Wim Wenders, regista tedesco di fama mondiale, ha plasmato il panorama cinematografico. Lo ha fatto con la sua visione unica e la sua capacità di catturare l’animo umano attraverso lo schermo. Con una carriera che abbraccia decenni di innovazione e creatività, la sua filmografia è una testimonianza del suo talento eccezionale. Ma non solo, anche della sua capacità di trasportare gli spettatori in viaggi emozionanti e riflessivi.
In questo articolo, ripercorreremo e ci immergeremo nel mondo magico di questo iconico regista, visionario e in grado di regalare storie sempre nuove. Talvolta attingendo dalle più scontate azioni quotidiane. Dal recente successo di Perfect Days a Kings of the Road, ci addentreremo nelle opere che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema.
I 10 migliori film di Wim Wenders
10) Buena Vista Social Club (1999)
Partiamo con un piccolo capolavoro del lontano ’99, un ritratto affascinante e commovente della musica cubana e della sua eredità culturale. Il film segue il leggendario chitarrista Ry Cooder mentre viaggia a Cuba per registrare un album con alcuni dei musicisti più anziani e iconici dell’isola. Attraverso interviste intime e sessioni di registrazione vibranti, Wenders cattura non solo la bellezza e la vitalità della musica cubana, ma anche le storie personali dei musicisti che hanno vissuto e respirato questa forma d’arte per tutta la loro vita. Lo fa con uno sguardo sensibile e rispettoso. Così il regista ci trasporta in un viaggio emozionante attraverso la storia e la cultura di Cuba. In questo modo ci offre uno sguardo unico sulla potenza unificante della musica e sulla sua capacità di connettere le persone. Al di là delle barriere linguistiche e culturali.
Buena Vista Social Club è un omaggio affettuoso a un gruppo straordinario di artisti e alla loro straordinaria eredità musicale. Questo lo rende uno dei capolavori indiscussi nella filmografia di Wim Wenders.
9) Kings of the Road (1976)
Tra i suoi capolavori più intimi e rivelatori, ambientato nella Germania degli anni ’70, il film segue il viaggio di due uomini solitari. Bruno e Robert si incontrano per caso e iniziano un viaggio attraverso la campagna tedesca. Ciò che inizia come un semplice viaggio si trasforma in un’esperienza profondamente personale. Qui i due protagonisti affrontano i propri demoni interiori e riflettono sul senso di alienazione e disorientamento nella società moderna.
Con uno stile visivo sorprendente e una narrazione sottile ma penetrante, Wenders esplora temi di solitudine, isolamento e ricerca di un senso di appartenenza. Kings of the Road è un’opera cinematografica straordinaria che cattura l’essenza dell’esperienza umana e offre uno sguardo commovente sulla ricerca di connessione e significato in un mondo in rapido cambiamento.
8) Tokyo-Ga (1985)
Tokyo-Ga è un omaggio poetico e contemplativo alla città di Tokyo e al regista giapponese Yasujirō Ozu. Attraverso la lente di Wenders, il film esplora non solo la modernità e l’effervescenza della metropoli giapponese, ma anche la ricerca personale del regista di comprendere meglio l’eredità e l’influenza di Ozu, uno dei più grandi maestri del cinema giapponese.
Wenders viaggia per le strade di Tokyo. Cattura momenti di vita quotidiana. Raccogliendo riflessioni da vari individui, mentre cerca di trovare tracce dell’estetica e della filosofia di Ozu nella modernità frenetica della città. Il film offre uno sguardo unico sulla bellezza e la complessità di Tokyo, mentre Wenders esplora il contrasto tra tradizione e modernità. Lo fa riflettendo sul significato del cinema e della vita stessa. Con la sua sensibilità visiva e il suo approccio riflessivo, Tokyo-Ga si distingue come un ritratto affascinante e stimolante della cultura giapponese e dell’interconnessione tra cinema, arte e esistenza umana.
