7) Le avventure di Ichabod e Mr. Toad (1949)
Il 5 ottobre 1949, i Walt Disney Studios presentarono al mondo uno dei loro film d’animazione migliori, tra i più affascinanti.
Questo lungometraggio, il cui titolo originale è “The Adventures of Ichabod and Mr. Toad”, rappresenta un esempio immediato della capacità della casa di Topolino di adattare storie classiche in modo accattivante e innovativo. Diviso in due segmenti distinti, il film trae ispirazione da due celebri opere della letteratura. Il primo è “Il vento tra i salici” di Kenneth Grahame, mentre il secondo è “La leggenda di Sleepy Hollow” di Washington Irving.
La prima metà del film è dedicata a “Il vento tra i salici”, una storia che ha conquistato lettori di tutte le età fin dalla sua pubblicazione nel 1908. Al centro della narrazione troviamo J. Thaddeus Toad, un eccentrico e avventuroso rospo con una passione sfrenata per la velocità e i veicoli a motore. La sua irrefrenabile sete di avventure lo mette in guai seri che minacciano di rovinare non solo lui ma anche i suoi fedeli amici: il pacato topo Ratty, il saggio tasso Badger e il timido talpa Mole. La storia si sviluppa attraverso una serie di eventi frenetici e comici, culminando con un drammatico inseguimento e una risoluzione che mette in evidenza i valori dell’amicizia.
La seconda metà del film si sposta nell’America coloniale per raccontare “La leggenda di Sleepy Hollow”, una storia intrisa di mistero e folklore.
Il protagonista, Ichabod Crane, è un maestro di scuola magro e goffo, che arriva nel piccolo villaggio di Sleepy Hollow con l’intenzione di conquistare il cuore della bella e ricca Katrina Van Tassel. Tuttavia, il suo rivale in amore, il robusto e determinato Brom Bones, non è disposto a cedere facilmente. La narrazione si arricchisce di tensione quando la leggenda del Cavaliere Senza Testa entra in scena. Questa figura spettrale rappresenta una minaccia tanto reale quanto simbolica per Ichabod.
Le avventure di Ichabod e Mr. Toad si distingue per la sua capacità di fondere due storie molto diverse in un’unica esperienza cinematografica coesa. Nonostante i toni contrastanti delle due metà – una più leggera e comica, l’altra più oscura e misteriosa – il film riesce a mantenere un equilibrio perfetto. Merito anche alla voce narrante di Bing Crosby, che conferisce un tocco accattivante alla narrazione.
8) Bianca e Bernie nella terra dei canguri (1990)
Bianca e Bernie nella Terra dei Canguri è il seguito del film del 1977 ed entra nel novero delle pellicole appartenenti al cosiddetto Risorgimento Disney a cui accennavamo prima. Si tratta di un periodo di grande svolta per la casa di produzione, sempre più rivolta a un rinnovamento narrativo e tecnico. Un decennio di ripresa e successi come La Sirenetta (qui la nostra recensione del live action), La Bella e la Bestia, Tarzan (considerato uno dei migliori film Disney degli anni Novanta, qui gli altri) e Aladdin. L’attenzione stavolta è rivolta ai personaggi e alla loro psiche. Per la prima volta sono davvero padroni del loro destino e caratterizzati da una tridimensionalità nuova.
Seppur meno memorabile, anche Bianca e Bernie nella terra dei canguri appartiene dunque a quel magico decennio ed effettivamente, una differenza con il predecessore si percepisce eccome. Non solo nei due piccoli protagonisti ma anche e soprattutto nella realizzazione stessa del film. Questo secondo capitolo si concentra nuovamente sulle avventure di Bianca e Bernie, due coraggiosi topolini membri della Società di Salvataggio, un’organizzazione internazionale che risponde alle richieste di aiuto di bambini in difficoltà.
Nel sequel, la coppia viene inviata in Australia per salvare un ragazzino o di nome Cody, rapito da un avido cacciatore di animali, McLeach. La storia si svolge nel suggestivo outback australiano, offrendo un’ambientazione ricca di flora e fauna esotica, che conferisce al film un fascino unico. Bianca e Bernie sono maggiormente approfonditi e arricchiti di nuove sfumature caratteriali non solo a livello individuale ma anche nel rapporto a due. Il film presenta poi una serie di personaggi affascinanti ed eccentrici, come già accaduto nel primo film. Il villano McLeach è uno dei più spietati della Disney, un bracconiere senza scrupoli che rappresenta per chiunque gli si pari davanti.
Uno degli aspetti migliori di questo film Disney è l’uso pionieristico della tecnologia.
Il film è stato il primo lungometraggio animato a utilizzare il sistema CAPS (Computer Animation Production System). Sistema sviluppato da Disney e Pixar, che ha rivoluzionato il processo di colorazione e composizione dei fotogrammi. Questo ha permesso una qualità visiva più elevata e una maggiore fluidità nelle animazioni, rendendo le scene d’azione più dinamiche e coinvolgenti. Nonostante sia spesso trascurato rispetto ad altri classici Disney, Bianca e Bernie nella terra dei canguri merita di essere rivalutato. Il film offre una trama avvincente, personaggi ben caratterizzati e innovazioni tecniche che lo rendono un pezzo importante nella storia dell’animazione.