Sicuramente sarà capitato anche a voi di intercettare in tv qualche film dalla fotografia un po’ invecchiata e dal titolo accattivante. Avete presente? Quelli che accolgono membri del cast decisamente noti adesso, ma incredibilmente giovani e inesperti all’epoca. Spesso ci imbattiamo in prodotti cinematografici che diventano degli autentici trampolini di lancio per artisti come registi, sceneggiatori e in special modo attori. Sliding Doors ha ricoperto questo ruolo per la maggior parte dei suoi interpreti, che trovandosi nel 1998 ancor poco conosciuti hanno poi trovato il loro posto d’onore a Hollywood e dintorni.
Ciò non significa che tutte le stars di Sliding Doors avessero poi intrapreso una brillante scalata senza up and down
Tuttavia, i nomi che presto sentirete, anche se soltanto per una singola occasione professionale, possono ricevere il merito di aver fatto parte di show di alto livello. Dedichiamo dunque un plauso a questa dramedy sentimentale, diretta e scritta brillantemente dal regista Peter Howitt. A questo proposito, è importante notificare che il professionista si è ispirato per la sua trama a creazioni del cineasta polacco Krzysztof Kieślowski come La doppia vita di Veronica. Assistiamo infatti alla tematica del doppio che investe la protagonista Helen Quilley, interpretata non a caso da una Gwyneth Paltrow alle prime armi.
La giovane donna, dopo un improvviso e ingiustificato licenziamento dall’agenzia in cui lavorava, corre via dall’edificio per riprendere la metro e tornare a casa dal fidanzato. Ed è proprio davanti alle porte scorrevoli del treno che si genereranno i due diversi destini di Helen. Il primo prevede che lei riesca a bloccare le porte, entrare, conoscere il suo futuro spasimante James (John Hannah), tornare a casa e beccare il compagno Gerry (John Lynch) a letto con l’amante Lydia. Il secondo prevede che, non riuscendo a salire in tempo, Helen andrà a fermare un taxi ma proprio lì davanti verrà aggredita da uno scippatore e finirà in ospedale per una ferita. Questo incidente le farà tardare il rientro a casa in modo da non cogliere in flagranza di tradimento il marito.
Tale scelta narrativa risulta curiosa nonché spunto di riflessione sul concetto matematico dell’effetto farfalla
Dopo aver fatto questo breve excursus su temi e contenuto del film, passiamo la palla a coloro che rendono concrete e credibili queste idee creative fatte di immagini e suoni. Prefissandosi l’obiettivo di trasmettere messaggi puntuali o emozioni mirate a chi guarda. Il cast del film è composto infatti da una decina di artisti che da qui sono stati lanciati in termini di regia, teatro, cinema e televisione, ottenendo così riconoscimenti e fama a livello internazionale. Partiamo dunque con il nostro tour delle star!
1) Gwyneth Paltrow ha spiccato il volo con Sliding Doors
Gwyneth Kate Paltrow (qui un aneddoto su di lei) è un’attrice e produttrice statunitense, figlia del regista Bruce Paltrow e dell’attrice Blythe Danner. Dopo aver abbandonato l’Università della California per dedicarsi alla recitazione e al teatro, farà il suo primissimo debutto come attrice in High (1989), un film per la TV diretto da suo padre. Il suo debutto cinematografico invece si annovera con il musical romantico Shout dove recita insieme a John Travolta. Poco dopo è stata scelta dal suo padrino Steven Spielberg nel film d’avventura di successo Hook nel ruolo della giovane Wendy Darling. Nel 1995, ha recitato nel thriller Se7en come la moglie di un giovane detective ( Brad Pitt ), vincendo così la nomination per il Premio Saturn come la migliore attrice non protagonista.