7) Alice nelle città (1974)
Tra i film più importanti di Wim Wenders
Tra le opere a oggi più note di questo incredibile artista troviamo sicuramente Alice nelle città. Il film esplora il tema del viaggio e della ricerca di identità attraverso il racconto di un incontro casuale e trasformativo tra un fotografo e una giovane ragazza. Il protagonista, Philip Winter, è un fotografo tedesco che si trova in uno stato di blocco creativo e frustrazione. Durante un viaggio di lavoro negli Stati Uniti, incontra Alice, una giovane ragazza tedesca che sta cercando di tornare a casa dalla Germania occidentale. Tuttavia, Alice perde il biglietto aereo e chiede l’aiuto di Philip per riportarla a casa.
Insieme, i due intraprendono un viaggio attraverso l’America, durante il quale si sviluppa una relazione complessa e profonda. La fotografia di Wenders cattura magistralmente il paesaggio americano e i volti dei suoi protagonisti. Mentre la colonna sonora contribuisce a creare un’atmosfera malinconica e suggestiva.
6) Il sale della terra (2014)
Opera personale e intensa, co-diretta da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado. Si tratta di un documentario straordinario che celebra il lavoro e il talento del fotografo brasiliano Sebastião Salgado. Il film offre uno sguardo intimo sulla vita e il lavoro di Salgado, esplorando le sue potenti immagini che documentano la sofferenza umana, la bellezza della natura e la resilienza dell’animo umano in tutto il mondo.
Attraverso interviste, immagini mozzafiato e narrazione coinvolgente, il documentario racconta la straordinaria carriera di Salgado. Dalle sue prime esperienze come economista al suo trasformarsi in uno dei fotografi documentaristi più acclamati al mondo. Le sue fotografie commoventi, spesso scattate in luoghi di conflitto e sofferenza, offrono uno sguardo profondo sulla condizione umana e sulle lotte per la sopravvivenza e la dignità. Wenders e Ribeiro Salgado collaborano abilmente per creare un ritratto emozionante e rispettoso del lavoro di Sebastião Salgado. Riescono a mettere in luce la sua sensibilità artistica, il suo impegno sociale e la sua capacità di trasmettere la complessità e la bellezza del mondo attraverso la fotografia.
5) L’amico americano (1977)
Genere thriller e di fine anni ’70. Qui vediamo mescolare abilmente elementi del cinema europeo e americano, basato sul romanzo Il talento di Mr. Ripley di Patricia Highsmith. Il film segue la storia di Tom Ripley, interpretato da Dennis Hopper. Questo è un uomo affascinante ma instabile che si trova coinvolto nel mondo oscuro del crimine organizzato internazionale.
La trama si snoda attraverso una serie di eventi misteriosi e inquietanti, mentre Tom Ripley si immerge sempre più nel mondo dei falsari d’arte e dei trafficanti d’armi. Il suo rapporto ambivalente con il misterioso criminale francese Jonathan Zimmermann, interpretato da Bruno Ganz, aggiunge un’ulteriore tensione alla storia. Mentre i due uomini si muovono tra Los Angeles, New York e Parigi.
4) Il cielo sopra Berlino (1987)
Tra i film più famosi di Wim Wenders
Tra i film più apprezzati di sempre e ancora oggi studiati nelle scuole di cinema, non potevamo non trovare Il Cielo sopra Berlino. Si tratta di un capolavoro cinematografico che esplora la vita umana, la solitudine e la ricerca di significato. Ambientato nella Berlino divisa della Guerra Fredda, il film segue due angeli, interpretati da Bruno Ganz e Otto Sander. Questi osservano silenziosamente la vita degli abitanti della città e ascoltano i loro pensieri e le loro speranze. Attraverso lo sguardo degli angeli, il film offre uno spaccato poetico e commovente sulla condizione umana. Un film che mostra le gioie e le sofferenze degli individui comuni mentre cercano di navigare attraverso la complessità della vita.
