3.Chi è la Terza Testa del Drago?
Per riflettere su questo quesito è necessario far riferimento ad uno dei libri de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco”, precisamente “La Regina dei Draghi”. Questo perchè, nel finale della seconda stagione, si è optato di non procedere alla trasposizione completa di ciò che accade nella Casa degli Eterni (o Immortali) poiché ciò avrebbe rivelato troppo a coloro che non hanno letto i libri. Ricordo infatti che una delle visioni offerte dalla serie è quella citata, appena sopra, sulla sala del trono distrutta, insieme a quella del marito defunto, Khal Drogo. Per questo avverto coloro che non hanno letto il libro in questione e non hanno potuto o voluto farsi domande in più rispetto a ciò che hanno visto in tv che parleremo di un’ipotesi importante. Molto importante.
Iniziamo così a focalizzarci su una delle molteplici visioni, vale a dire quella in cui assistiamo ad una conversazione tra un uomo e una donna sulle sorti di un neonato lì presente. Dato che incappiamo in uno degli inspiegabili errori di traduzione e “collocazione”, nella edizione italiana, è assolutamente doveroso fare delle piccole ma essenziali correzioni. Il risultato che ne viene è la scena che vede Daenerys osservare una figura a lei soltanto apparentemente familiare:
«Viserys. Fu quello il suo primo pensiero. Ma non era così. L’uomo sul trono di lame d’acciaio(errore) aveva gli stessi capelli di suo fratello, ma i suoi occhi erano neri come ossidiana, non violetti.
«Aegon» disse il sovrano (egli) rivolto alla donna che stava allattando un neonato su un grande letto di legno. «Quale nome migliore di questo per un re?»
«Comporrai una canzone per lui?» chiese la donna.
«Ha già una canzone» rispose il re (l’uomo). «È il principe che venne promesso, e il suo canto è il canto del ghiaccio e del fuoco.»
Sollevò lo sguardo. I suoi occhi incontrarono quelli di Daenerys. Per un fugace momento, parve vederla, là in piedi oltre le porte di bronzo.
«Deve essercene un altro» fu impossibile dire a chi l’uomo sul trono di lame stesse rivolgendosi, se alla donna con il bimbo in braccio o a Dany. «Il drago ha tre teste.»
“Il drago ha tre teste”. Sulla prima testa potremmo dire di non aver mai avuto dubbi. Sin dall’inizio, il presunto ultimo o, meglio, la presunta ultima Targaryen non può che essere Daenerys, figlia di Aerys II Targaryen. La prima testa è dunque fatta.
Per la seconda, dopo circa 20 anni di ipotesi, possiamo dire ufficiosamente che la teoria R+L=J è confermata. Prima dall’ultima puntata della sesta stagione, poi da una infografica pubblicata dalla HBO.
Jon ha quindi non solo sangue Stark, ma anche sangue Targaryen. E questo sembra non bastare se consideriamo una più grande, affascinante teoria che sembra avverarsi sempre più, libro dopo libro, stagione dopo stagione. Ma di tutto ciò ne parleremo più avanti e per il momento accontentiamoci del fatto che possa essere davvero una seconda testa del drago, un secondo Targaryen rimasto in vita.
Arriviamo ora, dopo una prefazione necessaria, al grande quesito: chi è dunque la terza testa del drago? Dai libri poteva sembrare Aegon Targaryen, figlio di Rhaegar, nascosto al mondo per proteggerlo.
Innanzitutto, questo personaggio è stato cancellato del tutto nella serie e un’altra possibile risposta è emersa, dirompente: Tyrion è in realtà figlio di Aerys Targaryen e Joanna Lannister, moglie di Tywin Lannister. Dunque Aerys II, il re folle, avrebbe stuprato Joanna e Tywin avrebbe tenuto tutto nascosto, sicuramente per non infangare il nome e l’onore di Casa Lannister. Ad avvalorare l’ipotesi c’è un possibile “precedente”, poiché lo stesso Aerys avrebbe tentato qualcosa di simile durante la prima notte di nozze, lamentandosi del fatto che fosse stata abolita anni prima una specie di “ius primae noctis”, che avrebbe sfruttato presumibilmente con Joanna.
Una potenziale risposta, questa, che potrebbe essere confermata da due passaggi. Uno di questi è presente sia nei libri sia nella serie televisiva, ove Tywin prima di morire dice (o rivela) chiaramente a Tyrion che non è suo figlio.
L’altro è dato da una scena presente invece solo nella serie, quella dove lo stesso riesce non solo ad avvicinarsi ai draghi ma anche a liberarli, restando incolume. Potrebbe essere quindi la presenza di sangue Targaryen in Tyrion a giustificare questa reazione, quasi amichevole, da parte dei draghi. E se proprio vogliamo, emblematico potrebbe essere il gesto di uno dei due di sopire la fiamma e porgere il collo, come ricorda l’immagine sotto.