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6 film che non hanno vinto un Oscar (ed è un vero peccato)

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È arrivato ieri il momento dell’anno che tutti gli appassionati di cinema attendono con trepidazione: la notte degli Oscar. Domenica 10 marzo (nella notte tra domenica e lunedì ora italiana) il Dolby Theatre di Hollywood ha ospitato l’evento cinematografico per eccellenza, la consegna dei premi più prestigiosi e antichi del cinema. Un momento seguito da ogni parte del mondo, con l’obiettivo di soddisfare la curiosità di scoprire chi porta a casa le statuette. Tra quelle più e quelle meno conosciute, sono ben 23 le categorie da premiare, e a spiccare su tutte c’è certamente il Miglior film. A competere quest’anno sono state 10 pellicole incredibili, alcune delle quali – come Barbie e Oppenheimer – hanno fatto davvero tanto parlare di sé. A spuntarla è stato proprio Oppenheimer (qui trovate tutte le premiazioni agli Oscar 2024).

Se è vero che molti capolavori cinematografici della storia sono passati per una nomination agli Oscar, è vero anche che non tutti ne hanno vinto uno.

Partiamo dal presupposto che anche solo essere nominati non è né facile né banale. Per entrare nella rosa delle nomination agli Oscar, una pellicola deve essere stata proiettata per almeno una settimana di fila nel corso dell’anno solare precedente nella Contea di Los Angeles. Una volta nominati, poi, si compete contro i migliori, e va da sé il fatto che non tutti possano uscirne trionfanti. Negli anni dunque si sono accumulati numerosi vincitori mancati, alcuni dei quali avrebbero davvero meritato una statuetta che invece non hanno ricevuto. E allora oggi, al tramonto delle premiazioni del 2024, parliamo proprio di loro, di 6 film che – pur essendo un vero peccato – sono stati nominati agli Oscar ma non hanno vinto. Insomma, Premi Oscar mancati, anche se non aggiudicarsi un premio non significa necessariamente non meritarlo.

1 – La finestra sul cortile

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La Finestra sul Cortile è tra i Premi Oscar mancati

Correva l’anno 1954 quando al Festival del Cinema di Venezia fu presentato La finestra sul cortile di Alfred Hitchcock. La storia è generalmente conosciuta anche da chi non lo ha mai visto. L.B. “Jeff” Jeffries è un fotoreporter che vive a New York, costretto a stare quasi due mesi in sedia a rotelle a causa di un incidente. Manca ormai solo una settimana al momento della libertà quando Jeff, annoiato dal dover stare sempre in casa, comincia a osservare dalla finestra con un binocolo e con la sua macchina fotografica i vicini di casa, costretti dal caldo ad avere perennemente le finestre aperte. Quando però un giorno sente una donna urlare, si convince che qualcosa di brutto sia successo a casa dei Thorwald, e la curiosità comincia a diventare una pericolosa ossessione.

Considerato a più voci tra i migliori film di sempre, La finestra sul cortile ha ispirato numerose pellicole e serie tv successive, ponendosi come precursore di una vera e propria tendenza dei thriller. Inserito anche dall’American Film Institute nella classifica dei migliori 100 film statunitensi di sempre, il film ha ricevuto agli Oscar del 1955 ben 4 candidature: Miglior regista, Migliore sceneggiatura non originale, Migliore fotografia e Miglior sonoro. Quanti ne ha vinti? Beh, purtroppo zero, sono diventate tutte Premi Oscar mancati. Nello specifico, in ambito regia, Hitchcock ha dovuto lasciare spazio a Elia Kazan con il suo Fronte del Porto. Per lui non è stata né la prima né l’ultima nomination agli Oscar finita in un buco nell’acqua, ma ha avuto la sua rivincita nel 1968 con il Premio alla memoria Irving G. Thalberg. Almeno questo!

