Nessuno – S6E8
Questo episodio è l’esempio lapalissiano di come un soggetto con un altissimo potenziale possa ridursi in polvere a causa di una mancata immaginazione. E di una pigra scrittura. Per diverse stagioni, gli autori si sono impegnati a creare una certa atmosfera, e farla progredire in tensione, attorno alla figura di Jaqen H’ghar. Il mistero che velava gli Uomini senza Volto e la Casa del Bianco e del Nero stava per essere rivelato e rimpolpato con un plot che traboccava di opportunità.
Una volta raggiunto il momento topico, sapete che è successo? Niente, proprio niente.
Non ci è stato svelato nulla di meno e ben poco di più di ciò di cui eravamo già al corrente. Il filone narrativo di Braavos si è ridotto a una scaramuccia tra adolescenti. Una competizione a suon di maschere e accoltellate culminata con una poco efficace uscita di scena di Arya, vagamente e inspiegabilmente altezzosa, che decide di salpare di nuovo per Westeros. Insomma, si era solo presa un anno sabbatico.
Ma la conclusione inconsistente di questo arco narrativo non è la sola pecca di Nessuno.
Durante la puntata, ci viene svelato il decesso di Brynden Tully. Così, di punto in bianco. Uno dei personaggi più interessanti e integri di Game of Thrones viene fatto fuori in questo modo, senza che gli venga data una meritata scena di trapasso. E noi tutti sappiamo bene quanto gli autori ci sappiano fare con la morte. Perché non offrirne una nobile e degna al Pesce Nero?