J. J. Abrams ha firmato molti prodotti sia per le sale cinematografiche che per il piccolo schermo, realizzando alcuni capolavori e show meno convincenti. C’è però una serie tv che ha creato insieme ad Alex Kurtzman e Roberto Orci che è ingiustamente passata in sordina e che non ha ottenuto il successo che meritava. Fringe (2008-2013) forse non è diventato un fenomeno di massa come Lost (scopri qui le 5 scene più struggenti), ma questo non vuol dire che sia meno meritevole di lodi.
Non dimentichiamo che nel 2010 il New York Times lo ha inserito nella lista dei 10 migliori programmi televisivi dell’anno (insieme a Dexter, Friday Night Lights e The Good Wife) e qualche anno più tardi la critica ha definito l’episodio White Tulip una delle più grandi ore della storia della televisione. Per mostrare anche ai più scettici il valore di questa serie tv ci sono i numerosi premi che si è aggiudicata: ben 8 Saturn Awards e decine di nomination.
Al centro della serie tv troviamo la squadra Fringe dell’FBI di Boston che lavora per tentare di spiegare i fenomeni inspiegabili e soprannaturali. Tutto inizia quando Olivia Dunham deve risolvere un caso che ha dell’assurdo: un volo internazionale 627, partito da Amburgo, è atterrato a Boston con tutti i membri dell’equipaggio e i passeggeri morti. L’agente quindi decide di chiedere aiuto al brillante scienziato, il Dr. Walter Bishop, che aveva lavorato per molti anni per la squadra Fringe finché non era stato dichiarato mentalmente instabile e rinchiuso in un istituto psichiatrico.
Olivia si mette quindi in contatto con Peter, il figlio del dottore, che è l’unico che può firmare le carte per far dimettere l’uomo. I tre cominciano a indagare sui casi dello Schema e infatti si accorgono che dietro quei piccoli incidenti si nascondono dei veri e propri attacchi di bioterrorismo. Nelle cinque stagioni della serie tv il trio hanno dovuto combattere contro esseri provenienti da un mondo alternativo e contro i loro doppi dell’altro universo. Infine Olivia, Peter e Walter hanno dovuto affrontare l’invasione dei misteriosi Osservatori, provenienti da un lontano futuro. Questi ultimi erano esseri dotati di una immensa intelligenza, ma che non provavano nessuna emozione.
Fringe è stata descritta come un incrocio tra X-Files e Ai confini della realtà (con diversi riferimenti a Lost): non avrei saputo inquadrarla meglio!
Nel cast troviamo attori molto talentuosi come Anna Torv nei panni di Olivia Dunham, John Noble che interpreta l’amato Walter Bishop e Joshua Jackson che con il ruolo di Peter Bishop è riuscito a far dimenticare a tutti il personaggio di Pacey Witter di Dawson’s Creek che lo aeva reso celebre. Accanto a questi troviamo Jasika Nicole (l’agente Astrid Farnsworth), Lance Reddick (Phillip Broyles), Blair Brown (Nina Sharp), Seth Gabel (Lincoln Lee), Georgina Haig (Henrietta Bishop).
Il punto di forza di questa serie tv risiede nella capacità di saper mescolare insieme il dramma, il romanticismo, la comicità e gli elementi del genere sci-fi, creando un perfetto equilibrio e quindi una serie tv per tutti e non solo per pochi appassionati. In questa serie infatti la fantascienza è solo una scusa per trattare temi come l’amore, l’amicizia e il coraggio. Ad aver infatti fatto innamorare tutti i fan di Fringe sono stati, infatti, i protagonisti di questa serie. Walter Bishop è ad esempio uno dei personaggi più folli, sregolati, ma allo stesso tempo intelligenti e dolci del mondo seriale.
Non bisogna sottovalutare però l’aspetto fantascientifico: Fringe è stata infatti una delle serie tv sci-fi più riuscite degli ultimi anni. Ha saputo infatti trattare con grande semplicità argomenti tanto affascinanti quanto complessi come l’esistenza di diversi universi e ha introdotto dei villain davvero ben riusciti come gli Osservatori. Sono passati ormai sette anni da quando la serie tv si è conclusa con la quinta stagione ed è innegabile notare quanto abbia influito sulle serie che in seguito si sono addentrate nel trattare gli stessi temi (non sempre riuscendo a raggiungere gli stessi risultati).
Quanto al finale, andato in onda in America il 18 gennaio del 2013, ricordo che divise i fan. Alcuni lo trovarono un commovente epilogo che aveva messo un punto alle storie dei protagonisti, chiudendo il cerchio. Altri lo trovarono deludente e troppo frettoloso e misero in evidenza le lacune della trama. Sicuramente i bassi ascolti della serie tv hanno spinto gli autori a concludere lo show prima del previsto, ma secondo me sono riusciti a dare a Fringe un solido finale.
Ma ricordate come finisce la serie tv?
Come ricorderete, l’ultima stagione era ambientata nel 2036 e in un mondo dominato dagli Osservatori. Olivia, Walter e Peter sono arrivati nel futuro proprio per distruggere la loro dittatura, che aveva diviso la popolazione in ribelli e lealisti. Per farlo hanno potuto contare sull’aiuto di Astrid, ma anche di Etta. La figlia di Peter e Olivia infatti aveva fondato una squadra clandestina volta proprio a combattere il regime degli Osservatori. Quando il capitano Windmark ha catturato Walter e ha cancellato a lui i ricordi legati al piano che aveva elaborato, agli altri non è rimasto altro che cercare degli indizi nel suo laboratorio.
