Ci sono attori che verranno ricordati per sempre, a prescindere dalla loro carriera, a prescindere da quanto sia rilevante quel personaggio all’interno di una serie o di un film. E poi ci sono attori che, oltre a questo, ci entrano nel cuore anche per un solo indimenticabile personaggio. James Michael Tyler, il Gunther in Friends, era uno di questi. “Era” perché un brutto male se lo è portato via a 59 anni.
“Il mondo lo ha conosciuto come Gunther ma per chi gli voleva bene era un attore, un musicista e un marito“, ha fatto sapere Toni Benson, l’agente, nell’annunciarne la morte.
Prima di Friends, Tyler era apparso solo in qualche cortometraggio. Una fortunata combinazione lo portò a diventare ciò per cui tutti quanti lo conosciamo: era infatti l’unico sul set della sitcom più famosa al mondo a saper usare la macchinetta del caffè.
Non era previsto che il suo ruolo divenisse così ricorrente, ma i suoi tempi comici, la sua ecletticità lo portarono rapidamente a diventare un personaggio di culto, seppur secondario. Proprio per dargli spazio fu introdotta, tra prima e seconda stagione e poi per gran parte della serie, la sua crush per Rachel, espediente narrativo che ci ha regalato più di qualche momento di ilarità.
Come altri attori di Friends ha partecipato anche a un episodio di Scrubs, come guest star. Inoltre Tyler ha recitato anche in un episodio di Sabrina – Vita da Strega.
La sua malattia, cancro alla prostata, era nota ormai da diversi anni, tanto che ha potuto partecipare alla Reunion di Friends soltanto da remoto, in un breve video di saluti.
Alcuni protagonisti di Friends lo hanno già ricordato sui social. “Senza di te questa serie non sarebbe stata la stessa” è il messaggio di Jennifer Aniston. “Quante risate ci siamo fatti insieme, amico mio“, ricorda Matt Le Blanc.
Friends è tutt’oggi una delle serie tv più viste al mondo, nonché una delle più rewatchate. Da oggi in poi, quando riguarderemo un episodio, lo faremo con un pizzico di malinconia in più, pensando a un grande attore che ha avuto un solo grande ruolo nella sua carriera ma che tanto basta per renderlo immortale.