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Le 5 migliori interpretazioni di Tom Cruise

Tom Cruise è Maverik
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Bello, bravo, carismatico, iconico. Cosa potremmo scrivere di Tom Cruise che voi lettori non conoscete già? Potremmo dirvi, ad esempio, che il suo esordio cinematografico è avvenuto a 19 anni, recitando per un regista del calibro di Franco Zeffirelli nel film Amore senza fine. O che da bambino soffriva di dislessia in modo piuttosto serio. Sappiamo inoltre che la pellicola che lo ha reso un sex symbol, oltre che un attore talentuoso e non solo affascinante, è stata Top Gun. Quante di voi, adolescenti negli anni ’80-’90, si sono prese una cotta platonica vedendolo nei panni di Maverick?

E ancora, che dire del periodo della sua maturità artistica, durante il quale ci ha regalato interpretazioni come quella in Collateral di Michael Mann. O le imprese spericolate nella saga di Mission: Impossible, in cui Tom si lancia nel vuoto senza nessuna controfigura. È lui a eseguire ogni sequenza d’azione di questi film, facendo tremare di paura e di preoccupazione i registi e l’intero staff.

Un attore d’altri tempi, un professionista, un veterano del cinema che sembra non invecchiare mai, sempre sorridente e scanzonato, giovanile. Ecco perché, nonostante la sua fama universale, abbiamo deciso di dedicare un articolo alle 5 migliori interpretazioni di Tom Cruise.

1) Top Gun (1986)

Tom Cruise è Maverik

Giacchino di pelle, occhiali Ray-Ban, jeans e moto lanciata a tutta velocità. L’immagine di Tom nel ruolo del pilota di caccia Pete Mitchell, soprannominato Maverick, ha attraversato tutte le generazioni. Ma proprio tutte, dato che nel 2022 è uscito il sequel del film degli anni ’80, in cui l’attore ha vestito nuovamente i panni di uno dei suoi personaggi meglio riusciti. Un successo da 1,49 miliardi di dollari di incassi, acclamato all’unanimità dalla critica e dal pubblico. Tutti di nuovo in sala, quindi, per vedere lui. Perché diciamoci la verità: Top Gun avrebbe avuto lo stesso trionfo se non ci fosse stato Tom Cruise come protagonista?

Noi pensiamo di no. Per quanto il cast del primo film abbia vantato stelle come Meg Ryan e Val Kilmer, è Tom a bucare lo schermo, con quel suo fascino cristallino e un po’ spavaldo. L’attore, all’epoca molto giovane, si è saputo destreggiare con naturalezza e abilità tra la storica rivalità con Iceman e la profonda amicizia con Goose (Anthony Edwards). La morte del suo navigatore è tra le più indimenticabili della storia del cinema, insieme alla strepitosa colonna sonora, vincitrice di un Premio Oscar e di un Golden Globe. Non possiamo quindi che ammettere che a distanza di oltre trent’anni, Top Gun è rimasto come l’attore che lo ha consacrato: senza età.

2) Nato il 4 luglio (1989)

Tom Cruise è Roy Kovic

Ron Kovic è un attivista e pacifista americano, sopravvissuto alla guerra del Vietnam a caro prezzo. Partito per il fronte giovanissimo, ingenuo sognatore come tanti altri della sua generazione, Ron torna a casa su di una sedia a rotelle, paralizzato da metà torace in giù. In questo film diretto da Oliver Stone e pluripremiato agli Oscar e ai Golden Globe, Tom Cruise è Ron, in tutte le sue più profonde ferite fisiche e psicologiche. Ma il suo personaggio non è inventato. Kovic è tutt’ora in vita e ha contribuito alla stesura della sceneggiatura di questa meravigliosa pellicola, biografica e drammatica. Ma anche cinicamente e apertamente critica nei confronti delle scelte scellerate della politica americana durante gli anni ’60-’70.

Il ruolo di Tom qui è complicatissimo ma lui è stato perfetto. All’inizio del film è lo studente modello del suo liceo, un po’ arrogante ed egocentrico. Poi diventa soldato idealista, convinto di essere dalla parte giusta, quella patriottica e interventista. Le atrocità viste in Vietnam e le ferite corporali lo trasformano in un reduce, spezzato nell’animo, arrabbiato, confuso. Infine lo vediamo sbocciare coraggiosamente come attivista, accettando la propria invalidità permanente fino a diventare simbolo e portavoce delle manifestazioni contro la guerra.

Ron-Tom è un personaggio fragile, umano e disilluso, come tutti i reduci che rappresenta. Un film che ha segnato la carriera di questo attore e che ha portato sul grande schermo una storia ancora attuale.

