È arrivata la notte che tutti i cinefili del mondo aspettano con ansia ogni anno. Gli Oscar 2022 sono ormai imminenti, i bookmakers non smettono di lavorare e ogni giornale, testata, sito e magazine ha dato i propri pronostici sui presunti vincitori. E quindi, perché non farlo pure noi? Così in questo pezzo prenderemo in considerazione le principali categorie degli Oscar 2022, con parecchie che si decideranno solo all’apertura della busta, mentre altre sono già scritte da tempo. Certi premi verranno analizzati più approfonditamente, altri con una toccata e fuga. Non ci resta dunque che iniziare e sì, per trovare il Miglior Film dovrete andare quasi alla fine dell’articolo!
Miglior attrice protagonista
Iniziamo i pronostici per gli Oscar 2022 da una categoria molto incerta.
Quella che parte più indietro rispetto alle altre sembra essere Penelope Cruz in Madres Parallelas (nonostante gli elogi ricevuti e la conquista della Coppa Volpi). Alla sua quarta nomination e con un Oscar già conquistato per Vicky Cristina Barcelona, la nomination agli Oscar 2022 è già di per sé una grande vittoria. Olivia Colman, invece, dà vita ne La Figlia Oscura all’insegnante Leda Caruso, colpita da una crisi personale in un viaggio in Grecia. Il personaggio le è valso moltissime candidature in diversi premi, ma la lontananza del film dagli standard classici dell’Academy le renderanno difficile la conquista della statuetta.
La gara, inizialmente, era una contesa a due tra Kristen Stewart e Nicole Kidman.
Alla prima nomination assoluta, in Spencer Stewart si è immersa totalmente nei panni dell’amata principessa Diana, tanto da risultare per molto tempo la favorita alla conquista finale. Purtroppo il taglio cupo e sofisticato del film, unita alle interpretazioni delle rivali, l’allontanano dalla statuetta, a meno di sorprese al fotofinish. Kidman, invece, è la veterana di questa edizione alla sua quinta nomination (con la vittoria in The Hours nel 2003). In A Proposito dei Ricardo è riuscita a incarnare ogni aspetto della sua Lucille Ball: da quello pubblico di star della televisione ai piccoli momenti della sua intimità. Il Golden Globe, inoltre, mette una seria ipoteca sull’Oscar.
E poi è arrivata Jessica Chastain.
Vincitrice dello Screen Actors Guild Award e del Critics’ Choice Award, nonostante Gli Occhi di Tammy Faye abbia riscosso un tiepido successo, la performance della Chastain è stata così travolgente da conquistare la sua terza nomination dopo The Help e Zero Dark Trinity. L’attrice ha trasfigurato sé stessa e ha raccolto tutto quello che aveva per rappresentare le contraddizioni della telepredicatrice Tammy Faye, diventando così l’indiziata numero uno per la vittoria finale.
Probabile vincitrice: Jessica Chastain
Miglior attrice non protagonista
A differenza della precedente, questa categoria è molto più scontata.
Jessie Buckley è da un po’ sulla cresta dell’onda grazie ai suoi piccoli ed efficaci ruoli e la candidatura per La Figlia Oscura ne è il riconoscimento. Anujaune Ellis di King Richard dà un’ottima immagine della moglie che sbatte in faccia al marito le verità più dolorose e sostiene sempre le figlie. Per Judi Dench si sono sprecate tutte le parole del mondo e in Belfast ci permette ancora di ammirare il suo talento con l’interpretazione della nonna del protagonista: è lei che chiude teneramente e malinconicamente la pellicola, facendo scendere una lacrima anche ai cuori più duri. Kristen Dunst ne Il Potere del Cane è una maschera di malinconia nei panni di Rose, una donna che per porre fine al tormento di Phil, ricorre alla cosa che da sempre ha odiato: l’alcol.
Tutto questo per elogiare donne che si vedranno togliere lo scettro dall’assoluta favorita agli Oscar 2022.
Ariana DeBose ha già vinto il Golden Globe, lo Screen Actors Guild Award, il Critics’ Choice Award e il BAFTA per la sua Anita in West Side Story. C’è chi può sentir puzza di politicamente corretto, dato che l’attrice è di origini afroamericane, portoricane e italiane. Ma niente da togliere alla sua esplosiva e vitale presenza scenica e al fatto che sa pure cantare e ballare.
Probabile vincitrice: Ariana DeBose
Miglior attore protagonista
Questo confronto a cinque si è trasformato nel corso delle settimane in un duello a due, mentre per gli altri i giochi sono chiusi da tempo.
