Esiste una leggenda che vede come protagonisti i telespettatori più accaniti della piattaforma streaming Netflix, e racconta di come ogni mese, questi, tirino fuori dei fazzoletti per asciugarsi le lacrime, per poi prepararsi alla sopravvivenza di un’apocalisse con armi affilate e scudi ben protettivi. I motivi alla base di questo evento così drammatico e puntuale come un orologio svizzero hanno a che fare con le disastrose e più che temibili cancellazioni. Ogni mese, infatti, la piattaforma streaming Netflix (così come le altre pieattaforme streaming) cancella dei titoli dal proprio catalogo, lasciandoci vuoti e malinconici per un bel po’ di tempo. Abbiamo visto andare via grandi capolavori, ma quel che ci ha fatto più arrabbiare di questa storia è che – invece – quelli che alcuni di quelli che continuano a persistere sono prodotti di cui avremmo volentieri fatto a meno. Se fosse stato per noi sarebbero anche potuti non sbarcare mai, e questo perché non sono stati in grado di raccontare una storia. Hanno tentato di fare qualcosa, ma non ci sono riusciti. In questo senso, concentrandoci per un attimo su quelli che sono i peggiori film Netflix, i titoli che sono caduti in questa brutta buca dell’indifferenza non sono pochi, e quel che stupisce è che alcuni di questi ospitino perfino un grande cast all’interno. Abbiamo fatto del nostro meglio per comprendere la loro leggerezza – in alcuni casi – o la bellezza collaterale in altri, ma non ci siamo riusciti. Per questo motivo, oramai, siamo costretti a definirli i peggiori film Netflix dell’intero catalogo. E’ il momento di mostrarveli, però vi avvertiamo: saremo duri.
Ma non temete, ci facciamo perdonare qui con la lista dei migliori film italiani che potrete trovare all’interno della piattaforma.
1) 365 Days
356 Days si è presentato all’interno del catalogo Netflix con un unico obiettivo: far rinascere 50 Shades Of Gray, ma in versione europea. Voleva lo stesso riscontro, lo stesso tipo di trattamento. D’altronde ricordiamo bene quanto, all’epoca, la trilogia sconvolse il pubblico. A nessuno interessava se quel film fosse ben fatto o meno: era sulla cresta dell’onda, e seppe cavalcarla. Chi per curiosità, chi per volontà, non importa, comunque fu un successo. Ed è questo quel che voleva 365 Days, ma che non ha ottenuto. I motivi di questo mancato riscontro sono abbastanza palesi agli occhi di tutti, e hanno a che fare con la poca credibilità che il film mantiene dentro di sé. Certo, non si può pretendere molto da una trama incentrata su una sindrome di Stoccolma fake, ma almeno si poteva pretendere – appunto – una storia. Abbiamo dovuto fare a meno anche di questo. Ci sono solo due persone che, a un certo punto, cominciano a intrattenere una quantità infinita di rapporti sessuali.
Insomma, se dobbiamo parlare dei peggiori film Netflix, iniziare la lista con questa pellicola è necessario.
2) Sierra Burgess è una Sfigata
Chiariamoci: apprezziamo l’intento narrativo del film Sierra Burgess è una Sfigata, ma purtroppo non basta un nobile obiettivo per dar vita a qualcosa che possa definirsi, almeno, un buon film. Il problema alla base di questa pellicola risiede nei metodi che utilizza per raccontare una storia adolescenziale che avrebbe potuto darci decisamente di più. Alla fine dei fatti, purtroppo, tutto quello che viene recepito dal telespettatore è una lista infinita di cliché, frasi acchiappa consensi, e un forzato perbenismo. In questi casi, infatti, è molto semplice cadere dentro la trappola del troppo, motivo per il quale l’obiettivo dovrebbe essere trovare un equilibrio capace di far comprendere le problematiche dell’argomento senza diventarne quasi una parodia poco credibile. Per questo motivo, Sierra Burgess è una Sfigata, non è riuscito a fare la differenza, diventando a tutti gli effetti un teen drama di cui, appena possibile, si sono dimenticati in molti.
