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La silenziosa rivoluzione di Freaks and Geeks

Freaks and Geeks
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Ci sono le Serie Tv belle e popolari, poi quelle belle ma di nicchia. Ci sono anche quelle brutte e sfortunate e poi… poi c’è Freaks and Geeks.

Ultimamente mi sono trovata a riflettere su un termine tanto di uso comune quanto sconosciuto: “cult”. L’uso che i cultori ne fanno è spropositato, a volte tradendo il suo reale significato. Un cult, infatti, è un prodotto ricercato (e non alla portata di tutti, come si suole erroneamente intendere), adatto a pochi intenditori. È qualcosa che ha lasciato un solco, più che nel presente nel futuro.

Questo inglesismo, in italiano, viene tradotto letteralmente come culto. Nonostante sia molto meno musicale del suo corrispettivo anglosassone, ci restituisce un concetto che altrimenti sarebbe nascosto: la venerazione dietro un qualcosa raro è prezioso.

Freaks and Geeks

E dopo questa breve parentesi linguistica siamo arrivati al punto: di realmente “cult” in giro c’è poco e niente, per quanto questa affermazione ci spezzi il cuore.

Ecco, per me Freaks and Geeks è una delle poche Serie Tv che si meritano questo appellativo. Lo show è uscito a cavallo tra il secondo e il terzo millennio, fallendo miseramente. Facendo un esempio concreto con un prodotto più o meno contemporaneo: Friends è un capolavoro, tanto fruibile quanto fondamentale per la cultura di massa, mentre Freaks and Geeks è un cult, per palati più raffinati. A farla breve, da un lato abbiamo una produzione più sicura, con tutti i crismi, insomma vincente già in partenza, dall’altro un tentativo audace di andare fuori dagli schemi, un cataclisma preannunciato.

Possiamo anche dire che Freaks and Geeks è la prima serie anarchica. Infatti si ribella alle scelte del Network, venendo così confinata – quasi fosse una punizione divina – in un orario pessimo, che non ha mai permesso agli ascolti di alzarsi. E sappiamo tutti cosa succede quando non si hanno ascolti. Così l’ambizioso sogno di una serie sugli adolescenti – che parla degli adolescenti veri, quelli vestiti male e con genitori leggermente pressanti – viene stroncato sul nascere, non andando oltre la prima stagione.

Per quanto da un lato possa essere davvero amareggiante, la forza di questa Serie Tv sta proprio nell’essere stata cancellata improvvisamente. Il finale infatti è evanescente: sembrano tutti sparire nell’ombra senza soluzione di continuità. Come quando ci si sveglia di soprassalto durante un sogno: tutto sfuma e non si sa che fine fa. Con la stessa leggerezza i nostri protagonisti scompaiono, inghiottiti da tutti i forse che la trama ha lasciato aperti.

Freaks and Geeks

E se la serie è un fervido baluardo del realismo, negli ultimi istanti si trasforma in un’eterea e impalpabile brezza, quasi surreale.

Le storie dei fricchettoni (freaks) e dei nerd (geeks) – intrecciatesi per tutta la stagione – si interrompono all’improvviso, lasciando un certo amaro in bocca. Ed è qui che Freaks and Geeks si innesta nel cuore e nella mente dello spettatore. È impossibile non pensare a cosa sarebbe potuto accadere, tutte le strade che avrebbero potuto prendere.
La comicità aspra e nera della serie diventa malinconia. Così si costruisce un meraviglioso quadro di contrapposizioni che ricalca perfettamente le dinamiche che si instaurano tra i personaggi.

Un altro punto forte di Freaks and Geeks sono proprio i protagonisti: sia come personalità, sia come cast.

La trama è incentrata sulle vicissitudini dei fratelli Weir, Lindsay e Sam, che si intersecano – durante l’anno scolastico 1980-81 – a quelle delle loro rispettive comitive, i “freaks” e i “geeks”. Per quanto sia ambientata in un liceo, non è la classica serie adolescenziale dove la prospettiva scolastica è centrale. Qui, tutti i rapporti interpersonali diventano pertinenti per l’analisi sociale che lo show si prospetta di fare.

Freaks and Geeks

È tutto così estremamente e tristemente reale. Il concetto fondante è quello di incomunicabilità adolescenziale, prima fra tutti quella con i propri genitori. Una ribellione che parte dal senso di oppressione. Non è semplicemente sbattere la porta e chiudersi in se stessi, quanto un dare fuoco a tutti i valori che sono stati precedentemente inculcati. E così Lindsay, da studentessa modello, si unisce ai fricchettoni della sua scuola, sbandati ma sinceri, per sfuggire all’ipocrisia del focolare familiare.

Purtroppo quella genitoriale non è l’unica barriera da scavalcare: ci sono anche le relazioni, amorose o amichevoli che siano. Il muro dell’incomunicabilità si fa più alto, una lotta di supremazia tra str*nzi dove nessuno vince. Ognuno combatte la propria battaglia, spalleggiando o contrastando l’altro.

Con la sua meravigliosa alchimia, fatta di opposti che si attraggono, lacrime e risate, Freaks and Geeks – per quanto inizialmente bistrattata – lascia un solco profondo nella storia delle Serie Tv. Grazie al suo modo di trattare tematiche delicate, diventa manifesto di una commedia intelligente, capace non solo di far sorridere ma di portare lo spettatore a una riflessione intima.

Non si smette mai di crescere, mi hanno sempre detto. Bene, io l’ho capito solo dopo aver finito questa serie.

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