Negli anni a venire dimostrerà in più occasioni di essere un’artista dallo stile ben definito, colta, intraprendente e raffinata sia nell’atteggiamento che nel gusto estetico. Ricoprirà così la parte di successo della protagonista nell’adattamento cinematografico in costume Emma, ​​basato sull’omonimo romanzo di Jane Austen. Il 1998 segnò una vera svolta nella carriera professionale della Paltrow, che interpretò ruoli da protagonista in cinque film di grande qualità usciti quell’anno. Mi riferisco a Grandi speranze , Sliding Doors nei panni di Helen Quilley appunto, Hush, Delitto perfetto e Shakespeare in Love. Nel thriller Delitto perfetto, ispirato all’omonimo film di Alfred Hitchcock, la Paltrow ha recitato accanto a Michael Douglas interpretando Emily Taylor, basata sulla Grace Kelly del film originale.
È stata anche presa in considerazione per il ruolo di Rose dalla produzione del Titanic
Tuttavia, la scelta definitiva sappiamo bene su chi fosse poi ricaduta! La sua performance più celebre e apprezzata dalla critica è stata però quello dell’amante immaginaria di William Shakespeare (Joseph Fiennes) in Shakespeare in Love. Entertainment Weekly ha pertanto commentato: “La migliore di tutte è Gwyneth Paltrow che, finalmente, ha un film in cui recitare che è radioso come lei”. Shakespeare in Love ha permesso all’attrice di vincere così lo Screen Actors Guild Award per la migliore interpretazione di un’attrice in un ruolo da protagonista. Aggiunto a questo anche il Golden Globe Award come migliore attrice in un film commedia o musical e, rullo di tamburi, l’Oscar come migliore attrice.
Nel 2004, dopo il successo del primo periodo, la sua carriera cinematografica subisce una scivolata così come l’opinione della critica nei suoi confronti. Lei dichiarerà dunque di non riuscire a sostenere la troppa pressione a cui il suo lavoro la sottoponeva da un po’. Ma non è tutto! Penserà addirittura che gli importanti riconoscimenti ricevuti per Shakespear in Love le avessero portato sfortuna come una sorta di maledizione! La Gwyneth tornerà però in campo nel 2008 nei panni della Pepper Potts di Iron Man, assistente personale e interesse amoroso di Tony Stark.
Il regista Jon Favreau voleva che la relazione tra Potts e Stark ricordasse una commedia screwball degli anni ’40
Idea condivisa anche dalla Paltrow poiché la considerava divertente in un modo “innocente ma sexy”. Questo primo capitolo fu molto acclamato dalla critica e l’attrice ha così proseguito la sua carriera con i suoi sequel e infine con Spider-Man: Homecoming, Avengers: Infinity War (2018) e Avengers: Endgame (2019). Cambiando del tutto genere in seguito, ha recitato nel dramma musicale Country Strong, ricoprendo il ruolo di una star della musica country. Inoltre avendo anche affermate doti canore ha anche registrato la canzone “Country Strong” per la colonna sonora del film.
Nel 2015, ha recitato in Mortdecai, insieme a Johnny Depp interpretando la moglie di un mercante d’arte truffaldino. Infine nel giugno 2017 Paltrow ha annunciato che si sarebbe presa una pausa dalla recitazione, per concentrarsi maggiormente sulla sua azienda Goop. Da buona filantropa e democratica farà orientare la sua azienda al “nutrimento dell’aspetto interiore”, aprendole le porte dell’e-commerce. Collaborerà poi con marchi di moda, lanciando poi una una rivista cartacea, un podcast e una serie di documentari trasmessi in streaming su Netflix, intitolata The Goop Lab.
Secondo il giornalista di spettacolo Dylan Howard: “Inevitabilmente, in una saga di Hollywood, le persone si identificano con il personaggio simpatico o con il cattivo … Quando si tratta di Gwyneth Paltrow, è sia il cattivo che la figura simpatica”.
