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10 grandi film che diventano horror all’improvviso

8) Possession (1981)

Possession tra i migliori film horror su amore disfunzionali

Tra i migliori film horror sugli amori disfunzionali

Tra i film che trattano anche temi di amore disfunzionale (ne parliamo qui in questo articolo), Possession mescola generi, sconvolge, spaventa e sorprende. Possession, diretto da Andrzej Żuławski, è un film che, sebbene inizialmente possa sembrare un horror tradizionale, diventa sempre più inquietante e profondo man mano che la trama si sviluppa. La storia ruota attorno alla relazione tra un spia internazionale, interpretata da Sam Neill, e sua moglie, interpretata da Isabelle Adjani. Dopo aver chiesto il divorzio, la salute mentale della donna inizia a deteriorarsi, portandola a comportamenti sempre più strani e inquietanti. Anche se il film assume una piega ancora più distorta a metà percorso, gli elementi del thriller psicologico sono presenti fin dall’inizio, simili a quanto accade ne Il cigno nero.

Possession si evolve in un’intensa e surreale esplorazione psicologica, con la sua rappresentazione della crescente tensione e del caos emotivo che diventa sempre più marcata. Il film non solo esplora la salute mentale e il declino di una relazione matrimoniale, ma affronta anche temi universali come l’identità e la dualità. La rappresentazione di Żuławski dell’instabilità mentale e della disintegrazione di un matrimonio conferisce al film una profondità che lo distingue nel genere horror. Insomma, possiamo dire che Possession è un film che pur iniziando con elementi di thriller psicologico, si trasforma in una potente e inquietante esplorazione dell’orrore. La sua capacità di intrecciare temi complessi come la salute mentale e le dinamiche relazionali con elementi surreali lo rende un’opera indimenticabile e disturbante.

9) Il mistero della donna scomparsa (1988)

Il film olandese Il Mistero della donna scomparsa

Il mistero della donna scomparsa (in olandese, “Spoorloos”), diretto da George Sluizer, è un thriller misterioso che riesce a incutere paura e inquietudine simili a quelli di un vero film horror, soprattutto man mano che la trama si sviluppa. La storia segue una giovane coppia, interpretata da Gene Bervoets e Johanna ter Steege, in vacanza, che si ferma in una stazione di servizio affollata. Qui, Saskia viene rapita, lasciando Rex, il suo compagno, in uno stato di disperazione. Tre anni dopo il rapimento, Rex inizia a ricevere lettere misteriose che lo spingono a scavare nel passato e a cercare risposte. Il mistero della donna scomparsa è un’analisi inquietante del lutto e dell’ossessione, con una narrazione innovativa che cattura davvero l’attenzione del pubblico.

La costruzione lenta della tensione contribuisce a rendere il film ancora più coinvolgente, mantenendo gli spettatori costantemente sulle spine. La pellicola si distingue per la sua atmosfera angosciante e per il climax horror che si manifesta verso la fine. Tutto ciò rende il film una visione imperdibile per gli appassionati del genere. La combinazione di un racconto coinvolgente con elementi di terrore psicologico rende il film un thriller memorabile e disturbante (qui trovi 8 film horror che in fondo sono abbastanza sopravvalutati).

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