Vai al contenuto
Serie TV - Hall of Series » Film » I 10 film italiani più brutti di tutti i tempi

I 10 film italiani più brutti di tutti i tempi

Vorremmo dirvi che quello di cui stiamo per parlarvi non è accaduto realmente. Vorremmo dirvi che è soltanto frutto di un brutto sogno che speriamo non diventi reale, che nel nostro cinema ci sono solo Sorrentino, Toni Servillo, Paolo Virzì, Fellini, Antonioni e altri importanti nomi. Vorremmo dirvi tutto questo, ma non possiamo, perché non sarebbe la verità. Come ogni cosa, anche il cinema nasconde degli incubi a occhi aperti che vorremmo solo dimenticare, e a questa regola non fanno eccezione le pellicole italiane, colpevoli di avere – in mezzo alle loro meraviglie – anche film come Troppo Belli, Alex L’Ariete e tanti altri. Non è un brutto sogno quel di cui stiamo per parlarvi: è la realtà, una realtà che – se ci pensiamo – sembra ancora vicina talmente ci ha traumatizzati. Non lo avevamo mai fatto fino a questo momento, ma adesso è il momento di medicare la ferita e di parlare dei peggiori film italiani mai visti nella storia. E se la cosa vi farà troppo male, dopo andate pure a guardare un buon capolavoro made in Italy. Vi servirà per incassare il colpo e dormire sogni tranquilli. State tranquilli: nessun cinepanettone all’orizzonte. Ognuno di questi viene considerato come una categoria a parte e, almeno per questa volta, li lasciamo il pace. Chissà però cosa accadrà in futuro.

Da Non mi Uccidere a Box Office 3D: ecco i 10 peggiori film italiani di tutti i tempi

1) Amore 14

Amore 14 (640×360)

Quando eravamo piccoli, probabilmente non capivamo. Per forza non capivamo, perché Amore 14 aveva stregato tutti mandandoci al cinema come se ad attanderci ci fosse il nuovo film di Tarantino. Eppure, anni dopo, siamo rinsaviti comprendendo davvero per cosa abbiamo pagato il prezzo del biglietto. Amore 14 è una storia come tante: una ragazza ingenua, di soli 14 anni, si innamora del classico ragazzo tenebroso e misterioso che, però, scompare dai radar per poi tornare, fare i propri comodi, e fidanzarsi con la migliore amica della sua fidanzata. Per far comprendere la disperazione del momento, Moccia – il regista del film – decide di focalizzarsi sulla rottura della bottiglia di latte in vetro. La metafora è chiara: quello è in realtà il cuore della protagonista. Anni dopo, senza il timore di essere smentiti, possiamo dire che per noi la metafora è un’altra. E non ha a che fare con la rottura del cuore, ma di altro.

2) Non mi Uccidere

Non mi Uccidere (640×360)

Avete presente Twilight? Ok amici, per chi non lo sapesse, nel 2021 qualcuno ha avuto l’idea di creare una pellicola che prendesse spunto dall’opera originale, ma in versione italiana. In questi ultimi anni abbiamo provato a dimenticare quel che abbiamo visto, ma i ricordi non smettono di tormentarci. In questo momento vorremmo essere come Andrea Fanti (Doc – Nelle tue Mani) per far finta di niente, ma il dado è tratto e la tragedia si è oramai verificata. Con delle interpretazioni che non spiccano e una trama disturbante, Non mi Uccidere racconta la storia d’amore tra Mirta e Robin, due adolescenti che più che Bella ed Edward sembrano Romeo e Giulietta in versione horror (non è un complimento). Diventando una vampira, Mirta deve cercare di sopravvivere cibandosi di corpi vivi, e tutto questo mentre è alla ricerca del suo Robin, finito chissà dove. Questi 90 minuti, amici, non li scorderete mai. Questa è l’unica cosa che possiamo dirvi senza fare spoiler, ammettendo che tra voi ci sia un coraggioso che voglia davvero compiere il folle gesto di guardare questo film.

