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10 attori italiani che forse non sapevi avessero recitato in un film hollywoodiano

Il cinema italiano ha una storia celebre e celebrata che si articola nel corso dei decenni. Nonostante il suo magnetico fascino sembri appartenere, per la maggiore, agli albori dell’arte cinematografica e ai contributi di alcuni registi tra i più grandi al mondo, ancora oggi, la produzione italiana continua a proporre interessanti elementi e spunti di riflessione. Oltre ai rinomati creativi, sono molti gli interpreti del cinema nostrano che si sono distinti nel tempo, tanto in Italia quanto all’estero. Ad oggi, ci sono diversi attori che, riuscendo a distinguersi dal resto, sono stati in grado persino di raggiungere il tetto di cristallo di Hollywood. Il cinema americano, hollywoodiano soprattutto, rappresenta per molti l’apice della colossale produzione cinematografica internazionale. E, anche interpreti italiani, come l’immancabili Pierfrancesco Favino, sono riusciti a prendere parte ad alcuni progetti del genere, portando ancora una volta la personalità artistica del nostro Paese in uno dei punti mediali massimi in giro per il globo.

Dal recente debutto americano di Riccardo Scamarcio fino alla consolidata carriera di Marcello Mastroianni, passando per i contributi dell’acclamato Pierfrancesco Favino, ecco alcuni attori italiani che, in tempi più o meno recenti, hanno preso parte a produzioni hollywoodiane variegate, di diversa natura, dimensione e notorietà.

1) Riccardo Scamarcio

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Riccardo Scamarcio (640×439)

Sin da quando ha avviato la sua carriera professionale nella recitazione nel 2001, Riccardo Scamarcio è stato un volto iconico del cinema nostrano, affascinando e conquistando una generazione intera di spettatori. Partito con la partecipazione alla miniserie televisiva Ama il tuo nemico 2 e con la serie tv Compagni di Scuola, entrambe andate in onda lo stesso anno su Rai 2, il famoso attore ha avuto un percorso nel cinema e nella televisione di tutto rispetto. Con una cinematografia folta e variegata, in cui ha dato prova di sapersi destreggiare in vari campi, Riccardo Scamarcio è riuscito persino ad ottenere un ruolo all’interno di una delle produzioni americane più in voga degli ultimi anni. La saga thriller e d’azione John Wick sta facendo sognare il pubblico internazionale. In particolare, nel 2017 Scamarcio ha preso parte al primo seguito realizzato: John Wick – Capitolo 2, diretto da Chad Stahelski. Nel film, l’attore ha vestito i panni dell’italiano Santino D’Antonio, un boss della camorra con cui il protagonista, interpretato da Keanu Reeves, ha un conto in sospeso. Interpretando uno dei personaggi chiave della produzione, e un villain d’eccellenza, Riccardo Scamarcio ha sicuramente lasciato il segno all’interno del capitolo della popolare saga statunitense. Tra l’altro, l’attore è tornato recentemente nel cinema internazionale anche con la partecipazione al film americano Assassinio a Venezia, diretto da Kenneth Branagh, nelle sale lo scorso settembre. In quest’ultima produzione ha interpretato l’ex-poliziotto Vitale Portfoglio, bodyguard dello storico protagonista Poirot.

2) Raoul Bova

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Raoul Bova (640×343)

Con una carriera attiva da oltre vent’anni nel cinema e nella televisione, oggi, Raoul Bova è un volto popolare del panorama mediale nostrano, e non solo. Infatti, dopo il primo grande successo, raggiunto nel 1993 con il film di Carlo Vanzina Piccolo grande amore, Bova ha anche debuttato nel cinema americano. Il suo primo lavoro nelle produzioni statunitensi è il ruolo nella commedia romantica Under the Tuscan Sun, film del 2003 diretto da Audrey Wells, in cui interpreta il giovane Marcello. Successivamente, nel 2004 ha anche preso parte alla pellicola sci-fi Alien vs. Predator, diretta da Paul W. S. Anderson, in cui ha vestito i panni del Professor Sebastian De Rosa, archeologo italiano a capo di un team in grado di interpretare i geroglifici. Negli anni successivi, si è fatto notare a Hollywood anche per il ruolo minore nel thriller romantico The Tourist (2010) e nei panni del co-protagonista nella commedia romantica All Roads Lead to Rome (2015). Nonostante Raoul Bova continui ad avere maggior popolarità nel contesto cinematografico e televisivo italiano, i diversi lavori condotti negli Stati Uniti hanno segnalato e consolidato la sua grande abilità di muoversi in diversi ambiti e la sua personalità dotata di brillante drammaticità e di un’abbondante dose di fascino italiano.