Fortunatamente lì hanno trovato dei nastri su cui aveva registrato tutte le sue istruzioni e i protagonisti si sono messi alla ricerca di tutto ciò che serviva per distruggere gli Osservatori. Alla fine hanno scoperto che era stato un misterioso uomo invisibile di nome Donald ad aiutare Walter a nascondere i vari nastri e hanno trovato un giovane bambino dell’Observer, Michael. Dopo le prime difficoltà iniziali, sono riusciti a comunicare con il bambino grazie all’aiuto di Nina Sharp e Michael ha restituito a Walter i suoi ricordi. Ma gli ha rivelato anche che Donald era l’Osservatore Settembre e gli ha permesso di localizzarlo.
Quando lo hanno trovato, Donald ha spiegato loro che c’era un unico modo per salvare il mondo dagli Osservatori: era necessario spedire Michael nel passato con una macchina del tempo. Il bambino infatti oltre a essere suo figlio, era un errore di un prototipo di Osservatore che non avrebbe dovuto provare nulla e che sentiva invece ogni emozione. Se lui fosse riuscito a mostrare come fosse possibile che in un solo corpo coesistessero una grande intelligenza e le emozioni, gli Osservatori non sarebbero mai stati creati. Nell’ultima stagione abbiamo assistito anche al triste sacrificio di due importanti personaggi, Nina Sharp ed Etta.
I due episodi finali, intitolati L’isola della libertà e Nemico del destino, hanno chiuso perfettamente il cerchio.
Michael era nelle mani di Windmark al quale si è consegnato personalmente per salvare i suoi amici. Il capitano ha cercato invano di leggergli la mente, mentre Olivia ha architettato un piano perfetto per riuscire a salvarlo. Si è fatta iniettare il Cortexiphan per poter andare nell’universo alternativo dove non c’erano gli Osservatori e riportarlo da loro. L’assurdo piano è riuscito, proprio mentre Settembre stava ultimando la macchina del tempo. Tutto sembrava risolto quando Windmark ha scoperto che Broyles sta aiutando la resistenza e si è messo quindi sulle sue tracce.
È sorto inoltre un altro problema: il reattore che possedevano per avviare la macchina del tempo non era sufficiente e per questo Dicembre è andato nel futuro per procurarsene uno dalla tecnologia più avanzata. Purtroppo è stato catturato e ucciso dagli Osservatori prima di portare a termine la missione. Il team di Fringe non aveva più possibilità di ottenere il reattore, ma Astrid è riuscita a superare l’impasse: ha proposto di utilizzare le rotte di navigazione basate sui wormhole come canale per il futuro. Grazie all’intuizione della geniale assistente del dottor Walter, sono riusciti ad aprire il passaggio spazio-temporale verso il 2167. Ma chi deve accompagnare Michael nel futuro e spiegare agli scienziati il pericolo che corrono?
Peter ha scoperto con molto dispiacere che doveva essere suo padre a sacrificarsi per la missione, ma fortunatamente Settembre si è offerto di accompagnare suo figlio nel passato al posto dello scienziato. Nello scontro finale con il perfido Windmark Settembre però ha perso la vita proprio mentre stava attraversando il portale con Michael e quindi Walter è stato costretto a prendere il suo posto per salvare l’umanità. Anche Olivia e Peter sono stati messi fuori gioco dal malvagio Osservatore e tutto sembra essere perduto. Ma per fortuna Olivia è riuscita a uccidere il villain grazie al Cortexiphan che aveva assunto prima e che le ha donato poteri straordinari.
Il team di Fringe è riuscito a salvare il ragazzo che andava portato nel 2167 e a eliminare gli Osservatori. Ma i protagonisti hanno dovuto pagare un prezzo molto alto e dire addio al loro amato scienziato. E soprattutto Walter ha dovuto abbandonare di nuovo suo figlio che tanto aveva amato e il loro addio è stato a dir poco straziante. Il loro sacrificio non è stato vano però perché nella scena finale abbiamo visto Olivia, Peter ed Etta al parco e questa volta non c’è stata l’invasione degli Osservatori. Walter è riuscito a salvare l’umanità. Quando è tornato a casa Peter ha trovato una lettera di suo padre su cui era disegnato un tulipano. Il tempo non ha cancellato il loro legame.
Se il finale ha lasciato perplessi alcuni spettatori, ha invece soddisfatto tutti i membri del cast che in tutte le interviste gli hanno riservato più volte entusiastiche lodi. John Noble ha detto che non avrebbe mai immaginato che sarebbe stato così bello. Anche J.J. Abrams lo ha descritto come un epilogo incredibile ed emozionante. Joshua Jackson, parlando del finale della serie tv ha detto:
Amo il finale di Peter. Penso che abbia davvero senso e avvolge la sua storia in un modo che si intreccia con tutti i personaggi intorno a lui, ma in particolare con Olivia, Walter ed Etta. Penso che sia un finale appropriato per la persona e la storia che abbiamo guardato negli ultimi cinque anni. E penso lo stesso, sinceramente, anche per Olivia, Walter e Peter. Olivia e Peter finiscono in uno spazio adeguato. Olivia, Peter e Walter finiscono in uno spazio adeguato. E Peter e Walter arrivano al posto in cui dovevano essere.
Chi siamo noi quindi per giudicare questo series finale che ci ha fatto piangere come fontane? E se leggendo questo articolo vi è venuta nostalgia di questo piccolo gioiellino, vi ricordo che tutte le cinque stagioni della serie tv, andata in onda in Italia per la prima volta nel 2009, sono disponibili su Infinity. Se non l’avete mai vista invece, dovreste immediatamente recuperarla, con tutti gli episodi.