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Come l’America ama l’Italia: storia breve degli italiani agli Oscar

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Gli Oscar sono ormai dietro l’angolo (qui trovi i candidati di quest’anno), e tutti gli appassionati di cinema hanno le antenne puntate. L’anno passato verrà celebrato il 10 marzo al Dolby Theatre di Los Angeles, e noi non vediamo davvero l’ora. Nel contesto del cinema italiano c’è un titolo che su tutti ha segnato la stagione del 2023, e non a caso i membri dell’Academy Award hanno deciso di includerlo nella cinquina dei nominati per il premio di Miglior film internazionale. Il titolo in questione è Io capitano, l’ultima fatica del romano Matteo Garrone e l’ultimo dei potenziali premio Oscar italiani. A proposito, andate assolutamente a vedere Io capitano, di cui trovate qui la recensione.

Non si tratta di un caso isolato, quanto piuttosto di una decisione che conferma un volta di più la passione di Hollywood per il cinema del Bel Paese. Nel momento in cui scriviamo, l’Italia è la prima nazione al mondo per Oscar vinti nella categoria di Miglior film internazionale (precedentemente Miglior film straniero) con 14 statuette aggiudicate, ed è allo stesso tempo la seconda per candidature nella medesima categoria (al primo posto figurano i francesi). Non è d’altronde un caso che molti tra i registi più di successo degli states, da Martin Scorsese a Woody Allen, abbiano dichiarato a più riprese l’importante influenza del nostro cinema nel loro lavoro. Proprio in occasione del successo di Io capitano, abbiamo deciso di dedicare un approfondimento ai premio Oscar italiani.

Gli imprescindibili: Fellini e De Sica

 8 e 1/2 di Federico Fellini, uno dei premio Oscar italiani (640x360)
Marcello Mastroianni in 8 e 1/2 di Federico Fellini

Quando si parla di assoluti giganti del cinema italiano e internazionale è impossibile non citare Federico Fellini e Vittorio De Sica. Stiamo parlando di due dei registi più influenti che la settima arte abbia mai conosciuto. Entrambi i maestri hanno saputo plasmare l’immaginario cinematografico in modi irreversibili, contribuendo alla creazione di alcune immagini che sono col tempo diventate delle vere e proprie icone della settima arte. Non a caso rientrano entrambi tra i premi Oscar italiani.

Il primo Oscar per De Sica arriva nel 1948 per Sciuscià. Si tratta in realtà anche del primo Oscar al miglior film internazionale in assoluto, assegnato quando ancora categoria era etichettata come “premio speciale”. Il regista di Sora vincerà ancora nel 1950 con il cult Ladri di biciclette, nel 1965 con Ieri, oggi e domani e nel 1972 con Il giardino dei finzi contini. Una quaterna che testimonia l’evoluzione di uno sguardo sempre attento al tempo presente: dal neorealismo alla commedia all’italiana per giungere infine al dramma storico.

L’altro gigante, Federico Fellini, non è certo stato da meno. 4 Oscar anche per lui: nel ’57 con La strada, nel ’58 con Le notti di Cabiria, nel ’64 con 8 e 1/2 e nel ’75 con Amarcord. Ancora oggi questi titoli risultano tra i più ricordati del regista. Stupisce invece l’assenza dalla lista de La dolce vita, film che più di ogni altro ha costruito una precisa immagine d’italianità nella memoria degli americani. La pellicola è stata comunque nominata nelle categorie di miglior regia, miglior scenografia e miglior sceneggiatura originale alla cerimonia degli Oscar del 1962, aggiudicandosi la statuetta per i migliori costumi.

Gli altri premio Oscar italiani

Nuovo Cinema Paradiso (640x360)
Nuovo Cinema Paradiso

I premio Oscar italiani non sono però soltanto Fellini e De Sica. Nel corso degli anni molti altri autori hanno prodotto opere capaci di incontrare i gusti dell’Academy. È il caso ad esempio di Elio Petri e del suo Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, film politico e grottesco che vinse nell’edizione del ’71. Gli altri successi arriveranno soltanto due decenni dopo, negli anni ’90, un’era molto fortunata in termini di successi italiani nel mercato internazionale. È in questo contesto che vincono Nuovo cinema paradiso (1990), Mediterraneo (1992) e La vita è bella, tre cult indimenticabili. L’ultimo trionfo arriva poi nel 2014: la statuetta va a La grande bellezza, film della consacrazione per il regista napoletano Paolo Sorrentino.

E poi ci sono tutti quelli che si sono fermati alla nomination: da Francesco Rosi a Michelangelo Antonioni, per citarne un paio. Questi e altri registi sono entrati in competizione con dei film che hanno saputo segnare la storia del nostro cinema. Basti pensare a I soliti ignoti e a La grande guerra, due commedie di Mario Monicelli che hanno entrambe ridefinito il genere. O ancora a certi capolavori drammatici come Una giornata particolare di Ettore Scola e Il ladro di bambini di Gianni Amelio. Una menzione particolare la merita Lina Wertmüller col suo Pasqualino Settebellezze, prima regista donna della storia del cinema ad essere stata candidata per la miglior regia. Tutti gli autori qui citati sono validissimi: non saranno diventati dei premio Oscar italiani, ma il loro contributo alla bellezza del nostro cinema rimane indubbio.

Il presente: Io capitano e Matteo Garrone

Io capitano (640x360)
Io capitano, il film di Matteo Garrone nominato agli Oscar

Arriviamo così al tempo presente, con Matteo Garrone che arriva per la prima volta in cinquina agli Oscar. È un’ ulteriore consacrazione per un regista che come pochissimi altri ha saputo definire il panorama del cinema italiano contemporaneo. A onor del vero si era già avvicinato a questo traguardo: nel 2009 era finito nella shortlist dell’Academy Award col suo Gomorra (che trovi qui in streaming NOW), adattamento per il grande schermo del romanzo best seller di Roberto Saviano.

Oltre a questi due titoli, la sua filmografia è ricca di lavori di spessore: da L’imbalsamatore a Dogman (di cui trovate qui la nostra recensione), da Reality a Il racconto dei racconti. Da italiani e da appassionati di cinema non possiamo che essere fieri di questo grande regista. Non ci resta allora che sintonizzarci sulla diretta streaming degli Oscar la notte del 10 marzo e tifare tutti insieme per Matteo Garrone! Tra l’altro, lo sapevate che quest’anno gli Oscar andranno in onda su Rai 1? Ecco chi potrebbe essere il conduttore.