2 – Il dottor Stranamore

Una scena di uno dei Premi Oscar mancati, Il dottor Stranamore

Continuiamo questa lista andando avanti di 10 anni con Il dottor Stranamore. No, non stiamo parlando di Derek Shepherd in Grey’s Anatomy, ma del celebre film cult di Stanley Kubrick del 1964, un racconto in chiave satirica della Guerra Fredda e del sentimento di preoccupazione verso la bomba atomica e l’ipotesi di un conflitto nucleare. Tutto ha inizio quando il generale statunitense Jack Ripper dà l’ordine di eseguire un attacco verso l’Unione Sovietica, facendo intendere che sia la risposta a una loro offensiva. Cosa che, veniamo a sapere poco dopo, non è. L’idea di Ripper è “semplicemente” quella di disinnescare la minaccia comunista, azione che deriva da una sua volontà personale e non tiene conto di equilibri geopolitici molto precari.

Il dottor Stranamore, che è stato molto vicino alla possibilità di avere un altro finale e che vede una maggiore dichiarazione d’intenti nel nome completo Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, non sarebbe stato lo stesso senza il suo protagonista. Peter Sellers interpreta nel film ben tre ruoli: il Presidente degli Stati Uniti, il Colonnello Mandrake e – appunto – il dottor Stranamore. La sua interpretazione, carica di satira e di improvvisazione, gli è valsa una candidatura agli Oscar come miglior attore protagonista, da affiancare a quelle come miglior film, regia e sceneggiatura non originale. Anche in questo caso, però, nulla di fatto. A sbancare nel 1965 fu My Fair Lady, miglior film, regia e attore protagonista per Rex Harrison. Il dottor Stranamore è uscito dalla notte degli Oscar a bocca asciutta, ma resta il fatto che sia comunque rimasto nella storia.

3 – American Graffiti

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Premi Oscar mancati: American Graffiti

Altro giro, altra corsa, altra decade. È il 1973 quando esce American Graffiti, cult di George Lucas e terzo punto nella nostra lista. Anche in questo caso quello che abbiamo davanti è un film che ha avuto mille riconoscimenti, prendendosi il posto che gli spettava sia nella top 100 dell’American Film Institute sia nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso, ma nessun Premio Oscar. American Graffiti è un omaggio del regista alla sua gioventù, ai ventenni degli anni Sessanta con la loro voglia di cambiamento ma anche con la fisiologica paura della novità. La trama è ambientata nel 1962, nell’ultima sera che i quattro amici Curt, Steve, Terry e John passano insieme prima della partenza per il college di due di loro.

Le vicende che partono dal momento in cui i quattro si incontrano hanno del grottesco e a volte anche del surreale, tra la passione/ossessione per le ragazze e i problemi creati da altri gruppi. Vicende che succedono solo quando si hanno vent’anni, e che senza nemmeno accorgercene ci ritroviamo a rimpiangere. Con la sua storia comica e contemporaneamente malinconica, American Graffiti si è ovviamente inserito nella rosa dei nominati per diversi premi cinematografici. 2 delle 4 candidature ai Golden Globes, quella come Miglior film commedia o musicale e quella come Miglior attore debuttante si sono trasformate in premi, ma lo stesso non si può dire degli Oscar. Sono state 5 le candidature ottenute nell’edizione del 1974: Miglior film, Miglior regista, Miglior attrice non protagonista, Miglior sceneggiatura originale e Miglior montaggio. C’è davvero bisogno di dire quanti premi ha vinto? A questo punto non penso proprio.

4 – The Wolf of Wall Street

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Leonardo di Caprio in una scena di The Wolf of Wall Street, tra i Premi Oscar mancati

Per anni si è parlato della maledizione degli Oscar di Leonardo DiCaprio, perennemente nominato e mai uscito vincitore fino al 2016 grazie alla sua interpretazione in Revenant – Redivivo. La migliore di DiCaprio? Chi può dirlo, noi abbiamo provato a stabilirlo qui. Ma si dà il caso che la maledizione di Leo abbia trascinato con sé agli Oscar 2014 tutto The Wolf of Wall Street. Il film vede raccontata in ben 180 minuti la storia di Jordan Belfort, che alla fine degli anni Ottanta comincia a lavorare come broker.

Sesso, droga, alcool e soldi sono i fili conduttori di quella che sarà la sua vita negli anni a venire, un mix tra genio e sregolatezza spesso al di fuori della legalità. The Wolf of Wall Street è stato un successo di pubblico e critica, il vero trampolino di lancio di Margot Robbie nonché il maggior successo al botteghino del suo regista Martin Scorsese.

