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I 7 film più strani che puoi trovare adesso su MUBI

Copertina di Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives (IFC Center)
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L’ancora fresca creatura di Efe Çakarel non smette davvero mai di stupirci con il suo catalogo d’autore e spesso irreperibile su altre piattaforme. MUBI infatti si dedica ogni giorno ad aggiungere un nuovo film alla sua collezione per un breve periodo, garantendo così una rotazione costante di contenuti. Ma non solo. Oltre allo streaming, la OTT di nicchia produce e distribuisce film di registi emergenti e affermati, rendendoli disponibili in esclusiva per oltre 190 paesi. Pertanto, visto che non smette mai di stupirci, scopriamo alcuni dei migliori film su MUBI presenti adesso!

In particolare, facciamo riferimento a prodotti singolari, insoliti e narrativamente criptici a primo impatto. Inutile dire che questa potrebbe essere una vera manna per quella fazione di spettatori che non tollerano lo stile tradizionale o classico. Mentre per coloro che si collocano dalla parte opposta, questi spettacoli possono apparire troppo astrusi o addirittura farraginosi per certi versi. Non si può negare però che, da molti tra i film più strani, emergano grandiosi registi!

Tra gli altri è doveroso menzionare il visionario Tim Burton e il “censurato” Lars von Trier

Quest’ultimo di opere controverse ce ne ha lasciate davvero tante, se analizziamo film come Antichrist o Nymphomaniac (qui trovi serie tv da guardare se ti piace Von Trier)! Nel caso specifico, quindi, astenersi dal dare giudizi prettamente positivi può anche essere apprezzabile, in quanto ci vuole una certa preparazione cinematografica per affrontare discorsi del genere. Tuttavia oggi, noi cercheremo di volare un po’ più basso! Poiché, nonostante le scelte da cinema d’essai propria di MUBI, ricordiamoci che il piccolo schermo cerca di raggiungere un po’ tutti senza eccessive pretese.

E da una ricerca puntuale alle ultime settimane sono emersi ben 7 tra i film più strani in circolazione limitatamente alla piattaforma. Anche se, detto fra noi, anche facendo una cernita su un raggio più ampio, molti di questi vincerebbero a prescindere la medaglia in termini di bizzarrie. Dunque, aprite le vostre menti, abbattete ogni pregiudizio e che la rassegna abbia inizio!

1) Aftersun è uno dei migliori film su MUBI per il suo potere evocativo

Aftersun, uno dei migliori film su MUBI

Parliamo di un film sottile e delicato diretto nel 2022 da Charlotte Wells al suo debutto cinematografico. È una meditazione nostalgica che esplora i ricordi, il legame padre-figlia e il peso delle emozioni più nascoste. La storia segue Sophie, una donna adulta che ripercorre le vacanze estive trascorse con suo padre Calum quando era bambina. Durante queste vacanze in una località turistica di basso profilo, il rapporto tra Sophie e Calum si mostra tenero ma anche carico di sottintesi, rivelando crepe emotive che da bambina non era in grado di comprendere. Attraverso una narrazione frammentata, il film alterna le prospettive adulte e infantili di Sophie, con i ricordi che si intrecciano ai suoi tentativi di capire chi fosse davvero suo padre e cosa stesse affrontando emotivamente.

Questo tra i migliori film su MUBI è costruito come un mosaico di ricordi, dove i dettagli del passato emergono in modo non lineare. Questa struttura ambivalente riflette il modo in cui spesso riviviamo e rielaboriamo il passato. Alcune scene hanno un’atmosfera quasi spettrale, come se fossero immerse in una nebbia di malinconia. La colonna sonora include brani nostalgici degli anni ’90, ma il momento più iconico è una scena in cui Calum balla sulle note di “Under Pressure” dei Queen e David Bowie. Curiosa è inoltre la scelta di raccontare le vacanze attraverso il filtro di vecchi filmati girati con una videocamera miniDV.

