UN MONDO LIBERO AL COSTO DI UN CANONE RAI – Ok, una domanda sorge spontanea. Che diavolo è Netflix? La risposta più semplice è questa: è la tv del futuro che rottama la tv del passato. Il concetto è difficile da capire? Beh sì, gli italiani sono abituati male, quindi è preferibile articolare meglio la risposta. Netflix, società americana nata nel 1997 come servizio di noleggio di film e videogiochi, oggi è la più grande piattaforma di streaming on demand esistente. Netflix vende un prodotto impareggiabile ad un prezzo popolare ed inoltre produce film (principalmente mediometraggi) e serie tv (“House of Cards” e “Orange is the New Black”, giusto per citare i casi più eclatanti).
Ah, quindi è un prodotto destinato unicamente agli americani? No, è presente in svariati Paesi e il 22 ottobre sbarcherà in Italia. Quanto costa? Netflix metterà a disposizione del popolo oppresso dalle fatiche di #BeppeFiorello un archivio pressoché illimitato di film, serie tv e spettacoli a 12 euro al mese (11,99, per l’esattezza). Lo studente universitario, alle prese con un’infima birra moldava, ora penserà: “12 euro? Al mese? Non si era parlato di 3 caffè?”. Sì, sono 12 per il pacchetto migliore (accesso contemporaneo da qualunque dispositivo fino a quattro persone allo streaming di qualità fino a 4K) per un abbonamento divisibile da quattro persone. Inoltre, esistono un pacchetto base da 7,99 euro (qualità standard ed un solo accesso al catalogo per volta) ed uno da 9,99 euro (qualità Full HD ed utilizzo simultaneo del servizio fino a 2 utenti). In Italia, attualmente, esistono diversi servizi di streaming on demand, ma i prezzi, rispetto a quelli proposti da Netflix, sono decisamente meno competitivi. E poi, il pacchetto più costoso, acquistato da una sola persona, costerebbe poco più di un canone annuale della Rai. Mica male, vero? Gli studenti non sono ancora convinti, sentono puzza di bruciato e hanno deciso di preparare una sigaretta con la rucola per sbollire la rabbia da fregatura? Ci sono altri 4 motivi per convincere tutti.