Le star di Hollywood hanno spesso la fama di creature eccentriche e volubili, professionisti consapevoli della propria importanza e pertanto inclini a far valere la propria fama e la propria capacità di attrarre il pubblico per ottenere compensi stellari e benefit inimmaginabili. Se è vero che non si può fare di tutta l’erba un fascio e che vi sono numerose stelle del cinema famose per la propria umiltà, etica lavorativa e capacità di mettersi in gioco, non si può certo negare che una parte significativa dello star system hollywoodiano si distingua proprio per le sue assurde pretese, talvolta mirate solo a dimostrare a chi lavora con loro chi detenga davvero il potere all’interno della dinamica di produzione. Gli attori presenti in questa lista, tutti professionisti affermati come Tom Cruise , sono tutti accomunati dall’aver sfruttato il proprio nome e la propria fama per avanzare richieste davvero particolari, inserite all’interno dei loro contratti sotto forma di clausole che definir bizzarre è poco.
Tra carta igienica esclusivamente color pesca, arcobaleni e aragoste vive, ecco a voi otto delle più impensabili clausole volute da attori inserite all’interno di contratti per film.
1) Barbra Streisand
Cantante, attrice, produttrice e regista, Barbra Streisand è uno dei volti più importanti di Broadway, una professionista dotata di un talento straordinario e di una volontà ferrea che l’hanno consacrata come una delle star più famose di tutti i tempi tanto al cinema, quanto a teatro e nel mondo della musica. Nella sua lunghissima carriera, Barbra Streisand ha vinto, tra le altre cose, due premi Oscar, cinque Emmy, un Tony Award e dieci Grammy, un palmarès tale da metterla nella posizione di poter fare qualsiasi richiesta a coloro che vogliono vantare la partecipazione dell’artista a un loro progetto, tra cui una davvero particolare che chiunque abbia lavorato con la star racconta essere imprescindibile.
Pare infatti che, all’interno di ogni contratto, Streisand richieda che nel suo bagno sia presente solo e soltanto carta igienica color pesca, di una tonalità che si abbini e faccia risaltare la carnagione dell’attrice, pena la possibilità per lei di abbandonare il progetto. Oltre alla carta igienica pare inoltre che Barbra richieda vi siano nel suo bagno anche petali di rosa freschi.
2) Kim Basinger
Volto simbolo degli anni Ottanta, nonché vincitrice del premio Oscar alla migliore attrice non protagonista per L.A. Confidential, Kim Basinger è famosa tra i produttori di Hollywood per una clausola molto bizzarra che farebbe inserire in tutti i suoi contratti.
Pare infatti che il segreto dietro alla sua chioma spettacolare sia l’utilizzo esclusivo di acqua Evian per lavarsi i capelli, un lusso a cui Basinger non sembra essere disposta a rinunciare per nessuna ragione e che pertanto viene da lei richiesto come necessario alla sua presenza. Sempre, ogni volta che prende parte a un film. Infatti, ovunque si trovino nel mondo, qialora la troupe cinematografica non fosse in grado di fornire all’attrice ogni giorno una quantità di acqua rigorosamente Evian per lavarsi i capelli, Kim Basinger avrebbe la possibilità di abbandonare il set. Una richiesta che può apparire esagerata, da ricondurre al desiderio di apparire al meglio durante le riprese. Una ragione che appare quasi valida se confrontata con quelle di alcuni attori presenti in questa lista.
3) Paris Hilton
Forse potrebbe esservi sfuggito che una delle ereditiere più famose del mondo abbia negli anni coltivato diverse passioni e portato avanti diverse carriere, tra le quali spiccano quella nel mondo della moda e della musica e quella fallimentare nel cinema. Oltre ad aver fatto una breve comparsa in The OC (ve ne abbiamo parlato qui), Paris Hilton ha preso parte a diverse produzioni sia nel ruolo di se stessa che non, regalandoci spesso momenti iconici grazie alla sua feroce autoironia.
Conoscendo il personaggio pubblico che l’erede della famiglia Hilton ha costruito intorno a sé, quello della ragazza viziata e fuori dal mondo che fatica a fare i conti con il mondo reale, non stupisce sapere che spesso, per garantire la sua partecipazione a qualche produzione, Paris faccia alcune richieste davvero bizzarre. Per fare un esempio, sul set del film di The Other Guys – dove la sua presenza era necessaria per un solo giorno – la star ha chiesto che nel suo camerino fossero presenti una bottiglia di vodka Grey Goose e aragoste vive in quantità illimitata, una richiesta a dir poco particolare che ci chiediamo a cosa potesse servire se non per una dimostrazione di potere da parte di Paris Hilton.
4) Vin Diesel, Jason Statham, Dwayne Johnson
Quando si parla di un franchise come quello di Fast and Furious, le scene d’azione sono all’ordine del giorno quasi più che nella filmografia di Tom Cruise.