Javier Bardem ha dato prova del suo talento vincendo l’Oscar per Non è un paese per vecchi e raggiungendo con A proposito dei Ricardo la sua quarta e oseremmo dire generosa candidatura. La popolarità della pellicola e l’amore dell’Academy per i biopic di certo hanno aiutato. Al suo posto poteva essere scelto Bradley Cooper, all’interpretazione della vita in Nightmare Alley, dove si è calato perfettamente nei panni di un uomo oscuro e pronto a tutto per la fama e il denaro. La stessa sorte era toccata, ad esempio, a Jodie Comer in The Last Duel.
Denzel Washington è uno quegli attori che premieremmo ogni volta che recita, tanto è grande il suo talento. Decima candidatura e due Oscar conquistati, in Macbeth si trasforma anima e corpo in questo re vendicativo, feroce, spaventoso nel modo in cui muta pelle come un serpente. Un’interpretazione monumentale che purtroppo non gli garantirà l’Oscar 2022. La stessa cosa succederà a Andrew Garfield che, però, in bacheca ha il Golden Globe come miglior attore in un film comico. Garfield è diventato Jonathan Larson in Tick, tick…BOOM!, raccontandone il desiderio di emergere, di non abbandonare la sua passione, di trovare un equilibrio nella vita e un posto nel mondo. Il tutto reso da una performance intensa, sia nella recitazione, che nel canto e ballo.
Siamo arrivati ai due favoriti degli Oscar 2022.
Benedict Cumberbatch attinge al suo lato oscuro per mettere in scena la psicologia tormentata di Phil: un personaggio complicato, ambiguo e sfuggente, così ferocemente spietato ma allo stesso tempo irrimediabilmente fragile. A meno di sorprese, però, il vincitore dovrebbe essere Will Smith. Del resto, ha già vinto Golden Globe, BAFTA e Critics’ Choice per l’interpretazione del bizzarro, tenace e contradditorio padre e manager di due delle più grandi tenniste di tutti i tempi, Venus e Serena Williams. Sarà un premio alla performance sì, ma anche alla carriera di un grande attore che si è visto sfuggire l’Oscar per Alì e La ricerca della felicità.
Probabile vincitore: Will Smith
Miglior attore non protagonista
Anche questa categoria degli Oscar 2022 è già scritta.
I nomi che vanta sono di tutto rispetto – anche se, di nuovo, a rimanere all’asciutto è il povero Bradley Cooper in Licorice Pizza. J.K Simmons, che interpreta William Frawley in A Proposito dei Ricardo, non replicherà il successo ottenuto sette anni fa con il ruolo del professore di musica in Whisplash. Nemmeno la dolce e delicata performance di Jesse Plemons (alla sua prima nomination) ne Il Potere del Cane, così come quella bellissima di Ciaran Hinds in Belfast dovrebbero ambire a qualcosa di più della candidatura già ottenuta.
Kodi Smit-McPhee è l’unico che potrebbe insinuare il vero favorito, grazie anche alla conquista del Golden Globe: il suo Peter, apparentemente indifeso e sensibile, si rivela spietato, calcolatore e letale, soprattutto se in ballo c’è la sicurezza di sua madre. Tuttavia i pronostici attribuiscono la vittoria a Troy Kotsur de I Segni del Cuore – CODA che si è già aggiudicato molti premi per la sua toccante ed emozionante interpretazione del burbero padre dal cuore d’oro, tra cui due Screen Actors Guild, un Critics Choice, un Independent Spirit e un BAFTA. La sua vittoria porterebbe al trionfo agli Oscar 2022 il primo attore sordomuto, attuando così una piccola rivoluzione.
Probabile vincitore: Troy Kotsur
Miglior regia
La statuetta alla Miglior Regia è una delle più importanti agli Oscar 2022. E anche qui abbiamo un netto favorito sugli altri (e no, non è Dune, sebbene non capiamo i motivi dell’esclusione di Villeneuve).
Non scontata la nomination per Ryusuke Hamaguchi che, con il lodatissimo Drive My Car, ha creato una toccante riflessione esistenziale tramite l’amore per il teatro. Per lui essere annoverati nella cinquina è come aver vinto. Paul Thomas Anderson, alla sua terza nomination dopo Il Petroliere e Il Filo Nascosto, con Licorice Pizza dirige un film diverso da quelli a cui ci ha abituato e dalla regia molto raffinata e di classe, dipingendo uno spaccato di vita dell’America negli anni ’60, mentre si consuma la storia d’amore tra Alana Haim e Cooper Hoffman.
Se Anderson è un innovatore del cinema, Kenneth Branagh (che ha collezionato otto nomination in sette categorie distinte in carriera) invece è molto classico nei suoi film. Di ispirazione autobiografica, Belfast è il racconto di un mondo visto con gli occhi di un bambino, con la realtà in bianco e nero e i sogni colorati con le tonalità più brillanti. Non è originale, ma la semplicità quotidiana filtrata da uno sguardo infantile, attento e confuso allo stesso tempo, è la sua carta vincente. Tanto che, per molto tempo, è stato considerato il favorito.
