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5 curiosità su 5 film di Quentin Tarantino

quentin tarantino
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ATTENZIONE: L’articolo può contenere SPOILER sui film di Quentin Tarantino citati

Quentin Tarantino è forse il regista più pop degli ultimi 20 anni. Sin dai tempi dal suo esordio con il film Le Iene, è stato immensamente acclamato dal pubblico – in contrasto, spesso, con i pareri più discordanti della critica. Famoso per i dialoghi prolissi e la violenza, il suo è un cinema d’autore che ha saputo far breccia nel cuore dei cinefili di tutto il mondo regalando al genere pulp una maschera nuova, raggiungendo un ottimo compromesso tra la qualità della scrittura e l’elemento action, elementi che sa equilibrare con maestria creando un intrattenimento di altissima qualità. Un regista che ha saputo destreggiarsi con cura tra generi anche molto diversi, offrendoci l’occasione di assistere a performance attoriali straordinarie e godere di splendide colonne sonore – tra cui, per noi italiani, primeggiano senza ombra di dubbio quelle create dal compatriota Ennio Morricone.

Quentin Tarantino ci ha regalato cinema di grande impatto. Pulp Fiction, Once Upon a Time in Hollywood e e Kill Bill sono solo alcuni degli esempi più celebri delle sue capacità registiche. Scopriamo assieme alcune curiosità direttamente dai set di questi grandi film.

1)La chitarra di The Hateful Eight

Quentin Tarantino
The Hateful Eight (640×360)

Nel 2015 usciva nei cinema di tutto il mondo (in alcuni, in tiratura limitata, addirittura in pellicola 70 mm) The Hateful Eight, un western dai risvolti thriller e che da un certo minutaggio diviene un delitto a camera chiusa. La maggior parte delle vicende narrate si svolge difatti in un’unica location: un emporio dove, per una serie di coincidenze più o meno volute, si ritrovano gli otto protagonisti del titolo. In una scena, la criminale Daisy Domergue sta suonando una chitarra ed intona una canzone di sbeffeggio verso il suo carceriere, John Ruth detto ‘il boia’ interpretato da Kurt Russell. Questi, in un impeto d’ira, prende lo strumento per poi spaccarlo con furia. In pochi forse sapranno che la reazione sconcertata di Jennifer Jason Leigh, interprete di Daisy, non è finzione: la chitarra era un originale modello Martin degli anni ’70 di un valore di circa 40.000 dollari! Il prezioso strumento era stato prestato a Tarantino da un museo della Pennsylvania, e doveva essere restituito al termine delle riprese in quanto sarebbe stato sostituito da un falso nella scena sopracitata. Tuttavia, Kurt Russell credeva che appunto la chitarra fosse stata sostituita da una banale riproduzione e non si fece problemi a disintegrarla.

2) La scena ‘al contrario’ di Pulp Fiction

Pulp Fiction
Pulp Fiction (640×360)

Pulp Fiction è il cult per eccellenza tra i film di Quentin Tarantino. Il più discusso, il più amato, il più citato – e, che piaccia o meno, il più ricordato. Non ci sono altre pellicole del regista che gli siano eguali in popolarità, e il fatto che tutt’oggi riscuota ancora così tanto successo nonostante sia uscito nei cinema nel 1994 è decisamente significativo. Nonostante la sua popolarità però, non tutti sanno che una delle scene più iconiche, quella dell’overdose di Mia Wallace, è stata girata esattamente all’opposto di come la vediamo: il ciack è iniziato quando l’ago era già nel corpo dell’attrice Uma Thurman, e John Travolta alias Vincent Vega l’ha in realtà tirata verso di se con decisione. In fase di montaggio, l’ordine degli eventi è stato invertito così da dare l’impressione che la siringa venisse piantata direttamente nel petto dell’attrice.

3) Il minutaggio di C’era una volta a…Hollywood

Quentin Tarantino
Once Upon A Time In Hollywood (640×360)

Il film del 2019 C’era una volta a … Hollywood è forse il film più intimo del regista. L’amore per il cinema trapela in ogni inquadratura della pellicola, assieme alla bravura dei tre attori principali Margot Robbie, Leonardo di Caprio e Brad Pitt. Nel film si incontrano personaggi inventati da Quentin Tarantino con altri realmente esistiti, tra i quali spiccano la dolcissima Sharon Tate e Charles Manson; proprio questo personaggio doveva essere originariamente più presente nella pellicola, tuttavia compare per un minutaggio estremamente ridotto. Difatti, il lavoro in fase di montaggio è stato particolarmente copioso: il materiale era così tanto che in fase iniziale vi erano circa 4 ore e 30 minuti di girato. Successivamente la durata è stata diminuita a 161 minuti. Moltissime scene sono state tagliate, tra le quali quelle con cameo di altri grandi nomi del cinema tra cui Tim Roth.

4) Il cameo di Django Unchained

Django Unchained
Django Unchained (640×360)

Con Django Unchained Quentin Tarantino esplora per la prima volta il genere cinematografico che rappresenta il suo primo, grande e vero amore: il western. Tra lande desolate del Texas e piantagioni di cotone, il film racconta la storia dello schiavo Django (qui interpretato da Jamie Foxx)e del suo cammino per ritrovare l’amata moglie Broomhilda, affiancato dall’elegante cacciatore di taglie dottor Schulz (Christoph Walz). Nella parte finale della storia ci troviamo a Candyland, la magione dove proprio Broomhilda fa parte della servitù del ricco Calvin J. Candi (Leonardo di Caprio) nella quale i due sono riusciti ad entrare sotto falsa identità. Proprio qui avviene un simpatico cameo dell’attore Franco Nero, il primo interprete del personaggio Django nello spaghetti western sul personaggio, uscito nel 1966. Il ‘vecchio’ ed il ‘nuovo’ Django hanno così un brevissimo e divertente scambio di battute sulla corretta pronuncia del nome; una chicca che chiunque conosca la pellicola originale avrà avuto il piacere di cogliere.

5) Il sangue di Kill Bill

Quentin Tarantino
Kill Bill (640×360)

Da molti considerato il vero capolavoro di Quentin Tarantino, Kill Bill è diventato estremamente iconico. La storia de La Sposa ha conquistato il pubblico, che ancora oggi ricorda con estremo affetto entrambe le pellicole della ‘saga’ sull’anti eroina interpretata da Uma Thurman che, armata di katana, cerca imperterrita la sua vendetta. Il film, esattamente come nei più classici stilemi del regista, oscilla spesso tra il pulp e la commedia. Christopher Nelson, make-up artist del film e vincitore del premio Oscar per Suicide Squad, ha rivelato che Quentin Tarantino ha rifiutato categoricamente di riprodurre il sangue nel film in computer graphica: piuttosto, ha preferito sostituirlo con ben 1700 litri di sangue finto! Non sappiamo quanto la richiesta sia stata costosa, ma è certo che l’effetto è decisamente ben riuscito e d’impatto.

Quentin Tarantino è una vera leggenda, ma non dimentichiamo che tutto è cominciato con il suo primo film: Le Iene!