo un successo inimmaginabile alla vigilia. Un successo fragoroso da ogni punto di vista: si sprecano, a riguardo, gli omaggi successivi alla colonna sonora, ai vari personaggi e in particolare al protagonista Don Vito Corleone, interpretato da un inedito Marlon Brando e tramutatosi in archetipo di un’infinità di personaggi successivi che ne hanno raccolto l’ingombrante eredità.
Eredità raccolta dallo stesso franchise, visto che da Il Padrino fu tratto un sequel altrettanto acclamato dalla critica e dal pubblico, e un terzo film che invece è ancora oggi materia divisiva tra gli appassionati. Il secondo, se possibile, è persino superiore al primo, ma parliamo di questioni soggettive. Quel che è certo è che Il Padrino abbia offerto la base fondamentale per gran parte dei mob movies arrivati in seguito: è, da cinquant’anni, un cardine fondamentale della settima arte. Un’offerta irrinunciabile, ogni volta che si ha l’occasione di riguardarlo.
Fight Club (1999)
- Disponibile su Disney+ e Timvision.
- Un film di David Fincher.
C’è un filo conduttore pressoché invisibile che unisce mondi distantissimi, all’interno di questo articolo dedicato ad alcuni tra i migliori film di sempre. Una parola chiave, già evocata in contesti molto differenti sia a proposito di Tempi Moderni che di Taxi Driver: alienazione. Se possibile, Fight Club è in qualche modo la sublimazione del percorso sui generis, attraverso la prospettiva più contemporanea tra quelle riportate finora. Parliamo, non a caso, del film più recente tra quelli esposti nell’articolo, e al centro della trama c’è un uomo che ha a sua volta dato vita a numerosi tentativi d’imitazione non riusciti, nonché omaggi diretti che hanno invece scritto capitoli importanti della storia recente (sì dai, Mr. Robot).
Il film di David Fincher è un altro di quegli esempi legati alla tendenza di una certa critica a cogliere solo a posteriori il vero valore di un’opera magistrale. È, semplicemente, il destino dei film di rottura, quelli che cercano di raccontare qualcosa di davvero nuovo: farlo col coraggio dei pionieri per poi essere compresi dopo decenni. Quel momento è oggi presente: al tempo dell’uscita, Fight Club spaccò in due la critica (spesso con motivazioni piuttosto futili), mentre ora è presente a pieno diritto nelle classifiche dei migliori film di sempre. E il pubblico? Il pubblico torna lì ogni volta che riascolta Where Is My Mind: il brano, non a caso, è stato poi riutilizzato in svariati altri film e serie tv, ma la connessione ancestrale sarà sempre con Fight Club. Un cult dei nostri tempi, da ogni punto di vista.