Ovviamente, però, c’è un ma: per quanto vincente, il film non è riuscito ad aggiudicarsi nessun Oscar. Nessuna delle 5 candidature ricevute – miglior film, regia, attore protagonista, attore non protagonista e sceneggiatura non originale – si è trasformata in un premio vinto. Gli Oscar 2014, quelli passati alla storia per il famoso selfie dei record (sono passati già 10 anni, ora sì che possiamo sentirci vecchi), hanno visto trionfare 12 anni schiavo come miglior film e gli attori di Dallas Buyers Club Matthew McConaughey e Jared Leto. Tante sono state le candidature anche ad altri premi internazionali, che però il più delle volte si sono aggiunte ai Premi Oscar mancati. Una consolazione? Il Golden Globe a Leonardo DiCaprio: meglio di niente!

5 – Fight Club

Anche Fight Club non ha vinto, entrando tra i Premi Oscar mancati

Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club. Seconda regola del Fight Club (ah, puoi trovarlo qui su Disney+): in caso di nomination, non vincete Premi Oscar. Ecco, forse non era proprio così, ma il film di David Fincher si è comunque attenuto a questa regola. Fight Club è un cult non soltanto del suo regista ma di un’intera generazione. Distribuito nel 1999, la sua è la storia di un narratore senza nome distrutto da insonnia e depressione. Un giorno incontra casualmente tale Tyler Durden, una persona alquanto eccentrica con cui il narratore fa amicizia, si picchia per sfogare le sue frustrazioni, va a vivere e dà vita a un club in cui uomini infelici si picchiano a vicenda. Ok, mi rendo conto di quanto io la stia banalizzando, ma in soldoni la prima parte della storia è proprio questa.

La trama di Fight Club non è però solo il racconto della vicenda del narratore, ma di un’intera società. Il protagonista è alienato, in preda al consumismo e ai mille problemi di una quotidianità nella quale non riesce a trovare pace. Proprio per questo forse funziona così bene, e proprio per questo è diventato una delle tappe fisse per tutti gli appassionati di cinema. Purtroppo, però, non è riuscito a vincere premi con la stessa nonchalance. Meno nominato dei suoi compagni di lista, Fight Club è stato nella rosa dei papabili vincitori come Miglior montaggio sonoro agli Oscar del 2000. La statuetta però è andata a Dane A. Davis per Matrix, lasciando Ren Klyce e Richard Hymns a bocca asciutta e Fight Club nella lista dei Premi Oscar mancati. Purtroppo.

6 – La vita è meravigliosa

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Il classico natalizio La vita è meravigliosa è tra i Premi Oscar mancati

Come concludere in bellezza una lista come questa? Con un cult natalizio, ovviamente. Il titolo La vita è meravigliosa forse dice poco agli italiani ma non c’è persona negli USA che non lo abbia guardato almeno una volta nella vita, e anzi una buona parte degli americani lo rivede tutti gli anni. Insomma, La vita è meravigliosa è negli Stati Uniti un po’ quello che per noi è Una poltrona per due. Il protagonista della storia è George Bailey, un uomo in un momento difficile della sua vita, proprietario di una piccola società in procinto di fallire. George è sempre stato una brava persona, pronto ad aiutare gli altri e a fare del bene, ma anche sfortunato in molte occasioni. E nel momento in cui ipotizza il suicidio per uscire dalla sua complicata situazione, un angelo di “seconda classe” viene mandato sulla Terra per aiutarlo.

Nel 1946 La vita è meravigliosa non fu un grande successo al botteghino, eppure il film è riuscito nel tempo a recuperare. Questo anche grazie all’alta qualità della trama e della realizzazione, una qualità che gli è valsa diverse nomination agli Oscar nel 1947. Le opportunità di vincere una statuetta furono ben 5: Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista a James Stuart, Miglior montaggio e Miglior sonoro. Ognuna di queste candidature è diventata però a malincuore un Oscar mancato. Ma se questa lista ci ha insegnato qualcosa è che, così come l’abito non fa il monaco, non è l’Oscar a fare il successo. Vi salutiamo con 8 film Oscar così intensi che è difficile rivedere.