Sì, lo so, c’è un’altissima probabilità che abbiate letto il titolo di questo articolo – o quantomeno la prima parte – con la voce di Janice di Friends. E non vi biasimo se così fosse: è da quando ho cominciato a scriverlo che non faccio altro che fissare questo titolo e sentire la voce nasale e incredibilmente acuta del personaggio già citato. Quando mi è stata assegnata questa traccia, pur essendo una grande amante di Friends, non avevo la più pallida idea di che taglio dargli, di cosa parlare sostanzialmente, di quale aspetto cogliere. I personaggi marginali, seppur iconici, sono tra i personaggi più difficili da inquadrare perché non si ha il tempo e non si hanno abbastanza elementi per definirli. Ma forse, questo è anche il loro più grande potere: possono essere letteralmente chiunque per chi guarda. Abbiamo un potere incredibile tra le mani: scegliere che storia dare a questi personaggi.
Tempo fa una mia collega ne scrisse uno sull’uomo nudo, articolo che credo fosse assai più impegnativo, ma sicuramente più predisposto a una scrittura totalmente creativa. L’uomo nudo lo puoi immaginare a trecentosessanta gradi, letteralmente purtroppo. Ma Janice? What about Janice? Direbbe un qualunque personaggio di una serie tv americana davanti a questa domanda. Che sappiamo realmente di lei, che sappiamo davvero della fastidiosissima eppure così divertente Janice? E sì, mi rendo conto che questo articolo sta prendendo sempre più la direzione di una specie di identikit dell’assassino, ma mi dovete perdonare, riemergo appena da una sessione infinita e i prodotti seriali che mi aiutano a rilassarmi e a staccare un po’ sono quelli di detective story e cronaca nera, ecco.
È che Janice è un po’ tutti noi. Sconvolgente? Non troppo, siamo stati tutti la Janice di qualche Chandler là fuori. Janice è un’asfissiante presenza sempre alla ricerca estenuante di attenzioni, quelle di un uomo, ma soprattutto dell’amore. Potremmo romanticizzare questo aspetto del suo personaggio all’infinito, toglierle di dosso ogni difetto, scavare nel suo personaggio riconducendo alla realtà le sue reazioni, la sua storia: così immediatamente Janice smetterebbe di essere l’asfissiante, fastidioso e insopportabile personaggio che ricordiamo e, anzi, diventerebbe quasi qualcuno in cui identificarci perché – come accennavo poco fa – siamo stati tutti la Janice di qualche Chandler là fuori.
Chi è Janice? Janice è la ragazza di Chandler da prima che cominci la narrazione di Friends. Sappiamo che Chandler vuole lasciarla, ma ogni volta che prova a farlo, lei scoppia a piangere e lui finisce per restare con lei in preda ai sensi di colpa. E già qui potremmo provare a gettare le fondamenta per l’identikit di questo personaggio, ma aspettiamo ancora un attimo perché è solo dopo essere venuto a conoscenza che Phoebe è molto brava a lasciare gente per conto di altri che Chandler finalmente riuscirà a interrompere la relazione con Janice.
Adesso fin dal primo istante il ritratto che viene dipinto di questo personaggio è tremendo. Il primo pensiero sarebbe: come è possibile stare con una persona così? Non puoi nemmeno rompere con lei che scoppia a piangere e ti fa venire i sensi di colpa. Vero. Molto vero. Eppure c’è una parte di me, una parte piccolissima e insignificante che riesce a vedere oltre l’amore smisurato per Chandler, uomo che credo rasenti la perfezione per i miei gusti, continua a dirmi che – in fin dei conti – le sue reazioni non sono poi chissà quanto fuori dalla norma, anzi che forse sono proprio reazioni piuttosto normali quando si avverte che la fine di un rapporto è vicina nonostante tu non voglia che finisca.
Perché proviamo a dirla in soldi spiccioli: Janice sta per essere mollata dal fidanzato e piange. Cosa c’è di tremendo in questo? La verità? Niente. Janice è semplicemente una ragazza che avverte la fine della sua relazione e a cui – probabilmente – si sta spezzando il cuore. E come se questo non bastasse, lui non riesce mai a troncare davvero e la mette nella stessa condizione di preoccupazione e sofferenza più volte senza riuscire a portare a casa il risultato.
Razionalizzando l’irrazionalizzabile (che come avrete capito è il taglio che ha preso questo pezzo), Chandler avrebbe potuto passare per stronzo una volta, togliere in fretta il cerotto e porre fine alla miseria di entrambi una volta per tutte, ma no, non lo fa e aumenta e allunga la sofferenza di entrambi fino a che una terza persona non interverrà a mettere – finalmente – il punto. È estenuante, è come il cammino di Orfeo per riportare in vita Euridice. Lui cammina, cammina, cammina senza voltarsi mai, le da la speranza di ripoter tornare tra i vivi e proprio quando sono quasi vicini a uscire dagli inferi, proprio quando stanno per farcela, lui si volta e manda tutto a quel paese. Non va bene.
E anche questo aver bisogno di Phoebe per porre fine alla storia è tremendo. Una delle cose più vili che una persona possa fare a un’altra. A noi spettatori di Friends fa molto ridere. Ce ne stiamo seduti sul divano e guardiamo il nostro amato personaggio chiedere l’aiuto di un altro dei personaggi che amiamo per rompere con una tizia dalla voce fastidiosa. Non ci tocca, non ci interessa, ci interessa solo che Chandler si liberi di lei. Ma se provassimo a cambiare il punto di vista, se provassimo a vederla da quello di Janice, è tremendo. È davvero un colpo basso, un calcio sugli stinchi che arriva all’improvviso. La doccia fredda. Un pugno nello stomaco, e soprattutto la codardia e la faccia tosta di mandare qualcun altro a risolvere i suoi problemi. Non ci siamo.
E questi sono solo gli eventi di un episodio, ma la presenza di Janice è una costante nelle dieci stagioni di Friends. Indipendentemente da cosa succeda nella vita dei nostri personaggi, sappiamo che da un momento all’altro, prima o poi, lei verrà fuori e tutti la ricorderanno sempre e solo come la fidanzata fastidiosa di Chandler. Il che – ripeto – è divertente, finché non sei Janice.
Janice che nel corso delle stagioni continua a essere attirata ripetutamente a Chandler che puntualmente e necessariamente dovrà spezzarle il cuore. Ricordiamoci, inoltre, che Janice e Chandler avevano anche una bella intesa. Ricordate quando il marito la tradiva e lei e Chandler cominciarono a parlare su un sito di incontri senza sapere dell’identità dell’altro e lui era molto contento di quanto andassero d’accordo finché – poi – non ha scoperto che si trattava proprio di Janice? Insomma, forse è il fatto che Janice sia Janice a repellere il nostro personaggio e il pubblico. Tutti l’hanno inserita in una cornice e a quella l’hanno confinata. Janice non può piacere, a Janice non è permesso di essere altro se non la fastidiosissima ex fidanzata di Chandler con la voce stridula e nasale e la tendenza a esclamare “Oh my god” in qualunque momento e questo, francamente è un po’ un peccato, anche perché – e qui sorge spontanea la realizzazione, il momento dell’epifania joyciana – Oh my god, Janice è semplicemente una di noi.