9. La profezia di Azor Ahai
Circa 8000 anni prima della venuta di Aegon, visse un eroe leggendario di nome Azor. Questi ebbe un ruolo essenziale nella Lunga Notte, dove sconfisse gli Estranei con una spada magica: Portatrice di Luce. La leggenda, perchè di una leggenda stiamo parlando, di questa epica impresa narra che questo valoroso guerriero fu scelto durante la Luga Notte per riportare la Luce nel mondo, che era stato sopraffatto dagli Estranei.
Per combattere queste creature della notte, Azor iniziò a forgiare delle spade, una più temibile dell’altra, fino a creare la sua arma finale. Tuttavia capì che per garantirle durevolezza e massima forza avrebbe dovuto trafiggere il cuore della sua amata Nissa con la stessa spada. L’anima della donna e il suo amore vennero assorbiti dall’arma e solo grazie ad essa fu possibile sconfiggere definitivamente gli Estranei.
Quel che dice la profezia è fondamentale, poiché annuncia il ritorno di Azor Ahai 5000 anni dopo la sua venuta: l’uomo, l’eroe, il deus ex machina sarebbe tornato per porre fine ad una nuova Lunga Notte. Queste sono le parole di Melisandre in merito:
“Verrà il giorno, dopo la lunga estate, in cui le stelle sanguineranno e il respiro gelido delle tenebre scenderà a incomberà sul mondo. In questa ora terribile, un guerriero estrarrà dal fuoco una spada fiammeggiante. Quella spada sarà la Portatrice di Luce, la Spada Rossa degli Eroi, e colui il quale la impugnerà sarà Azor Ahai reincarnato. E di fronte a lei le tenebre fuggiranno”.
Alla luce di tutti gli eventi succeduti sino ad ora, le analogie con la situazione attuale di Game of Thrones sono evidenti e di conseguenza molte sono le teorie basate sulla figura di Azor Ahai e sulla profezia di un suo possibile ritorno.
Che sia Jon Snow il nuovo Azor Ahai? Melisandre sembra esserne convinta dopo aver abbandonato Stannis e se pensiamo al suo ritorno dal regno dei morti non può che essere un tassello fondamentale in tutto il mosaico di questa teoria. Inoltre Jon possiede una spada a suo modo leggendaria, Lungo Artiglio, forgiata in acciaio di Valyria e mortale per le creature della Notte. Anche Jon sacrifica la sua amata, Ygritte, per un fine più grande. Senza contare il fatto che spesso Melisandre ha visioni che ricollegano il salvatore alla neve. Una chiara allusione al cognome da bastardo di Jon? E ancora, secondo altri la reincarnazione del salvatore dovrà necessariamente discendere da Aerys e Rhaella Targaryen, cosa del tutto possibile ora che conosciamo con certezza le origini di Jon dopo la conferma del suo legame di sangue con Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen.
Questa viene incastrata con la già confutata profezia delle tre teste di drago (trovando così la sua massima espressione), secondo cui i salvatori sarebbero tre e cavalcherebbero tre draghi.
Tutto resta nell’oblio del dubbio e dell’incertezza pronto per essere rivelato ben presto, ma è certamente innegabile il fascino che ingenera una tale profezia sul futuro della saga intera e sui suoi possibili sviluppi.