Steven Spielberg è riuscito a portare al cinema un capolavoro come West Side Story, senza sfigurare nel confronto con l’originale. Sebbene il box office non sia stato dei più felici (complice la pandemia), l’Academy gli ha tributato il giusto riconoscimento con l’ottava nomination alla regia, già vinta in passato per Schindler’s List e Salvate il Soldato Ryan. Proprio nel 1994 batté Jane Campion, che in quell’anno si presentò con Lezioni di Piano. Stavolta, però, la situazione è ribaltata, soprattutto a fronte di tutti i premi conquisti da Campion: Golden Globe, Directors Guild Award, BAFTA e una quantità incalcolabile di trofei della critica. Il suo cupo dramma familiare, pieno di tensioni feroci e passioni nascoste, che l’ha già fatta diventare la prima donna candidata due volte alla regia, dovrebbe garantirle la vittoria finale.
Probabile vincitrice: Jane Campion
Miglior sceneggiatura originale e non orginale
Una delle categorie più interessanti agli Oscar 2022 è la Sceneggiatura Originale, perché anch’essa incerta fino all’ultimo.
Tra gli outsider che non dovrebbero impensierire i favoriti ci sono King Richard e La persona peggiore del mondo. La satira politica colorata di black humor e firmata da Adam McKay, Don’t Look Up, ha già battuto i suoi contendenti ai Writers Guild of America Awards. Però è altamente difficile che possa fare il bis agli Oscar 2022. La sfida, dunque, si riduce a Kenneth Branagh e Paul Thomas Anderson. Che nessuno dei due abbia ancora vinto nulla è tragico, considerando il loro talento e quanto hanno influito sul cinema contemporaneo, soprattutto Anderson con capolavori come Il Petroliere. Davanti, però, sembra esserci il primo: la conquista del Golden Globe e del Critics’ Choice confermano la preferenza dell’Academy rispetto a Licorice Pizza, premiato invece ai BAFTA.
Probabile vincitore: Kenneth Branagh con Belfast
Anche la Sceneggiatura Non Originale è un rebus.
Improbabili le vittorie di Drive My Car e La Figlia Oscura, nonostante siano già state premiate rispettivamente a Cannes e a Venezia. Meritatissima la candidatura – e se vincesse nessuno storcerebbe il naso, anche se non succederà – di Dune perché ridurre l’opera mastodontica di Frank Herbert in una sceneggiatura cinematografica sembrava impossibile, cosa che invece Eric Roth, Denis Villeneuve e Jon Spaihts hanno reso realtà. Il vincitore, anzi la vincitrice dato che è uno scontro tra donne, sarà uno tra Il Potere del Cane e I Segni del Cuore – CODA. Quest’ultimo è davanti, dato che ha vinto i BAFTA e il Writers Guild Award, cosa che la rendono la favorita numero uno alla conquista della statuetta.
Probabile vincitrice: Sian Heder con I Segni del Cuore – CODA
Miglior film straniero
Sì, vorremmo tutti che È Stata la Mano di Dio vincesse la statuetta e riportasse l’Italia sul tetto di Hollywood e del mondo. Con il suo stile inconfondibile Sorrentino ripercorre i complicati anni di formazione che l’hanno condotto a Roma per diventare regista, ma con Napoli sempre nel cuore. Purtroppo, Drive My Car è un avversario imbattibile per tutti i nominati: ha vinto ai BAFTA, ai Golden Globe e ha ottenuto candidature per film, regia e sceneggiatura. Fin adesso, il film giapponese non ha sbagliato un colpo e la sua vittoria appare una formalità. Ma senza quella pellicola, gli altri avversari sarebbero comunque temibilissimi per Sorrentino, soprattutto il documentario danese animato Flee e La persona peggiore del mondo, nominata anche per la sceneggiatura.
Probabile vincitore: Drive My Car
Miglior film d’animazione
Anche in questo caso siamo schierati per l’italianissimo Luca, dove Enrico Casarosa ha omaggiato la sua amata Liguria attraverso un bellissimo racconto di formazione che parla di sé, ma anche di tutti noi. Per quanto vorremmo vederlo trionfare, non succederà. Nemmeno Flee dovrebbe aggiudicarsi la statuetta, pur essendo una toccante storia di fuga alla ricerca della felicità, un inno alla vita e un percorso pieno di sfide e di gioie. I Mitchell contro le Macchine, dati gli elogi della critica, potrebbe impensierire Encanto, che dovrebbe comunque spuntarla. A suo favore gioca l’enorme popolarità – pur non essendo al livello di altre pellicole precedenti della Disney – e i molteplici premi conquistati, tra cui Golden Globe, BAFTA e Producers Guild Award.