3) Albakiara

Albakiara (640×360)

La trama di fondo c’è, ma il problema è tutto lo sviluppo. Per prima cosa, Albakiara sembra un film a luci rosse, fino a qui nulla di male se non che non è questo il suo intento. Questo particolare, ahinoi, gli scappa dalle mani diventando uno degli aspetti principali della storia che, come anticipato, di per sé poteva anche non essere malaccio. Se trattata bene, Albakiara poteva raccontare lo smarrimento di un’adolescente che, entrando in giri più grandi di lei, finisce per perdersi dietro alle droghe e all’alcol. Peccato però che tutto questo aspetto si perda per diventare solo il contesto, lo sfondo di una storia che non consiglieremmo neanche al nostro peggior nemico, neanche a chi ci ha consigliato la visione di Non mi Uccidere. Chiara e Nico, i protagonisti di questa pellicola, sono due giovani ragazzi che dietro non hanno niente se non il vuoto, e la loro stessa sostanza – purtroppo – finisce per intasare completamente la pellicola. Il 2008, l’anno della sua distribuzione, rimarrà per sempre una data buia per il cinema italiano.

4) Box Office 3D

Box Office 3D (640×360)

Distribuito nel 2011, Box Office 3D ha sconvolto tutti nello stesso modo. Tra recensioni negative e incassi che non hanno coperto neanche le spese della produzione, la pellicola diretta da Ezio Greggio ha messo d’accordo tutti consacrandosi come una delle peggiori mai viste sul nostro schermo. A suon di parodie, il film cerca di prendere in giro numerosi film nati tra 2000 e il 2010. Il destino non è stato però docile con Box Office 3D che, prendendosi gioco di altre pellicole, è finito per diventare una parodia di se stesso. Com’è che si dice? Ridi ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi? Ecco, più o meno così. Ezio Greggio voleva prendersi gioco di pellicole come Harry Potter, Twilight, Fast and Furious, ma alla fine il suo gioco gli si è rivoltato contro consacrando la sua produzione come una delle più fallimentari mai distribuite in Italia.

5) Fuga di Cervelli

Fuga di Cervelli (640×360)

Diretto da Paolo Ruffini, Fuga di Cervelli è un film che cerca di attingere qua e là pellicole come Una Notte da Leoni e varie commedie demenziali americane. Per cercare di portare avanti questa ispirazione, il film perde completamente la sua personalità restituendoci una storia in cui nulla va come dovrebbe andare, neanche le risate. Più che ridere di gusto, probabilmente vi ritroverete a piangere per la disperazione chiedendovi chi ve l’abbia fatto fare. Raccontando la storia di un gruppo di amici eccentrici, Fuga di Cervelli ci porta con sé fino a Oxford. Per cercare di aiutare Emilio a conquistare una giovane ragazza di cui è innamorato fin da piccolo, un gruppo di amici modifica il proprio curriculum e fa le valigie. Nessuna intenzione di diventare dei geni, l’obiettivo è solo rimorchiare la giovane ragazza. Anche se vorremmo essere più dolci di così, non possiamo mentire: un film o va o non va. E Fuga di Cervelli non va da nessuna parte, se non nella lista dei peggiori film italiani di tutti i tempi.

6) Slam – Tutto per una Ragazza

Slam – Tutto per una Ragazza (640×360)

Anche in mezzo ai grandi capolavori di Luca Marinelli si nascondono film di cui forse era meglio non conoscere l’esistenza. Stiamo parlando di Slam – Tutto per una Ragazza, una pellicola italiana che racconta la storia d’amore tra Sam e Alice, due adolescenti innamorati che, a soli 16 anni, scoprono di aspettare un figlio. La loro relazione si complica e si stravolge, portandoli ad affrontare momenti estremamente difficili. La trama di per sé non è male, il potenziale è presente, ma il problema purtroppo sta tutto nello svolgimento. Con dialoghi imbarazzanti ed eventi surreali, Slam – Tutto per una Ragazza perde credibilità già dopo i primi 20 minuti. Il tentativo c’è stato, ma non è stato sufficiente. E pensate che questo non è neanche il peggior film della lista. Provate a indovinare quanto stanno messi male gli altri.

