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Il 1994 della tv americana, ai tempi di Friends

Una foto del cast di Friends, nel 1994
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“I’ll Be There for You”. “Sarò lì per te”. Così affermava il titolo di una delle sigle più iconiche nella storia delle serie tv: la sigla di Friends. Quello che i The Rembrandts non potevano sapere, tuttavia, è che il titolo avrebbe assunto sfumature diverse nel tempo. Se da un lato centra idealmente il concept della sit-com, fortemente connessa a un concetto inscindibile di amicizia e di amore che valicano i confini delle vite per rinnovarsi quotidianamente sotto le forme più disparate, dall’altra suona come una predizione rispetto a quello che Friends è stata nella storia delle serie tv: un punto fisso, un monolite. Una serie che ha cavalcato i tempi ed è arrivata fino a noi, pur essendosi conclusa ventuno anni fa.

Ancora oggi, è una delle serie tv più apprezzate da almeno tre generazioni che si ritrovano nelle vicende del gruppo di amici newyorkesi. Una delle più viste, nonché il titolo che più di ogni altro incarna l’idea della serie tv di successo. Non la più bella in assoluto, ma la più trasversale. Una di quelle che incarnano un intero decennio per poi riscoprire a posteriori un’insospettabile universalità. Insomma, non è necessario procedere oltre in tal senso: il valore di Friends è noto a tutti e l’abbiamo approfondito nel tempo in vari modi. Quel che rimane, comunque, è un’eco vivida. Un’eco che assume una forza ancora più importante se si restituisce la serie al suo contesto storico.

Sì, gli anni Novanta. Ma nello specifico il 1994, anno in cui Friends andò in onda per la prima volta.

Ecco, impressiona ancora di più vedere il successo che la serie riscuote attualmente anche tra frange importanti della Gen Z, se si ripensa al 1994 in quanto tale. Anno in cui Friends vide la luce, senza immaginare affatto cosa sarebbe diventata in seguito. Perché no, non fu esattamente un instant cult: ne parlammo approfonditamente in una recensione a posteriori del pilot, da noi apprezzato ed elogiato ma incompreso da parte della critica. Pochi videro arrivare la rivoluzione, mentre il pubblico rispose presente all’appuntamento: come è normale che sia, tuttavia, anche i fan emergenti non colsero la portata storica dell’evento televisivo. Non a caso, intitolammo così il pezzo: “Quando la tv americana è cambiata senza saperlo”.

Ora, però, lo sappiamo: visto che Friends ha viaggiato nel tempo e ha abbracciato il suo futuro, oggi facciamo il percorso inverso con un’immaginaria macchina del tempo e torniamo al 1994. Siete pronti? C’è spazio per tutti sul TARDIS.

Roberto Baggio sbaglia il rigore decisivo e perde i Mondiali del 1994
Credits: (AP Photo/Luca Bruno)

Procederemo per punti, visto che sarebbe a dir poco dispersivo elaborare un discorso organico per ricostruire un intero anno nella sua globalità. E concentreremo l’attenzione sulle sole serie tv senza immergerci anche nel microcosmo dei talk e dei vari show televisivi che caratterizzavano la tv americana dell’epoca. Atterriamo nel 1994 e guardiamoci intorno: al di là degli eventi chiave che potremmo evocare, eventi che tuttavia sono noti un po’ a tutti e non necessitano di ulteriori approfondimenti, proviamo a prendere alcune brevi strade secondarie.

Perché sì: fu l’anno della vittoria alle elezioni di Berlusconi, del Mondiale perso col rigore di Baggio e del primo vinto da Schumacher, nonché l’anno della prima Playstation e del primo Mac, delle tragiche dipartite di Ayrton Senna e Kurt Cobain e di Mandela presidente del Sudafrica. I telefonini c’erano già, ma non erano ancora molto “ini”. Ma poi? Abbassiamo i toni, dai.

