Negli ultimi trent’anni il cinema ha vissuto parecchie rivoluzioni, vivendo un periodo florido nonostante qualche annata meno fortunata. Nel frattempo, intere generazioni sono cresciute innamorandosi di alcuni dei film più noti di questo periodo. Alcuni di essi sono dei veri e propri romanzi di formazione che hanno accompagnato i giovani di tutto il mondo dagli anni Novanta fino a oggi. Nella lista odierna vogliamo concentrarci proprio sui millennials, andando ad analizzare i cult generazionali tanto cari a questa fetta di popolazione. Nella lista abbiamo selezionato soltanto pesi massimi, tra film di culto e saghe cinematografiche entrate nella leggenda. Sicuramente ci sono degli esclusi importanti, ma tutti i film che troverete qui dentro vi strapperanno un sorriso (o forse una lacrima).
1) Scream, una delle saghe cinematografiche di genere horror più rivoluzionarie degli anni Novanta
La celebre saga horror di Scream nasce nel 1996 con il primo film scritto da Kevin Williamson e diretto da Wes Craven, autentico maestro del genere. Scream è considerato uno degli horror più iconici degli anni Novanta e ha avuto un impatto molto importante sul genere. La trama si sviluppa nella fittizia cittadina di Woodsboro, dove una serie di omicidi brutali sconvolge la comunità. La protagonista è Sidney Prescott, una giovane liceale che diventa il bersaglio principale del killer, noto come Ghostface. Sidney è tormentata non solo dall’assassino, ma anche dal ricordo dell’omicidio di sua madre, avvenuto un anno prima. Il film inizia con una delle sequenze di apertura più memorabili della storia del cinema horror: una giovane ragazza, Casey Becker, è a casa da sola quando riceve una telefonata anonima. Il dialogo inizialmente innocuo si trasforma rapidamente in un gioco mortale di domande sul cinema horror.
Questa scena stabilisce immediatamente il tono meta cinematografico del film e introduce il caratteristico costume di Ghostface, diventato iconico a seguire. Scream si distingue per la sua capacità di giocare con i cliché del genere horror. I personaggi sono consapevoli delle regole dei film horror e spesso le discutono apertamente. Uno dei protagonisti, Randy Meeks, un appassionato di cinema, è particolarmente esplicito nel delineare le “regole” per sopravvivere a un film horror: non fare sesso, non bere o drogarsi, e non dire mai “torno subito”. Queste regole diventano un elemento centrale della narrazione, poiché i personaggi cercano di evitare i loro destini apparentemente predestinati. Scream ha avuto un grande successo sia di critica che di pubblico, incassando oltre 170 milioni di dollari a livello globale e contribuendo a una rinascita del genere slasher negli anni Novanta e Duemila.
2) Donnie Darko, il film che diede il via alla splendida carriera di Jake Gyllenhaal
Donnie Darko è un film grottesco del 2001 diretto da Richard Kelly, noto per la sua trama complessa e l’atmosfera inquietante. Il film, ambientato nel 1988, è un mix di dramma psicologico, fantascienza e horror, e ha come protagonista Jake Gyllenhaal nel ruolo di Donnie Darko, un adolescente problematico che vive in una piccola cittadina americana. La trama ruota attorno al protagonista, un ragazzo intelligente ma mentalmente instabile, che inizia a sperimentare visioni di un coniglio antropomorfo chiamato Frank.
Frank avverte Donnie che il mondo finirà in 28 giorni, 6 ore, 42 minuti e 12 secondi. Sotto l’influenza del coniglio, Donnie commette una serie di atti vandalici e sovversivi, mettendo in discussione la realtà che lo circonda. La complessità del film ha portato a numerose interpretazioni e teorie dei fan. Alcuni vedono Donnie Darko come una meditazione sul destino e sul sacrificio, mentre altri lo interpretano come un viaggio attraverso la malattia mentale.
L’ambiguità del finale, in cui Donnie ridefinisce il suo destino, ha lasciato molti spettatori a riflettere sul significato della storia. Donnie Darko è diventato un cult grazie al suo mix di atmosfere inquietanti, una narrazione intricata e tematiche filosofiche. Sebbene inizialmente non abbia avuto un grande successo commerciale, il film ha guadagnato una devota fanbase e continua a essere oggetto di discussione e analisi. Con il tempo, Donnie Darko è stato riconosciuto come un’opera unica e influente nel panorama cinematografico moderno, e rappresenta il trampolino di lancio di Jake Gyllenhaal. Una delle scene iniziali più memorabili è quella in cui un motore di aereo precipita nella casa dei Darko, sfondando la stanza di Donnie. Questo evento inspiegabile segna l’inizio di una serie di eventi surreali e inquietanti. Mentre la data profetizzata da Frank si avvicina, Donnie esplora concetti di viaggio nel tempo, predestinazione e libero arbitrio.
3) Superbad – Tre menti sopra il pelo
Tra i super cult cari ai millennials non può mancare Superbad – Tre menti sopra il pelo, commedia del 2007 diretta da Greg Mottola e scritta da Seth Rogen e Evan Goldberg. Il film è diventato un classico moderno del genere, noto per il suo umorismo crudo e il ritratto sincero dell’adolescenza. Prodotto da Judd Apatow, Superbad ha lanciato la carriera di numerosi giovani attori, tra cui Jonah Hill, Michael Cera e Christopher Mintz-Plasse.
La trama segue due migliori amici, Seth e Evan, durante l’ultima settimana di liceo. Questi sono inseparabili, ma stanno per andare in college diversi e sono determinati a sfruttare al massimo la loro ultima notte insieme. L’occasione perfetta si presenta quando vengono invitati a una festa da Jules (Emma Stone), la ragazza di cui Seth è innamorato. Decisi a rendere la serata memorabile, i ragazzi promettono di portare alcol alla festa, sperando di conquistare le ragazze dei loro sogni.
Per procurarsi l’alcol, i due reclutano il loro amico Fogell, che ha appena ottenuto una carta d’identità falsa con il nome dell’iconico McLovin. Tuttavia, i loro piani vanno rapidamente fuori controllo quando Fogell viene coinvolto in una serie di disavventure con due poliziotti bizzarri interpretati da Seth Rogen e Bill Hader. Mentre Fogell vive un’avventura surreale con i poliziotti, Seth ed Evan affrontano una serie di ostacoli esilaranti nel tentativo di raggiungere la festa. Il film è rinomato per il suo dialogo brillante e spesso volgare, che riflette il modo in cui molti adolescenti parlano tra di loro. Questo, combinato con situazioni assurde e gag crea un mix di umorismo che ha fatto breccia nel cuore del pubblico. Le avventure di Seth, Evan e Fogell sono tanto esilaranti quanto riconoscibili, rendendo di fatto il film una alternativa commedia di formazione.