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For Life: il legal drama che si svolge già dietro le sbarre

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Attenzione! Il seguente articolo contiene spoiler su For Life

Le serie che si affidano al genere legal drama sono senza ombra di dubbio molto apprezzate e seguite da sempre: basti pensare, per citarne un paio, a Law & Order (che è arrivata a ben 20 stagioni e 7 spin-off) e la famosissima e amata Ally McBeal. Quest’anno, tuttavia, abbiamo avuto modo di scoprire un legal drama che è molto diverso dai suoi predecessori: una serie che ha come protagonista un detenuto avvocato che cerca di fare giustizia per sé stesso, ma anche per i suoi compagni di prigione. For Life, infatti, ha il merito di averci offerto un punto di vista totalmente diverso, pur facendo affidamento su un genere che esiste da sempre e che sembrava già aver dato tutto il possibile.

La trama ci racconta appunto di Aaron Wallace, un padre di famiglia, proprietario di una discoteca che gestisce insieme a degli amici apparentemente fidati. Una sera, mentre Wallace è al suo locale con sua moglie, la polizia fa irruzione e lo conduce in carcere con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Dopo essere stato condannato all’ergastolo, al protagonista viene offerto un patteggiamento grazie al quale potrebbe essere un uomo libero dopo aver scontato 20 anni di reclusione. Wallace, tuttavia, consapevole di essere innocente, non accetta le condizioni che gli vengono poste. Dopo aver tentato di essere scagionato tramite il suo avvocato e aver ricevuto vari rifiuti, il protagonista decide di provare una nuova strada, per quanto difficile essa sia: inizia a studiare per diventare un avvocato, dà l’esame di abilitazione e comincia anche a difendere i suoi compagni detenuti.

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For Life, tuttavia, non ci dà soltanto il punto di vista di Aaron Wallace, ma anche quello della sua famiglia. Sua moglie Marie, infatti, perde a poco a poco le speranze di poter riavere suo marito con sé e cerca di farsi una nuova vita con il migliore amico di Aaron, Darius, che le è sempre stato vicino nei momenti più difficili. Nonostante i due vivano insieme e lui si comporti un po’ come un secondo papà anche per Jasmine, tuttavia, Marie non riesce mai a dimenticare completamente suo marito. Appena ne ha l’opportunità, infatti, va a trovarlo e lo aiuta come può, anche rischiando – a volte – di mettersi personalmente in guai legali, pur di dargli una mano anche nella risoluzione degli altri casi, oltre che nel tentativo di scagionarsi. In questo senso, For Life ci mostra anche ciò che succede a chi rimane fuori dal carcere. Non si focalizza, come molto spesso accade con i prison drama, soltanto su chi è dietro le sbarre: la serie in questione ritiene altrettanto importante, ai fini della narrazione, spiegare agli spettatori ciò che provano anche gli altri membri della famiglia. Tutto ciò aiuta a conferire alla serie ancora più veridicità, perché ci fa immedesimare ancora di più in ciò che sta accadendo dietro lo schermo.

Uno dei più grandi meriti di For Life è sicuramente quello di mostrare la perseveranza di un uomo che avrebbe potuto facilmente darsi per vinto. Con una condanna all’ergastolo – pur essendo innocente – e con gli avvocati che gli hanno più volte confermato che non fosse possibile aiutarlo per mancanza di prove a suo favore, Aaron Wallace non ha mai realmente pensato di dover passare la vita dietro le sbarre. Dopo aver capito che non era possibile fare affidamento sugli altri si è rimboccato le maniche, ha preso i libri e ha cominciato a studiare per diventare un avvocato. Quando si è presentato il problema di dover affrontare l’esame per ottenere l’abilitazione, ha trovato un escamotage anche per poter sostenere il test direttamente in carcere. For Life, in breve, ci insegna senza ombra di dubbio che un uomo può fare tutto – o quasi – se vuole davvero qualcosa. Ciò che Wallace risponde, infatti, a chi gli chiede come ha fatto ad arrivare dov’è è semplicemente: “Come è arrivato qui?” “Impegno e buona volontà. Non so il suo metodo”

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Ciò che non tutti sanno, e che rende la suddetta serie ancor più interessante, è che – come viene scritto in sovrimpressione in ogni episodio – la trama di For Life trae liberamente ispirazione dalla vera storia di Isaac Wright Jr. L’uomo, condannato all’ergastolo nel 1991, è stato accusato di crimini riguardanti la droga che in realtà non aveva commesso. Una volta in carcere Isaac, così come Aaron Wallace nella serie, non si è tuttavia perso d’animo e ha cominciato a studiare come assistente legale. Ha dimostrato in più occasioni di avere a cuore non soltanto la sua sorte, ma anche quella dei suoi compagni detenuti, e grazie a lui sono state ribaltate ben 20 condanne: ciò che Isaac Wright Jr tentava di combattere era soprattutto la discriminazione basata principalmente sull’etnia. Dopo il rilascio, l’uomo ha continuato a praticare e ha iniziato a lavorare presso uno studio in cui difende principalmente clienti che crede siano stati ingiustamente accusati.

For Life, il legal drama che si svolge completamente dietro le sbarre, trae quindi liberamente ispirazione dalla vita di Isaac Wright Jr, anche se la fitta trama che ci mostra come protagoniste anche Marie e Jasmine, rispettivamente moglie e figlia di Aaron Wallace, è stata ovviamente inventata per dare ancor più spessore alla storia che ci viene raccontata. Uno degli aspetti più importanti della vicenda, che l’ideatore della serie Hank Steinberg ha giustamente scelto di tenere all’interno della vicenda narrata, è senza ombra di dubbio la lotta alle discriminazioni di genere. Nonostante siano passati oltre 30 anni da quando Isaac Wright Jr è stato ingiustamente condannato, infatti, al giorno d’oggi come ben sappiamo non è raro che che ci siano ancora queste gravi e ingiustificate disuguaglianze, anche e soprattutto dal punto di vista giudiziario. E For Life ci mostra con quanta perseveranza e con quanta volontà il protagonista Aaron Wallace cerchi non soltanto di svincolarsi da accuse che non sono assolutamente veritiere, ma anche di smascherare le ingiustizie e la superficialità con cui vengono prese delle decisioni che cambiano, e in alcuni casi rovinano, irrimediabilmente la vita delle persone.

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