  • Personaggi noti nati nel 1994, tra gli altri: Fabio Rovazzi, Lazza, Tony Effe ed Elettra Lamborghini. Parliamo di musica? Ma no, concentriamoci sulle serie tv: chi vi scrive sta ancora canticchiando “I’ll Be There for You”.
  • Agli Oscar trionfa Schindler’s List con la bellezza di sette statuette. Meritatissime. Leonardo DiCaprio, candidato a 20 anni come miglior attore non protagonista per Buon compleanno Mr. Grape, inaugura la lunga serie di Oscar non vinti.
  • Al cinema escono, tra gli altri, Pulp Fiction, Il Postino, Forrest Gump e Il Silenzio dei Prosciutti. Quest’ultimo, scritto, diretto e interpretato da Ezio Greggio, non verrà candidato agli Oscar dell’anno successivo. Peccato.
  • Passiamo alla tv, visto che andremo a parare da quelle parti da qui in poi. Parliamo di Emmy? Tra poco. Telegatti del 1994: Ambra, volto di punta di Non è la Rai, è il personaggio emergente dell’anno. Statuette, tra gli altri, per Mara Venier, Fiorello e Maurizio Costanzo. Alcuni dei telefilm premiati: Friends non c’è, ma in compenso ottengono dei riconoscimenti uno degli elementi più anni Novanta che possano venire in mente oltre al codino di Fiorello, Beverly Hills 90210, l’immortale Colombo, Magnum P.I., Beautiful e Donna d’onore 2, Amico Mio e Fantaghirò. Non si trova l’elenco degli ospiti di quell’edizione, ma si tendeva a fare le cose in grande e con ogni probabilità erano presenti star hollywoodiane del calibro di Sylvester Stallone, Robert De Niro o Enzo Iacchetti. Nessuna informazione anche a proposito di Ezio Greggio.

Gli Emmy del 1994

Frasier fa incetta di premi agli Emmy 1994
Credits: NBC

Ok, forse abbiamo abbassato troppo i toni. Riandiamo su con una panoramica rapidissima sugli Emmy del 1994, visto che è il modo migliore per capire cosa stesse funzionando davvero in quell’anno. Friends otterrà i primi riconoscimenti nel 1996, mentre in questa edizione assumono grande rilevanza le innovative sit-com Frasier e Seinfeld, riferimenti assoluti dell’epoca (e non solo), l’ingiustamente dimenticata Murphy Brown e la più generalista Roseanne.

Tra le serie tv drammatiche, si distinguono Picket Fences, Sisters e NYPD Blue. Quest’ultima, in onda per dodici stagioni sulla ABC, si distinse per un taglio piuttosto “irriverente” rispetto a quanto fosse abituato il pubblico televisivo dell’epoca: il linguaggio era esplicito e si videro i primi nudi. Il passaggio generazionale che ci condurrà all’esplosione della HBO e delle tv via cavo era ancora piuttosto lontano (Sex and the City, per dire, arriverà nel 1998), ma operazioni televisive del genere offrirono gli spunti per un’evoluzione che si concretizzerà con maggiore decisione dalla fine degli anni Novanta.

Le serie tv più viste del 1994: Friends fu “solo” quinta

migliori serie tv comedy di sempre: Seinfeld era più vista di Friends
Credits: NBC

NBC, NBC, NBC. ABC, ABC, ABC, e poi? Poi e solo poi le altre. Lo storico quadripolio della tv statunitense lineare (NBC ed ABC, ma anche Fox e CBS) era in realtà una sorta di duopolio mascherato nel 1994 della televisione americana. Un anno d’oro, segnato da ascolti record che oggi sarebbero ineguagliabili. L’esponenziale diversificazione dell’offerta, segnata dallo streaming e da una moltiplicazione di network e piattaforme su vari livelli, porta a confronti tra il 1994 e la nostra epoca dalle dimensioni persino imbarazzanti.

Secondo quanto elaborato da Vulture nel 2014 in un articolo dedicato alla stagione televisiva 1994/95, articolo dal quale abbiamo tratto i dati che riporteremo di seguito, The Big Bang Theory, riferimento assoluto della fase analizzata con un primato totale tra le serie tv più viste, avrebbe occupato nella classifica di vent’anni prima il 58esimo posto, distantissimo dal gradino più alto del podio. E la nostra Friends? Si piazza in un generoso quinto posto, dietro la primatista Seinfeld, l’altra esordiente di lusso dell’anno, E.R., la generalista Home Improvement e un’altra sitcom che ebbe un ottimo successo all’epoca, Grace Under Fire.