Questo dettaglio aggiunge un elemento di straniamento e intimità alla storia

Infatti lo spettatore si sente come se stesse curiosando nei ricordi più privati di Sophie! Rimanendo invece sul protagonista, egli appare come un uomo amorevole ma profondamente tormentato. Le sue lotte interiori non vengono mai dichiarate apertamente, ma emergono attraverso piccoli dettagli: i momenti di solitudine, i silenzi e i gesti sottili. Così come alcuni segmenti sembrano sfociare nell’immaginazione adulta di Sophie, con il passato e il presente che si mescolano. Questa fusione di memoria e percezione crea un’esperienza visiva unica, quasi sognante. In fin dei conti la pellicola esamina l’amore e le incomprensioni tra un padre e una figlia.

E a questo proposito è pervasa dal senso che Sophie stia cercando di riconciliare i ricordi belli con la consapevolezza del dolore che il padre nascondeva. Non mancano quindi le riflessioni su come questi vengano plasmati dalle sensazioni e da ciò che scegliamo di vedere o ignorare. In conclusione Aftersun (date un’occhiata a questo focus sul film) non è solo un film, ma un’esperienza nei meandri dei sentimenti più atavici! Il passato può ferirci o redimerci, sta a noi saper imparare dagli errori e coltivare la nostra rivalsa per il futuro.

2) “Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives” è un titolo che la dice lunga

Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives, uno dei film più strani di sempre (American Cinematheque)

Stavolta analizziamo un film thailandese del 2010 diretto da Apichatpong Weerasethakul e vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes. Questo show è famoso per la sua atmosfera onirica, il ritmo contemplativo e l’integrazione di elementi spirituali e soprannaturali nella vita quotidiana. La storia segue Boonmee, un uomo malato terminale che trascorre i suoi ultimi giorni in una casa rurale, circondato da familiari e presenze ultraterrene. Durante questo periodo, Boonmee inizia a rivivere ricordi delle sue vite passate e a interagire con spiriti e creature misteriose. Durante una cena, lo spirito della defunta moglie di Boonmee appare e inizia a parlare con la famiglia come se fosse una visita normale. Poco dopo, arriva il figlio scomparso, che si è trasformato in una creatura pelosa dagli occhi rossi, nota come “scimmia fantasma”.

Tuttavia l’uomo ricorda anche esilaranti episodi di reincarnazione, come quando era una principessa che si innamorò di un pesce. Questa tra le scene più enigmatiche, vede un pesce-gatto gigante interagire appunto con una principessa in una sequenza poetica e simbolica che sfida ogni logica narrativa. Pertanto la storia non segue una struttura lineare, ma alterna momenti di vita quotidiana, visioni oniriche e flashback delle vite precedenti. Prevedibile è dunque il ricorso all’esplorazione del ciclo della vita e della morte attraverso la lente della spiritualità buddista e delle credenze animistiche tailandesi. Qui gli spiriti, gli animali e gli esseri umani interagiscono senza distinzione, sfumando i confini tra le varie dimensioni parallele. Ed è importante sottolineare come Boonmee non riflette solo sulle sue vite passate, ma anche sul suo rapporto con le persone care che ha perso.

La maggior parte delle situazioni si svolgono quindi con un ritmo deliberatamente calmo

Queste invitano infatti lo spettatore a immergersi nell’atmosfera piuttosto che cercare risposte immediate. Così come molti eventi e dialoghi sono lasciati senza spiegazioni, permettendo al pubblico di interpretare liberamente. Vengono inoltre utilizzati giochi di luce e ombra, specialmente nelle scene notturne nella foresta, per creare un’atmosfera ultraterrena. Dal punto di vista più filosofico invece, la reincarnazione viene mostrata non come un concetto troppo astratto, ma come parte integrante della realtà di Boonmee. E sebbene non esplicito, il film contiene riferimenti alla storia politica della Thailandia, intrecciando spiritualità e storia sociale.

Detto ciò, nonostante fosse stato acclamato per la sua profondità spirituale, è stato anche criticato per il ritmo estremamente flemmatico e la mancanza di una trama ben riconoscibile. In sostanza, se per i primi lo hanno trovato ipnotico e toccante, i secondi lo hanno considerato impenetrabile e troppo enigmatico. La sua anomalia risiede nell’integrazione senza sforzo tra il quotidiano e l’altro, creando così un’opera profondamente poetica e simbolica. In giro ne troverete sicuramente pochi simili, quindi che vi piaccia a o meno, è comunque uno dei film più strani da portare nel proprio bagaglio.

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