5) Metropolis (Fritz Lang, 1927)
Ami Blade Runner, The Matrix, Ex Machina e qualsiasi prodotto fantascientifico che ha come protagonisti robot, androidi o ginoidi (il corrispettivo femminile, dal greco γυνή ghinē «donna», di androide)? Allora è tuo dovere vedere – o rivedere – Metropolis di Fritz Lang. Non solo per la sua importanza storia e il suo impatto sul cinema, ma questa pellicola ha fondato l’immaginario duraturo del robot nel cinema e del concetto di umanità artificiale. Come il precedente, appartiene al cinema espressionista tedesco e si tratta di un’opera che ha plasmato l’estetica e la simbologia dei robot nella cultura popolare e nel cinema fantascientifico fino ai giorni nostri. Maria, la ginoide protagonista del film, è stata la prima nella storia del cinema a essere rappresentata con un’estetica che bilancia tratti umani e meccanici. Letteralmente, è la “madre” di tutti i robot, cyborg, androidi e ginoidi che abbiamo visto sul grande schermo.
Se Nosferatu è un viaggio nell’immaginario horror, riprendere Metropolis vuol dire scavare sino alle radici della fantascienza e della sua estetica fondante. Creata dall’artista Walter Schulze-Mittendorff, Maria è un capolavoro di estetica futurista e ingegneria visiva. Sia nel cinema, che nella serialità televisiva, possiamo vedere Maria in tutte le sue infinite varianti. Da Blade Runner, passando per Alien, a Raised by Wolves (restando su Ridley Scott), l’estetica e l’immaginario di Metropolis si sono evolute e riadattate, mantenendo, tuttavia, l’essenza. Proprio in Raised by Wolves, Madre, la ginoide protagonista, quando entra in modalità da combattimento, assume delle sembianze particolarmente simili a quelle di Maria.
Entrambe madri (benché a modo loro, perché artificiali), entrambe con la stessa estetica. Non mi sembra proprio una coincidenza. Metropolis si inserisce tra i migliori film presenti su Prime Video perché è il pilastro attorno a cui un’intera gamma di film fantascientifici è nata e, in questo senso, merita tale riconoscimento.