Si diceva del duopolio: bisogna scendere addirittura al tredicesimo posto per trovare la prima serie tv esterna al dominio NBC-ABC, la CBS Murphy Brown. Equilibrio perfetto tra le due nella top ten (5-5), ma le prime due sono entrambe NBC.

E a tal proposito, ecco qui di seguito un breve elenco delle sit-com mandate in onda in quel momento dalla NBC: vista la carenza attuale di titoli di livello, impressiona. Per intenderci, il network del pavone trasmetteva, tra le altre, Seinfeld, Willy il Principe di Bel-Air, Frasier, Mad About You, Wings e Madman of the People: tutte le sit-com citate, spesso entrate a far parte della storia delle serie tv e ancora oggi ricordatissime, occupavano un posto nella top 20. Tutte a eccezione di Willy il Principe di Bel-Air, 38esima: un’assurdità o quasi, se si pensa al successo planetario che ebbe.

Il quinto posto di Friends, allora, assume una rilevanza diversa: la critica non ne colse subito la forza, ma il pubblico la premiò con numeri importantissimi. E le altre? Facciamo qualche altro esempio, indicando tra parentesi la posizione tra le serie tv più viste della stagione 1994/95.

Serie tv in onda sulla NBC, oltre a Friends:

  • Newsradio (26)
  • Blossom (44)

ABC

  • Roseanne (8)
  • Ellen (9) – Altra serie tv che ha scritto una pagina di storia importantissima.
  • Full House (41)
  • My So-Called Life (83)

Fox

  • Beverly Hills, 90210 (15) – In Italia fu un instant cult.
  • Melrose Place (17) – Altro instant cult, ma non si affiancò mai a Beverly Hills.
  • X-Files (20) – Non ha bisogno di presentazioni, no?
  • I Simpson (25) – Già: I Simpson, in quel momento all’apice dello splendore, erano “solo” venticinquesimi.
  • Party of Five (69)

CBS

  • La tata (34)

Prima di Friends, mentre Friends nasceva: le serie tv ancora in onda nel 1994

La Signora in Giallo era ancora in onda nel 1994
Credits: CBS

Abbiamo già menzionato innumerevoli serie tv, ma ne abbiamo lasciato per strada numerose altre: sarebbe inutile elaborare ora una lista completa. Tra l’altro, chi vi scrive si sta immaginando al Central Perk mentre beve un caffè in compagnia di Rachel Green, quindi perdersi è semplicissimo ed è saggio procedere ancora con alcuni altri punti. Per esempio, ricordare alcune tra le serie tv più iconiche della televisione italiana, in quel momento ancora in onda.

Per una Friends che si incontra, d’altronde, c’era dall’altra parte l’inossidabile Signora in Giallo, in onda su un network che conoscerà grandi fortune trasversali a partire dagli anni Duemila: la CBS. In quel momento, però, era considerato dai più un “canale per anziani”: in seguito arriveranno le How I Met Your Mother e le The Big Bang Theory, ma quella era ancora l’era di Jessica Fletcher e dei suoi misteriosi omicidi nel borgo di provincia con un tasso di criminalità degno delle metropoli più pericolose del mondo.

Un’altra serie tv ancora in onda nel 1994 era Married… with Children. L’epoca delle Cheers era appena terminato e quello delle Frasier era appena iniziato, ma nel mezzo non mancavano alcuni tra i titoli più iconici degli anni Ottanta che erano sopravvissuti fino a quel momento.

La sit-com Fox con protagonisti due mostri sacri del calibro di Ed O’Neill e Katey Sagal, in onda dal 1987, andò avanti fino al 1997 e resisteva ancora benissimo. Tuttavia, è particolare l’impressione che si prova nel pensare che per un certo periodo fu contemporanea di Friends: pur essendo nata con presupposti discretamente avanguardisti, era distante almeno due generazioni dalla sit-com che ci sta accompagnando in questo viaggio. La tv, in fondo, è anche questo: una sovrapposizione simultanea di epoche diverse che si incontrano alla ricerca di porzioni di pubblico agli antipodi.

