3) Justice League, un capitolo infelice della carriera di Zack Snyder
Restiamo nel mondo dei Supereroi e spostiamoci su un altro grande flop della DC Comics, almeno in termini di critica. Justice League, come Suicide Squad, presenta un cast corale di prim’ordine: Ben Affleck è Batman, Henry Cavill interpreta Superman, Gal Gadot nei panni di Wonder Woman e Jason Momoa come Aquaman.
La produzione del film ha subito significativi cambiamenti a causa di eventi tragici e decisioni dello studio, portando a una versione del film che ha poco in comune con la visione originale di Snyder. Si tratta di un caso molto particolare e delicato, dato che durante la post-produzione del film, Snyder ha dovuto affrontare una terribile tragedia personale per via del suicidio di sua figlia. Questo evento ha spinto Snyder e sua moglie Deborah, che era anche produttrice del film, a lasciare il progetto per concentrarsi sulla loro famiglia. La Warner Bros. assunse Joss Whedon per completare il film.
Whedon effettuò altre ampie riprese aggiuntive e finì per modificare sensibilmente la trama del film nel tono e nello stile. Questo ha portato inevitabilmente a un risultato finale totalmente differente dalla visione originale di Snyder. Joss Whedon optò per un tono più leggero e umoristico, contrariamente allo stile più cupo e serio tipico dei film di Snyder. Inoltre, parecchie delle sequenze originali girate furono state tagliate o alterate, riducendo la profondità dei personaggi e addirittura cambiando l’arco narrativo complessivo. Il risultato, agli occhi del pubblico e della critica, fu una trama incoerente e la totale assenza dello sviluppo dei personaggi. Come accadde per David Ayer in Suicide Squad, i fan si schierarono dalla parte del regista, inneggiando allo “Snyder Cut”. Tale movimento convinse la Warner Bros. a realizzare e rilasciare Zack Snyder’s Justice League su HBO Max nel 2021. La “Snyder Cut” venne accolta con entusiasmo, ricevendo recensioni generalmente positive.
4) Alien 3, diretto da David Fincher
Il primo sequel rinnegato di questa lista è Alien 3, film di fantascienza del 1992 diretto da David Fincher, uno dei migliori registi del cinema. Si tratta appunto del terzo capitolo della celebre saga di Alien, seguita ai precedenti film di Ridley Scott e James Cameron.
La produzione del film ha visto numerosi problemi, tra cui cambi di sceneggiatura, conflitti tra i produttori e il regista e diverse difficoltà sul set. Tutti fattori che hanno contribuito a far sì che David Fincher ripudiasse il film. La trama riprende la storia dopo gli eventi del film del 1986. L’ufficiale Ellen Ripley si ritrova a bordo della nave spaziale Sulaco insieme a un gruppo di sopravvissuti. A causa di un incendio a bordo, la navetta di salvataggio si schianta su una colonia penale abitata da detenuti maschi. Ripley è l’unica superstite della navetta, e mentre cerca di adattarsi alla vita nella colonia, scopre che un’altra creatura aliena è arrivata con lei.
David Fincher ha ripudiato pubblicamente Alien 3 a causa delle gravi difficoltà e delle interferenze che ha dovuto affrontare durante la produzione del film. Per certi versi, il regista sapeva già a cosa sarebbe andato incontro, dato che il film subì numerosi cambi di sceneggiatura e di regia prima che lui accettasse l’incarico. Ma anche mentre lui era al comando, la sceneggiatura non è stata approvata definitivamente, creando non poche incertezze sul set. Inoltre, Fincher ebbe diversi problemi con la 20th Century Fox, che esercitò un controllo totale sulla parte creativa, compromettendo la visione del regista. Tutte queste difficoltà imposte dall’alto fecero sì che sia autori che attori lavorassero in un clima di tensione e incertezza. Il risultato del film fu molto deludente, ma la carriera di Fincher riprese senza intoppi grazie a lavori come Seven e Fight Club che lo hanno reso uno dei migliori registi del cinema contemporaneo.