La cinematografia in bianco e nero di Wenders cattura magistralmente l’atmosfera malinconica e surreale della Berlino divisa. La colonna sonora eterea e coinvolgente aggiunge un ulteriore strato di profondità emotiva al film (qui ti parliamo di altri registi importanti di Hollywood).
Uno dei temi centrali del film è la ricerca di connessione umana, rappresentata attraverso l’incontro tra uno degli angeli e una trapezista, interpretata da Solveig Dommartin. Questo incontro porta l’angelo a desiderare di sperimentare la vita umana e tutte le sue emozioni. Aprendo così la strada a una riflessione profonda sulla natura dell’amore, del dolore e della mortalità.
3) Paris, Texas (1984)
Arriviamo al terzo posto sul podio con un’opera cinematografica indimenticabile che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico. Si tratta di un film iconico che racconta una storia di ricerca, redenzione e riconnessione familiare. La trama segue Travis Henderson, interpretato da Harry Dean Stanton, un uomo che riappare nel deserto del Texas dopo essere scomparso misteriosamente per quattro anni. Travis viene ritrovato dal fratello Walt, interpretato da Dean Stockwell, e insieme cercano di ricostruire la sua vita e di trovare la ragione della sua scomparsa.
Il viaggio di Travis lo porta a riallacciare i legami con suo figlio Hunter, interpretato da Hunter Carson. Ma anche a riconciliarsi con Jane, sua ex moglie interpretata da Nastassja Kinski. Attraverso la sua ricerca interiore e la sua riconciliazione con il passato, Travis cerca di superare i suoi demoni personali e di trovare un senso di appartenenza e redenzione.
2) Perfect Days (2024)
L’ultima opera di successo di Wim Wenders
Opera recente e appena arrivata nei cinema, Perfect Days è forse la massima rappresentazione di tutto il talento di Wenders. Il film, al contrario del suo titolo, non è la rappresentazione di “giorni perfetti”. O meglio, non di come siamo abituati a considerarli al giorno d’oggi. La pellicola di Wenders mostra semplicemente la bellezza di giorni ordinari, quelli che spesso non consideriamo ma che compongono la nostra vita.
Il film, presentato a Cannes nel 2023, elogia la semplicità della vita attraverso la storia di Hirayama, un addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Tuttavia, l’apparente felicità di Hirayama suscita scetticismo, poiché sembra derivare più dalla gratificazione dello spettatore che dal personaggio stesso. Il film si concentra su una routine quotidiana estetizzata di Hirayama, che nasconde forse un vuoto interiore e una mancanza di ambizioni. Un film sicuramente per pochi ma che con la sua semplicità ci lascia una riflessione che permane nei giorni successivi alla visione.
1) Fino alla fine del mondo (1991)
Il più bel film di Wim Wenders
Sul podio non potevamo non trovare un’opera ambiziosa e visionaria. Un film che esplora il tema del viaggio e della ricerca di significato in un mondo in rapido cambiamento. Il film segue la storia di Claire Tourneur, interpretata da Solveig Dommartin. Si tratta di giovane donna che intraprende un viaggio intorno al mondo alla ricerca di una misteriosa registrazione video che, si dice, possa mostrare il futuro.
Il viaggio di Claire la porta attraverso paesaggi mozzafiato e culture diverse, mentre incontra una serie di personaggi interessanti lungo il cammino, inclusi uomini misteriosi, agenti segreti e scienziati visionari. Il film mescola abilmente elementi di fantascienza, romanticismo e dramma, offrendo uno sguardo coinvolgente sulla natura umana e sul desiderio di comprendere il destino e il senso della vita. Con una durata di oltre cinque ore nella sua versione integrale, Fino alla fine del mondo è un’opera epica che sfida le convenzioni del cinema tradizionale e offre al pubblico un’esperienza cinematografica avvincente e stimolante. La regia di Wim Wenders, insieme alla colonna sonora eccezionale e alla fotografia mozzafiato, rende il film una pietra miliare nel panorama cinematografico degli anni ’90 e oltre.