Tutti abbiamo vissuto quella spiacevole situazione raccontata brillantemente da Zerocalcare in Strappare lungo i bordi: chi non è mai stato ore a scorrere i film sulle piatteforme streaming e non trovare niente da vedere pur avendo a disposizione “tutto l’audiovisivo del mondo” e pensando “è possibile che son tutti film de m*rda”? Certo, la roba bella magari l’abbiamo già vista, altra siamo in ritardo e altra ancora la teniamo per il momento giusto – se arriverà. Vogliamo evitare, però, di finire nella fantascienza polacca del ‘900 in lingua originale, andare a letto frustrati con la nostra coscienza sottoforma di Armadillo che ci costringe a interrogarci su noi stessi dicendo: “Dai su, se su ottomila film non te ne va bene manco uno, forse sei te che non vai bene”. Proprio per questo nasce la seguente rubrica settimanale, in onda ogni lunedì e rivolta sia a chi la pellicola in questione non l’ha mai vista, sia a chi l’ha già visionata e vuole saperne di più: infatti, nella prima breve parte vi consigliamo un film; nella seconda invece ve lo recensiamo, analizziamo o ci concentreremo su un aspetto particolare. E questa settimana abbiamo scelto The Nice Guys.
PRIMA PARTE: Perché, dunque, vedere The Nice Guys? Ecco la risposta senza spoiler
Disponibile su Amazon Prime Video e Infinity (a noleggio su Chili e Apple Tv), The Nice Guys ci porta nella Los Angeles degli anni Settanta. Lì Holland March, definito dalla sua stessa figlia Holly “il peggior detective al mondo”, e Jackson Healy, picchiatore professionista che si guadagna il pane per i denti spaccando le ossa agli altri, si trovano a collaborare nella risoluzione di due casi che, apparentemente, sembravano sconnessi tra loro: la sparizione di una ragazza di nome Amelia e la morte della pornostar sul viale del tramonto, Misty Mountains. Sebbene diversissimi sia nel carattere che nei modi di lavorare, affronteranno assieme una rocambolesca avventura che li porterà a scoprire un intricato complotto e dove sarà fondamentale la saggezza della piccola e scaltra Holly.
Stavolta, Shane Black decide di scherzare con il genere noir hardboiled, mixandolo con la commedia e l’action. Essendo un buddy cop movie, non può mancare la solita, divertentissima coppia di protagonisti; quei due poliziotti improbabili che, pur essendo agli antipodi, sono costretti a collaborare. In pieno stile Bud Spencer e Terrence Hill, per capirci. I due “bravi ragazzi” del titolo sono interpretati, in una prova magnificamente sopra le righe, dal duo tanto strano e impensabile quanto esilarante e magnifico: Russell Crowe (Healy) e Ryan Gosling (March). E le loro avventure hanno luogo in una Los Angeles in cui le atmosfere alla Philip Marlow si uniscono a quelle dei film di Paul Thomas Anderson e del Grande Lebowski dei Coen.
Dinamico, frizzante, con scene divertentissime ed esilaranti dialoghi, la fama di The Nice Guys è cresciuta con il tempo, tanto da guadagnarsi apprezzamenti tanto dalla critica, quanto da un pubblico che, inizialmente, l’aveva snobbato. E, dopo averlo visto, come vi consigliamo caldamente, tornate qui a leggere la nostra recensione.
SECONDA PARTE: La recensione (con spoiler) di The Nice Guys
È dal 1990, anno dell’uscita del capolavoro scorsesiano Quei bravi ragazzi, che Hollywood ci ha insegnato che, quando c’è “bravi” in un titolo di un film, in realtà vuole intendere l’esatto opposto. Un fatto che viene incarnato perfettamente dai protagonisti di The Nice Guys, la cui traduzione letterale in italiano sarebbe, appunto, I Bravi Ragazzi. Ci sono decisamente detective migliori di Holland March. Lui è goffo, pauroso, bugiardo, si impressiona facilmente, fa continuamente errori, pensa di essere una cattiva persona e si convince persino di essere immortale. Basti pensare a quando, tentando un’effrazione, spacca la finestra con una mano ma, non fasciandola bene, si fa un taglio decisamente troppo profondo; quando cerca la pistola nella caviglia di Healy o quando, mentre scherza con una ragazza durante la festa, cade maldestramente dalla finestra. Lì dove trova un cadavere, fondamentale per il suo caso. Già perché March è pura stravaganza, è sciocco e inopportuno, ma sa essere brillante in maniera inaspettata e con un tempismo eccezionale.
La strada di March si incontra – o meglio, si scontra – con quella di Jackson Healy nel film su Amazon Prime Video e Infinity. Assunto da Amelia affinché scoraggi chiunque la stia cercando, è cinico, rude, grasso, determinato, un risolutore di problemi nel senso più fisico del termine, un picchiatore professionista e un incassatore di colpi per tutti e due i protagonisti in The Nice Guys. In realtà, ha un cuore molto più grande di quello che mostra. Soprattutto con la figlia di March, Holly, che crede in lui e gli ricorda di essere un brav’uomo. Si vede anche quando parlano per la prima volta: Healy asseconda gentilmente Holly, accettando la sua bevanda e facendo due chiacchere con lei, per dare il tempo a March di ricomporsi e di non farsi vedere da Holly in quello stato.
Se questa coppia scoppiata funziona così bene, è merito soprattutto dei suoi interpreti: Ryan Gosling e Russel Crowe.