3) Marcello Mastroianni

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Marcello Mastroianni (640×411)

Il successo internazionale di Marcello Mastroianni non è un segreto per nessuno. L’attore italiano è stato uno degli interpreti maschili più iconici del ventesimo secolo, dando animo a molti ruoli principali e protagonisti in alcune delle opere cinematografiche italiane (e non solo) più celebri in tutto il mondo tra il 1939 e il 1997. Infatti, pellicole acclamate nei decenni come La Dolce Vita (1960), Divorzio all’italiana (1961),  (1963) e A Special Day (1977), gli sono valse l’indiscussa popolarità e l’hanno eretto ad attore di culto, tanto da aver guadagnato, nel corso della sua carriera, oltre ai rinomati premi europei e italiani, ben due Golden Globes e tre nomination agli Oscar. E’ stato persino il primo interprete di lingua madre non inglese a raggiungere la candidatura degli Academy Awards. Dal suo debutto nel 1939, alla tenera età di soli quattordici anni, e con l’esplosione del successo a partire dagli Anni Sessanta, Marcello Mastroianni è sempre stato particolarmente legato alle sue origini italiane. A tal proposito, nonostante l’enorme riscontro internazionale, specialmente forte nei frenetici ambienti hollywoodiani, l’attore è rimasto, il più delle volte, ancorato alla cinematografia nostrana e legato alla dolce vita del nostro, e del suo, Paese.

4) Gastone Moschin

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Gaston Moschin (640×402)

Con una carriera nobile tra teatro e cinema, Gastone Moschin è stato un attore poliedrico e abile sin dal suo debutto nel 1955, con il film di Anton Giulio Majano La rivale. In particolare, è stato soprattutto noto all’interno delle commedie italiane, sia con ruoli da protagonista che da spalla. Ad esempio, la sua grande destrezza nel genere è divenuta particolarmente evidente a partire da Gli anni ruggenti (1962), in cui interpreta Carmine Passante, un fascista codardo e deriso. Nonostante sia ricordato prevalentemente per la partecipazione a produzioni italiane, come la parte di Rambaldo Melandri nella serie di film Amici Miei (1975-1985) e per la presenza nel film di Pietro Germi The Birds, the Bees and the italians (1967), internazionalmente, Gastone Moschin è celebre per aver preso parte a The Godfather Part II. All’interno della pellicola di Francis Ford Coppola del 1974, Moschin ha interpretato il feroce Don Fabrizio Fanucci. Nonostante sia un personaggio minore e compaia solo nel secondo dei tre film di Coppola, quello performato da Gastone Moschin è uno dei personaggi più iconici della saga e la sua figura è spesso omaggiata o resa oggetto di parodie. Tra le produzioni americane, l’attore ha preso parte anche a Lion of the Desert, film del storico e di guerra del 1980, in cui veste però i panni di un ruolo minore, quelli di Tomelli.

5) Sergio Castellitto

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Sergio Castellitto (640×428)

Da sempre impegnato tanto nel cinema quanto nel teatro, Sergio Castellitto debutto nel mondo cinematografico nel 1981 con una semplice comparsa, ciò nonostante, la sua carriera ha comunque preso il volo nel giro di poco tempo. Infatti, il noto interprete italiano ha un curriculum nella televisione e nel cinema di tutto rispetto, che conta persino la vincita di tre David di Donatello, Castellitto è famoso come attore soprattutto per Il Grande Cocomero (1993), L’uomo delle stelle (1995) e Non ti muovere (2004). Molto richiesto e apprezzato all’estero, ha anche collaborato in diverse produzioni francesi e co-produzioni internazionali. In ambito hollywoodiano, nel 2008, Sergio Castellitto ha preso parte al sequel della popolare saga Le cronache di Narnia: Le cronache di Narnia – Il principe Caspian, in cui ha recitato in inglese il ruolo di Re Miraz, zio e antagonista del giovane eroe Caspian. A proposito della sua partecipazione al film, Castellitto ha confessato di non conoscere il romanzo prima di prendervi parte, nonostante, invece, i suoi quattro figli fossero grandi appassionati della pellicola. In conclusione, oltre alla carriera da attore, Sergio Castellitto è anche stato impegnato in impieghi da sceneggiatore, doppiatore e regista, in quest’ultima veste ha persino diretto il film del 2012 Venuto al Mondo, con Penélope Cruz e Emile Hirsch.