Infine secondo Charles Trepany di USA Today , il “comportamento calmo e imperturbabile” di Paltrow è diventato nel 2024 sinonimo del suo marchio e della sua immagine pubblica. In conclusione, tra svariati alti e bassi come quelli relativi alla sua carriera imprenditoriale non da tutti condivisa, possiamo affermare che Gwyneth ha percorso tanta strada partendo dalla timida Helen di Sliding Doors. L’attrice si è rivelata inoltre un valido esempio per i colleghi dello spettacolo. Di fatto ha sempre coltivato la consapevolezza che, per tutelare altre priorità come la famiglia, alle volte bisogna rallentare dedicandosi a ciò che si desidera nel presente.
2) John Hannah si definisce artista poliedrico e irriverente
John Hannah è un attore inglese, produttore esecutivo nato a East Kilbride, in Scozia. Dopo le scuole superiori ha iniziato un apprendistato come elettricista. Le sue intenzioni iniziali infatti non erano affatto legate alla carriera di attore. Tuttavia mosso dalla sua sfrenata passione per il cinema e per la recitazione frequenterà la East Kilbride Rep Theatre Club, iscrivendosi poi alla Royal Scottish Academy of Music and Drama a Glasgow. Con i giusti strumenti teorici e l’esperienza diventerà pertanto l’attore che abbiamo avuto l’onore di conoscere tutti! Capace di rivestire in maniera spettacolare più ruoli diversi e di celebrare in ogni occasione le sue originali abilità performative.
Dopo una piccola partecipazione al film per la TV Bookie ed altri ruoli in vari telefilm, riesce a debuttare al cinema con il film di David Elfick Senza riparo. Tuttavia il suo maggior successo arriva quattro anni dopo grazie al film Quattro matrimoni e un funerale (qui la recensione del film). Qui lui interpreta nel pieno del suo splendore il ruolo di un giovane omosessuale per il quale viene nominato ai BAFTA come miglior attore non protagonista. Il 24 dicembre 1997, invece, Hannah e il produttore della Scottish Films, Murray Ferguson, fondano una società di produzione chiamata Clerkenwell Films . Il primo grande show della Clerkenwell fu la serie Rebus, che in seguito venne però acquistata internamente dalla STV Productions.
Successivamente si trasferisce in America per recitare come coprotagonista in Sliding Doors
Qui ricopre la parte di James Hammerton, l’uomo un po’ bizzarro che la “prima Helen” incontrerà in metro e con il quale intraprenderà poi una relazione. Partendo da questo blasonato successo, coglierà poi la sua migliore interpretazione nei panni del fratello sornione dell’egittologa Rachel nel film di Stephen Sommers La mummia (1999). Il film avrà così tanta fama internazionale da prevedere ben due seguiti con la sua presenza: La mummia – Il ritorno e The Mummy: Tomb of the Dragon Emperor. La presenza del James di Sliding Doors non è però mancata neanche sul piccolo schermo, affermando infatti la sua presenza anche in Alias e Frasier.
Anni dopo, era stato in principio selezionato per la parte di Charlie nella serie colossal Lost (qui un nuovo articolo sulla serie), ma gli autori opteranno poi per un più giovane Dominic Monaghan. Nonostante ciò, poco dopo Hannah si prenderà la sua rivalsi con l’horror italiano Ghost Son (2006) in un atipico ruolo inquietante e con L’ultima legione. Ha interpretato inoltre la parte di Quintus Lentulus Batiatus, il proprietario di una casa di addestramento per gladiatori in Spartacus: Blood and Sand e nel prequel.
Attualmente è anche il narratore del reality della BBC Race Across the World
Qui cinque coppie di britannici viaggiano attraverso il mondo senza prendere però l’aereo. Capiamo da questo breve viaggio tra ricordi di un John semi sconosciuto in Sliding Doors, che alla fine è riuscito a conquistare il suo podio. Egli è la dimostrazione che i veri attori non è necessario che abbiano già nella culla l’ambizione di diventare grandi attori. Solo con il tempo, l’impegno e la passione si riuscirà a toccare il cuore del pubblico e rimanere così nella storia.