Su Friends From College se ne sono sentite di tutti i colori. La linea generale dei commenti è sempre stata negativa e il punteggio di Rotten Tomatoes non è stato migliore.
Dal 18 febbraio 2019 la serie è stata ufficialmente cancellata dopo due stagioni, e la notizia non è stata certo inaspettata per i suoi spettatori.
Ma quindi è davvero così brutta come dicono? Facciamo un passo indietro, cercando di capire cosa non è andato in questa serie piena di potenzialità.
Friends From College è una serie statunitense prodotta e distribuita da Netflix composta da due stagioni, di cui l’ultima, da poco confermata come la sua conclusiva, uscita l’11 gennaio.
In molti erano increduli di fronte al rinnovo di una seconda stagione a causa dei continui commenti negativi che le son stati rivolti, però nonostante tutto Netflix, a fronte degli ottimi risultati parziali sul piano numerico, ha deciso di rinnovare questa serie per un’altra stagione, salvo poi chiuderla definitivamente il mese seguente.
Il motivo di questa inaspettata audience a discapito dei commenti negativi è sicuramente dato dalla presenza di Cobie Smulders, la Robin di How I Met Your Mother, interprete di un avvocato quarantenne dalla personalità complessa.
A mio avviso il suo personaggio è uno dei principali problemi della serie
La coppia formata da Lisa e Ethan (Keegan-Michael Key) dovrebbero rappresentare i Rachel e Ross della situazione, ma la serie non centra questo obiettivo.
Pur essendo i personaggi più caratterizzati della serie, nella realtà dei fatti, se proviamo a paragonarli ad altre coppie delle serie tv, ci appaiono come appena abbozzati. Inutile a questo punto parlare degli altri personaggi che risultano come delle meteore agli occhi dello spettatore che non sa niente o quasi di loro.
Lisa, grazie alla sua interprete, un’attrice amata e glorificata soprattutto nel panorama delle serie tv come Cobie Smulders, dovrebbe essere il personaggio di punta, l’eroina femminile per cui fare il tifo. In Friends From College però, il personaggio che viene presentato al pubblico è piatto, assolutamente bidimensionale.
Cosa sappiamo di Lisa? Praticamente niente. Una donna, una moglie, un avvocato, ma niente di più. Non conosciamo i suoi sogni e le sue aspirazioni, e come non conosciamo quelli di Lisa, ci sono altrettanto estranei quelli di Ethan, Sam, Max, Nick e Marianne.
Renderci partecipi delle vite dei protagonisti di una serie tv è il modo migliore per farci empatizzare con loro e le loro avventure. Nel caso di Friends From College ci troviamo a guardare degli attori recitare il loro personaggio, la finzione è svelata e non ci resta più molta voglia di sognare ed emozionarci. Si spezza l’incantesimo.
Friends From College nasce con l’ambizione di diventare un colosso del genere comedy come Friends, How I Met Your Mother, The Big Bang Theory, New Girl, Scrubs e forse poche altre ancora. L’idea di rappresentare un affiatato gruppo di amici che si imbatte nelle avventure della vita non è di certo una tematica inedita, ma la modalità del racconto è ciò che ha reso celebri tante storie così apparentemente simili.
Ancora una volta, Friends From College non riesce a raggiungere questo risultato.
I protagonisti di questa serie non sono in sintonia tra loro. Non sembrano amici, o meglio, non tanto quanto vorrebbero farci credere. Sullo schermo vediamo palesarsi un gruppo di estranei che solo attraverso gag spesso volgari figlie di un cameratismo tipicamente maschile e soprattutto collegiale ci ricorda che quel che stiamo osservando è un gruppo di amici.
Momenti quasi slegati dal contesto, piccoli balli, canzoni volutamente imbarazzanti e poi di nuovo il vuoto, si ritorna estranei. L’amicizia, quella vera, che ci è stata raccontata in decine di comedy qua sembra faccia solamente da sfondo a quello che è forse il vero focus dell’intera trama: il tradimento.
In Friends From College lo scompiglio è portato dal tradimento, coppie che si tradiscono vicendevolmente con altre coppie, all’intero dello stesso gruppo di amici. La prima stagione si muove intorno a questi eventi, mentre la seconda ci mostra i risultati negativi degli stessi. Il differente atteggiamento che dovrebbe esserci all’interno della comitiva in seguito ai tradimenti, nella realtà, appena si nota, colpa del poco affiatamento che ci vien presentato già dalle prime puntate e che quindi una volta eliminato del tutto non ci manca quanto dovrebbe.
Un ultimo ma essenziale punto a sfavore di questa comedy, mi duole dirlo, è la comicità.
Friends From College non fa ridere.
L’idea dello show è quella di presentarci un gruppo di sei adulti disfunzionali, ex studenti di Harvard, che dopo ben vent’anni si rincontrano tutti insieme e affrontano le esperienze che la vita adulta impone pur conservando quella superficialità fanciullesca. Degli adulti che non vogliono crescere. Probabilmente il topic dell’adulto con la sindrome di Peter Pan è ormai troppo inflazionato ed è forse per questo che ha smesso di farci ridere. Il lato infantile dei nostri protagonisti, su cui la serie punta per strappare qualche risata, è invece uno dei punti a sfavore della trama, che involontariamente rende i personaggi più fastidiosi che simpatici.
Le prerogative per una buona serie c’erano tutte, dal cast alla trama. Lo sviluppo è stato zoppicante come così la sceneggiatura, hanno reso uno show potenzialmente molto appetibile al pubblico una serie che ben presto finirà nel dimenticatoio. Globalmente brutta, anche se meno di quanto abbiano detto i critici più spietati.
Forse Friends From College avrebbe avuto più successo come film, ma questo non lo sapremo mai.