6) Pierfrancesco Favino

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Pierfrancesco Favino (640×386)

Con una carriera attiva tra teatro, cinema e televisione sin dagli Anni Novanta, il percorso professionale e la popolarità di Pierfrancesco Favino hanno avuto realmente avvio dal 2001, con il ruolo da co-protagonista nel film L’ultimo bacio di Gabriele Muccino. Noto nel panorama cinematografico e mediale italiano da oltre vent’anni, Pierfrancesco Favino ha partecipato a produzioni italiane dal grande successo e richiamo, come Romanzo Criminale (2005), Suburra (2015), Hammamet (2020) e Gli Anni più Belli (2020). Infatti, ormai interprete iconico del cinema nostrano, Pierfrancesco Favino ha già conquistato diversi riconoscimenti prestigiosi, come ben tre David di Donatello, cinque Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak d’oro e una Coppa Volpi. Ma il suo successo non si limita ai confini nazionali, infatti, nel corso degli anni, Pierfrancesco Favino ha avuto modo di raggiungere persino le grandi produzioni americane. Nel suo curriculum figurano le partecipazioni ad alcune opere hollywoodiane di grande successo, con ruoli variegati e di diverse dimensioni. A tal proposito, Pierfrancesco Favino ha preso parte a Una notte al museo, nel 2006, interpretando una scorbutica replica in latta di Cristoforo Colombo, capace di parlare solo in italiano. Successivamente, ha anche avuto una parte in Le cronache di Narnia – Il Principe Capian, nel 2008, vestendo i panni del Generale Glozelle e in Angels & Demons, nel 2009, interpretando l’ispettore Ernesto Olivetti del corpo gendarme dello Stato del Vaticano. Come se non bastasse, ha partecipato anche ai film americani World War Z (2013), Rush (2013) e The Traitor (2019).

7) Vittorio Gassman

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Vittorio Gassman (640×398)

Vittorio Gassman è uno dei maggiori e migliori attori italiani. Ricordato ancora oggi con orgoglio, è stato un attore, regista, sceneggiatore, scrittore e conduttore televisivo italiano, abile nel cinema, nel teatro e nella televisione. Con uno stile puramente teatrale e professionale, Vittorio Gassman è stato magnetico, affascinante e versatile, in grado di trarre il meglio dalle proprie radici italiche e teatrali. Grande interprete della celebre commedia italiana, Gassman è noto tanto in Italia quanto all’estero. A tal proposito, oltre alle grandi opere italiane di culto, e non solo, a cui ha preso parte, il suo gigantesco curriculum conta persino alcuni lavori americani dall’ottimo riscontro. Infatti, sono numerose le produzioni hollywoodiane a cui ha preso parte a partire dagli Anni Cinquanta. Basti pensare a Il muro di vetro (1953), Sombrero (1953), Cry of the Hunted (1953), Rhapsody (1954), War and Peace (1956), Love and Larceny (1960), A Wedding (1978), Quintet (1978), The Nude Bomb (1980) e Sleepers (1996). Attivo soprattutto tra gli Anni Cinquanta e Sessanta, Gassman è un volto di culto della cultura cinematografica internazionale e nostrana, rappresentando un’epoca artistica senza eguali.

