L’ultimo episodio della sesta stagione di Game of Thrones ha rappresentato la vera e propria ribalta per Cersei Lannister e la conferma delle aspettative poste nella penultima puntata per Daenerys Targaryen. Spoiler alert per chi non ha visto la puntata 6×10.
Inevitabile partire dagli eventi più scioccanti di tutta la stagione e sicuramente fra i più incredibili dell’intera serie. Cersei Lannister ha avuto la sua vendetta; l’abbiamo vista per tutto il corso della stagione privata del suo potere, isolata, confrontarsi con le conseguenze di una pubblica umiliazione, assistere all’Alto Passero che le strappa il figlio, portandolo dalla sua parte; ci aspettavamo sicuramente qualcosa, ma non quello che è successo. Li ha uccisi tutti con l’Altofuoco: Margaery, Loras, l’Alto Passero, tutti. Anche il figlio Tommen, seppur indirettamente in quanto suicida: nel suo piano malefico quasi perfetto, l’unico difetto è non aver pensato alle conseguenze che un tale evento avrebbe comportato per un ragazzo così giovane, così solo e così ingenuo. Perde dunque anche il terzo figlio, dopo Joffrey e Myrcella, facendo avverare la profezia; l’unico elemento che rendeva Cersei Lannister ancora umana è scomparso. Nessuno ha mai messo in dubbio la sua pazzia: era un elemento evidente fin dalla prima stagione; tuttavia, adesso Cersei ha raggiunto quello che dentro di sè ha sempre sperato, diventare Regina. Ha dimostrato di essere disposta a tutto e adesso, senza i figli, sembra davvero indecifrabile. Lo sguardo enigmatico con Jaime ci dice molto sul futuro della loro storia: anche il fratello non è al sicuro e, di fatto, egli è stato escluso dal progetto di Cersei, dal momento che non sapeva nulla di ciò che stava progettando.
Daenerys, invece, come era intuibile dagli eventi della penultima puntata, si appresta sempre più ad essere La Regina: ha raggiunto punte di equilibrio invidiabili e inaspettate, si è circondata di persone intelligenti e capaci (Tyrion e Varys su tutti) e soprattutto ascolta i consigli che possono realmente incentivare i propri interessi. Fondamentalmente, è diventata una donna giusta: è spietata, è temuta, ma è anche comprensiva e buona quando necessario. La pazzia non le appartiene, a differenza di Cersei: la partenza con le centinaia di navi verso Westeros, mentre i draghi le accompagnano volando, è l‘immagine attesa da sei stagioni e a cui finalmente abbiamo assistito. Se proprio volessimo sottolineare una conseguenza immediata di queste azioni, si direbbe che la prima nemica di Daenerys sarà proprio Cersei: e chi meglio di Tyrion conosce la sorella? Che la fine di Cersei sarà dettata proprio da Daenerys?
Ma tornando al confronto tra questi due giganti del Trono di Spade, abbiamo già intuito che gli elementi che le distinguono sono numerosi: Cersei è folle, fredda, vendicativa e crudele; Daenerys non possiede queste caratteristiche. Per fare un esempio semplice: è difficile immaginare che Daenerys avrebbe fatto ciò che ha fatto Cersei solo per vendetta. C’è un equilibrio mentale in Daenerys totalmente mancante in Cersei.
Eppure la Targaryen è la figlia del Re Folle: lei cerca in ogni modo di respingere la reputazione del padre perchè, e questo è fuori dubbio, i peccati dei padri non sono i peccati dei figli. Tuttavia è una figura difficile da cancellare; quella che invece sembra inesorabilmente avvicinarsi sempre più al Re Folle è proprio Cersei: le similitudini relative alla fissazione per l’Altofuoco, la totale noncuranza di cosa comporta togliere la vita a qualcuno, e l’incoronazione fanno pensare ad una Regina che assomiglierà molto al padre di Daenerys. Chissà se lo sguardo di Jaime non fosse dovuto anche a questo pensiero…
C’è però un elemento fondamentale (accanto ad alcuni meno rilevanti, semplicemente perchè sono accessori dello stesso) che accomuna le due regine: il desiderio di potere. I motivi alla base sono ovviamente diversi, ma c’è qualcosa che anima le due donne, ed è proprio la voglia di misurarsi col potere, inebriandosi di esso (nel caso di Cersei), o abbracciando le frontiere che esso apre (nel caso di Daenerys), che accomuna le due personalità. Intravediamo spiragli di un’epicità ancora più elevata di quella vista finora, e siamo certi che la settima stagione non ci deluderà.