Nel caso di alcuni degli attori protagonisti della fortunata serie ambientata nel mondo delle automobili e della criminalità, la clausola bizzarra inserita nei contratti non ha nulla a che fare con perizomi su misura o riscritture di copioni, bensì riguarda l’equilibrio nelle scene di lotta tra gli interpreti più noti di Fast and Furious. Pare infatti che sia Vin Diesel, insieme al compianto Paul Walker volto simbolo della saga, che i nuovi arrivati Jason Statham e Dwayne “The Rock” Johnson, abbiano stabilito nei loro contratti che ognuno dei tre debba sopportare all’interno dei film la stessa quantità di dolore nelle scene di lotta e che, quando i loro personaggi si trovano a sfidarsi, debba sempre venir fuori che nessuno dei tre abbia perso la lotta. Il livello di dolore che ogni personaggio affronta viene dunque calcolato tramite un sistema messo a punto dallo stesso Diesel, tale per cui questa particolare forma di parità tra i tre attori risulti garantita.
5) Roger Moore
Sir Roger Moore è stato il terzo attore ad aver prestato il volto all’agente 007, ruolo che ha ricoperto in ben sette film tra il 1973 e il 1985, diventando uno degli interpreti più amati della spia più famosa del grande schermo. Gli appassionati del franchise di spionaggio si saranno senz’altro accorti che il James Bond di Moore abbia una caratteristica particolare che salta subito all’occhio: non smette praticamente mai di fumare sigari, proprio come il suo interprete.
È stato infatti reso noto che Roger Moore, nel firmare il contratto per diventare il nuovo agente 007, abbia insistito perché vi fosse una particolare clausola che gli avrebbe permesso di avere sempre accesso a una quantità illimitata di sigari Montecristo, da fumare sia sul set che davanti alla telecamera. Le numerose scene in cui il James Bond di Moore fuma sono state integrate all’interno di copioni che riservavano al personaggio una personalità più riflessiva e meno scene d’azione rispetto ad altri film del franchise, in modo che la clausola nel contratto dell’attore si traducesse in modo coerente nella realizzazione dell’opera.
6) Tom Cruise
Sembra che la star dei film d’azione più famosa di Hollywood, sebbene sia un vero professionista di talento, non sia esattamente una delle persone più semplici con cui lavorare. Alcune voci di corridoio suggeriscono che Tom Cruise voglia avere la possibilità di disporre di sceneggiatori personali che adattino i copioni alle sue necessità, in modo che siano da lui considerati all’altezza dei suoi standard. Una richiesta che nel caso del reboot del film La Mummia ha portato alla riscrittura quasi totale del film e che molti ritengono essere la ragione del fallimento del progetto.
Tuttavia, sarebbe un’altra la clausola bizzarra che Cruise pare insista per inserire in tutti i film d’azione a cui prende parte: la produzione di cinquanta perizomi su misura, sempre pronti per lui sul set. Sebbene possa apparire assurda, la richiesta è comprensibile se si considera che Tom Cruise si trova spesso a girare in prima persona scene che prevedono movimenti complicati o pericolosi e che altri attori farebbero invece interpretare dai propri stuntman. Pertanto trova necessario avere accesso a della biancheria comoda, funzionale a una maggiore agilità nei movimenti.
7) Will Ferrell
Quella presentata in questo articolo non è una classifica, ma se lo fosse Will Ferrell sarebbe sicuramente sul podio, impegnato a combattere con Paris Hilton per la vittoria del premio “clausola bizzarra più bizzarra mai inserita da un attore in un contratto per un film”. Sembra infatti che il notissimo attore e comico statunitense, nel firmare il contratto per la partecipazione al film del 2008 Semi-Pro, abbia richiesto che la produzione gli garantisse la presenza sul set di alcuni oggetti che fatichiamo a descrivere e la cui utilità rimane a oggi un mistero.
Ferrell avrebbe infatti fatto domanda rispettivamente per: una rampa di scale montata su ruote e alta circa un metro e ottanta, un arcobaleno dipinto su tela e sempre montato su scale, un albero finto di altezza compresa tra i quattro e i sei metri, uno scooter presente sul set ogni qualvolta dovesse muoversi per raggiungere il luogo delle riprese dentro gli studios. Se possiamo comprendere le ragioni che hanno spinto l’attore a fare richiesta per un mezzo di trasporto, siamo sinceramente confusi circa l’utilità degli altri bizzarri oggetti voluti da Will Ferrell, la cui eccentricità è stata ancora una volta rimarcata da questo assurdo contratto.
8) Samuel L. Jackson
Quando si parla di Samuel L. Jackson si fa riferimento a una delle più grandi star della nostra epoca, un attore poliedrico e straordinario i cui film hanno incassato in totale la cifra record di oltre sette miliardi di dollari. Sebbene esista ancora qualcuno che, inspiegabilmente, lo confonde con altri interpreti (ve ne abbiamo parlato qui), quello di Jackson è uno dei volti più noti e di successo di Hollywood e la sola sua presenza in un film è tale da attirare un enorme seguito di appassionati al cinema. Ecco perché, consapevole della sua importanza, l’attore premio Oscar alla carriera fa inserire in tutti i suoi contratti una clausola che potremmo definire bizzarra, ma in fondo è piuttosto contenuta se confrontata con alcune delle assurdità richieste dai suoi colleghi.
Sembra infatti che, ovunque si trovi e di qualsiasi produzione debba far parte, Samuel L. Jackson richieda che gli vengano concessi due pomeriggi a settimana per andare a giocare a golf. La clausola, sebbene non sembri poi così particolare, lo è all’interno del sistema hollywoodiano, dove una richiesta simile è tale da obbligare la produzione a una riorganizzazione continua intorno agli impegni della star.