Probabile vincitore: Encanto
Miglior film
Eccoci arrivati alla categoria più importante degli Oscar 2022. E anche qui la corsa sembra ridotta a due contendenti.
Nightmare Alley, omaggio al noir degli anni ’40 di Guillermo Del Toro, ha scontato le restrizioni della pandemia e la distanza del pubblico da un genere considerato antiquato; nonostante ciò, è un fine trattato psicologico che ha affascinato l’Academy, meritandosi la nomina. L’intenso racconto umanista di Drive My Car difficilmente percorrerà gli stessi passi di Parasite, dovendosi dunque “accontentare” della statuetta a miglior film straniero. La polarizzante satira di Adam McKay, Don’t Look Up, è stata un successo per Netflix, grazie a quei temi così vicini a noi e a un cast strepitoso dove compaiono nomi del calibro di Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Meryl Streep e Cate Blanchett; tutti questi elementi però non sono sufficienti alla vittoria. Sempre rimanendo in ambito comico, Licorice Pizza, con il romanticismo e la nostalgia colorata di ironia delicata, ha riportato Paul Thomas Anderson a concorrere per il miglior film, ma anche in questo caso la conquista della nomination è essa stessa la vittoria.
King Richard è nel novero di quei biopic classici che piacciono tanto all’Academy; grazie a questo si è guadagnato la candidatura, ma non è un concorrente per la vittoria. L’impresa operata con Dune non poteva essere ignorata dall’Academy che, unitasi al consenso per un risultato così soddisfacente, ha premiato il film con la nomina in questa prestigiosa categoria; sappiamo, però, che non vincerà perché del resto la fantascienza raramente – se non mai – viene premiata. Per West Side Story il discorso è più o meno analogo a Dune: è stata una scommessa azzardata che Spielberg ha vinto, ma che non lo porterà alla statuetta. Belfast ha raggiunto una grande popolarità nelle giurie di tutto il mondo, riuscendo sì a mettere d’accordo tutti, ma non abbastanza da aggiudicarsi la vittoria finale.
Arriviamo dunque ai due favoriti degli Oscar 2022.
Le quotazioni de I Segni del Cuore – CODA, pellicola semplice ma dal grande impatto emotivo, sono cresciute tantissimo nell’ultimo mese, con la conquista del SAG Award per il miglior cast e del Producers Guild Award. Ciononostante è difficile non tener conto del consenso di cui gode il favorito numero uno: Il Potere del Cane. Opera ben più oscura e complessa, ha conquistato premi su premi in una marcia trionfale che si dovrebbe concludere con la ciliegina sulla torta rappresentata dall’Oscar 2022 e che porterà a Netflix il suo primo trionfo assoluto.
Probabile vincitore: Il Potere del Cane
E i premi tecnici?
Dune dovrebbe fare la voce grossa in quasi tutte le categorie tecniche in cui è candidato. Nel sonoro, nonostante di solito appaino in vantaggio i film di guerra e i musical, la pellicola di Villanueve è già pronto alla vittoria. Anche nella colonna sonora i giochi sono fatti, considerando che il compositore di Dune è niente di meno che Hans Zimmer. Né i due blockbuster della Marvel, né No Time To Die dovrebbero impensierirlo per quanto riguarda gli effetti speciali e anche sul fronte della scenografia non dovrebbe avere problemi, sebbene Nighmare Alley sia un avversario insidioso grazie alle sue raffinate scenografie d’altri tempi. La fotografia dovrebbe vedere trionfare sempre Dune, con l’esordiente Ari Wegner de Il Potere del Cane che potrebbe giocargli un brutto scherzo e con il terzo incomodo possibile in Macbeth.
Chiunque vincerà nel montaggio conquisterà il suo primo oro. Non c’è un favorito numero uno: potrebbe dunque essere premiato il ritmo frenetico di Tick, tick…BOOM!, la ricostruzione delle partite di tennis di King Richard, l’estro di Don’t Look Up, il pluricandidato Il Potere del Cane o l’action di Dune. Puntiamo su quest’ultimo.
Nel trucco, invece, Dune dovrà vedersela con i look eccentrici di Crudelia e il trasformismo di Jessica Chastain ne Gli Occhi di Tammy Faye. E la vittoria sembra tutta ad appannaggio di quest’ultimo film. Crudelia, invece, dovrebbe quasi certamente accaparrarsi la statuetta per quanto riguarda i costumi (dov’è candidato anche Massimo Cantini Parrini di Cyrano) e neppure Dune pare sovvertire il pronostico. Infine la canzone originale dovrebbe essere conquistata da Billie Eilish, con la sua No Time to Die dell’omonimo film.