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Yorgos Lanthimos sta trasformando in oro tutto ciò che tocca

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Negli ultimi anni, il nome di Yorgos Lanthimos è diventato sinonimo di innovazione e maestria cinematografica.

Ma sopratutto, è diventato garanzie e promessa di non deluderci, criteri che per ora sta rispettando alla grande. Il regista greco, con la sua visione unica e il suo approccio iconico, ha conquistato sia il pubblico che la critica, trasformando ogni suo progetto in un successo straordinario. Questo 2024 ne è la concreta prova.

Dai suoi esordi nel mondo della pubblicità e dei cortometraggi, passando per il successo internazionale con Dogtooth (2009), fino ai suoi recenti trionfi con Poor Things e Kind of Kindness nel 2024, Lanthimos ha dimostrato una capacità ineguagliabile di creare film che sono al contempo provocatori, visivamente affascinanti e profondamente riflessivi. In questo articolo, ripercorriamo il percorso del regista, i suoi principali lavori e cosa rende il suo stile così unico e originale, evidenziando come ogni progetto a cui si dedica si trasformi, come per magia, in oro puro (qui trovi un approfondimento su 7 registi di cinema che almeno una volta si sono piaciuti fin troppo).

Il percorso spettacolare di Yorgos Lanthimos

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Dogtooth (2009)

Yorgos Lanthimos è senza dubbio uno dei registi più innovativi e acclamati del cinema contemporaneo. Nato il 27 maggio 1973 ad Atene, Grecia, Lanthimos ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo con una formazione nel campo della pubblicità, dei video musicali e dei cortometraggi. Ha studiato presso la Stavrakos Film School ad Atene e ha rapidamente mostrato una predisposizione per uno stile visivo unico e un’attenzione particolare per il surrealismo e l’assurdo.

Il suo debutto cinematografico avviene nel 2001 con My Best Friend e successivamente crea Kinetta nel 2005, entrambi film che iniziano a definire il suo stile registico. Tuttavia, è con Dogtooth (2009) che Lanthimos attira l’attenzione internazionale. Questo film, che racconta la dinamica di una famiglia disfunzionale che vive isolata dal mondo esterno, vince il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes e riceve una nomination all’Oscar come miglior film straniero. Dogtooth segna un punto di svolta nella carriera di Lanthimos, portandolo alla ribalta come uno dei registi più promettenti della sua generazione (qua trovi altri registi che hanno conquistato il 21esimo secolo).

Una cinematografia unica nel suo genere

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Lanthimos e Emma Stone

Dopo il successo di Dogtooth (che puoi vedere su NOW), Lanthimos continua a sperimentare e a spingere i confini del cinema con Alps (2011), un film che ci mostra il concetto di identità e sostituzione. Anche questo film viene accolto positivamente dalla critica, vincendo il premio per la miglior sceneggiatura alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2015, Lanthimos realizza The Lobster, il suo primo film in lingua inglese. Un capolavoro del genere distopico. Interpretato da Colin Farrell e Rachel Weisz, The Lobster è una satira distopica che esplora la pressione sociale legata alle relazioni romantiche. Il film viene presentato in concorso al Festival di Cannes, dove vince il Premio della Giuria. The Lobster consolida la reputazione di Lanthimos come regista capace di unire black humor, narrazioni surreali e critiche sociali.

Nel 2017, Lanthimos dirige l’incredibile The Killing of a Sacred Deer (per noi, Il Sacrificio del Cervo Sacro). Un thriller psicologico che segna la sua seconda collaborazione con Colin Farrell. Il film, ispirato alla tragedia greca “Ifigenia in Aulide” di Euripide, viene presentato in concorso a Cannes, dove Lanthimos vince il premio per la miglior sceneggiatura insieme a Efthymis Filippou, suo collaboratore abituale. Lanthimos raggiunge il provvisorio apice della sua carriera con La Favorita (2018), un dramma storico ambientato alla corte della regina Anna d’Inghilterra. Interpretato da Olivia Colman, Emma Stone e Rachel Weisz, il film riceve dieci nomination agli Oscar e vince il premio per la miglior attrice protagonista grazie alla straordinaria performance di Olivia Colman. La Favorita è una satira pungente del potere e dell’intrigo, che combina il caratteristico stile visivo di Lanthimos con una narrazione più accessibile al grande pubblico. Un film che, inutile anche a dirsi, è stato un grandissimo successo.