3) The Open House
Il problema dei film come The Open House è che non si svelano nel momento stesso in cui li guardi, e questo perché ti distraggono molto. Nella sostanza, infatti, siamo di fronte a un thriller psicologico che – per tutta la durata della storia – ti distrae con dei misteri che non trovano soluzione, ma che ti intrattengono comunque. Vuoi sapere, oramai che ci sei dentro, chi sia il colpevole. Vuoi capire come finirà la storia. Così, senza porti troppe domande, giungi alla conclusione del film senza mai interrogarti se sia di tuo gradimento oppure no. Non ti poni mai la questione, sei troppo distratto. Ed è per questo che, The Open House, riesce a essere comunque uno dei film più visti all’interno della piattaforma: sa ingannare. Le conseguenze però arrivano quando il finale viene servito, e noi riportiamo il piatto indietro comprendendo di aver guardato un film basato sul nulla. O meglio: il messaggio di fondo riguardo alla poca sicurezza degli americani è chiaro, ma – come detto prima – non basta avere una base, bisogna anche costruire qualcosa sopra, e anche in questo caso non c’era nulla. E se c’era, si è rotta. Spezzata in due. Disintegrata.
4) Secret Obsession
Secret Obsession comincia nel modo più drammatico possibile: i protagonisti della storia, una giovane coppia, hanno appena comprato una casa. Ma come sappiamo bene, se nella vita reale comprarsi una casa implica un trasloco, due giorni di lavatrici e una nuova vista dalla finestra, nei film significa solo una cosa: che i protagonisti ritraslocheranno. Al 100% la nuova abitazione sarà l’inizio di tutti i loro drammi, e anche la causa scatenante della crisi matrimoniale. Ecco, le case, all’interno dei thriller e dei film horror sono l’apostrofo rosa tra le parole “mi trasferisco” e “ma perché non me ne stavo dove ero” e in questo Secret Obsession non fa eccezione. In questo caso la parte horror fa spazio a quella thriller permettendo all’ex Reginetta della Disney Channel – Brenda Song – di mostrare un’altra parte di sé. Peccato che questa operazione non sia andato come sperato, e che adesso si ritrovi non solo in questa lista, ma anche dentro un film totalmente privo di fondamenta.
5) Tall Girl
Tall Girl ha fatto il suo esordio durante l’anno 2019, per poi tornare nel 2022 con un nuovo capitolo della sua storia. Anche quando pensavamo di aver già visto tutto, il film Netflix riesce a farci capire che al peggio non esiste fine. Il problema alla base di questa storia è, purtroppo, molto simile a quello della pellicola menzionata prima Sierra Burgess è una Sfigata. I due film hanno in comune lo stesso concetto di accettazione, ma anche lo stesso modo di affrontarlo. In questo caso, ancor di più, riusciamo a cogliere delle forzature anche all’interno dei rapporti che vengono raccontati. Si percepisce la loro finzione, si percepisce che siano frutto di una fantasia. L’autenticità in questo film viene totalmente a mancare e, considerando l’argomento, la cosa risulta abbastanza strana e disturbante.
6) Arrivano I Prof
A noi Arrivano I Prof fa arrabbiare, perché questo è quel tipico prodotto che avrebbe potuto essere, ma che alla fine non è stato. Grazie anche a un cast italiano interessante, tra cui Claudio Bisio e Lino Guanciale, il potenziale era evidente. La storia, se trattata bene, avrebbe potuto argomentare la tematica dell’educazione scolastica, un argomento che spesso viene taciuto. Arrivano I Prof, per riuscire a raggiungere il proprio obiettivo, avrebbe semplicemente dovuto strafare di meno, senza correre il rischio di snaturarsi. L’ironia di cui si è servito il film sarebbe potuta comunque essere protagonista, ma anche insieme ad altro. Purtroppo questo è uno dei tipici casi in cui tra le mani non rimane altro che un rimpianto che avrebbe potuto non esserci, e quel che dispiace è che sarebbe davvero servito poco per raddrizzare il tiro ed evitare un posto all’interno della lista dei peggiori film Netflix.
