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From – La Recensione (no spoiler)

Boyd Stevens, il protagonista di From

Attenzione: l’articolo che segue non contiene spoiler significativi su From.

1956. Uno straordinario brano, scritto per il film di Alfred Hitchcock L’uomo che sapeva troppo, domina l’edizione degli Oscar nella categoria dedicata alla Miglior canzone. Scritta da Ray Evans e Jay Livingston, è interpretata dalla protagonista del film, Doris Day, ed è ancora oggi famosissima. Basta il titolo per canticchiarla inevitabilmente: Que sera, sera. Sarà quel quel che sarà: cosa succederà in futuro, nessuno lo sa. Un brano iconico, coverizzato nel tempo da artisti del calibro di Elvis Presley, gli Sly & the Family Stone e i Pixies. Già, i Pixies. Un gruppo che si associa fortemente al mondo del cinema e delle serie tv – in particolare con l’indimenticabile Where Is My Mind – e che ha scritto un nuovo capitolo del connubio con il piccolo schermo nel 2022, proprio grazie a una rivisitazione particolarissima e intensa di Que sera, sera.

Il brano, infatti, è stato scelto come sigla da un titolo sul quale stiamo per concentrare l’attenzione: From.

Dal thriller psicologico di Hitchcock a una delle opere seriali più fortunate degli ultimi anni. I Pixies ci accompagnano così all’interno di un mondo claustrofobico nel quale la speranza si confonde con la disillusione, creando un labirinto psicologico in cui crolla ogni certezza. Un mondo in cui risuonano le note aspre e carismatiche di un brano rivisitato con grande originalità, dando vita a un’opening semplicemente perfetta.

Sarà quel che sarà, perché non ci sono alternative. Nello scenario di From, il destino sembra sfuggire totalmente al controllo dei suoi protagonisti, soggetti ignari di un diabolico piano che arriva da chissà dove. E allora il presente, il momento: la ricerca di risposte, la paura di spingere troppo in là gli orizzonti, e allo stesso tempo tentare di trovare una via d’uscita. Mentre l’amore guidava con ottimismo l’approccio alle variabili ignote del tempo, qui si torna bambini e si ritrova un mondo di mostri che fanno i mostri, terrorizzando le esistenze di personaggi che brancolano nel buio a lungo.

Visto che la serie tv sta ottenendo un ottimo successo ed è stata affiancata, nel tempo, a un titolone del calibro di Lost – ci arriveremo – elaboriamo di seguito una recensione approfondita di From. Con un’indicazione preliminare: l’analisi che segue non presenta spoiler e si adatta, così, alle esigenze di chi non l’ha ancora iniziata ed è indeciso se darle o meno un’opportunità. Pronti ad avventurarvi? Ricordatelo sempre: sarà quel sarà non è solo una sigla, è un vero e proprio mantra.

La trama di From

Un'immagine di Harold Perrinau nella quarta puntata della terza stagione di From
Credits: MGM+

Stati Uniti, da qualche parte. In una piccola cittadina di provincia senza nome si intrecciano le vicende di un gruppo di personaggi, apparentemente scollegati l’uno dall’altro. Alcuni sono legati da vincoli familiari, altri da semplici rapporti d’amicizia. Il destino, però, è il medesimo: provenienti da ogni parte dell’America del Nord e in viaggio verso mete distanti, si imbattono in un albero spezzato che ostruisce la carreggiata.

È solo il prologo. Nel momento in cui cercano di andarsene e riprendere la strada maestra, si ritrovano ingabbiati in un loop che trova il suo centro di gravità nella piccola cittadina.

Una cittadina che sembra sospesa nel tempo: evidentemente abbandonata dagli abitanti originari, è bloccata agli anni Cinquanta. È spettrale, spogliata da ogni forma di bellezza, ma immersa in una vasta radura che cela inquietanti misteri.

Gli abitanti di Fromville vivono sotto un rigido coprifuoco: ogni sera, al calare del sole, mostri inquietanti si aggirano tra le strade deserte. Creature invulnerabili e spietate, con sembianze umane e occhi vuoti. Non si limitano a uccidere: giocano con le loro vittime, le tormentano con sadismo. Sembrano volere non solo la morte, ma anche l’annientamento della speranza. E questo, col tempo, sembra diventare sempre più evidente. Non lo sappiamo per certo, ma qualcosa di molto significativo in tal senso si intuisce nel corso delle puntate di From.

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