Voli pindarici e salti mortali che atterrano a stento, molte sono le serie tv che propongono storie complicate, dinamiche surreali e intrecci tra i più dispersivi. Eppure, nel grande complesso di apparati eretti su narrazioni a episodi, lunghe o brevi che siano, si inseriscono anche titoli semplici, dalle dimensioni modeste, che intrigano proprio per la pura linearità con la quale un linguaggio spoglio di ogni artefatto comunica il proprio racconto. Ecco che nel più ristretto contesto europeo di HBO España si posiziona Foodie Love, miniserie della penisola iberica disponibile su RaiPlay che ruota attorno all‘introspezione di una coppia comune e allo stesso tempo fuori dal comune perché segnata da eventi che accadono. Così come la vita di ciascuno accade, anche in quella di ognuno dei due protagonisti sono successe delle cose che ne influenzano realtà, percezione e movimento. Lui e Lei non hanno nemmeno uno nome a distinguerli dal resto, sono individui come tanti. Due individui soli in un mare in tempesta di persone, luoghi, cose e avvenimenti. Tutto accade, nulla accade, in Foodie Love e nella realtà più normale in cui ciascuno esperisce. In un mix di sapori, odori e sentimenti, il duo della serie tv si muove in un microcosmo che raramente si apre al resto. Si proteggono insieme in un contesto individuale da cui temono interferenze.
Foodie Love parte da due persone sole che si conoscono tramite un’app di incontri per amanti della eno-gastronomia (da cui è tratto il nome della serie tv): entrano in contatto e si scambiano batture, dapprima fredde. Appuntamento dopo appuntamento (uno per ciascuno degli otto episodi) Lui e Lei si intrecciano e perdono in parole e sensazioni. La percezione che entrambi hanno singolarmente è differente e influenzata dalla quotidiana realtà in cui si inseriscono e in cui a modo loro arrancano. Chi più coinvolto, chi meno, a ogni modo Lui e Lei continuano a vedersi, fino a incontrarsi per davvero a metà strada attraverso i sensi risvegliati dalle esperienze culinarie che condividono nel corso delle loro uscite. Coi dubbi tipici dei primi step di una frequentazione, i due visitano luoghi che fanno del cibo la propria attività principale: si incontrano per un caffè nel pomeriggio, per un cocktail serale in un bar, mangiano in un ristorante asiatico, fino ad arrivare a una lussuosa cena di novelle cuisine. In Foodie Love, l’incontro partito come solo un caffè, nell’insicurezza di chi si tuffa in un appuntamento al buio organizzato online, traghetta Lui e Lei in una condivisione implicita ed esplicita guidata e stimolata dalla continua associazione col piacere che la cucina provoca. Proiettai in uno scambio che li avvicina e allontana, i due condividono più di quanto potessero immaginare.
Tra l’incertezza del passato e l’incombente ricordo di un passato sentimentale da cui è ancora difficile riprendersi, i protagonisti si siedono a tavola e parlano. Parlano di insicurezze, idee, speranze in un flusso a volte ostruito, a volte più confidente.
I due trentenni sono scettici, non sembrano riporre grandi speranze e aspettative sulla propria vita e sul match stesso, eppure restano piano piano sorpresi. Lontani, poco convinti, eppure destinati a tornare sempre sui propri passi, nonostante l’imbarazzo, nonostante le timide incomprensioni. Accompagnati dagli odori e dai sapori di una buona cucina gourmet si fanno portatori di una rappresentazione che fa del cibo un movente e veicolo di una relazione che permette di riscoprire emozioni e alleviare ferite incurabili. Una conoscenza attraversata da un costante senso di malinconia che pervade l’insicurezza di Lui e l’esitazione di Lei. Uniti dall’imbarazzo, dalla nostalgia, dalla vulnerabilità e dalla poca confidenza che caratterizza le prime fasi di una conoscenza. Si tratta della paura di sbagliare o di tuffarsi in qualcosa che si può rivelare l’ennesimo fallimento da cui doversi riprendere nella fretta di un mondo che spesso lascia indietro.
Così come ogni relazione, Foodie Love ha tanti sapori. Fonde passione, amore, ricordi e sensazioni. Porta a galla paure comuni e scenari quotidiani attraverso i pensieri condivisi di due come tanti. È una serie tv dal gusto indefinito capace di trasmettere sullo schermo in modo vivido immagini, odori e sapori.
Aprirsi all’altro, conoscere e ammettere le proprie fragilità: è un rischio a cui con poca facilità ci approcciamo, l’amaro in bocca che una relazione fallimentare può lasciare è difficile da mandar via. Foodie Love ricorda con la sua storia il piacere di riscoprire nuovi sapori così come le nuove emozioni che un nuovo rapporto può condurre a trovare e ritrovare. Provare, sperimentare, in cucina e in amore: insicurezza e passione legano i protagonisti alla cucina e tra loro che imparano a conoscersi spesso a occhi chiusi, tra l’imbarazzo e il gusto di un piatto nuovo da scoprire. Tra metafore e associazioni più o meno implicite, Lui e Lei sono simili e diversi e per questo sono una combinazione che riesce nonostante gli ostacoli (interiori per la maggiore).
Senza fare spoiler, i protagonisti imparano a conoscersi e, con non poche difficoltà ed esitazioni, a lasciarsi andare. Aprirsi finalmente all’altro e al nuovo porta i due a una relazione come da tempo non ne avevano. Due cuori feriti che si incontrano e insieme cercano di rendere più tollerabile un dolore diverso ma comune. Lui e Lei sono legati da una vicina esitazione, dalla paura di sbagliare ancora una volta. Eppure tornano sempre l’uno dall’altro perché in qualche modo sembrano capirsi in un mondo che li lascia spesso indietro, fermi, anestetizzati da eventi che sfuggono dal loro controllo. Il delicato percorso dei due è confezionato all’interno di una storia che, nella sua semplicità, è ritratta da una fotografia tenue e una colonna sonora che ne sottolineano la vulnerabile e comune condivisione. Non a caso, la miniserie spagnola è diretta da Isabel Coitex che, come Sally Rooney in Normal People, fa della normalità un punto di snodo tra realtà e finzione. Disponibile in Italia su RaiPlay, Foodie Love non dà voce soltanto alla coppia protagonista, ma intervalla i loro incontri col contributo di chi di cucina sembra viverne in un maniera più stretta o diversa, ma sempre e comunque in qualche modo legata alle esperienze sentimentali proprie o altrui.
Eating is physical, isn’t it?
Foodie Love è viscerale, fa parlare i suoi personaggi. E’ una serie tv ricca di parole, eppure è in grado di veicolare quanto basta anche solo coi silenzi, con gli sguardi, e con la chimica che lega Laia Costa e Guillermo Pfening. Nonostante tutto, Lui e Lei si confidano, inizialmente con la telecamera che li spia per metà. Poi l’imbarazzo e i primi macchinosi e impacciati dialoghi lasciano lo spazio a scambi più fluidi, a una maggior confidenza e a una miglior capacità di cogliere i segnali (verbali e non) che i due si lanciano in dialoghi che sembrano vere e proprie battaglie di sicurezza e incertezza. Doveva essere solo un caffè, eppure Foodie Love ci ha regalato molto di più: un racconto sensoriale e carnale di introspezione e rinascita che punta a una facile immedesimazione.