4) Kurt Barlow – Le notti di Salem e il capolavoro di Stephen King
Kurt Barlow, il vampiro principale di Le notti di Salem, è uno dei villain più terrificanti mai scritti da Stephen King. A differenza dei vampiri romantici o patinati della narrativa moderna, Barlow è una creatura puramente maligna, un mostro antico che porta la morte e la corruzione in ogni luogo che tocca. Il romanzo si svolge nella cittadina di Jerusalem’s Lot, che lentamente cade sotto il dominio oscuro del vampiro. Barlow non si nasconde dietro facciate di umanità o ambiguità morale: è l’incarnazione del male puro, una creatura che si nutre degli abitanti della città trasformandoli a sua volta in vampiri.
La sua presenza è costantemente minacciosa, anche quando non appare direttamente: il solo pensiero della sua esistenza basta a creare un clima di paranoia e terrore crescente. King utilizza Barlow come veicolo per esplorare il tema dell’invasione del male nella quotidianità: Jerusalem’s Lot rappresenta l’America profonda, apparentemente tranquilla, che però cela fragilità e segreti pronti a essere sfruttati da una forza oscura. Barlow è anche un omaggio ai vampiri classici come Dracula, ma King riesce a renderlo ancora più inquietante grazie alla sua capacità di agire nell’ombra e alla descrizione delle sue vittime, che tornano con occhi vuoti e pieni di fame. Con Le notti di Salem, King dimostra come il male, nella sua forma più antica e predatoria, possa insinuarsi silenziosamente nelle vite delle persone, distruggendole dall’interno. Lo troviamo nella serie tv del 1989.
3) Il Re Rosso – La Torre Nera
Il Re Rosso è uno dei villain più enigmatici e potenti del multiverso di Stephen King. Introdotto nella saga epica La Torre Nera, il Re Rosso è l’antagonista supremo, una creatura cosmica che desidera distruggere la Torre Nera, il pilastro che tiene insieme tutti i mondi e le realtà esistenti. Ciò che rende il Re Rosso così terrificante è la sua natura assoluta: non è semplicemente malvagio, ma rappresenta il caos puro, l’annientamento totale dell’ordine e dell’esistenza stessa. La sua immagine, spesso descritta come quella di un essere demoniaco con gli occhi rossi e un ghigno sinistro, evoca un senso di terrore primordiale. Il Re Rosso non agisce da solo, ma ha alle sue dipendenze esseri potenti come Randall Flagg e altre creature che diffondono il caos nei mondi di King. Questa sua capacità di manipolare altre forze oscure amplifica il suo potere e la sua portata distruttiva.
King lo utilizza come simbolo della follia e della distruzione cosmica, temi centrali nella saga de La Torre Nera, ma anche come rappresentazione della disperazione e dell’entropia che minacciano ogni forma di vita. Il suo obiettivo di abbattere la Torre Nera e gettare l’universo nell’oscurità totale lo rende una delle creature più spaventose di King. Affrontare il Re Rosso non significa solo combattere un essere fisico, ma anche sfidare l’ineluttabilità della fine stessa. È il male assoluto, l’incubo che trascende ogni limite umano. Lo troviamo nel film del 2017, diretto da Nikolaj Arcel. (5 romanzi horror che sarebbero delle Serie Tv da brividi)