Quante volte troviamo difficile la ricerca di quei film pluripremiati, frutto della mente geniale dei registi che li hanno creati e girati? Trovare pellicole cinematografiche cult, punti di riferimento della storia del cinema, è un’impresa tutt’altro che facile. Per ovviare a questo disagio, abbiamo pensato di creare una rubrica apposta per voi che vagate nel web, sballottati da una pagina a un’altra: raccogliamo i migliori film presenti sulle piattaforme streaming più diffuse e vi forniamo informazioni utili a trovarli. Partiamo alla grande: Quentin Tarantino Netflix e cinque fra i suoi più grandi capolavori. Siamo carichi, voi intanto non dovrete far altro che mettervi comodi, cliccare Play e godervi lo spettacolo!
Ecco i 5 migliori film Quentin Tarantino Netflix:
1) Bastardi Senza Gloria
Con la realizzazione di Bastardi senza gloria, che troviamo subito tra i film di Quentin Tarantino su Netflix, il regista si avvicina ai film di guerra, ma contamina la pellicola in maniera indelebile con il suo marchio e sceglie di decostruirlo dall’interno per farne qualcosa di originale. Attraverso il filtro della sua regia, gli stereotipi del genere si ammorbidiscono e vengono sottoposti ad un processo di ibridazione.
La storia si divide in due macro capitoli: il primo si svolge nella Francia occupata dai nazisti, dove la giovane ebrea Shoshanna Dreyfus (Mélanie Laurent) assiste al massacro della propria famiglia per mano del colonnello tedesco Hans Landa (Christoph Waltz), soprannominato “cacciatore di ebrei” per la sua abilità nel fiutare i loro nascondigli. Intanto, la ragazza riesce a sfuggire alla morte e si rifugia a Parigi. Il secondo, vede protagonista una squadra speciale di otto soldati ebrei, soprannominati i “Bastardi”, appartenenti a diverse unità delle forze armate americane, guidati dal tenente Aldo Raine (Brad Pitt).
Tarantino decide di riscrivere la grande Storia attraverso i suoi occhi, ma questo non per stravolgere il passato o dissacrare gli orrori di guerra. Anzi, lo fa per realizzare la sua utopica vendetta, con il suo mezzo di comunicazione prediletto: la macchina da presa. Hans Landa diventa l’emblema della crudeltà umana, risultato della somma di tutte le atrocità compiute in nome di ideali folli. Tarantino crea un cult difficilmente superabile proprio per il suo valore emblematico della tragedia che la Seconda Guerra Mondiale è stata e che come tale continua a vivere nelle nostre memorie.
2) Le Iene
Siamo a Los Angeles, inizio anni ’90. Il criminale malavitoso Joe Cabot assieme al figliolo Eddie “il bello” pianifica un’architettata – seppur brutale – rapina ad un grossista di diamanti. Per attuare il suo piano, recluta sei criminali professionisti, di cui alcuni sono conoscenze fidate ed altri, invece, sconosciuti. Alla segretezza del piano si unisce l’anonimato che Cabot vuole far durare per tutta l’operazione: ad ognuno dei criminali viene imposto di non rivelare mai il proprio nome, e di rivolgersi l’un l’altro col nome di un colore. Ma tutte le congetture pensate per farla franca e guadagnarsi la propria parte della ricompensa vanno presto in fumo… e tutto finisce in un bagno di sangue (tipico dei film di Quentin Tarantino).
L’opera segnò il debutto ufficiale di Tarantino alla regia, con un soggetto originale, basato su una sua vecchia sceneggiatura. Fin da questo suo primo capolavoro, abbiamo compreso le propensioni del regista statunitense: genere thriller-noir, regia convulsa e frenetica, dialoghi estremamente curati e diretti, e per finire… violenza e sangue a volontà! In questo caso, la storia si basa su un incastro meticoloso di dettagli a cui fa da contrasto l’esplosivo e inaspettato finale. Personaggi ben caratterizzati e destinati a stamparsi nelle nostre teste (addirittura trasformandosi in meme a distanza di anni), abbigliamento total black diventato ormai un simbolo. A quanto pare, sin da giovane, Tarantino aveva le idee ben chiare su come entrare a far parte dell’Olimpo dei registi!