8) Adolfo Celi

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Adolfo Celi (640×419)

Adolfo Celi è stato un noto attore, sceneggiatore e regista italiano di origini siciliane. Nel corso della sua florida carriera, ha collezionato una partecipazione a quasi cento film, interpretando prevalentemente ruoli da antagonista, tanto nei film western quanto in quelli d’azione, caratterizzandosi comunque per una certa dose di ironia e autoironia, che ben si sono sposate anche con ruoli da oppositore nelle produzioni comiche. Vestendo spesso i panni di personaggi malvagi o potenti, è stato tra i pochi attori italiani degli Anni Sessanta in grado di recitare anche in inglese, finendo dunque per essere ingaggiato in numerosi film internazionali. A tal proposito, nonostante le origini italiane e la pluralità di lavori svolti nel contesto nazionale, i ruoli per cui Adolfo Celi è maggiormente ricordato dal grande pubblico sono soprattutto quelli americani. Infatti, è ancora oggi celebrato per aver interpretato il villain Emilio Largo nel film Thunderball (1965) e per il ruolo di Mr. Thayer in OK Connery (1967), al fianco proprio di Sean Connery. Grazie alle due performance, Celi ha successivamente ottenuto altri importanti ingaggi in film hollywoodiani, come Il tormento e l’estasi (1965), Il colonnello Von Ryan (1965), Grand Prix (1966), Masquerade (1967) e Il fantasma della libertà (1974).

9) Giancarlo Giannini

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Giancarlo Giannini (640×397)

Attore, regista e doppiatore dall’indiscusso successo, Giancarlo Giannini ha una lunga carriera alle spalle, caratterizzata da ruoli eterogenei che oscillano tanto tra i film d’azione quanto tra le commedie all’italiana. Abile nell’attribuire una magnetica impronta drammatica e nella disinvoltura con cui interpreta i dialetti italici, Giannini è tra i volti più noti del cinema italiano in giro per tutto il globo. Con il debutto cinematografico avvenuto nella metà degli Anni Sessanta, nel corso dei decenni ha conquistato importanti riconoscimenti internazionali come un Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes del 1973, una candidatura all’Oscar al Miglior attore nel 1975, sei David di Donatello, sei Nastri d’Argento e cinque Globi d’Oro. Oltre al successo italiano, Giancarlo Giannini è particolarmente noto internazionalmente per aver interpretato il ruolo di René Mathis nei due film della saga di James Bond: Casino Royale (2006) e Quantum of Solace (2008). In aggiunta ha anche partecipato ad altre produzioni americane, come New York Stories (1990), A Walk in the Clouds (1995), Hannibal (2001) e Man on Fire (2004). A tal proposito, la sua florida carriera nel cinema internazionale gli è persino valsa una stella sulla Hollywood Walk of Fame a Los Angeles, istallata nel marzo 2023.

10) Luca Marinelli

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Luca Marinelli (640×355)

Un attore trasversale come Luca Marinelli ha fatto molta strada a partire dal suo debutto con un piccolo cameo nella popolarissima serie tv italiana I Cesaroni. Già dopo due anni dal suo esordio, nel 2010, ha preso persino parte, al fianco di Alba Rohrwacher, a La Solitudine dei Numeri Primi, film tratto dall’omonimo romanzo di Paolo Giordano e che gli ha permesso di raggiungere la prima vera fama. Con oltre vent’anni di carriera, oggi, Luca Marinelli è uno dei volti più apprezzati del cinema italiano, grazie a ruoli camaleontici e al suo carisma particolarmente magnetico. Dotato di un’innata abilità di passare da un personaggio all’altro con egregia credibilità, è tra gli interpreti più promettenti del nostro panorama, avendo già ottenuto un David di Donatello, due premi al Festival di Venezia e due Nastri d’argento a soli 39 anni. Dopo il grande successo riscontrato con il ruolo di Lo Zingaro nell’istant-cult Lo chiamavano Jeeg Robot (2015) e di Martin Eden nell’omonimo film del 2019, Luca Marinelli ha anche debuttato a Hollywood con un film di produzione Netflix. Infatti, il 10 luglio 2020 è stato reso disponibile sul portale streaming The Old Guard, adattamento dell’omonimo fumetto di Greg Rucka e diretto da Gina Prince-Bythewood. Il film racconta le vicende di un gruppo di mercenari immortali secolari, guidato dal personaggio interpretato da Charlize Theron; ciascuno di essi è capace di guarire da ogni ferita. All’epoca trentacinquenne, nella storia, Luca Marinelli ha vestito i panni di Nicolò di Genova, ex-crociato che combatteva a Gerusalemme e innamorato di Joe (Marwan Kenzari), successivamente unitosi al gruppo. Attualmente è previsto anche un film sequel del franchise di The Old Guard, in cui Marinelli farà nuovamente ritorno nei panni del personaggio.

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