La loro inaspettata chimica è evidente fin dalla loro prima scena insieme nella pellicola su Amazon Prime Video e Infinity. Ed è piuttosto significativa per rendere chiara la dinamica tra questi due personaggi: Healy è sempre sovrastante e incombente, March invece trascorre l’intera sequenza seduto o a terra. Si alza brevemente ma, come rivelò Shane Black al New York Times:
“Ryan [Gosling] ha insistito affinché il suo personaggio venisse buttato al tappeto immediatamente. È questo personaggio che è sfacciatamente un codardo. Ryan non voleva essere macho qui”
Dopo il successo de La Grande Scommessa, Gosling conferma in The Nice Guys la sua versatilità recitativa, andando a interpretare un personaggio diverso rispetto a quelli in cui l’avevamo visto in passato, che sia il silenzioso e duro Pilota in Drive, l’innamorato Noah de Le pagine della nostra vita o il playboy in Crazy Stupid Love. Rivela, infatti, un grande talento per la comicità, dimostrandosi mai esagerato, forzato o ridicolo. Ha delle espressioni semplicemente iconiche, come quella in cui lui e Healy assistono alla scazzottata nell’hotel. E poi, il suo urlo quando Healy gli spezza il braccio sarà per sempre una delle cose più divertenti che il cinema ci abbia mai mostrato. E sì, non aspettiamo altro che risentirlo nell’attesissimo Barbie, perché Ken urlerebbe sicuramente in quel modo. Il che mette anche a tacere eventuali critiche sul suo casting nel film della Gerwig.
Russell Crowe, invece, risulta tanto appesantito quanto autoironico. Dopo tanti suoi film non proprio avvincenti di quel periodo come Padri e Figlie o The Water Diviner, sembra aver ritrovato il suo smalto in The Nice Guys e, sinceramente, poco importa se non ha più quel fisico da Gladiatore. Perché finalmente pare che abbia riscoperto il suo amore per il cinema, nei panni di quello che a noi italiani appare una versione del nostro Bud Spencer – e se March fosse stato solo un po’ più furbo, sarebbe stato un perfetto Terrence Hill americano.
Dunque, questi due divi si prendono ironicamente gioco della loro reputazione da macho, vengono quasi neutralizzati nei loro personaggi che non sono eroi o modelli da seguire, ma semplici uomini nella media, perfettamente caratterizzati. Si trovano in così tante situazioni esilaranti che finiscono per farci ridere anche solo dall’espressione che fanno. È come se Black avesse preso il mito dell’uomo duro e tutto d’un pezzo, incarnato da attori come Robert Mitchum o Humphrey Bogart, e l’avesse smontato e ribaltato con March e Healy. Il primo, intrigante e sfaccettato, decostruisce i vari Philip Marlowe del caso, riprendendo quella goffaggine alla Jacques Closeau nella Pantera Rosa, con la sagace figlioletta che decostruisce il cliché della seducente segretaria tuttofare. Il secondo, invece, sembra quasi parodiare quello stesso personaggio che lanciò Crowe a Hollywood, ovvero il Bud White di L.A. Confidential. E, tra parentesi, in The Nice Guys si riunisce proprio con la sua co-protagonista di quella pellicola, ovvero Kim Basinger.
Già perché, come ogni detective story che si rispetti, abbiamo diverse femme fatale che, pur essendo tante, funzionano tutte meravigliosamente. E sono proprio loro a decidere le sorti nel film su Amazon Prime Video e Infinity, quelle che lottano, sudano, scelgono e stabiliscono le regole di quel mondo.
Il tutto, poi, è ambientato nella Los Angeles settantina. Una città al tempo inquinata, corrotta, strafatta, violenta e avvolta dall’asfissiante smog delle macchine. Inizia a godere dell’appellativo di città del peccato, con le sue feste e l’esplosione della pornografia, mentre l’era hippie stava piano piano lasciando il posto alla disco, alla new age e al multiculturalismo. E, ultimo ma non meno importante, non manca il crimine. Ecco perché a Blake sembravano la città e l’epoca perfetta per ambientare la sua detective story, rievocandole anche grazie alla perfetta colonna sonora con musiche e canzoni proprio di quegli anni.
Ma la cosa più riuscita di The Nice Guys, oltre i suoi protagonisti, è la comicità.
Molte scene del film su Amazon Prime Video e Infinity sono spassosissime nella loro semplicità: ad esempio, la sparatoria sulla piattaforma girevole, March che insegue una sirena durante un party in piscina, quella nel bagno. Sì, basta solo questa parola per capire di che parliamo e far immediatamente comparire un sorriso sul nostro volto. Black, poi, mixa brillantemente comedy e action, attraverso una messa in scena che rivista e rivitalizza il cinema degli anni 70/80. Inoltre, l’ottima sceneggiatura è complessa ed esilarante ma mai eccessiva e confusa. Riesce a sovvertire le nostre aspettative, pur mantenendo intatta la nostra fiducia, come solo i Coen e Tarantino sanno fare.
Il regista, dunque, non perde il suo brio, con alcune sequenze spettacolari che ricordano il suo Arma letale. Però, rispetto a quest’ultimo, insiste maggiormente sull’ironia quasi parodistica e sull’intrattenimento da tutti i punti di vista, sia sul piano umoristico che dell’action, passando per la componente noir. Perché, in fondo, c’è veramente tanto in The Nice Guys, come la commedia slapstick, le gag divertenti, la critica ecologista in sottofondo, la mimica alla Buster Keaton, il crime e il noir. E la sua qualità migliore è che non pretende mai di essere quello che non è, ovvero un film divertente e d’intrattenimento, facendoci appassionare alla storia di questi detective di cui sogniamo, un giorno, il tanto desiderato sequel.