Yorgos Lanthimos ha conquistato questo 2024

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Emma Stone in Poor Things

Quest’anno, Lanthimos torna alla ribalta con Poor Things, un adattamento del romanzo omonimo di Alasdair Gray. Poco da dire, conquista tutti e fa ancora una volta un lavoro eccellente. Il film vede Emma Stone nel ruolo di Bella Baxter, una donna che viene riportata in vita da un medico eccentricamente geniale interpretato da Willem Dafoe. La storia, ambientata in una realtà gotica e surreale, esplora temi di identità, rinascita ed emancipazione femminile. Poor Things è un esempio perfetto dello stile di Lanthimos, che mescola elementi di fantasia, black humor e critica sociale. Il film è visivamente straordinario, con una fotografia ricca di dettagli gotici e scenografie elaborate che immergono lo spettatore in un mondo alternativo. La performance di Emma Stone è stata lodata come una delle migliori della sua carriera. L’ennesima prova che Lanthimos riesce a ottenere il massimo dai suoi attori.

Sempre quest’anno, Lanthimos presenta Kind of Kindness, un progetto altrettanto ambizioso che si distacca leggermente dai suoi lavori precedenti. Questo film esplora la complessità delle relazioni umane attraverso una serie di storie intrecciate che ruotano attorno al tema della gentilezza e della compassione in un mondo spesso crudele e indifferente. Kind of Kindness è una riflessione profonda e toccante sull’importanza delle piccole azioni di bontà e sul loro impatto nella vita delle persone. Pur mantenendo il suo stile visivo distintivo, Lanthimos adotta un tono più emotivo e tanta introspezione, dimostrando la sua versatilità come regista (a proposito, qui trovi 5 registi degli anni 2000 con uno stile inconfondibile)

Il Successo di Yorgos Lanthimos è più che meritato

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Emma Stone in Kind of Kindness

Quindi, tirando le somme, cosa rende Yorgos Lanthimos così straordinariamente efficace nel trasformare ogni progetto in un successo? Innanzitutto, il suo stile registico è inconfondibile. Lanthimos è noto per il suo uso distintivo della camera, spesso utilizzando inquadrature simmetriche e movimenti di macchina lenti che creano un senso di distacco. Questo approccio visivo unico contribuisce a costruire l’atmosfera surreale e spesso inquietante che pervade i suoi film. Inoltre, Lanthimos è maestro nel combinare elementi di humor nero con temi profondamente filosofici e critiche sociali. I suoi film spesso esplorano le dinamiche di potere, la natura dell’umanità e le contraddizioni della società moderna. Attraverso narrazioni originali e provocatorie, Lanthimos costringe gli spettatori a riflettere sulle loro stesse vite e sulle strutture sociali che li circondano.

Un altro elemento chiave del successo di Lanthimos è la sua abilità nel dirigere gli attori, come già detto. Le performance nei suoi film sono spesso straordinarie, con attori che offrono interpretazioni sfumate e complesse. Lanthimos è noto per il suo metodo di lavoro collaborativo. Questo permette agli attori di esplorare i loro personaggi in profondità e di portare sullo schermo performance autentiche e memorabili. Infine, come non spendere due parole sulla sceneggiatura dei suoi film? Spesso scritta in collaborazione con Efthymis Filippou, questa è caratterizzata da dialoghi incisivi e una struttura narrativa non convenzionale. Questa combinazione di scrittura intelligente e visione registica audace rende ogni film di Lanthimos un’esperienza cinematografica unica. Il futuro di Yorgos Lanthimos sembra luminoso e promettente. Abbiamo l’assoluta certezza che continuerà a sorprenderci con il suo genio creativo e la sua visione unica del mondo.