7) Troppo Belli, uno tra i peggiori film italiani di ogni tempo

Troppo Belli (640×360)

Per Provate a immaginare quanto stanno messi male gli altri, intendiamo proprio Troppo Belli, una pellicola che – a pensarci adesso – appare quasi come un’allucinazione collettiva. E’ esistita davvero? Qualcuno ha veramente pensato che produrla fosse una buona idea? A tutte e due le domande, amici, la risposta è sì. Nato da un’idea di Maurizio Costanzo (ma com’è possibile?), la pellicola vede al centro della scena Costantino Vitagliano e Daniele Interrante, due ex tronisti che si improvvisano attori ma che alla fine non riescono a raggiungere altra soddisfazione se non la candidatura, in un caso, e il premio, in un altro, come Peggior Attore a Fiaschi D’Oro. Oh, è già qualcosa. Considerato come uno dei peggiori film italiani di sempre, Troppo Belli racconta la storia di due ragazzi che cercano di farsi strada nel mondo dello spettacolo ma senza mai a esplodere del tutto. Alla fine, considerando com’è andata, forse questo potrebbe anche essere considerato come un film biografico.

8) Alex L’Ariete

Alex L’Ariete (640×360)

Qualche soddisfazione, alla fine, Alex L’Ariete è riuscito ad averla diventando il film cult nell’ambito del trash. Considerata come uno dei peggiori film italiani di sempre, la pellicola ha avuto una vita molto breve. Il suo insuccesso fu infatti talmente tanto che, solo dopo pochi giorni dall’uscita, venne ritirato dalle sale cinematografiche. Un po’ come a voler dire facciamo finta che non sia mai successo. Un po’ come quando postiamo una foto e subito dopo ce pentiamo cancellandola, molti cinema decisero di far finta di non averla mai proiettata, ma il danno era oramai stato fatto. Ancora oggi ricordiamo Alex L’Ariete come uno dei peggiori film polizieschi mai visti, come un errore di gioventù della Hunziker. Stai tranquilla Michelle: capita prendere dei pali clamorosi. Sei comunque un esempio per tutti: hai dimostrato che, anche con un peso come Alex L’Ariete, si può comunque fare carriera. Adesso ognuno di noi si sente meno in colpa per i pali che ha preso.

9) Parentesi Tonde, uno dei più surreali tra i peggiori film italiani

Parentesi Tonde (640×360)

Con un finale che vorrebbe essere un colpo di scena ma in realtà è un gigantesco what?, Parentesi Tonde racconta la storia di Vanessa, un avvocato di successo che decide di scappare dall’altare. Partendo, la ragazza conosce Emanuela e vari personaggi con cui passerà dei giorni felici e fuori da ogni limite. Fermi tutti, perché ora arriva il bello. Alla fine del film Vanessa scopre di non aver mai conosciuto quelle persone, ma di averle solo sognate mentre era svenuta sull’altare. Avete presente quella leggenda che dice che in realtà Harry Potter doveva concludersi con il protagonista che si svegliava nel sottoscala scoprendo che nulla di quanto vissuto fosse reale? Ecco, una cosa del genere. Solo che in questo caso non è una leggenda: è la verità. Qualcuno ha pensato davvero che fosse una buona idea. Oh mamma, cosa fa la mente umana.

10) Game Therapy, uno dei più recenti tra i peggiori film italiani

Game Therapy (640×360)

Concludiamo questo viaggio nei meandri bui del cinema italiano con Game Therapy, una pellicola in cui alcuni youtuber italiani si riuniscono per dar vita a una storia che, onestamente, forse non avremmo voluto vedere. Distribuita nel 2015, la pellicola racconta le vicende di un gruppo di youtuber che, attraverso un codice segreto, vengono catapultati all’interno di un mondo virtuale dal cui non riescono più a tirarsi fuori. La banalità della sceneggiatura e la recitazione insufficiente di molti degli attori (che in realtà sono youtuber chiamati a recitare per accalappiarsi il mondo del web) non sono gli unici problemi di questo esperimento andato male. L’idea di base non era da scartare del tutto, unire il mondo del web con quello del cinema sarebbe anche potuta essere un’operazione interessante, ma viene smontata completamente dalla superficialità con cui viene portata in scena. La voglia di entrare anche noi dentro un multiverso per non vedere questo film al cinema, amici, è stata davvero tanta. Ma non siamo in una pellicola cinematografica, non possiamo scappare dalla realtà. E dunque eccoci qui, con tutti i traumi del caso.

La Classifica dei 10 film trash più brutti degli ultimi anni