3) Intervista col vampiro (1994)

Tom Cruise è Lestat
Credits: Warner Bros

Louis e Lestat, rispettivamente Brad Pitt e Tom Cruise, sono due vampiri molto diversi. Mentre il primo è una specie di Candido di Voltaire, sensibile agli accadimenti umani, il secondo è l’emanazione dell’immortalità e delle sue complesse sfaccettature. Una creatura antica, malvagia, beffarda, lasciva, ma anche affascinante nel suo essere diabolica.

Tom per questo film ha recitato all’interno di un genere cinematografico che non aveva mai esplorato, quello dell’horror gotico. Il suo Lestat è eccentrico e carismatico, seducente e anarchico come un gatto. Lui e Louis portano avanti una storia fatta di contrasti, tramite i quali noi spettatori riflettiamo sulle più essenziali emozioni umane quali odio, senso di colpa, rancore, amore, solitudine. Il loro rapporto ci porta a ridefinire il concetto di vita eterna, visto non come un dono ma come un fardello da portare o da accettare.

Anche in questa pellicola Cruise ha fatto un lavoro esemplare, con quei comportamenti inquietanti e grotteschi (la scena del ballo insieme al cadavere di una donna). Perfetti per un vampiro come Lestat, incurante della vita quanto della morte. Allo stesso tempo però ha saputo indagare a fondo il suo personaggio, mostrandone i lati più vulnerabili. Intervista col vampiro è un classico del genere a cui appartiene. Un racconto romantico e decadente, reso così personale e suggestivo grazie all’interpretazione dei due attori protagonisti.

4) Jerry Maguire (1996)

Tom Cruise è Jerry Maguire
Credits: Sony Pictures Entertainment

Ho visto questa commedia sentimentale per la prima volta quando venne trasmessa in tv (avevo 9-10 anni) e ricordo che la cosa che mi colpì più di tutte fu la tenerezza delle sequenze con Jerry (Tom Cruise) e Ray, il bambino biondo. Quest’ultimo indossava un paio di occhiali da vista quasi più grandi di lui, mentre Tom continuava a ridere, divertito dalla sua innocenza. La loro coppia era naturale e spontanea. Ma per me, con occhi da bambina, era il piccolino la vera star del film.

Ho poi rivisto la pellicola anni dopo, da adulta, potendo così finalmente apprezzare appieno l’interpretazione di Cruise, perfettamente a suo agio nel vestire i panni del procuratore sportivo Jerry Maguire. Un bel furfante senza scrupoli, falso e nevrotico. Le espressioni da furbetto che a Tom escono così bene, abbinate a monologhi nei quali sproloquia, gli sono valsi la vittoria di un Golden Globe come miglior attore protagonista. Assolutamente meritato. Un Tom Cruise a briglia sciolta che intrattiene anche in ruoli meno d’azione, nei quali è un vero mago.

Ci sono poi alcune battute diventate memorabili e citate in diverse opere cinematografiche successive. Dal “mi avevi già convinta al ciao” pronunciata da Dorothy (Renée Zellweger), a “Coprimi di Soldi!” del Premio Oscar Cuba Gooding Jr.

5) L’ultimo samurai (2003)

Tom Cruise è Nathan
Credits: Imdb

Un Tom Cruise maturo e riflessivo quello che ha impersonato l’ex-capitano dell’esercito statunitense reduce dalle guerre contro gli Indiani d’America. Nathan Algren viene mandato in Giappone per addestrare le truppe dell’imperatore Hirohito, in un momento storico in cui il regno feudale del Sol Levante si sta “aprendo” alla cultura e alla modernità occidentale. Un incontro-scontro tra civiltà alla Balla coi Lupi, in cui Nathan è un personaggio testardo, tormentato, combattuto tra potere delle armi e potere della mente.

La sua cattura e la successiva convivenza presso il villaggio dei samurai ribelli lo porteranno a conoscere ciò che aveva sempre avuto dentro di sé. Scoprirà infatti qualcosa che non si era mai immaginato prima: i suoi valori etici e morali non sono così diversi da quelli dei samurai che lo circondano. Un’interpretazione magistrale, quella di Tom, per molti la migliore della sua carriera. Un livello altissimo arricchito dalla presenza dell’attore co-protagonista, Ken Watanabe, e di Hiroyuki Sanada, il Toranaga di Shogun.

Degne di menzione la sequenza tra lui e Nathan, in cui il primo addestra il secondo con un bastone. Ed epica la battaglia finale con le musiche di Hans Zimmer. Ma Tom Cruise ha contribuito al successo de L’ultimo samurai non solo come attore ma anche come produttore, proprio come avvenuto per Top Gun-Maverick del 2022. Della serie: non ne sbaglia una.