3) Django Unchained
Fra i Quentin Tarantino Netflix movies troviamo un’altra famosissima pellicola: Django Unchained, film del 2012 scritto e diretto dallo stesso regista. Insomma, la sua dichiarazione d’amore per il cinema western continua.
Siamo in Texas nel 1858, poco prima dell’inizio della Guerra di secessione americana. Lo schiavo Django (Jamie Foxx) viene liberato dall’ex dentista tedesco King Schultz (Christoph Waltz), ora cacciatore di taglie, che ha bisogno di lui per riconoscere tre criminali di cui sta seguendo le tracce. Fra i due, piano piano, nasce un sincero rapporto d’amicizia che spinge Schultz a voler aiutare Django a realizzare il suo più grande desiderio: liberare la moglie Broomhilda (Kerry Washington), prigioniera del ricco proprietario terriero Calvin Candie (uno dei pochi ruoli da villain interpretati da Leonardo DiCaprio). I due giungono a Candyland, l’enorme tenuta in cui risiede l’uomo, con l’unico obiettivo di ingannarlo per liberare la donna.
Con una colonna sonora con alcuni brani da brivido firmati da Ennio Morricone, Django Unchained è un racconto di schiavitù e violenza allo stadio più brutale, che cerca di raccontarne tutte le sfumature in maniera estremizzata ed efficace, nel momento in cui ci viene messa davanti e noi non possiamo far altro che prenderne tristemente atto. È inevitabilmente un saggio di estetica cinematografica, che strizza l’occhio alle pellicole che in passato si sono avvicinate a questo genere di storie e ne hanno messo in luce le atroci sofferenze.
4) Kill Bill: Volume I
Kill Bill: Volume 1 è il quarto della lista dei film di Quentin Tarantino Netflix. Uscito nel 2003, si tratta del primo capitolo di Kill Bill, a cui ha fatto seguito Kill Bill: Volume 2 l’anno successivo. Protagonista del film è Beatrix Kiddo (Uma Thurman), nota come La Sposa, letale assassina membro del gruppo Deadly Viper Assassination Squad, capitanata dallo spietato Bill (David Carradine). Stanca di quella vita priva di sicurezze, la donna decide di lasciarsi alle spalle tanta violenza quando scopre di essere incinta. Fugge così in Texas, sotto falsa identità, si innamora di un giovane e organizza con lui delle nozze sbrigative. Gli eventi prendono una piega inaspettata e drammatica quando durante le prove del suo matrimonio si presenta a sorpresa in chiesa il suo vecchio capo Bill. Ben presto, quel luogo sacro si trasforma in un vero e proprio teatro di morte. Creduta morta, Beatrix si risveglierà però dopo quattro anni di coma.
Kill Bill è una summa di riferimenti e citazioni d’autore, a cui fa da sottofondo una colonna sonora estremamente evocativa che omaggia Ennio Morricone e, al tempo stesso, la tradizione nipponica di cui sono presenti chiari ed espliciti riferimenti. Intanto, un unico e chiaro messaggio: la vendetta è un piatto che va servito fretto e Beatrix lo sa bene. Non si fermerà davanti a niente e nessuno!
5) C’era una volta a… Hollywood
Siamo all’ultimo (ma non per importanza) dei Quentin Tarantino Netflix movies: Once Upon a Time in Hollywood è l’ultimo capolavoro del regista che ha raggiunto le nostre sale, nel 2019. In questa nona opera personale, egli mette in campo tutta la sua cinefilia partendo dall’omicidio di Sharon Tate, avvenuto nel 1969. A tenere insieme gli eventi sono le vicende tragicomiche della coppia formata da Rick Dalton (Leonardo DiCaprio) e Cliff Booth (Brad Pitt), una star della televisione in caduta libera e la sua controfigura. Oramai Los Angeles sta cambiando, inizia a dilagare la moda Hippie e Charles Manson e la sua Family seminano panico e terrore.
Siamo davanti ad un cammeo di figure particolarmente ben riuscite (Margot Robbie perfetta nei panni di Sharon Tate è una di queste), le quali mostrano un’industria del cinema e una società, al tempo stesso, in profonda mutazione. Un quadro completo, quasi un saggio cinematografico, a cui però non manca quel pizzico di tipica ironia tarantiniana. Una chiara dichiarazione d’amore senza eguali da parte di uno che il cinema lo ha assaporato in ogni modo, da spettatore appassionato e da grande creatore!