Secondo il dizionario Treccani, lo spoiler è “l’anticipazione di una parte della trama di un racconto, romanzo, film o simili, in particolare se data a qualcuno senza preoccuparsi di rovinargli la sorpresa: fare uno (lo) spoiler”.
Il resto del mondo, molto meno diplomatico della Treccani, lo definisce così: “Carognata d’infimo livello, in grado di mettere in discussione rapporti sentimentali, d’amicizia ed esistenziali”. Oppure: “L’arma più pericolosa a disposizione di un essere umano”.
Per intenderci: gli equilibri precari della guerra fredda sarebbero potuti venire meno per colpa di uno spoiler. Se poi l’oggetto del contendere è la serie tv preferita, le conseguenze rischiano di diventare ancora più devastanti. La guerra, a quel punto, diventa rovente, senza esclusione di colpi. Ma non tutti reagiscono allo stesso modo. Così come c’è spoiler e spoiler, spoileratore e spoileratore, serie e serie, esiste una vasta gamma di reazioni possibili ad una sconsiderata rivelazione. Catalogarle significa dare vita al più interessante degli studi sociologici. L’homo addictus, colpito al cuore da una devastante pugnalata, scopre la sua anima alla forza oscura che si cela dentro di sé.
Noi, visto che non avevamo di meglio da fare, abbiamo deciso di proporvele in una classifica. Questo è il risultato.
P.S. Non continuare la lettura del pezzo se non vuoi conoscere uno spoiler scottante su Jessica Fletcher.
LE DIECI REAZIONI PIÙ DELIRANTI AD UNO SPOILER
#10. IL BUDDHA – Alla fine è successo. Nonostante avesse preso degli accorgimenti preliminari per non beccare uno spoiler, alla fine l’ha preso in pieno. Nonostante ciò, l’esemplare analizzato reagisce piuttosto bene. Esita per un secondo, fissa lo schermo, accenna una smorfia rabbiosa e poi sospira mestamente, senza dire nulla. Non si incazza. Non lascia libero sfogo a bestemmie e violenze di sorta ai danni dello smartphone. Pronuncia tra i denti una parolina a sorpresa: “Capita”.
Il Nobel per la Pace è suo.
#9. QUELLO CHE NON VOLEVA SAPERE, MA È FELICE DI SAPERE – “Io so perché so di non sapere. Sono felice perché so di sapere anche se non lo volevo. Oppure lo volevo. Oppure no. Lo so? Non lo so? Chi sono? Che diavolo è uno spoiler?”.
La supercazzola dell’esemplare numero due non è altro che un intricato percorso mentale che lo porta ad autoconvincersi di non essere incazzato. Anzi, è addirittura felice.
“No, no, mi avrebbe preso un colpo. Meglio averlo scoperto prima!“.
Sono pochi, sono strani ma esistono.