7) Wounds
Un telefono ritrovato, e poi la tragedia. Ecco come riassumere Wounds, uno dei film Netflix con Dakota Johnson. Mai nessun film come lui è riuscito a farci comprendere quanto necessitiamo di un buon film horror, e non più del solito trash. O meglio, va bene anche quello, ma solo se ben fatto. Ci va bene il dividiamoci, l’anta dall’armadio che nasconde qualcuno e il totale delirio, davvero. Ma non ci sta più bene il brancolare nel buio senza sapere quale sia davvero la storia a cui stiamo assistendo. Perché c’è un’enorme differenza tra mistero e assenza di storia, e purtroppo Wounds sembra confondere le due cose. La suspense fa spazio a una serie di scene caratterizzate solo da confusione e una forzata volontà di spaventare lo spettatore, cosa che alla fine ottiene l’effetto completamente opposto. Wounds non è mai stata un’occasione sprecata, perché la sua storia ha fatto acqua da tutte le parti fin da subito. Lo scarso potenziale era evidente fin dai primi momenti, e questo dispiace. Abbiamo davvero bisogno di un buon horror, una categoria che sembra oramai essere solo vittima di parodie.
8) Rebecca
Rebecca si fa spazio all’interno del catalogo Netflix presentandosi come un thriller psicologico, caratteristica che purtroppo non si riscontra durante la narrazione. Nonostante il mistero riguardo ai due protagonisti e a tutto quello che li circonda, Rebecca non raggiunge l’effetto colpo di scena che tanto aveva sperato di suscitare in noi. Perché siamo davvero di fronte a un film che cerca insistentemente di fare la differenza nel mondo dei thriller, il punto è che non ci riesce. Non ci riesce nonostante la sua attenzione nel far cominciare la storia, nel farci conoscere i personaggi. Entriamo davvero nel vivo della trama quasi un’ora dopo, ma non sentiamo mai di conoscere davvero i protagonisti, motivo per il quale alla fine rimaniamo totalmente indifferenti alle varie rivelazioni. Anche in questo caso il cast – in cui vediamo Armie Hammer (Call me By Your Name) nei panni di protagonista – non riesce a migliorare il colpo, subendo l’influenza negativa del film.
9) Nei Panni Di Una Principessa
Vanessa Hudgens era il volto ufficiale della Disney Channel, la nostra sognante Gabriella. Adesso, vent’anni dopo, è il volto ufficiale del Natale targato Netflix. Ci sono ben poche certezze durante il mese di novembre e dicembre: arriverà il Natale, ma soprattutto arriverà un film con la Hudgens. Il problema di questi film non è il genere – amiamo i film natalizi – ma la storia in sé. Nei Panni Di Una Principessa è riuscito a raggiungere il terzo capitolo della storia, e nulla può toglierci dalla testa la consapevolezza che non esiste un terzo senza un quarto. L’infantilità di questa storia è capace di farci rimpiangere Wounds o altre pellicole citate all’interno di questa lista riguardante i peggiori film Netflix, e non è assolutamente una cosa da poco.
10) Army Of The Dead
Army Of The Dead chiude questa lista confermandosi un vero e proprio rimpianto del 2021. Con Zack Snyder alla regia, questa pellicola avrebbe potuto essere ciò di cui una piattaforma come Netflix aveva bisogno, e invece è diventato ciò di cui molti si sono dimenticati. E’ evidente che Army Of The Dead sia stato scritto dopo una maratona de La Casa De Papel, paragone che appare immediato nello stesso momento in cui conosciamo la banda protagonista intenta a salvare il mondo dal delirio degli zombie. Anche i personaggi, da questo punto di vista, risultano totalmente stereotipati e poco caratterizzati, cosa che ci distacca e non ci permette di empatizzare con nessuna sotto trama o protagonista. Insomma, Army Of The Dead non è riuscito a dirci nulla di nuovo, e il vecchio lo ha raccontato male. Siamo consapevoli che da un regista come Snyder possiamo avere molto di più, e che questo posto all’interno della lista dei peggiori film Netflix avrebbe potuto risparmiarselo.