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Perché Futurama è meglio dei Simpson

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Su catalogo di Amazon Prime Video sono presenti, da qualche mese a questa parte, tutte e sette le stagioni di Futurama, serie “secondogenita” di Matt Groening. Allora, perché non vederla tutto da capo? L’ultima volta che hai visto Futurama, forse, era quando avevi 15 anni e tornavi da scuola dopo cinque ore filate, che la davano in tv all’ora di pranzo tra i Simpson e Bing Bang Theory. Puntata dopo puntata, ti ricordi perché ti piacesse tanto, anzi perché ti piacesse proprio da matti: tra l’ ingenuità di Fry e la comicità di Zoidberg, i calci rotanti di Leela e le sbronze di Bender. Futurama a 15 anni ti faceva divertire con spensierata naturalezza, oggi, che di anni ne hai un po’ di più, non smette di metterti allegria ma facendoti anche riflettere.

Cominciamo partendo dal fatto che Futurama non ha avuto per niente vita facile. Andata in onda per la prima volta nel 1999 sul canale FOX che, esaltato dal successo dei Simpson, decise di commissionare un’altra serie animata a cura di Matt Groening, la serie tv non ha avuto una programmazione lineare e fu cancellata nel 2003. Solo grazie all’interesse suscitato dai DVD, Comedy Central decise di produrre altre due stagioni tra il 2010 e il 2013 e adesso sembra toccato ad Amazon il compito di dare il meritato spazio a questo prodotto così sfortunato.

Tra gag intellettuali e satira acuta, Futurama si rivolgeva a un pubblico più particolare e selettivo. Accompagnato sempre da un umorismo particolare, ogni puntata strizzava l’occhio ai fan della fantascienza con citazioni più o meno sottili: l’episodio dedicato a Star Trek; l’intro in stile Twilight Zone; la navicella spaziale Planet Express in modalità HAL 9000. Non solo sci-fi appartenente alla cultura di massa, ma anche concetti scientifici più complessi, come i viaggi nel tempo (esplorato nel bellissimo episodio “Il nonno di se stesso”), il gatto di Schrödinger, l’esistenza di Dio e molto altro.

Anche le trovate apparentemente più banali nascondevano in realtà un messaggio molto forte e spesso e volentieri critico della società in cui viviamo. Un esempio? L’ipnorospo.

futurama

Rispetto alla sorella maggiore, Futurama era una serie tv, concediamoci il termine, più intellettuale e con un po’ di presunzione nel sapere di esserlo. Molti argomenti affrontati nello show risultavano decisamente più impegnativi, segno di una maturità diversa rispetto ai Simpson che di frequente preferiscono la sicurezza di gag ripetute ed convalidate. Futurama, da questo punto di vista, è stata capace di prendersi più rischi trattando di argomenti scomodi o tabù, come il suicidio.

Un altro elemento che ha legato tantissimi fan a Futurama è stato sicuramente il cast composito di protagonisti vari ed eccentrici. Se i Simpson stavano e stanno tuttora vivendo da anni una crisi dei personaggi, ormai sempre più fissi e privi di evoluzione, la stravagante famiglia della Planet Express aveva non pochi sconvolgimenti. Le diverse avventure non rimanevano mai senza ripercussioni, segnando, invece, il carattere dei personaggi e facendoli evolvere nel tempo. C’erano delle trame a lungo termine che accompagnano noi e loro, Fry, Leela, Bender e tutti gli altri cambiavano nel corso della serie.

Per esempio, il congelamento di Fry nasconde numerosi retroscena che verranno sviluppati solo in seguito o la storia di amore tra lui e Leela o tra Amy e Kif.

La presenza di diverse trame lineari, assenti nei Simpson, ha permesso non solo ai personaggi di evolversi ma allo spettatore di farsi coinvolgere maggiormente e con più pathos. Per non parlare di alcune puntate così commoventi per le quali se non avete versato neppure una lacrima consideratevi peggio di Hannibal Lecter. Tra queste, l’episodio “Cuore di cane”, dove Fry ritrovava il fossile del suo cane e tentava di riportarlo in vita, prima di cambiare idea convinto che Seymour nel passato lo abbia dimenticato e abbia trovato un altro padrone. L’episodio si concludeva con un flashback che ci mostrava come il cane, contrariamente a quanto creduto da Fry, lo abbia aspettato fedelmente per tutta la vita nell’ultimo posto dove si sono salutati.

Futurama

Insomma, Futurama era un insieme di generi perfettamente combinati, in grado di farti ridere e piangere, emozionare e divertire. Il tutto all’interno di una cornice coloratissima e mai uguale, ovvero quella dei viaggi spaziali, dei mondi inesplorati e di New New York. Una serie tv in grado di trattare di argomenti seri con sottile arguzia e, allo stesso tempo, di lasciarsi andare a un umorismo sfrenato ma mai banale. Speriamo di poterla vedere un giorno, magari che non sia tanto lontano come il 3000.

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