In tal senso, sarebbe arrivato il momento di aprire il capitolo dedicato alle soap opera, ma in questo caso il TARDIS si incepperebbe e ci porterebbe fuori dalla strada maestra: per loro, il tempo non esiste. Gran parte dei titoli in voga nel 1994, infatti, sono in onda pure ora. E sì, stiamo pensando a Beautiful: Ridge e Brooke si erano già sposati una decina di volte e avevano davanti una lunga storia di divorzi, nuove unioni e bizzarre ricomparse dall’oltretomba.

Mentre Friends nasceva, qualcuno se ne andava: le serie tv finite nel 1994

Ok, ci avviamo alla conclusione. Nel dubbio, si è tentata a una deviazione a Pasadena per consigliare a Baggio di piazzarla rasoterra e non caricare troppo il tiro, ma non è andata bene. In ogni caso, passiamo a un breve elenco di serie tv contemporanee di Friends per pochissimo tempo: mentre essa vedeva la luce, per questa si spegneva dopo un periodo più o meno lungo. Citiamo giusto alcune tra le più significative.

  • Star Trek: The Next Generation.
  • Herman’s Head – Merita un appunto in più. Visto che siamo in vena di viaggi nel tempo, questa in effetti era avanti di almeno vent’anni. La Fox, in vena di esperimenti, diede fiducia a un prodotto nel quale un uomo si ritrovava a dover prendere delle decisioni attraverso dei pattern che richiamavano i concetti elaborati da Freud a proposito del conflitto interiore. La particolarità sta nel fatto che si assistessero ai processi mentali affrontati per arrivare alla decisione, con una personificazione delle quattro aree caratteriali principali del protagonista (oltre a diversi altri fattori che intervenivano nel processo decisionale). In onda dal 1991, finì nel 1994. Peccato: avrebbe meritato un posto diverso nella storia delle serie tv.
  • L.A. Law.
  • Clarissa – Questa, in realtà, la segnaliamo solo perché la protagonista era Melissa Joan Heart, ormai prossima ad ammazzare i vampiri in una serie tv ben più famosa che vedrà la luce alcuni anni più tardi: Buffy.

Friends e non solo Friends: le serie tv iniziate nel 1994

In foto George Clooney in una scena di E.R., contemporanea di Friends
Everett Collection/NBC

Ok, siamo arrivati al termine del nostro viaggio. Visti i tempi che corrono, ci sarebbe la tentazione di fermarsi qui e vivere gli anni Novanta con la prospettiva di chi sa già come andranno a finire, ma questo non è un pezzo nostalgico, usciamo dalle cabine telefoniche e riprendiamo gli smartphone. Prima di andare, però, ci sarebbe un ultimo elenco di serie tv che iniziarono lo stesso anno di Friends, alcune delle quali sono già state citate in precedenza. Certe ebbero storie d’altissimo profilo e sono oggi ricordate con l’aura delle numero uno, mentre altre caddero nel dimenticatoio molto presto.

  • E.R. Medici in prima linea – A proposito di serie tv che hanno scritto la storia.
  • Monty
  • La famiglia Bowman 
  • Chicago Hope – La grande antagonista di E.R.: ebbe un gran successo, ma quanti la ricordano oggi?
  • Thunder in Paradise
  • New York Undercover
  • Ellen
  • Quel pasticcione di papà – Ok, solito titolo tradotto un po’ così: Something Wilder. Protagonista? Già, Gene Wilder.
  • Party of Five
  • 4 tatuaggi per un super guerriero – Molti tentarono di cavalcare il successo di Power Rangers, in quel periodo. Tuttavia, è meglio non soffermarsi granché sui risultati di gran parte di essi.

Ok, siamo a casa sani e salvi. Con due certezze:

  • Dopo un viaggio del genere, Friends sembra essere arrivata dalla preistoria: un’epoca distantissima che trova in essa un ponte che valica le barriere tra le generazioni, anche se forse lo è meno di quanto sosterranno molte delle persone che l’hanno vissuta.
  • Siete andati a cercare Il Silenzio dei Prosciutti, vero?
Ezio Greggio in un film contemporaneo di Friends: Il Silenzio dei Prosciutti

È lui o non è lui? Ma certo che è lui. E sarà sempre qui per noi.

Antonio Casu