7. Parasite (2020) – Mubi
Parasite è un film sudcoreano del regista Bong Joon-ho, che combina dark comedy a thriller e dramma sociale. È considerato uno dei capolavori del cinema contemporaneo grazie alla sua narrazione avvincente, al messaggio sociale e alla regia magistrale. Un vero e proprio gioiellino cinematografico, tanto che è stato il primo film non in lingua inglese a vincere il premio Oscar come miglior film. La storia ruota attorno alla famiglia Kim, povera e disoccupata, che vive in un seminterrato di Seoul. Tramite un amico, Ki-woo, il figlio maggiore, ottiene un lavoro come tutor privato per la figlia della ricca famiglia Park. I Kim, sfruttando la loro astuzia e una serie di bugie ben elaborate, riescono progressivamente a inserire tutti i membri della famiglia nella casa dei Park, sostituendosi ai loro domestici senza rivelare il legame che li unisce.
Mentre i Kim iniziano a godere del lusso della villa dei Park, scoprono un segreto inquietante. Il successo di Parasite ha segnato una pietra miliare per il cinema non anglofono, portando l’attenzione globale sulla qualità del cinema sudcoreano. Ha avviato discussioni su temi universali come la disuguaglianza economica e la giustizia sociale, rendendo il film un’opera culturalmente e politicamente rilevante. Se non avete ancora visto Parasite (uno dei migliori film thriller secondo IMDb) potete recuperarlo ora in streaming su Mubi.
8. Nomaland (2021) – Disney+
Vincitore del premio Oscar a Miglior Film del 2021 è Nomaland, diretto da Chloé Zhao, basato sul libro Nomadland: Surviving America in the Twenty-First Century di Jessica Bruder. Il film racconta la vita dei nomadi moderni negli Stati Uniti, persone che, per scelta o per necessità economica, vivono in camper o furgoni, spostandosi da un luogo all’altro alla ricerca di lavori stagionali. La protagonista, Fern (interpretata da Frances McDormand), dopo il collasso economico della città aziendale di Empire, in Nevada, e la morte del marito, decide di intraprendere uno stile di vita nomade. Si trasferisce in un furgone adattato ed esplora l’America occidentale alla ricerca di lavori occasionali, come nei magazzini di Amazon o nei parchi naturali.
Durante il suo viaggio Fern incontra altri nomadi che condividono le loro storie, filosofie di vita e strategie di sopravvivenza. In breve formano una comunità outsider che trova libertà e connessione in una società che spesso gli ignora. Nomaland ha aperto dibattiti importanti come la precarietà economica, l’isolamento sociale e il concetto di “sogno americano”. La critica ha elogiato il film per aver dato voce a una comunità spesso trascurata e per la sua rappresentazione autentica e rispettosa.