2) The Lighthouse (2019)
Il regista Robert Eggers ha scelto di utilizzare il bianco e nero per girare uno dei migliori film thriller degli ultimi anni. I due protagonisti, Willem Dafoe e Robert Pattinson, si muovono all’interno di un contesto altrettanto azzeccato nel creare la tipica atmosfera di suspence e di tensione, tanto cara a questo genere cinematografico.
La trama si snoda infatti su di un faro situato su un’isola al largo della costa del New England, dove la storia del guardiano e del suo giovane aiutante diventa un pretesto per analizzare i lati più oscuri dell’essere umano. Lo stesso regista ha dichiarato di essersi basato sugli studi di Sigmund Freud e sulle teorie di Carl Gustav Jung. Ci sono poi citazioni a opere letterarie legate al mare e ai suoi elementi, come La ballata del vecchio marinaio di Coleridge, e ai miti greci di Poseidone e Prometeo.
Così tra il rumore delle onde in burrasca, l’odore salmastro del mare e le grida dei gabbiani, noi spettatori veniamo incantati dal fascino dell’ambiente naturale, tanto estremo quanto magnetico. Una bellezza selvaggia che entra in conflitto con l’incubo vissuto dai due protagonisti, dal quale emergono allucinazioni, squilibri mentali e inevitabile senso di solitudine.
Un solo elemento sembra portare speranza nelle loro vite: la luce del faro, emblema di salvezza perché illumina il buio, fisico e psicologico. Luce che può anche essere una trappola, un richiamo ammaliante, come le sirene di Ulisse. The Lighthouse è un thriller fine, elaborato, non facile, ma meritevole di comparire nel nostro elenco.
3) The Nest (2019)
Questo thriller del 2019 ha segnato il debutto alla regia di Roberto De Feo per quel che riguarda i lungometraggi, riuscendo a convincere sia il pubblico che la critica. La storia è quella di Samuel, un adolescente paraplegico che vive insieme alla famiglia borghese in una villa immersa nella campagna piemontese. Il ragazzo conduce le sue giornate incastrato tra una madre soffocante e le lezioni di pianoforte e di musica classica, unico genere a essere accettato all’interno delle mura domestiche. L’ottusità vanesia del contesto famigliare viene però spezzata dall’arrivo di Denise, una ragazza ribelle che mostrerà a Samuel la vita al di fuori della rigida visione dei parenti più stretti.
Da questo momento in avanti si susseguiranno avvenimenti via via sempre più strani e inquietanti, tipici dei migliori film thriller. La colonna sonora alterna pezzi rock a composizioni classiche ed è uno dei punti forti di questo prodotto, insieme alla sobrietà del cast, per la maggior parte italiano, e all’abile regia di De Feo. È evidente inoltre l’influenza di pellicole come The Others, in cui la casa stessa diventa un personaggio claustrofobico e dominante. Riuscirà Samuel a liberarsi dal giogo materno e dalle stanze nelle quali è rinchiuso? A quale prezzo?
The Nest è un thriller psicologico come non se ne vedevano da tempo nel panorama cinematografico italiano che riesce a portare avanti un’eredità lasciata dai grandi maestri del genere, quali Dario Argento e Lucio Fulci.